Non si ferma l’impegno del San Gallicano verso le fasce più deboli della popolazione. Prosegue l’attività di controllo dell’infezione da SARS-CoV-2, iniziata a maggio 2020, che ha visto l’esecuzione di oltre 10 mila tamponi, con una positività del 3%. E continuano le vaccinazioni per le persone migranti e senza dimora anche il 14, 15 e 16 agosto in collaborazione con le associazioni di volontariato e del Terzo Settore come Medicina Solidale, Binario 95 e l’Elemosineria Apostolica del Vaticano.
Da dicembre 2020 sono state somministrate infatti oltre 60 mila dosi di vaccino e tutti i cittadini sono stati invitati allo studio clinico-scientifico che prevedeva l’esecuzione del tampone molecolare e della sierologia per la ricerca degli anticorpi specifici contro il SARS.CoV-2.
Oltre 36 vaccinatori (medici, infermieri, operatori sanitari e personale amministrativo di supporto), si succedono quotidianamente per garantire accoglienza e somministrazione dei vaccini.
Dal 1 marzo l’istituto, il primo in Europa, ha provveduto anche alla vaccinazione di oltre 2 mila malati oncologici, onco-ematologici, dermatologici, in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle terapie specifiche. In questi pazienti il rischio del contagio avrebbe potuto determinare il COVID-19 e il decesso.
Dal 28 giugno 2021 sono partite le vaccinazioni per le persone più fragili e vulnerabili, come indicato dall’Assessore alla Salute del Lazio, Alessio D’Amato. Indipendentemente dalla regolarità dei documenti ogni settimana accogliamo e vacciniamo oltre 100 persone senza dimora e migranti irregolari, provenienti da più di 120 Paesi, inviati da oltre 130 diverse associazioni che operano nella Capitale a sostegno delle persone che vivono una condizione di marginalità e vulnerabilità. Inoltre tutte queste persone partecipano anche allo studio sull’efficacia del vaccino, eseguendo il tampone molecolare e la sierologia specifica, prima delle dosi del vaccino e a distanza di 8 settimane.
Aldo Morrone, direttore scientifico del San Gallicano spiega: “Se davvero vogliamo contrastare la diffusione della pandemia e tornare e ad una vita normale, dobbiamo vaccinare il maggior numero di persone possibile, in particolare chi è più difficilmente raggiungibile e che vive ai margini delle nostre città, evitando che possano ammalarsi e rappresentare un rischio di trasmissione del virus”.
“Continuiamo – aggiunge Laura Figorilli, Direttore Generale IFO f.f. – l’impegno di sensibilizzazione e informazione per favorire al massimo l’adesione alla campagna vaccinale per il rapido raggiungimento degli obiettivi regionali di vaccinare l’80% della popolazione del Lazio. IL 17-18-21 e 22 agosto tutti i cittadini sopra i 12 anni si potranno recare senza prenotazione presso il centro vaccinale IFO per ricevere la prima dose del vaccino Pfizer-BioNTech. Tutto questo sempre grazie alla professionalità e sensibilità di tutto il personale che da oltre18 mesi pone la massima attenzione al contrasto della pandemia”.