Caparezza
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Maurizio Gusso, "‘Canzoni d’autore’ sulle migrazioni dall’Italia e in Italia": traccia della relazione nel terzo incontro – "Emigranti e immigrati nella letteratura, nelle canzoni e nella storiografia dell’Italia repubblicana" - (Sala... more
Maurizio Gusso, "‘Canzoni d’autore’ sulle migrazioni dall’Italia e in Italia": traccia della relazione nel terzo incontro – "Emigranti e immigrati nella letteratura, nelle canzoni e nella storiografia dell’Italia repubblicana" - (Sala D’Ars, Società Umanitaria, Milano, 16 novembre 2016) dei Seminari di formazione "In & Out. Storie di emigranti e immigrati nell’Italia repubblicana. Il cinema, la letteratura, le canzoni" (Sala Bauer e Sala D’Ars, Società Umanitaria, Milano, 19 ottobre 2016 – aprile/maggio 2017), terza edizione del progetto "Cinema e Storia", promossa da Associazione BiblioLavoro – CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori) Lombardia, ILSC (Istituto lombardo di storia contemporanea), INSMLI (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia), IRIS (Insegnamento e Ricerca Interdisciplinare di Storia) e Società Umanitaria.
L’iniziativa, coordinata da Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola, si svolge nell’ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 – ottobre 2017), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo.
Nella prima parte della relazione - "Cinque canzoni (ma non è una top five)" - vengono presentate cinque canzoni.
La prima è "Amerigo" del cantautore Francesco Guccini (Modena 1940-), primo brano dell'LP omonimo del 1978 (6'56"), una canzone intergenerazionale su un'esperienza migratoria di andata e ritorno fra Appennino tosco-emiliano (Pàvana) e Stati Uniti, fra età giolittiana ed epoca fascista, e sul mito 'americano' nel secondo dopoguerra. Il personaggio di Amerigo è ispirato alla figura di Enrico (in dialetto Merigo o - in forma più italianizzante - Nerico) Guccini, prozio di Francesco Guccini, nato il 6 dicembre 1887, emigrato negli Usa con un passaporto rilasciato nel 1912, rientrato a Pàvana e morto nel 1963 (cfr. "Un altro giorno è andato. Francesco Guccini si racconta a Massimo Cotto", Giunti, Firenze, 1999, pp. 101-103).
La seconda è "A Zurigo uno mi dice" della cantautrice Giovanna Marini (Giovanna Salviucci Marini, Roma 1937-), terzo brano dell'LP "I treni per Reggio Calabria" del 1976 (2'11"), che narra la visita di una cantante italiana (alter ego di Giovanna Marini) alle baracche degli immigrati italiani alla periferia di Zurigo: cfr. G. Marini, "Italiani sì, ma di un'altra razza" (1974), in G. Marini, "Italia, quanto sei lunga. Con una lettera di Ivan Della Mea", Mazzotta - Istituto Ernesto de Martino, Milano, 1977, pp.107-121 (I ed.; II ed.: L'Epos, Palermo, 2004, pp. 145-164).
La terza canzone, interpretata da Gualtiero Bertelli (Venezia 1944-) e La Compagnia delle Acque, è "Noi" (musica di Gualtiero Bertelli; testo di Gualtiero Bertelli e Isa, nome d'arte di Isabella Maria Zoppi), ventesimo e ultimo brano del CD "Quando emigranti... Canti dell'emigrazione italiana" del 2003 (4'37"), sull''inversione della corrente migratoria' e sulla rimozione della memoria storica dell'emigrazione italiana.
La quarta canzone è "Pane e coraggio" del cantautore Ivano Fossati (Ivano Alberto Fossati, Genova 1951-), secondo brano del CD "Lampo viaggiatore" del 2003 (4'18").
La quinta è "La piazza la loggia la gru" del cantautore Alessio Lega (Lecce 1972-), diciottesimo brano del CD "Mala Testa (che cosa ancora brilla dal fondo senza ritorno)" del 2013 (8'45"), sulle lotte dei lavoratori immigrati in Italia e sulla memoria della strage di Piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974).
Nella seconda parte - "Alcuni approfondimenti possibili (ma non è una seconda top five)" - vengono presentate altre cinque canzoni.
La prima è "Il treno che viene dal Sud" del cantautore Sergio Endrigo (Pola 1933 - Roma 2005), lato B del 45 giri "Dove credi di andare. Il treno che viene dal Sud" del 1967 (2'32"), sull'emigrazione meridionale nell'Italia settentrionale degli anni Sessanta.
La seconda è "Un'auto targata TO", interpretata da Lucio Dalla (Bologna 1943 - Montreux/CH 2012), composta da Lucio Dalla su testo di Roberto Roversi, primo brano dall'LP "Il giorno aveva cinque teste" del 1973 (4'28"), sull'emigrazione calabrese a Torino nei primi anni Settanta, fra ghetti e sfruttamento nell'edilizia.
La terza è "Khorakhané 'a forza di essere vento'", interpretata da Fabrizio De André (Genova 1940 - Milano 1999) e da lui composta insieme a Ivano Fossati, secondo brano del CD "Anime salve" del 1996 (5'28"), sugli zingari khorakhané italiani.
La quarta è "Chiaramonte Gulfi" del cantautore Pippo Pollina (Palermo 1963-), nono brano dal CD "Bar Casablanca" del 2005 (3'29"), su un siciliano emigrato a Busto Arsizio (VA) che finge di lavorare in Canada
La quinta è il rap "Goodbye Malinconia" di Caparezza (Michele Salvemini, Molfetta/BA 1973) e Tony Hadley (Anthony Patrick Hadley, Londra 1960-), pubblicato come CD singolo il 28 gennaio 2011 e poi come settomo brano del CD "Il sogno eretico" di Caparezza del 2011 (4'48"), sulla nuova emigrazione italiana.
L’iniziativa, coordinata da Giacinto Andriani, Tina Bontempo, Simone Campanozzi, Claudio A. Colombo, Maurizio Guerri, Maurizio Gusso e Daniele Vola, si svolge nell’ambito della terza edizione ("Quale lavoro tra ieri e domani") del Progetto pluriennale Milanosifastoria (7 novembre 2016 – ottobre 2017), promossa da Comune di Milano e Rete Milanosifastoria, in collaborazione con Archivio di Stato di Milano, Circolo Filologico Milanese, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti – Fondazione Milano, Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Ambito Territoriale di Milano; con il patrocinio del Dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica di Milano, del Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) – Presidenza Regionale Lombardia; in gemellaggio con la Festa Internazionale della Storia di Bologna; con il contributo di Banca Popolare di Milano e Fondazione Cariplo.
Nella prima parte della relazione - "Cinque canzoni (ma non è una top five)" - vengono presentate cinque canzoni.
La prima è "Amerigo" del cantautore Francesco Guccini (Modena 1940-), primo brano dell'LP omonimo del 1978 (6'56"), una canzone intergenerazionale su un'esperienza migratoria di andata e ritorno fra Appennino tosco-emiliano (Pàvana) e Stati Uniti, fra età giolittiana ed epoca fascista, e sul mito 'americano' nel secondo dopoguerra. Il personaggio di Amerigo è ispirato alla figura di Enrico (in dialetto Merigo o - in forma più italianizzante - Nerico) Guccini, prozio di Francesco Guccini, nato il 6 dicembre 1887, emigrato negli Usa con un passaporto rilasciato nel 1912, rientrato a Pàvana e morto nel 1963 (cfr. "Un altro giorno è andato. Francesco Guccini si racconta a Massimo Cotto", Giunti, Firenze, 1999, pp. 101-103).
La seconda è "A Zurigo uno mi dice" della cantautrice Giovanna Marini (Giovanna Salviucci Marini, Roma 1937-), terzo brano dell'LP "I treni per Reggio Calabria" del 1976 (2'11"), che narra la visita di una cantante italiana (alter ego di Giovanna Marini) alle baracche degli immigrati italiani alla periferia di Zurigo: cfr. G. Marini, "Italiani sì, ma di un'altra razza" (1974), in G. Marini, "Italia, quanto sei lunga. Con una lettera di Ivan Della Mea", Mazzotta - Istituto Ernesto de Martino, Milano, 1977, pp.107-121 (I ed.; II ed.: L'Epos, Palermo, 2004, pp. 145-164).
La terza canzone, interpretata da Gualtiero Bertelli (Venezia 1944-) e La Compagnia delle Acque, è "Noi" (musica di Gualtiero Bertelli; testo di Gualtiero Bertelli e Isa, nome d'arte di Isabella Maria Zoppi), ventesimo e ultimo brano del CD "Quando emigranti... Canti dell'emigrazione italiana" del 2003 (4'37"), sull''inversione della corrente migratoria' e sulla rimozione della memoria storica dell'emigrazione italiana.
La quarta canzone è "Pane e coraggio" del cantautore Ivano Fossati (Ivano Alberto Fossati, Genova 1951-), secondo brano del CD "Lampo viaggiatore" del 2003 (4'18").
La quinta è "La piazza la loggia la gru" del cantautore Alessio Lega (Lecce 1972-), diciottesimo brano del CD "Mala Testa (che cosa ancora brilla dal fondo senza ritorno)" del 2013 (8'45"), sulle lotte dei lavoratori immigrati in Italia e sulla memoria della strage di Piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974).
Nella seconda parte - "Alcuni approfondimenti possibili (ma non è una seconda top five)" - vengono presentate altre cinque canzoni.
La prima è "Il treno che viene dal Sud" del cantautore Sergio Endrigo (Pola 1933 - Roma 2005), lato B del 45 giri "Dove credi di andare. Il treno che viene dal Sud" del 1967 (2'32"), sull'emigrazione meridionale nell'Italia settentrionale degli anni Sessanta.
La seconda è "Un'auto targata TO", interpretata da Lucio Dalla (Bologna 1943 - Montreux/CH 2012), composta da Lucio Dalla su testo di Roberto Roversi, primo brano dall'LP "Il giorno aveva cinque teste" del 1973 (4'28"), sull'emigrazione calabrese a Torino nei primi anni Settanta, fra ghetti e sfruttamento nell'edilizia.
La terza è "Khorakhané 'a forza di essere vento'", interpretata da Fabrizio De André (Genova 1940 - Milano 1999) e da lui composta insieme a Ivano Fossati, secondo brano del CD "Anime salve" del 1996 (5'28"), sugli zingari khorakhané italiani.
La quarta è "Chiaramonte Gulfi" del cantautore Pippo Pollina (Palermo 1963-), nono brano dal CD "Bar Casablanca" del 2005 (3'29"), su un siciliano emigrato a Busto Arsizio (VA) che finge di lavorare in Canada
La quinta è il rap "Goodbye Malinconia" di Caparezza (Michele Salvemini, Molfetta/BA 1973) e Tony Hadley (Anthony Patrick Hadley, Londra 1960-), pubblicato come CD singolo il 28 gennaio 2011 e poi come settomo brano del CD "Il sogno eretico" di Caparezza del 2011 (4'48"), sulla nuova emigrazione italiana.