La figura del corpo, atipico e in decadenza, con allusioni animalesche e e intertestuali, visionario e mortale, sembra costituire un’ossessione della scrittura coetzeeana. Questo studio si propone di investigarne i molteplici livelli... more
La figura del corpo, atipico e in decadenza, con allusioni animalesche e e intertestuali, visionario e mortale, sembra costituire un’ossessione della scrittura coetzeeana. Questo studio si propone di investigarne i molteplici livelli interpretativi attraverso le analisi di Waiting for the
Barbarians e Life and Times of Michael K, ove il corpo è al centro di un problematico rapporto con le categorie di linguaggio, violenza e verità. L'ineludibile questione della valenza politica dei testi è dunque affrontata con l’ausilio di metodologie critiche decostruttive, che esplorano i meccanismi narratologici comuni ad entrambi i testi ed evidenziano la necessità di letture non mutualmente esclusive.
The figure of the body, atypical and decandent, visionary and substantial, with animal and intertextual features, seems to emerge as an obsession in the writings of J. M. Coetzee. This work is an attempt to investigate multilayered interpretations through the analyses of Waiting for the Barbarians and Lives and Times of Michael K, where the body confronts categories such as language, violence and truth. The political relevance of the novels is therefore explored by allowing deconstructive critical metodologies to reveal the narratological devices shared by the two texts and point up the need for readings that are not mutually exclusive.