I letti funerari di epoca romana derivano da una tradizione antica, le cui origini risalgono a un periodo storico più remoto dell’antica Grecia, ossia all’Egitto e al Medio Oriente. A partire dal XIX secolo, gli scavi hanno restituito...
moreI letti funerari di epoca romana derivano da una tradizione antica, le cui origini risalgono a un periodo storico più remoto dell’antica Grecia, ossia all’Egitto e al Medio Oriente. A partire dal XIX secolo, gli scavi hanno restituito numerosi esemplari che sono, in gran parte, situati cronologicamente tra il II secolo a.C e il II secolo d.C., e che rinviano ai ritrovamenti scoperti in contesti domestici, certamente meno numerosi, ma il cui studio permette dei confronti fruttuosi. Un esame approfondito della loro evoluzione, prima nel mondo romano, poi in un insieme storico e cronologico più vasto, ha messo in luce un numero rilevante di forme, le cui decorazioni sono principalmente in legno, bronzo, osso scolpito o avorio. Questa grande varietà di modelli ritrovati ha condotto all’elaborazione di una nuova tipologia dettagliata, che include le forme più antiche fino a quelle del periodo romano.
Nonostante le pubblicazioni esistenti abbiano fatto evolvere in modo significativo la nostra conoscenza di letti ornati di bronzo e quelli in osso scolpito, le prove della presenza di letti in avorio sono estremamente rare, in Italia o nel complesso del mondo romano. Di conseguenza, la scoperta a Cuma dei resti di tre esemplari scolpiti in questo materiale prezioso, costituisce una testimonianza essenziale e di primo ordine. I frammenti erano mischiati alle ossa dei defunti contenuti nelle urne che venivano poste all’interno di importanti mausolei. La notevole qualità della fattura e la grande accuratezza di esecuzione, visibile su alcuni pezzi che si sono conservati malgrado il danneggiamento subìto dalla cremazione, e i temi iconografici rappresentati, testimoniano le intenzioni dei proprietari di ostentare il loro status sociale, la ricchezza e le virtù.
Lo studio approfondito e la contestualizzazione di questi tre letti, messi a confronto con gli esemplari noti, hanno permesso, attraverso una catalogazione esaustiva, di elaborare per ognuno di essi una proposta di restituzione grafica, preambolo indispensabile a un’analisi iconografica e iconologica. I risultati ottenuti, messi in relazione con i mausolei nei quali furono scoperti, hanno portato a una comprensione più precisa del posto preponderante che questi letti detenevano nel cerimoniale funebre: realizzati a questo scopo, non si collocano come semplice materiale che accompagna il defunto, ma come monumento, di cui sono l’estensione. La simbologia iconografica dei motivi decorativi, ma anche il materiale dell’avorio stesso, specchio del lusso aristocratico associato al divino, conferiscono a questi letti funebri da cerimonia una dimensione sociologica e politica, segni ostentatori di ricchezza, di prestigio e di virtù, ma anche di dominazione e di potere.
(Traduction de Claudia Pinna, que je remercie)