archeologia alpina
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Perizie geologiche eseguite sulle coppelle presenti sul monte Roccerè nel Comune di Roccabruna, valle Maira, in Provincia di Cuneo. Il 22 agosto 1995, il geologo dr. Maurizio Benzi di Alessandria, eseguiva sul RocceRé la prima perizia... more
Perizie geologiche eseguite sulle coppelle presenti sul monte Roccerè nel Comune di Roccabruna, valle Maira, in Provincia di Cuneo. Il 22 agosto 1995, il geologo dr. Maurizio Benzi di Alessandria, eseguiva sul RocceRé la prima perizia geologica: Il complesso di Roccias Fenestre, situato a 250/300 metri a sud del monte Roccere, risulta costituito da imponenti torrioni di micascisti gneissiferi, di età permo carbonifera, tra i quali si trovano frequentemente intercalati e lettini di quarzo. Sopra alcuni lastroni di notevoli dimensioni si può rilevare la presenza di numerose (su alcuni massi sono a centinaia) incisioni a forma di coppa aventi un diametro compreso tra i 3 e i 10 centimetri. Si ritiene che queste strutture non possano essere interpretate come naturali essenzialmente per due motivi: a) le caratteristiche della roccia, le proprietà chimico-fisiche dei minerali che compongono la roccia (durezza e insolubilità) fa presupporre l'impossibilità per gli agenti atmosferici di modellare forme così regolari. b) La distribuzione: queste incisioni appaiono distribuite soltanto su alcuni massi mentre su altri non compaiono; inoltre si localizzano soltanto su rocce esposte a Sud-Est, mentre mancano sugli altri versanti della montagna; nel caso si ammetta per queste strutture un'origine naturale, risulta piuttosto difficile spiegare la mancanza di coppelle su altri massi e in altre aree. Le superfici sulle quali sono state eseguite queste incisioni coppelliformi appaiono piuttosto lisci e privi di asperità, mentre su altri massi presenti nell'area compaiono protuberanze e irregolarità dovute al diverso grado di durezza dei minerali che compongono la roccia; questo fatto può essere interpretato in due modi: per l'esecuzione di tali opere furono scelte rocce già levigate oppure, ipotesi più attendibile, si provvide ad eliminare le protuberanze prima di effettuare le incisioni. Per quanto riguarda la tecnica di esecuzione, considerato che i micascisti gneissiferi risultano essenzialmente costituiti da quarzo, plagioclasi, biotite e muscovite, con netta prevalenza dei primi due che hanno una durezza compresa tra 7 (quarzo) e 6-6,5 (plagioclasi), queste strutture coppelliformi possono essere state ottenute per abrasione con un movimento circolare utilizzando frammenti di quarzo (provenienti dalle numerose lenti presenti nella formazione rocciosa). Questo fatto spiegherebbe tra l'altro la regolarità delle forme, non altrettanto ottenibile attraverso la percussione. 22 agosto 1995 Geologo dr. Maurizio Benzi *** Il 4 settembre 2006, i geologi dott. Piero Rossanigo, dott. Piero Nosengo e dott.ssa Angela Vitale di Torino, eseguono sul RocceRé la seconda perizia geologica, ecco quanto ebbero modo di scrivere: Per il geologo risulta ovviamente impossibile attestare l'origine antropica delle coppelle partendo dalla modalità di esecuzione delle stesse, in quanto lo studioso di scienze della terra non è ovviamente esperto relativamente alle tecniche utilizzabili per la realizzazione di incisioni rupestri. Ciò premesso è certamente difficile attribuire alle coppelle di Roccias Finestre un'origine naturale per una serie di motivi riassunti nel seguito:-le incisioni appaiono su alcuni massi mentre sono assenti su altri, le cui caratteristiche litologiche, morfologiche e giacituriali appaiono del tutto analoghe,-le superfici sulle quali appaiono le coppelle sono normalmente scarsamente inclinate, per cui è poco favorito un ruscellamento di acque superficiali, che in ogni caso genererebbe fenomeni erosivi sviluppati in senso lineare o, in alternativa, una levigazione generalizzata delle superfici interessate,