Il Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, testo sardo presenta scritture raccolte nei secoli XII-XIII, di tipologia diversa: copie di atti ufficiali giudicali, atti di transazioni e negozi economici privati, resoconti di procedimenti... more
Il Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, testo sardo presenta scritture raccolte nei secoli XII-XIII, di tipologia diversa: copie di atti ufficiali giudicali, atti di transazioni e negozi economici privati, resoconti di procedimenti giudiziari, semplici appunti memoriali. Pur essendo stesesecondo un registro che ha acquisito un già solido grado di formalità, queste scritture mostrano un'aderenza, soprattutto sintattica, all'oralità e alla sua 'retorica'. Inoltre, data anche la particolare area geolinguistica (l'area arborense) da cui proviene questo Condaghe presenta una variazione, soprattutto a livello fonetico, che è spia di una variazione sociolinguistica (soprattutto diafasica) che è spia delle dinamiche diacroniche della lingua sarda.
Ai margini dell'Italia mediana I casi di Ascoli Piceno e del Molise fra scripta, koinè e canone di Ilaria Moretti Questo contributo nasce dalla volontà di offrire qualche spunto di riflessione e di eventuale discussione sulla dialet-tica... more
Ai margini dell'Italia mediana I casi di Ascoli Piceno e del Molise fra scripta, koinè e canone di Ilaria Moretti Questo contributo nasce dalla volontà di offrire qualche spunto di riflessione e di eventuale discussione sulla dialet-tica opposizione tra canone e anticanone, o meglio su come questi due paradigmi possano influire sull'aspetto sia con-servativo che evolutivo di una lingua. Il caso particolare riguarda l'area linguisticamente me-diana e, nello specifico, le zone poste al limite della stes-sa, cercando di rispondere alla richiesta di due dei punti proposti: è possibile individuare delle «spinte contrappo-ste verso la continuità e l'omogeneità o la disgregazione e l'eversione»? Si può parlare di un «ruolo selettivo e re-pressivo del canone che emargina quanto non conforme ai criteri»? Partendo da una delucidazione sull'argomento (cosa si intende per area mediana) si entrerà poi nel merito dei due testi di riferimento: Il volgare degli Statuti di Ascoli Piceno del 1377-1496 di Ugo Vignuzzi (1975-76) e l'intervento di Marcel-lo Barbato per «Lingua e Stile», Vocali finali in molisano, o dell'importanza dei testi antichi (2015), senza la pretesa di giun-gere ad esaustive conclusioni data la ricchezza e complessità dei problemi sollevati.