Antichità

Dal 2016, in virtù di un accordo di cooperazione tra l'Istituto di Archeologia e la Facoltà di Architettura ed Urbanistica, sono state condotte diverse spedizioni a Byllis con la partecipazione di specialisti di entrambe le istituzioni, oltre che degli studenti. L'obiettivo principale di questa collaborazione è stato aggiornare la documentazione prodotta durante gli scavi archeologici del 1978-1990 per i monumenti dell'Agorà, nonché applicare nuove tecnologie per l'elaborazione di documentazione nuova e quella d'archivio. Il lavoro principale è incentrato sul teatro, sullo Stoa A e sulla cisterna dello stadio. L'utilizzo dello strumento GPS ha permesso di specificare le principali linee dell'agorà e l'esatta dimensione dei monumenti, realizzando una nuova mappa dell'Agorà. Per il teatro è stato realizzato il nuovo disegno grafico abbozzato delle parti architettoniche e dei disegni delle facciate, che sono stati integrati in un layout 3D del monumento. La stessa metodologia è stata seguita per la Stoa A, dove la buona conservazione del monumento nella sua parte orientale ha consentito la ricostruzione in 2D della facciata, nonché la soluzione della costruzione interna del monumento. Questo lavoro, presentato anche come una tesi di diploma, era rivolto anche alla predisposizione di un progetto di restauro del monumento. Con questo intento si sono orientati i lavori di documentazione della cisterna dello Stadio, insieme allo scavo archeologico del suo muro occidentale. Oltre alla tradizionale documentazione e layout, è stata realizzata una documentazione 3D dello stato reale del monumento, con il posizionamento virtuale dei blocchi crollati come un modo sicuro per ripristinare il monumento durante l'anno successivo. L'esempio di Bylis dimostra che la collaborazione tra archeologi e architetti è garanzia di un miglioramento del livello della documentazione archeologica, nonché della preparazione scientifica dei giovani architetti.