ISTAT - Rapporto 2011 viaggi italiani
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Periodo di riferimento: Anno 2010
Diffuso il: 16 febbraio 2011
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ISTAT - Rapporto 2011 viaggi italiani
1. 16 febbraio 2011
Viaggi e vacanze in Italia e all’estero
Anno 2010
L’Istat presenta le stime preliminari dei principali aggregati relativi alla domanda di
turismo in Italia nel 2010. Le informazioni provengono dall’indagine multiscopo
‘Viaggi e vacanze’, condotta trimestralmente a partire dal 1997.
L’indagine rileva i viaggi con almeno un pernottamento effettuati dalla popolazione
residente in Italia che vive in famiglia. Il suo obiettivo è rilevare non soltanto il
numero dei viaggi effettuati, ma anche le modalità del viaggio (destinazione, tipo di
alloggio, mezzo di trasporto, durata) e le caratteristiche socio-demografiche delle
persone che viaggiano. L’indagine fornisce così un quadro completo della domanda
turistica nazionale, con una quantificazione dei viaggi (e delle notti) effettuati per
motivi di lavoro e di vacanza, sia in località italiane sia all’estero.
La dimensione del campione è di 14.000 famiglie l’anno (3.500 ogni trimestre),
corrispondenti a circa 36.000 individui. La metodologia e l’organizzazione
dell’indagine sono disponibili sul sito Istat all’indirizzo
www.istat.it/dati/catalogo/20060615_00/.
I risultati definitivi sono pubblicati annualmente nei volumi ‘I viaggi in Italia e
all’estero’ consultabili e scaricabili gratuitamente dal catalogo editoriale on line
dell’Istat. Sono inoltre disponibili su supporto informatico le collezioni campionarie
di dati elementari relative all’indagine. A partire dal 2007, la pubblicazione dei
volumi ‘I viaggi in Italia e all’estero’ è sostituita dal rilascio di tavole di dati on line.
Principali risultati
Direzione centrale Nel 2010 i viaggi con pernottamento effettuati dai residenti in Italia sono 99 milioni e
comunicazione ed editoria 997 mila, per un totale di 626 milioni e 947 mila notti. Rispetto al 2009 si registra una
Tel. +39 06 4673.2244-2243 diminuzione del numero di viaggi (-12,4%) e del numero di pernottamenti (-7,8%). In
Centro diffusione dati particolare, i viaggi di vacanza, che pesano per l’87,4% sul totale, mostrano una
Tel. +39 06 4673.3106 flessione (-11,4%) dovuta alla consistente diminuzione delle vacanze brevi (-18,7%),
confermando la dinamica già segnalata nel 2009. Tale effetto si manifesta con
maggiore intensità nel 2010, registrando anche un decremento nel numero di
Informazioni e chiarimenti:
Struttura e dinamica sociale
pernottamenti per vacanza breve (-18%).
Via Ravà, 150 – 00142 Roma I soggiorni di vacanza lunga (di almeno 4 notti) e i pernottamenti per vacanza lunga,
Monica Perez invece, si mantengono sostanzialmente stabili. Anche i viaggi per motivi di lavoro, che
Tel. + 39 06 4673.4757
Mascia Di Torrice rappresentano il 12,6% dei viaggi, subiscono una forte diminuzione (-18,4%),
Tel. + 39 06 4673.4655 accompagnata dal calo del relativo numero di pernottamenti (-29%).
Rispetto al 2009 si osserva anche una riduzione del numero di persone andate in
vacanza in media in un trimestre (dal 28% nel 2009 al 27% nel 2010), soprattutto tra i
residenti al Centro (dal 32% nel 2009 al 30,4% nel 2010).
Considerando le destinazioni, si riducono del 13,4% gli spostamenti con mete italiane,
che rappresentano l’81,7% del complesso dei viaggi, con una contrazione più marcata
per i viaggi diretti verso le regioni del Centro (-18,7%), verso cui diminuiscono sia i
viaggi di vacanza (-16,2%) sia i viaggi effettuati per motivi di lavoro (-30,7%). Gli
spostamenti verso l’estero sono stabili nel loro complesso, ma si riducono quelli
effettuati per motivi di lavoro (-17,4%).
Le vacanze per far visita a parenti o amici diminuiscono (-17,2%), così come quelle
trascorse in alloggi a titolo gratuito (-18%). Si osserva un incremento delle vacanze
prenotate utilizzando internet (+11,5%), mentre diminuiscono i viaggi senza
prenotazione (-24,6%).
2. Meno viaggi e meno pernottamenti
Nel 2010 i viaggi con pernottamento effettuati dalla popolazione residente sono 99 milioni e 997 mila, per un
totale di 626 milioni e 947 mila notti (Tavola 1). Entrambi gli aggregati presentano una flessione rispetto al
2009 (-12,4% per i viaggi, -7,8% per le notti).
Sul totale dei viaggi, quelli effettuati per motivi di vacanza rappresentano l’87,4%, mentre il restante 12,6% è
effettuato per motivi di lavoro. In termini di pernottamenti, alle vacanze è dedicato il 93,5% delle notti e
soltanto il 6,5% ai viaggi di lavoro.
Il 46,7% dei viaggi è effettuato in occasione di vacanze ‘lunghe’ (4 o più notti) e il 40,7% per vacanze ‘brevi’
(1-3 notti). Alle vacanze lunghe è dedicato l’81,1% delle notti trascorse in viaggio, mentre il restante 12,4%
riguarda i soggiorni di vacanza breve.
Tavola 1 – Viaggi e notti per tipologia del viaggio. Anni 2008-2010 (valori in migliaia e composizioni percentuali)
VACANZA LAVORO TOTALE VIAGGI
ANNO 1-3 NOTTI 4 O PIÙ NOTTI TOTALE VACANZE
Numero Comp.% Numero Comp.%
Numero Comp.% Numero Comp.% Numero Comp.%
VIAGGI
2008 55.919 45,5 50.891 41,4 106.810 86,9 16.128 13,1 122.938 100,0
2009 49.993 43,8 48.685 42,7 98.677 86,5 15.422 13,5 114.099 100,0
2010 40.654 40,7 46.754 46,7 87.407 87,4 12.590 12,6 99.997 100,0
NOTTI
2008 103.260 14,6 540.837 76,5 644.097 91,1 62.553 8,9 706.650 100,0
2009 94.613 13,9 527.968 77,6 622.581 91,5 57.634 8,5 680.215 100,0
2010 77.547 12,4 508.457 81,1 586.004 93,5 40.943 6,5 626.947 100,0
Dati 2010 provvisori.
In forte diminuzione le vacanze brevi e i viaggi di lavoro
Nel 2010 si osserva una consistente diminuzione del numero di viaggi di vacanza breve (-18,7%), in linea con
quanto già osservato nel 2009, anno in cui si era interrotta la crescita che questo tipo di soggiorni aveva
mostrato fino ad allora. Il calo delle vacanze brevi, passate da 49 milioni e 993 mila del 2009 a 40 milioni e
654 mila del 2010, ha dunque determinato una diminuzione del numero complessivo dei viaggi di vacanza
nell’anno (-11,4%). Analoga diminuzione si registra anche nel numero di pernottamenti trascorsi per viaggi di
vacanza breve (-18%).
I viaggi e i pernottamenti per vacanza lunga non mostrano variazioni significative rispetto al 2009. Gli
spostamenti per motivi di lavoro, invece, presentano una flessione (-18,4%), ancora più evidente in termini di
pernottamenti (-29%).
Il calo delle vacanze brevi, insieme a quello dei viaggi di lavoro, hanno determinato congiuntamente una
diminuzione dell’ammontare complessivo dei viaggi (-12,4%) e dei pernottamenti nell’anno (-7,8%).
Tavola 2 – Viaggi per tipologia del viaggio e trimestre. Anni 2009 e 2010 (valori in migliaia e composizioni percentuali)
VACANZA LAVORO TOTALE VIAGGI
TRIMESTRE
1-3 NOTTI 4 O PIÙ NOTTI TOTALE VACANZE
Numero Comp.% Numero Comp.%
Numero Comp.% Numero Comp.% Numero Comp.%
2009
Gennaio-Marzo 10.439 52,5 5.785 29,1 16.224 81,6 3.660 18,4 19.883 100,0
Aprile-Giugno 14.507 53,4 8.757 32,3 23.265 85,7 3.882 14,3 27.146 100,0
Luglio-Settembre 14.111 29,2 30.347 62,8 44.457 92,0 3.878 8,0 48.335 100,0
Ottobre-Dicembre 10.936 58,4 3.796 20,3 14.732 78,6 4.002 21,4 18.734 100,0
TOTALE 49.993 43,8 48.685 42,7 98.677 86,5 15.422 13,5 114.099 100,0
2010
Gennaio-Marzo 10.762 52,3 6.474 31,5 17.237 83,8 3.334 16,2 20.571 100,0
Aprile-Giugno 11.327 50,7 7.640 34,3 18.968 85,0 3.338 15,0 22.306 100,0
Luglio-Settembre 10.723 25,5 28.728 68,5 39.451 94,0 2.527 6,0 41.978 100,0
Ottobre-Dicembre 7.842 51,8 3.910 25,8 11.752 77,6 3.391 22,4 15.143 100,0
TOTALE 40.654 40,7 46.754 46,7 87.407 87,4 12.590 12,6 99.997 100,0
Dati 2010 provvisori.
2
3. Tavola 2 segue – Notti per tipologia del viaggio e trimestre. Anni 2009 e 2010 (valori in migliaia e composizioni percentuali)
VACANZA LAVORO TOTALE VIAGGI
TRIMESTRE
1-3 NOTTI 4 O PIÙ NOTTI TOTALE VACANZE
Numero Comp.% Numero Comp.%
Numero Comp.% Numero Comp.% Numero Comp.%
2009
Gennaio-Marzo 18.463 23,7 48.440 62,2 66.902 85,9 11.020 14,1 77.923 100,0
Aprile-Giugno 27.827 25,6 67.940 62,4 95.767 88,0 13.090 12,0 108.857 100,0
Luglio-Settembre 27.137 6,3 382.341 88,8 409.478 95,1 21.266 4,9 430.743 100,0
Ottobre-Dicembre 21.186 33,8 29.248 46,6 50.434 80,4 12.259 19,6 62.692 100,0
TOTALE 94.613 13,9 527.968 77,6 622.581 91,5 57.634 8,5 680.215 100,0
2010
Gennaio-Marzo 20.695 25,3 49.641 60,7 70.337 86,0 11.448 14,0 81.785 100,0
Aprile-Giugno 21.786 24,1 58.979 65,3 80.764 89,4 9.555 10,6 90.320 100,0
Luglio-Settembre 20.583 5,2 368.777 92,4 389.360 97,6 9.651 2,4 399.011 100,0
Ottobre-Dicembre 14.483 25,9 31.060 55,7 45.543 81,6 10.289 18,4 55.832 100,0
TOTALE 77.547 12,4 508.457 81,1 586.004 93,5 40.943 6,5 626.947 100,0
Dati 2010 provvisori.
Il rapporto tra le vacanze brevi e quelle lunghe torna a essere a favore delle seconde, così come osservato fino
al 2007. Le vacanze lunghe rappresentano, infatti, il 46,7% delle vacanze, rispetto al 40,7% di soggiorni di
più breve durata (Tavola 2).
Tra le vacanze lunghe continuano ad avere maggiore incidenza i soggiorni di minore durata, compresi tra 4 e
7 notti (53,6%), rispetto a quelli più lunghi (46,4% sono quelli di oltre 7 notti) (Tavola 9). Tuttavia, nel 2010
le vacanze di durata compresa tra 4 e 7 notti si riducono di quasi il 10% e, conseguentemente, la durata media
dei viaggi di vacanza subisce un lieve aumento (da 6,3 notti nel 2009 a 6,7 notti nel 2010). Riguardo ai viaggi
di lavoro, invece, la permanenza media si riduce, passando da 3,7 notti nel 2009 a 3,3 notti nel 2010 (Tavola
3).
Tavola 3 – Durata media dei soggiorni per tipologia del viaggio. Anni 2008-2010 (numero medio di pernottamenti)
VACANZA LAVORO TOTALE VIAGGI
ANNO
1-3 NOTTI 4 O PIÙ NOTTI TOTALE VACANZE
2008 1,8 10,6 6,0 3,9 5,7
2009 1,9 10,8 6,3 3,7 6,0
2010 1,9 10,9 6,7 3,3 6,3
Dati 2010 provvisori.
Diminuiscono i viaggi di lavoro per docenze, missioni, rappresentanza, fiere
I viaggi di lavoro nel 2010 sono stati effettuati prevalentemente per partecipare a riunioni d’affari (19,5%),
per assistere a congressi o eventi simili (16,2%) e per svolgere attività di rappresentanza (16%) (Tavola 4).
Tavola 4 – Viaggi di lavoro per motivo prevalente. Anno 2010 (composizione percentuale)
MOTIVO DEL VIAGGIO DI LAVORO TOTALE VIAGGI DI LAVORO
Congresso, convegno, seminario, ecc. 16,2
Riunione d’affari 19,5
Fiera, mostra, esposizione 7,2
Missione di lavoro o militare 6,4
Viaggio o meeting d’azienda 4,0
Rappresentanza, vendita, installazione, riparazione, ecc. 16,0
Attività culturali, artistiche, religiose 3,0
Docenza 3,0
Corso di lingua o di aggiornamento professionale 10,1
Attività nel settore dell'edilizia e dell'artigianato 3,2
Attività di controllo e ispezione 5,2
Altro motivo 6,2
TOTALE 100,0
Dati provvisori.
Seguono con quote inferiori, ma certamente non trascurabili, i viaggi di lavoro fatti per frequentare corsi di
3
4. lingua o di aggiornamento professionale in qualità di allievo (10,1%), quelli svolti per partecipare a fiere,
mostre o esposizioni (7,2%) e quelli per missioni di lavoro (6,4%).
Rispetto al 2009, si osserva un calo apprezzabile nei viaggi di lavoro intrapresi per svolgere docenze, per
adempiere missioni di lavoro o militari, per espletare compiti di rappresentanza, installazione e simili, nonché
per partecipare a fiere, mostre o esposizioni.
Stabili i viaggi nel primo trimestre, diminuiscono nel resto dell’anno
La complessiva diminuzione dei viaggi si osserva a partire dal trimestre primaverile (aprile-giugno) e si
protrae per tutto l’anno. Rispetto al 2009, infatti, l’ammontare complessivo dei viaggi si mantiene
sostanzialmente stabile nel primo trimestre, per dare inizio, a partire dal secondo trimestre, a un trend
negativo, che continua a manifestarsi in tutti gli altri periodi dell’anno.
Tale andamento è determinato principalmente dalla diminuzione delle vacanze brevi, che si registra, infatti, a
partire dal secondo trimestre: nel periodo aprile-giugno le vacanze brevi mostrano una flessione del 21,9%,
che incide negativamente sul numero complessivo di vacanze (-18,5%) e, di conseguenza, sul complesso dei
viaggi del trimestre (-17,8%), passati da poco più di 27 milioni del 2009 a 22 milioni e 306 mila nel 2010
(Tavola 2).
Nel periodo estivo (luglio-settembre) si registra nuovamente una forte diminuzione del numero di soggiorni di
vacanza breve (-24%), che determina il calo del complesso dei viaggi di vacanza (-11,3%). Ciò, unitamente
alla consistente flessione dei viaggi di lavoro (-34,8%), comporta la riduzione del totale dei viaggi del
trimestre (-13,2%, da 48 milioni e 335 mila a 41 milioni e 978 mila).
Analogo andamento si verifica nell’ultimo trimestre (ottobre-dicembre), quando la flessione delle vacanze
brevi (-28,3%) si ripercuote sul totale dei viaggi di vacanza (-20,2%), nonché sul totale degli spostamenti del
trimestre (-19,2%), che passano da 18 milioni e 734 mila a poco più di 15 milioni.
Per i soggiorni di vacanza lunga, si osserva invece una sostanziale stabilità in tutti i periodi dell’anno.
Parallelamente, negli ultimi tre trimestri dell’anno diminuisce il numero complessivo dei pernottamenti spesi
in occasione di vacanze brevi, in linea con quanto già osservato per i viaggi: nel periodo primaverile (aprile-
giugno): si registra, infatti, un calo del 21,7%, nel periodo estivo (luglio-settembre) del 24,2% e nell’ultimo
trimestre del 31,6%.
Tavola 5 – Durata media del viaggio per trimestre e tipologia del viaggio. Anni 2009 e 2010 (numero medio di pernottamenti)
VACANZA LAVORO TOTALE VIAGGI
TRIMESTRE
1-3 NOTTI 4 O PIÙ NOTTI TOTALE VACANZE
2009
Gennaio-Marzo 1,8 8,4 4,1 3,0 3,9
Aprile-Giugno 1,9 7,8 4,1 3,4 4,0
Luglio-Settembre 1,9 12,6 9,2 5,5 8,9
Ottobre-Dicembre 1,9 7,7 3,4 3,1 3,3
TOTALE 1,9 10,8 6,3 3,7 6,0
2010
Gennaio-Marzo 1,9 7,7 4,1 3,4 4,0
Aprile-Giugno 1,9 7,7 4,3 2,9 4,0
Luglio-Settembre 1,9 12,8 9,9 3,8 9,5
Ottobre-Dicembre 1,8 7,9 3,9 3,0 3,7
TOTALE 1,9 10,9 6,7 3,3 6,3
Dati 2010 provvisori.
Da notare come, nel periodo primaverile, la diminuzione del numero di pernottamenti riguardi tutte le
tipologie di viaggi, anche le vacanze lunghe (-13,2%) e i viaggi di lavoro (-27%). Ciò determina una
riduzione del numero complessivo di notti del trimestre del 17%. Il calo delle notti per vacanza lunga,
unitamente al già citato calo dei pernottamenti per vacanze brevi, porta a una riduzione dei pernottamenti per
vacanza (-15,7%).
Nel trimestre estivo, l’effetto congiunto della diminuzione del numero di pernottamenti per vacanze brevi e
4
5. della forte contrazione del numero di notti per viaggi di lavoro (-54,6%) conduce alla riduzione dei
pernottamenti complessivi del trimestre (da 430 milioni e 743 mila nel 2009 a poco più di 399 milioni nel
2010, equivalente a una flessione del 7,4%).
Nel periodo autunnale, invece, si osserva una sostanziale stabilità nel numero di pernottamenti relativamente
ai viaggi di vacanza lunga e ai viaggi di lavoro.
In termini di durate medie, a fronte di una stabilità della durata media delle vacanze brevi in tutti i trimestri
dell’anno, le vacanze lunghe registrano una contrazione della durata media nel primo trimestre da 8,4 notti nel
2009 a 7,7 nel 2010 (Tavola 5). Nel trimestre estivo e in quello autunnale, invece, sono lievemente più lunghe
le vacanze di almeno 4 notti.
Per i viaggi di lavoro, la flessione delle permanenze medie appare più consistente nel terzo trimestre (da 5,5
notti nel 2009 a 3,8 notti nel 2010).
Si riduce la quota di viaggiatori
Nel 2010, la quota di quanti viaggiano in un trimestre è scesa, in media, di un punto percentuale (dal 28% nel
2009 al 27% nel 2010). Al Nord le persone che hanno viaggiato in media in un trimestre sono state il 31,3%
dei residenti, mentre al Centro la quota è scesa al 30,4%. Nel Mezzogiorno soltanto il 19,5% dei residenti ha
effettuato almeno un viaggio in media in un trimestre (Tavola 6).
Rispetto al 2009, il numero complessivo di turisti registra una variazione positiva solamente nel periodo
gennaio-marzo, passando dal 18,8% al 21,9%. L’incremento si osserva sia tra chi fa viaggi di vacanza breve,
sia tra le persone che hanno trascorso soggiorni più lunghi, con conseguenze sul totale dei turisti per vacanza,
che subisce un aumento del 19,2% (Tavola 8).
In linea con la flessione del numero di vacanze brevi, riscontrata a partire dal secondo trimestre dell’anno, il
periodo aprile-dicembre è caratterizzato da consistenti riduzioni del numero di turisti per viaggi di vacanza
breve. Nel trimestre aprile-giugno tale quota passa dal 16,2% del 2009 al 13,8% del 2010, incidendo
negativamente sia sul numero di persone che effettuano vacanze nel trimestre (-10,8%) sia sul totale dei
viaggiatori (per vacanza e per lavoro) nel trimestre (-10,9%).
Nel periodo estivo, sebbene si assista a una riduzione dell’ammontare di persone che effettuano vacanze brevi
(-24,6%) e viaggi di lavoro (-26,8%), i turisti per vacanza lunga si mantengono sostanzialmente stabili e
pertanto non si osservano variazioni significative nel complesso dei turisti del trimestre.
Nel periodo autunnale le persone che effettuano vacanze brevi subiscono di nuovo una consistente riduzione,
passando dal 12,5% del 2009 all’8,6% del 2010, abbassando notevolmente, rispetto allo stesso trimestre del
2009, la quota di turisti per vacanza e quella di turisti nel loro complesso.
Tavola 6 - Popolazione residente e viaggi per ripartizione geografica. Anni 2009 e 2010 (composizioni percentuali)
PERSONE CHE VIAGGI
POPOLAZIONE
HANNO VIAGGIATO
RESIDENTE VIAGGI MEDI
RIPARTIZIONE (per 100 residenti.
(valore medio dei 4 PRO-CAPITE (a) Provenienza Destinazione
Valore medio dei 4
trimestri)
trimestri)
2009
Nord 45,6 32,3 2,3 54,4 46,8
Centro 19,6 32,0 2,2 22,6 24,8
Mezzogiorno 34,8 20,2 1,3 23,0 28,4
ITALIA 100,0 28,0 1,9 100,0 100,0
2010
Nord 45,6 31,3 1,9 53,3 45,9
Centro 19,7 30,4 2,0 23,9 23,3
Mezzogiorno 34,7 19,5 1,1 22,8 30,8
ITALIA 100,0 27,0 1,7 100,0 100,0
(a) Il numero di viaggi medi pro-capite è calcolato rapportando il numero dei viaggi effettuati nell’anno alla popolazione residente (valore medio dei 4 trimestri), comprensiva
sia di persone che hanno viaggiato che di persone che non hanno viaggiato.
Dati 2010 provvisori.
5
6. Nel 2010 diminuisce il numero medio di viaggi pro-capite, da 1,9 viaggi per persona a 1,7, e si mantengono le
differenze nella propensione a viaggiare tra quanti vivono al Centro-Nord e chi vive nel Mezzogiorno. I
viaggi medi pro-capite del Nord e del Centro sono rispettivamente 1,9 e 2,0, contro 1,1 viaggi dei residenti
nel Mezzogiorno (Tavola 6). Il Nord, inoltre, produce nel suo insieme la maggior quota di movimenti turistici
(53,3% dei viaggi) e, al contempo, attrae il maggior numero di viaggi (45,9%).
Viaggiano di più i giovani e gli adulti
Tendenzialmente, in ogni periodo dell’anno, i giovani e gli adulti viaggiano di più. In particolare, nel periodo
estivo effettuano almeno una vacanza il 63% dei bambini di 0-14 anni, il 55,8% della popolazione di età
compresa tra i 25 e i 44 anni e poco più della metà dei giovani tra i 15 e i 24 anni (Tavola 7). Gli anziani (65
anni e oltre) viaggiano meno, sia nel trimestre estivo (soltanto il 20,6% effettua almeno una vacanza) sia negli
altri periodi dell’anno.
Rispetto agli stessi periodi dell’anno precedente, nel trimestre invernale si osserva un aumento di chi viaggia
per vacanza tra i residenti nel Nord (19,8% nel 2009, 23,2% nel 2010) e nel Mezzogiorno (12,3 nel 2009,
15,1% nel 2010) e una stabilità nella quota di vacanzieri tra i residenti al Centro. Nel trimestre primaverile i
turisti per vacanza residenti al Nord diminuiscono (30,7% nel 2009, 26,5% nel 2010), così come quelli
residenti al Centro (30% nel 2009, 25,1% nel 2010), mentre rimane stabile la quota di turisti residenti nel
Mezzogiorno. Nel trimestre autunnale si registra una diminuzione consistente della quota di vacanzieri al
Centro (dal 22% nel 2009 al 15,6% nel 2010), mentre rimangono stabili le quote di turisti per vacanza tra i
residenti al Nord e al Mezzogiorno.
Tavola 7 – Persone che hanno fatto almeno un viaggio distinte per trimestre, tipologia del viaggio, sesso, età e ripartizione
di residenza. Anno 2010 (per 100 residenti con le stesse caratteristiche)
GENNAIO-MARZO APRILE –GIUGNO LUGLIO-SETTEMBRE OTTOBRE-DICEMBRE
Almeno Almeno Almeno Almeno Almeno Almeno Almeno Almeno
Almeno un Almeno un Almeno un Almeno un
una un viaggio una un viaggio una un viaggio una un viaggio
viaggio viaggio viaggio viaggio
vacanza di lavoro vacanza di lavoro vacanza di lavoro vacanza di lavoro
SESSO
Maschi 21,1 4,7 24,0 22,5 4,7 24,9 47,2 4,1 48,0 14,3 3,5 16,6
Femmine 19,1 1,5 19,9 23,1 1,9 23,8 44,5 1,0 44,9 13,0 1,9 14,3
TOTALE 20,1 3,1 21,9 22,8 3,3 24,3 45,8 2,5 46,4 13,6 2,7 15,4
CLASSE DI ETÀ
0-14 anni 25,9 - 25,9 31,4 - 31,4 63,0 - 63,0 12,0 - 12,0
15-24 anni 24,0 1,1 24,5 20,4 0,9 20,8 51,0 1,3 51,5 12,5 1,1 13,6
25-44 anni 27,7 5,9 30,7 27,8 6,9 31,0 55,8 4,6 56,9 17,3 5,3 21,0
45-64 anni 17,3 4,2 20,2 23,1 4,2 25,1 42,9 3,6 43,7 16,6 3,8 19,1
65 anni e più 6,6 0,4 6,9 10,4 0,3 10,4 20,6 0,3 20,7 5,9 0,3 6,0
TOTALE 20,1 3,1 21,9 22,8 3,3 24,3 45,8 2,5 46,4 13,6 2,7 15,4
RIPARTIZIONE DI RESIDENZA
Nord 23,2 3,0 24,8 26,5 3,7 28,1 54,2 2,4 54,6 15,6 2,9 17,6
Centro 21,7 4,4 24,0 25,1 5,0 27,7 51,2 3,7 52,0 15,6 3,5 17,8
Mezzogiorno 15,1 2,3 16,8 16,7 1,7 17,5 31,7 1,9 32,4 9,8 2,1 11,3
TOTALE 20,1 3,1 21,9 22,8 3,3 24,3 45,8 2,5 46,4 13,6 2,7 15,4
Dati provvisori.
Viaggi e turisti si concentrano in estate
La maggiore quota di viaggi dell’anno si concentra, come sempre, nei mesi estivi (42%) (Tavola 2). In linea
con l’andamento dei viaggi, è in questo periodo che si osserva la quota massima di persone che viaggiano
(46,4% dei residenti): in estate il 45,8% dei residenti fa almeno una vacanza, il 39,8% almeno una vacanza
lunga, l’11,1% almeno una vacanza breve (Tavola 8). Rispetto al 2009, l’ammontare complessivo di turisti
per vacanza lunga nel periodo estivo si mantiene stabile, mentre si osserva una riduzione consistente sia del
numero di turisti per vacanza breve (-24,6%), sia delle persone che hanno viaggiato per lavoro (-26,8%).
6
7. Rispetto al trimestre estivo dell’anno precedente, considerando i soggiorni di vacanza con almeno 4
pernottamenti, l’incidenza di quelli di durata superiore alle 7 notti rispetto a quelli più brevi (compresi tra 4 e
7 notti) è più alta: nel 2010 i soggiorni di vacanza superiori alle 7 notti sono il 58,8% (52,9% nel 2009),
mentre quelli di durata 4-7 notti sono il 41,2% (47,1% nel 2009). Tra i soggiorni di vacanza più lunghi
(superiori alle 7 notti) prevalgono, comunque, quelli che non superano le 14 notti (35% nel trimestre estivo)
(Tavola 9).
Tavola 8 – Persone che hanno effettuato almeno un viaggio distinte per tipologia del viaggio e trimestre. Anni 2009 e 2010 (valori
in migliaia e per 100 residenti)
PER VACANZA PER LAVORO TOTALE PERSONE
TRIMESTRE 1-3 NOTTI 4 O PIÙ NOTTI TOTALE
Per 100 Per 100
Per 100 Per 100 Per 100 Numero Numero
Numero Numero Numero residenti residenti
residenti residenti residenti
2009
Gennaio-Marzo 6.035 10,1 5.077 8,5 10.088 16,9 1.665 2,8 11.173 18,8
Aprile-Giugno 9.665 16,2 7.490 12,6 15.327 25,7 1.990 3,3 16.367 27,4
Luglio-Settembre 8.811 14,8 24.148 40,4 27.938 46,8 2.041 3,4 28.387 47,5
Ottobre-Dicembre 7.448 12,5 3.423 5,7 9.866 16,5 1.872 3,1 10.976 18,4
2010
Gennaio-Marzo 7.235 12,1 5.860 9,8 12.026 20,1 1.828 3,1 13.093 21,9
Aprile-Giugno 8.255 13,8 6.805 11,4 13.674 22,8 1.967 3,3 14.591 24,3
Luglio-Settembre 6.643 11,1 23.931 39,8 27.540 45,8 1.495 2,5 27.890 46,4
Ottobre-Dicembre 5.186 8,6 3.437 5,7 8.171 13,6 1.631 2,7 9.279 15,4
Dati 2010 provvisori.
Tavola 9 – Viaggi di vacanza di 4 o più notti per classe di durata e trimestre. Anno 2010 (composizioni percentuali)
DURATA DELLA VACANZA DI 4 O PIÙ NOTTI
TRIMESTRE
4–7 NOTTI 8–14 NOTTI 15– 21 NOTTI 22 O PIÙ NOTTI TOTALE
Gennaio-Marzo 73,4 19,6 4,9 2,1 100,0
Aprile-Giugno 71,7 20,8 4,7 2,8 100,0
Luglio-Settembre 41,2 35,0 12,6 11,2 100,0
Ottobre-Dicembre 77,0 12,7 6,2 4,1 100,0
TOTALE 53,6 28,7 9,7 8,0 100,0
Dati provvisori.
Le vacanze in Italia: diminuiscono al Centro e al Nord
L’81,7% dei viaggi effettuati nel 2010 ha come destinazione una località italiana, mentre il restante 18,3% un
paese straniero (Tavola 10). La quota più consistente di viaggi si conferma essere quella diretta verso il Nord
(37,5%) tanto per le vacanze (38,1%) quanto per i viaggi di lavoro (33,4%).
Tavola 10 – Viaggi per tipologia e destinazione principale. Anno 2010 (composizioni percentuali)
VACANZA VACANZA 4
DESTINAZIONE VACANZA LAVORO TOTALE VIAGGI
1-3 NOTTI O PIÙ NOTTI
Italia 91,4 74,4 82,2 78,1 81,7
Nord 45,1 32,1 38,1 33,4 37,5
Centro 25,7 12,6 18,6 21,8 19,0
Mezzogiorno 20,6 29,7 25,5 22,9 25,2
Estero 8,6 25,6 17,8 21,9 18,3
Paesi dell’Unione Europea 7,1 14,9 11,3 16,7 12,0
Altri Paesi Europei 1,4 3,8 2,7 2,3 2,6
Resto del mondo 0,1 6,9 3,8 2,9 3,7
TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Dati provvisori.
Rispetto al 2009, per i viaggi in Italia si osserva una diminuzione del 13,4%, dovuta al calo delle vacanze
brevi (-19,1%) e dei viaggi di lavoro (-18,6%). La riduzione delle vacanze brevi è molto rilevante al Nord (-
7
8. 21,2%) e nel Mezzogiorno (-19,3%), meno consistente al Centro (-15,1%), dove, tuttavia, calano anche le
vacanze lunghe (-18,1%). I viaggi di lavoro, tradizionalmente diretti in misura maggiore verso le regioni del
Nord, nel 2010 subiscono una diminuzione rilevante in quest’area (-24,9%), ma soprattutto al Centro (-
30,7%).
Complessivamente, dunque, rispetto al 2009 si viaggia meno per vacanze in Italia, con un decremento del
12,6%, dovuto principalmente alla diminuzione del complesso dei viaggi di vacanza diretti al Centro (-
16,2%) e al Nord (-13,6%). Per quanto riguarda i viaggi di lavoro, si osserva una contrazione consistente di
quelli diretti verso l’estero (-17,4%).
Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Toscana e Veneto si confermano le regioni italiane più visitate dai
residenti. Queste cinque regioni accolgono, complessivamente, oltre la metà degli spostamenti turistici
interni, con quote comprese tra il 10,8% dell’Emilia-Romagna e il 6,9% del Veneto, risultando le mete più
frequentate sia per motivi personali sia per lavoro (Tavola 11).
Tavola 11 – Graduatoria delle principali destinazioni per tipologia del viaggio. Anno 2010 (composizioni percentuali)
VACANZA VACANZA
VACANZA LAVORO TOTALE VIAGGI
1-3 NOTTI 4 O PIU’ NOTTI
ITALIA (per 100 viaggi dello stesso tipo effettuati in Italia)
Lombardia 11,5 Emilia-Romagna 11,9 Emilia-Romagna 10,9 Lazio 19,9 Emilia-Romagna 10,8
Toscana 10,9 Trentino-Alto Adige 9,7 Toscana 9,6 Lombardia 14,8 Lazio 9,3
Lazio 10,6 Toscana 8,0 Lombardia 8,3 Emilia-Romagna 11,3 Lombardia 9,0
Emilia-Romagna 9,9 Sicilia 7,4 Lazio 8,0 Veneto 5,9 Toscana 9,0
Veneto 7,6 Calabria 7,2 Trentino-Alto Adige 7,3 Sicilia 5,7 Veneto 6,9
Liguria 6,8 Puglia 7,1 Veneto 7,0 Toscana 5,4 Trentino-Alto Adige 6,6
ESTERO (per 100 viaggi dello stesso tipo effettuati all’estero)
Europa 98,4 Europa 72,9 Europa 78,7 Europa 86,9 Europa 80,0
Francia 19,8 Spagna 14,3 Spagna 15,6 Germania 15,1 Spagna 15,1
Spagna 19,4 Francia 12,6 Francia 14,3 Francia 13,2 Francia 14,1
Austria 11,6 Croazia 8,8 Croazia 7,7 Spagna 13,0 Regno Unito 7,8
Regno Unito 10,5 Grecia 6,8 Regno Unito 7,5 Regno Unito 9,7 Croazia 6,7
Svizzera 9,4 Regno Unito 6,6 Austria 5,5 Olanda 6,2 Germania 6,0
Resto del Mondo 1,6 Resto del Mondo 27,1 Resto del Mondo 21,3 Resto del Mondo 13,1 Resto del Mondo 20,0
U.S.A. 1,4 Egitto 7,7 Egitto 6,0 Cina 3,7 Egitto 5,2
Tunisia-Marocco- Tunisia-Marocco- Tunisia-Marocco-
.. Algeria 5,4 Algeria 4,2 U.S.A. 2,2 Algeria 3,9
Totale 100,0 Totale 100,0 Totale 100,0 Totale 100,0 Totale 100,0
Dati provvisori.
Per le vacanze estive in Italia si conferma la preferenza per le regioni del Mezzogiorno: nel trimestre luglio-
settembre: tra le principali destinazioni per le vacanze lunghe ci sono, infatti, la Calabria (8,7% delle vacanze
lunghe in Italia), la Puglia (8,6%), la Sicilia (7,2%) e la Sardegna (7%). Nello stesso trimestre le regioni più
visitate per vacanza lunga, tra quelle del Centro e del Nord, sono l’Emilia-Romagna (13,8% delle vacanze
lunghe), la Toscana (9,1%) e il Trentino Alto-Adige (8,3%) (Tavola 12).
L’80% dei viaggi effettuati all’estero ha come destinazione una meta europea. Tale quota scende al 72,9% nel
caso delle vacanze lunghe, lasciando spazio alle mete extra-europee nel restante 27,1% dei casi (Tavola 11).
Tra le mete estere, nel 2010, per la prima volta, la Francia non è il paese più visitato (14,1% dei viaggi
all’estero) e cede il primo posto alla Spagna (15,1%). Tra le mete turistiche estere preferite si segnalano anche
il Regno unito (7,8%), la Croazia (6,7%) e la Germania (6%). Spagna e Francia si confermano mete principali
per le vacanze (rispettivamente 15,6% e 14,3% delle vacanze all’estero), seguite dalla Croazia (7,7%), dal
Regno Unito (7,5%) e dall’Austria (5,5%). Per le vacanze brevi la graduatoria vede al primo posto la Francia
(19,8%), seguita dalla Spagna quasi a pari merito (19,4%), dall’Austria (11,6%), dal Regno Unito (10,5%) e
dalla Svizzera (9,4%). Per le vacanze lunghe, oltre alla Spagna (14,3%), alla Francia (12,6%) e al Regno
Unito (6,6%), già principali mete delle vacanze brevi, anche la Croazia (8,8%) e la Grecia (6,8%) sono
preferite. Per i viaggi di lavoro Germania e Francia si confermano i paesi più visitati (rispettivamente 15,1% e
13,2%).
Fuori dall’Europa, l’Egitto (5,2% dei viaggi all’estero) e i paesi del Magreb (Tunisia-Marocco-Algeria, con il
8
9. 3,9%) sono le mete più frequentate, principalmente per trascorrere periodi di vacanza (rispettivamente 6% e
4,2% delle vacanze), soprattutto di lunga durata (rispettivamente 7,7% e 5,4% delle vacanze lunghe). La Cina
(3,7%) e gli Stati Uniti (2,2%) si confermano le destinazioni più importanti per i viaggi di lavoro.
Tavola 12 – Graduatoria delle principali destinazioni dei viaggi di vacanza per trimestre. Anno 2010 (composizioni percentuali)
GENNAIO-MARZO APRILE-GIUGNO LUGLIO-SETTEMBRE OTTOBRE-DICEMBRE
VACANZA 1-3 NOTTI IN ITALIA (per 100 viaggi di vacanza dello stesso tipo effettuati in Italia)
Toscana 13,1 Toscana 14,7 Lombardia 14,1 Lombardia 18,9
Lazio 13,0 Lazio 10,5 Emilia-Romagna 12,5 Emilia-Romagna 10,5
Trentino-Alto Adige 9,8 Emilia-Romagna 10,2 Lazio 10,7 Campania 9,7
Liguria 8,4 Liguria 8,9 Sicilia 10,3 Toscana 9,5
Lombardia 8,2 Veneto 8,7 Veneto 7,7 Piemonte 8,7
Veneto 7,6 Lombardia 7,5 Toscana 6,4 Lazio 7,5
Emilia-Romagna 6,3 Campania 6,9 Marche 5,0 Veneto 5,9
VACANZA DI 4 O PIÙ NOTTI IN ITALIA (per 100 viaggi di vacanza dello stesso tipo effettuati in Italia)
Trentino-Alto Adige 17,8 Emilia-Romagna 13,2 Emilia-Romagna 13,8 Trentino-Alto Adige 19,8
Lombardia 10,1 Sicilia 10,2 Toscana 9,1 Lazio 15,6
Campania 8,7 Campania 9,7 Calabria 8,7 Campania 6,9
Sicilia 8,3 Sardegna 8,7 Puglia 8,6 Piemonte 6,7
Piemonte 8,1 Veneto 8,2 Trentino-Alto Adige 8,3 Toscana 6,6
Veneto 7,5 Toscana 8,1 Sicilia 7,2 Veneto 6,5
Abruzzo 6,2 Lazio 6,8 Sardegna 7,0 Lombardia 6,2
VACANZA ALL’ESTERO (per 100 viaggi di vacanza effettuati all’estero)
Francia 17,0 Francia 16,4 Spagna 15,3 Francia 15,1
Spagna 16,7 Spagna 16,3 Croazia 12,2 Spagna 12,8
Regno Unito 9,3 Egitto 11,5 Francia 11,4 Regno Unito 10,2
Egitto 6,6 Austria 7,1 Grecia 9,6 Svizzera 6,2
Dati provvisori.
Alloggi privati per i viaggi in Italia, strutture collettive per l’estero
Anche nel 2010, in occasione dei soggiorni in Italia, si preferiscono gli alloggi privati, mentre nei soggiorni
all’estero sono scelte di più le strutture ricettive collettive. Rispetto alle destinazioni italiane, infatti, il 53,9%
dei viaggi e il 63,6% dei pernottamenti interessano gli alloggi privati, mentre il 46,1% dei viaggi e il 36,4%
dei pernottamenti le strutture collettive (Tavole 13 e 14). Per i soggiorni all’estero, invece, le strutture
ricettive collettive vengono usate per il 70,9% dei viaggi e il 58% dei pernottamenti, mentre gli alloggi privati
sono scelte per il 29,1% dei viaggi e il 42% dei pernottamenti.
Per i viaggi in Italia, le strutture collettive sono scelte soprattutto in occasione degli spostamenti diretti verso
il Nord e il Centro (rispettivamente 50,2% e 47,3%), mentre i viaggi effettuati verso il Mezzogiorno fanno
registrare la quota più elevata di soggiorni in alloggi privati (60,9%) (Tavola 13).
Considerando le varie tipologie di alloggio, le quote maggiori di soggiorni effettuati in albergo sono rilevate
tra i viaggi diretti al Nord e al Centro (rispettivamente 44% e 34,1%), mentre la quota di soggiorni trascorsi
presso un’abitazione in affitto è simile nelle varie ripartizioni (7% al Nord, 8% al Centro e 8,9% al
Mezzogiorno).
Tavola 13 – Viaggi per tipo di alloggio e destinazione principale. Anno 2010 (composizioni percentuali)
di cui
STRUTTURA di cui ALLOGGIO
DESTINAZIONE CASA/STANZA TOTALE
COLLETTIVA ALBERGO PRIVATO
IN AFFITTO (a)
Italia 46,1 36,5 53,9 7,8 100,0
Nord 50,2 44,0 49,8 7,0 100,0
Centro 47,3 34,1 52,7 8,0 100,0
Mezzogiorno 39,1 27,1 60,9 8,9 100,0
Estero 70,9 56,1 29,1 7,2 100,0
TOTALE 50,7 40,1 49,3 7,7 100,0
(a) Include bed&breakfast.
9
10. Dati provvisori.
Tavola 14 – Notti per tipologia del viaggio, destinazione principale e tipo di alloggio. Anno 2010 (composizioni percentuali)
TIPOLOGIA DEL VIAGGIO DESTINAZIONE
TIPO DI ALLOGGIO VACANZA
VACANZA TOTALE TOTALE
4 O PIÙ VACANZA LAVORO ITALIA ESTERO
1-3 NOTTI NOTTI NOTTI
NOTTI
Strutture ricettive collettive 44,1 38,2 39,0 70,0 41,0 36,4 58,0 41,0
di cui: alberghi 38,1 23,3 25,3 60,6 27,6 24,2 40,1 27,6
Alloggi privati 55,9 61,8 61,0 30,0 59,0 63,6 42,0 59,0
di cui: casa/stanza in affitto (a) 4,0 14,2 12,9 12,3 12,8 13,2 11,4 12,8
di cui: abitazione parenti/amici 37,9 27,6 29,0 13,3 27,9 29,1 23,7 27,9
TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
(a) Include bed&breakfast.
Dati provvisori.
Meno vacanze in alloggi a titolo gratuito
In generale, nel 2010 le strutture ricettive collettive e gli alloggi privati sono utilizzati pressoché in egual
misura, rispettivamente nel 50,7% e nel 49,3% dei viaggi (Tavola 15). In termini di pernottamenti, invece, la
prevalenza si registra per gli alloggi privati: le strutture di questo tipo accolgono il 59% delle notti, a fronte
del 41% di pernottamenti trascorsi nelle strutture ricettive collettive (Tavola 14). Come di consueto, la
fruizione degli alloggi privati è più diffusa per le vacanze (53,4%), sia di breve (56,5%) sia di lunga durata
(50,7%). L’utilizzo delle strutture ricettive collettive prevale, invece, per i viaggi di lavoro (78,6%).
Tavola 15 – Viaggi per tipologia e per tipo di alloggio. Anni 2009 e 2010 (composizioni percentuali)
VACANZA VACANZA
TIPO DI ALLOGGIO VACANZA LAVORO TOTALE VIAGGI
1-3 NOTTI 4 O PIÙ NOTTI
2009
Strutture ricettive collettive 39,6 46,3 42,9 82,8 48,3
Albergo (a) 31,5 31,3 31,4 76,7 37,6
Altre strutture collettive (b) 8,1 15,0 11,5 6,0 10,7
Alloggi privati 60,4 53,7 57,1 17,2 51,7
Abitazione/stanza in affitto (c) 5,6 11,1 8,3 2,8 7,6
Abitazione di proprietà 14,7 13,2 14,0 1,6 12,3
Abitazione di parenti o amici 38,4 27,7 33,1 9,3 29,9
Altro alloggio privato 1,7 1,7 1,7 3,6 1,9
TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
2010
Strutture ricettive collettive 43,5 49,3 46,6 78,6 50,7
Albergo (a) 37,2 33,2 35,0 74,9 40,1
Altre strutture collettive (b) 6,3 16,1 11,6 3,7 10,6
Alloggi privati 56,5 50,7 53,4 21,4 49,3
Abitazione/stanza in affitto (c) 3,9 11,8 8,1 4,7 7,7
Abitazione di proprietà 13,0 11,8 12,4 0,6 10,9
Abitazione di parenti o amici 37,9 25,5 31,3 13,6 29,0
Altro alloggio privato 1,7 1,6 1,6 2,5 1,7
TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
(a) Include alberghi, motel, pensioni e istituti religiosi; (b) Residenza per cure fisiche/estetiche, campo lavoro e vacanza, sistemazione in mezzo pubblico di trasporto
(cuccette, vagoni letto, ecc.), centro congressi e conferenze, villaggio vacanza, campeggio, agriturismo, ecc.; (c) Include bed&breakfast.
Dati 2010 provvisori.
Rispetto alle diverse tipologie di alloggi privati, le abitazioni di parenti e amici, scelte nel 29% dei viaggi,
rappresentano la tipologia di alloggio più utilizzata per trascorrere i soggiorni di vacanza (31,3% delle
vacanze), soprattutto se brevi (37,9% delle vacanze brevi). Le abitazioni di proprietà si utilizzano nel 10,9%
dei viaggi, specialmente nel caso delle vacanze (12,4% dei soggiorni di vacanza). I soggiorni trascorsi in
alloggi in affitto incidono per il 7,7% dei viaggi e sono scelti principalmente in occasione delle vacanze
(8,1% delle vacanze), in particolare nel caso dei lunghi soggiorni (11,8% delle vacanze lunghe).
10
11. Tra le strutture collettive, gli alberghi sono utilizzati nel 40,1% dei viaggi, più per quelli di lavoro (74,9%)
che di vacanza (35%). Per questi ultimi, la formula dell’albergo è scelta più per i brevi soggiorni (37,2%) che
per i lunghi (33,2%).
Rispetto all’anno precedente, nel 2010 si osserva una diminuzione generalizzata del numero di viaggi
trascorsi in ciascun tipo di alloggio, con la sola eccezione di quelli in albergo e in abitazioni in affitto, che si
mantengono stabili. In particolare, va evidenziata la flessione degli spostamenti per lavoro trascorsi in
strutture collettive (-22,4%) e, in linea con l’andamento già osservato lo scorso anno, l’ulteriore riduzione
delle vacanze in alloggi privati (-17,2%), soprattutto se di breve durata (-24%). La contrazione delle vacanze
in alloggi privati è dovuta principalmente a una flessione del numero di soggiorni a titolo gratuito (-18%), e,
in particolare, le vacanze in abitazioni di proprietà diminuiscono del 21,6% e quelle trascorse presso
abitazioni di parenti o amici del 16,5%.
La forbice tra la percentuale di viaggi spesi in strutture ricettive collettive e quelli trascorsi in alloggi privati
si assottiglia, tanto per le vacanze quanto per i viaggi di lavoro. Nel caso delle vacanze, la forbice si restringe
a causa di una crescita dell’utilizzo di strutture collettive, a svantaggio degli alloggi privati; nel caso dei
viaggi di lavoro accade l’inverso.
Aumentano le vacanze prenotate con internet, calano i viaggi senza prenotazione
Nel 2010 si assiste a un cambiamento nelle modalità di organizzazione del viaggio. La modalità preferita non
è più l’assenza di prenotazione (dal 45,8% nel 2009 passa al 39,4% nel 2010), bensì la prenotazione diretta
(47,7%), utilizzata prevalentemente per i viaggi di lavoro (58,6%) e per le vacanze lunghe (51,3%) (Tavola
16). Tuttavia il numero dei viaggi di lavoro prenotati direttamente si riduce del 24,7%, mentre aumenta del
10,1% il numero di vacanze lunghe caratterizzate da questo tipo di prenotazione.
Anche il ricorso alla prenotazione tramite agenzia o tour operator, come di consueto più contenuto (11,5%), è
più frequente per i soggiorni di vacanza lunga (16,4%) e di lavoro (14%).
La quota dei viaggi effettuati utilizzando preventivamente internet per prenotare l’alloggio e/o il trasporto è
pari al 28,4%, con un apprezzabile incremento per le prenotazioni delle vacanze (+11,5%), la cui quota passa
dal 22,1% nel 2009 al 27,8% nel 2010. L’incremento è ancor più rilevante per le vacanze di lunga durata
(+22,3%), con quote che aumentano dal 25,4% nel 2009 al 32,3% nel 2010.
Tavola 16 – Viaggi per tipologia e per organizzazione del viaggio. Anni 2009 e 2010 (composizioni percentuali)
VACANZA VACANZA TOTALE
ORGANIZZAZIONE DEL VIAGGIO VACANZA LAVORO
1-3 NOTTI 4 O PIÙ NOTTI VIAGGI
2009
Prenotazione diretta 35,1 44,8 39,9 63,6 43,1
di cui tramite internet 18,8 25,4 22,1 35,0 23,8
Prenotazione presso agenzia 4,7 16,0 10,3 9,2 10,1
Nessuna prenotazione 59,7 38,5 49,2 23,3 45,8
Non sa/non risponde 0,5 0,7 0,6 3,9 1,0
TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
2010
Prenotazione diretta 40,3 51,3 46,2 58,6 47,7
di cui tramite internet 22,5 32,3 27,8 32,4 28,4
Prenotazione presso agenzia 5,0 16,4 11,1 14,0 11,5
Nessuna prenotazione 53,8 31,5 41,9 21,8 39,4
Non sa/non risponde 0,9 0,8 0,8 5,6 1,4
TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Dati 2010 provvisori.
Meno vacanze per visite a parenti o amici
Nel 2010 resta invariata la distribuzione dei viaggi di vacanza per motivazione. Prevale la quota di vacanze
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12. effettuate per trascorrere un periodo di riposo, piacere e svago, con il 71,5% sul totale delle vacanze (Grafico
1). La percentuale sale al 79,6% se si considerano le vacanze lunghe, mentre scende al 62,3% nel caso delle
vacanze brevi. Anche le visite a parenti amici restano molto diffuse, soprattutto in occasione di brevi
soggiorni (34,1%), meno per periodi più lunghi (18,3%). Le vacanze per motivi religiosi e quelle per
trattamenti di salute rappresentano una parte residuale e si attestano, rispettivamente, all’1,6% e all’1,2%.
Così come già osservato nel 2009, anche nel 2010 si manifesta un decremento delle vacanze per far visita a
parenti e amici (-17,2%), cui si accompagna anche una riduzione delle vacanze di piacere/svago (-8,8%) e dei
soggiorni per motivi religiosi (-22,9%). Tali diminuzioni sono imputabili a variazioni negative riguardanti le
vacanze brevi, con l’eccezione delle visite a parenti/amici che subiscono un consistente calo anche per le
vacanze lunghe (-19,2%).
Grafico 1 – Viaggi
di vacanza per motivo
79,6 prevalente.
71,5 Anno 2010
62,3 (composizioni percentuali)
34,1
25,7
18,3
1,9 1,7 1,4 0,7 1,6 1,2
Vacanza di 1 no tti
-3 Vacanza di 4 no tti o più Vacanze
P iacere, svago Visita a parenti o amici M o tivi religio si Trattamenti di salute
Dati provvisori.
Stabili le tipologie delle vacanze
Le vacanze per riposo, piacere o svago vengono effettuate principalmente al mare (47% dei casi) e in
montagna (17,1%). Le visite a città o località d’arte rappresentano l’11,7% delle vacanze per riposo, piacere o
svago, mentre i giri turistici si attestano al 10%. La quota di soggiorni trascorsi in campagna o al lago o in
collina è pari al 5,7% (Grafico 2).
Grafico 2 – Vacanze di riposo,
piacere o svago per tipologia.
Anno 2010
8,5 M are, cro ciera (composizione percentuale)
1 ,7
1
M o ntagna
47,0 Lago , campagna, co llina
10,0
Visita a città o lo calità d'arte
Giro turistico
17,1
5,7
A ltro
Dati provvisori.
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13. Altre tipologie, come la vacanza-sport, la gita scolastica, la partecipazione 1 a manifestazioni culturali,
spettacoli o mostre, la vacanza-studio e la visita a parchi tematici o di divertimento, riguardano
complessivamente l’8,5% delle vacanze.
Rispetto al 2009, le vacanze in campagna/collina e al lago subiscono una diminuzione del 20,2%, dovuta al
consistente calo delle vacanze brevi per questa tipologia (-39%). Analoga riduzione si verifica per le vacanze
in montagna (-21,3%), che subiscono anch’esse un forte calo tra le vacanze brevi (-39,3%).
L’auto è il mezzo di trasporto più utilizzato
Nel 2010 il principale mezzo di trasporto resta l’auto (64% dei viaggi). L’aereo e il treno si utilizzano,
rispettivamente, per il 17% e il 7,8% dei viaggi (Tavola 17). L’auto è più usata per i viaggi di vacanza (67,2%
delle vacanze), mentre aereo e treno sono preferiti per i viaggi di lavoro (rispettivamente 33% e 17,9%).
Rispetto al 2009, vengono utilizzati meno l’aereo e il treno come principali mezzi di trasporto in occasione di
vacanze brevi (rispettivamente -16,2% e -28,1%), nonostante la loro incidenza sul totale delle vacanze brevi
rimanga sostanzialmente invariata. Per quanto concerne l’utilizzo del treno, si osserva un calo sul totale dei
viaggi (dall’8,5% nel 2009 al 7,8% nel 2010).
Per quanto riguarda l’uso dell’auto si registra un decremento (da 65,6% a 64%) dovuto a un minor
numero sia di vacanze brevi (-19,2%), sia di viaggi di lavoro effettuati in auto (-25,7%). Da segnalare,
inoltre, in controtendenza rispetto al 2009, un aumento di vacanze lunghe con l’utilizzo della nave come
principale mezzo di trasporto (dal 2,8% al 4,1%).
Tavola 17 – Viaggi per tipologia e per mezzo di trasporto. Anni 2009 e 2010 (composizioni percentuali)
VACANZA VACANZA TOTALE
MEZZO DI TRASPORTO VACANZA LAVORO
1-3 NOTTI 4 O PIÙ NOTTI VIAGGI
2009
Aereo 7,3 20,7 13,9 27,5 15,7
Treno 8,2 6,2 7,2 16,8 8,5
Nave 0,5 5,6 3,0 1,3 2,8
Auto 76,4 60,7 68,7 46,1 65,6
Pullman 4,8 4,5 4,6 2,8 4,4
Camper, autocaravan 2,1 1,8 2,0 1,2 1,9
Altro 0,7 0,5 0,6 4,3 1,1
TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
2010
Aereo 7,5 20,8 14,6 33,0 17,0
Treno 7,3 5,5 6,3 17,9 7,8
Nave 0,8 7,9 4,6 0,6 4,1
Auto 75,8 59,6 67,2 42,2 64,0
Pullman 5,4 3,8 4,5 3,0 4,3
Camper, autocaravan 2,4 2,2 2,3 0,1 2,0
Altro 0,8 0,2 0,5 3,2 0,8
TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Dati 2010 provvisori.
1
Si intende la partecipazione a manifestazioni in qualità di spettatore.
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14. GLOSSARIO
Viaggio: spostamento realizzato, per turismo di vacanza o per ragioni di lavoro, fuori dal comune dove si vive e
che comporta almeno un pernottamento nel luogo visitato; sono esclusi i viaggi e gli spostamenti effettuati nelle
località frequentate tutte le settimane con soste di uno o più pernottamenti, nonché i viaggi di durata superiore a un
anno: in questi casi, infatti, il viaggio non costituisce flusso turistico poiché la località visitata viene associata al
luogo dove si vive.
Viaggio di vacanza: viaggio svolto per motivi prevalenti di relax, piacere, svago, o riposo, per visita a parenti o
amici, per motivi religiosi/pellegrinaggio, per cure termali o trattamenti di salute; nella presentazione dei risultati,
il soggiorno di vacanza è stato distinto, in relazione alla durata, in:
• vacanza breve: quando la durata del soggiorno è inferiore a 4 pernottamenti;
• vacanza lunga: quando la durata del soggiorno è di 4 o più notti.
Viaggio per motivi di lavoro o professionali: viaggio svolto per motivi prevalenti di lavoro temporaneo fuori sede o
più in generale per motivi professionali (missioni, partecipazione a congressi, convegni, ecc.): in questi viaggi
vengono inclusi anche quelli effettuati per formazione/aggiornamento professionale o per sostenere concorsi.
Turista: persona che ha effettuato uno o più viaggi nel trimestre di riferimento dell’indagine.
Durata media del viaggio: rapporto tra il numero di notti trascorse in viaggio e il numero di viaggi.
Destinazione, mezzo di trasporto, tipo di alloggio, motivo della vacanza e del viaggio di lavoro: sono informazioni che
vengono rilevate sulla base del concetto di “prevalenza”. In particolare, la destinazione del viaggio e il tipo di
alloggio vengono associate rispettivamente alla località e al tipo di alloggio in cui si è trascorso il maggior numero
di notti, mentre il mezzo di trasporto viene individuato nel mezzo con cui è stata coperta la maggiore distanza.
Tipologia della vacanza: l’informazione riguarda la percezione soggettiva del tipo di soggiorno trascorso che può
non coincidere con la tipologia della località visitata (ad esempio, una vacanza in campagna può essere stata
trascorsa in una località classificata marittima).
Organizzazione: per prenotazione diretta si intende la prenotazione dell’alloggio e/o del trasporto direttamente
presso la struttura ricettiva o la compagnia di viaggio; per prenotazione presso agenzia si intende la prenotazione
dell’alloggio o del trasporto tramite agenzia o tour operator; per prenotazione tramite internet si intende l’utilizzo
di internet per prenotare direttamente o presso agenzia l’alloggio e/o il trasporto.
Ripartizioni geografiche
• Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia,
Emilia-Romagna;
• Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio;
• Mezzogiorno: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Estero
• Europa include i paesi dell’Unione europea e gli altri paesi europei;
• Unione europea comprende: Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda,
Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia, Estonia, Latvia (Lettonia), Lituania, Malta,
Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria;
• altri paesi europei comprende gli altri paesi europei non appartenenti all’Unione europea;
• paesi extra-europei include tutti i paesi non menzionati tra quelli dell’Europa.
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