La scopo di questa ricerca è capire e comprendere le finalità di questi certificati e i meccanismi di controllo che sottostanno alla certificazione. I beni che vantano questi certificati si contraddistinguono da tutti gli altri perché sono sinonimo di qualità delle materie prime utilizzate, rispetto e tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. Grazie a questi prodotti è possibile compiere scelte di consumo consapevoli, premiando così le aziende che orientano la propria attività verso un modello di sviluppo sostenibile.
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Perchè scegliere i prodotti Icea
2. • Istituto per la certificazione Etica ed Ambientale (ICEA) , è un
consorzio il cui scopo è quello di rilasciare certificazioni ad
aziende che operano nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente, volte
a favorire uno sviluppo ecosostenibile attraverso la produzione di
beni e servizi.
• Controlla 14.500 aziende
• 250 tecnici
• 24 strutture operative territoriali in Italia e all’Estero.
4. - -Agricoltura Biologica in Italia-
L’agricoltura biologica è un modello di sviluppo
sostenibile il cui obiettivo è quello di preservare,
salvaguardare e valorizzare flora e fauna nel
rispetto della biodiversità.
Questo specifico certificato (ICEA Biologico)
permette la rintracciabilità del prodotto finito a
partire dalle materie prime, ripercorrendo
l’intera filiera produttiva.
6. -Biologico di fattoria-
Tramite questo certificato le aziende puntano a
garantire che i loro prodotti sono realizzati con
l’impiego ESCLUSIVO di materie prime e risorse
aziendali.
E’ possibile così garantire una filiera “corta” (da
produttore a consumatore) con specifico riguardo alle
aziende agricole.
7. - Biolwine-
I vini biolwine vengono prodotti in cantine caratterizzare da
un basso impatto ambientale, le quali devono sottostare a
limiti stringenti di concentrazione solforosa.
Il certificato Biolwine è conforme al regolamento EU e alle
normative internazionali.
Il certificato garantisce prodotti di ottima qualità con
notevoli caratteristiche di salubrità.
8. - Agricoltura biologica nell’EU-
ICEA, oltre ad essere un consorzio, è anche un’Organismo di Controllo
autorizzato dall’EU a rilasciare il marchio “Logo di produzione biologica
dell’Unione Europea” (Vedi foto; Conforme al REG. CE 834/07 e REG.CE 889/08)
.
REQUISITI:
- Percentuale prodotto di origine bio maggiore o uguale al 95%
L’etichetta del prodotto deve riportare la nazione, il tipo di metodo di produzione,
il codice dell’operatore e il codice dell’organismo di controllo
IT: CODICE ISO che identifica la Nazione
BIO: Che a seconda dei paesi può diventare ORG, EKO
006 codice numerico dell’organismo di controllo ICEA
Organismo di controllo autorizzato da Mi. P.A.A.F. Operatore controllato n.
IT BIO 006 A 456
10. - Acquacoltura bio-
L'acquacoltura o acquicoltura, è la produzione di organismi acquatici,
principalmente pesci, crostacei e molluschi, ma anche alghe, in ambienti
confinati e controllati dall'uomo. A seconda del tipo di allevamento, questi
ambienti vengono denominati: peschiere, vivai, valli da pesca o stagni.
Il termine acquacoltura si contrappone generalmente alla pesca, nella quale
l'uomo si limita a prelevare dagli stock naturali i prodotti di cui ha bisogno.
Sempre nell’ambito “Food” ICEA si impegna a certificare anche questo tipo
di attività facendolo rientrare in un modello di sviluppo sostenibile.
Il certificato è conforme al Reg. N.710/2009, entrato in vigore dal Luglio
2010.
Lo scopo è quello di ridurre l’impatto di tale colture sull’habitat, che il più
delle volte risulta fragile.
11. - COSMESI E DETERGENZA-
Il simbolo ICEA, presente in numerosi packaging di detergenti
e cosmetici, è sinonimo di qualità, che si caratterizza per
l’assenza di sostanze chimiche dannose.
ICEA si impegna a certificare questi prodotti attraverso un
accurato controllo che va dagli ingredienti al prodotto finito. La
salubrità dell’INCI è garantita da scrupolosi test
microbiologici, che rende questi prodotti indicati per le pelli
più sensibili e intolleranti. Anche gli stessi flaconi rispettano
l’ambiente, poiché oltre ad essere pratici sono anche, spesso,
biologici.
Vanta inoltre un riconoscimento a livello internazionale, come
uno dei maggiori enti certificatori al pari dei più importanti
marchi Europei inerenti alla cosmesi.
13. - Cosmesi e Detergenza-
• ECO BIO COSMESI • COSMESI NATURALE
Un prodotto biologico si ha
quando è composto per
almeno il 90% da
ingredienti provenienti da
coltivazioni a allevamenti
biologici (senza pesticidi,
fertilizzanti e concimi
chimici) oppure dalla
raccolta in aree protette e
certificate.
Un cosmetico viene definito
naturale certificato quando è
composto da materie prime lavorate
con processi naturali e non testato
sugli animali; non contiene derivati
del petrolio, conservanti sintetici,
coloranti sintetici, siliconi, alcol,
OGM o loro derivati, ma è composto
da ingredienti naturali, che possono
essere di origine animale o
minerale. Possono essere lavorati
tramite processi di tipo fisico o
enzimatico/microbiologico.
14. “Stop ai test sugli animali”
La LAV - Lega Anti Vivisezione (www.lav.it), assieme ad
altre associazioni animaliste europee, si è fatta
promotrice della Campagna "Stop ai test su animali"
per vietare la vendita di prodotti cosmetici testati su
animali (il cui simbolo è in alto a sinistra).
La LAV autorizzata all’utilizzo in etichetta del marchio
europeo della coalizione e/o della dicitura “Stop ai test
animali – Controllato ICEA per LAV n°……”
Il logo viene rilasciato su richiesta dell’azienda
interessata.
15. - Certificazione Eco Bio Tessile-
Il tessile ecologico e biologico certificato da ICEA
garantisce che i prodotti tessili siano realizzati con fibre
naturali (cotone, lino, canapa, seta e lana) da agricoltura
biologica senza l’impiego di pesticidi e OGM.
Si garantisce che nel comparto della manifattura dei
prodotti tessili non sono stati impiegati prodotti chimici
cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione e
pericolosi per l’ambiente e tutte le sostanze provate o
sospette di essere allergeniche.
16. - Turismo ecologico e biologico-
ICEA nell’ambito del turismo ecologico e biologico ha
aderito alla Carta del Lanzaronte che si fonda su le
seguenti regole:
- Le risorse ambientali devono essere protette e garantite
- Le comunità locali devono beneficiare di questo tipo di
turismo, sia in termini di reddito, sia in termini di qualità
della vita; ne deve essere rispettata l’autenticità socio-
culturale
- I visitatori devono vivere un’esperienza integrata con la
comunità ospitante, nel rispetto dei lavoratori,
contribuendo a creare reddito e, in alcuni casi, ad
alleviare la povertà.
continua… à
17. - Turismo ecologico e biologico-
ICEA, nel turismo, promuove l’applicazione dei seguenti
standard:
- Standard Eco Bio Turismo rivolto ad Agriturismi, B&B, Hotel
e Campeggi
- Standard Bio Welness rivolto alle SPA o Stabilimenti Termali
- Standard Tourcert rivolto ai Tour Operator, Organizzatori
di Viaggi
Le strutture certificate turistiche certificate da ICEA:
- Abbattono i consumi energetici, garantiscono la gestione
razionale dell’acqua e si impegnano nella riduzione e nella
raccolta differenziata dei rifiuti.
- Valorizzano il patrimonio storico, artistico e culturale.
- Promuovono la responsabilità come valore.
- Valorizzano l’alimentazione sana ed attenta alle tradizioni
eno-gastronomiche.
18. -Edilizia Bio Ecologica-
La Certificazione ICEA attesta che i prodotti da costruzione:
hanno un ridotto impatto sull’ambiente;
- sono ottenuti attraverso processi produttivi con ridotte
emissioni in atmosfera e in acqua
- vengono realizzati con ridotti consumi energetici;
- riducono il rischio delle emissioni di inquinanti e favoriscono
il comfort interno nell’ambiente costruito.
Il profilo ambientale dei prodotti da costruzione - definito applicando la
metodologia LCA (Life Cycle Assessment) in accordo alle norme ISO 14040 –
consente di mettere in evidenza la buona gestione ambientale dell’intero
ciclo di vita attraverso indicatori che traducono in impatti il consumo di
risorse e l’emissione di sostanze inquinanti.
19. -Prodotti Riciclati-
Lo schema di certificazione di ICEA analizza i flussi di
materia ed energia al fine di determinare il contributo di
ciascun prodotto in termini materie prime vergini
risparmiate, riduzione dei consumi energetici e
minimizzazione della produzione di rifiuti.
La valutazione si estende all’intero ciclo di vita del prodotto e si basa
sulla metodologia Life Cycle Assessment (LCA), attraverso la quale i
flussi di materia e di energia identificati lungo l’arco dell’intero ciclo di
vita del prodotto vengono ordinati, classificati ed aggregati in diverse
categorie di impatto ambientale, anche detti indicatori aggregati di
impatto.
Lo standard è applicabile a tutti i prodotti, quali ad esempio:
• Prodotti tessili
• Imballaggi
• Materiali per la bioedilizia e prodotti per l’arredamento
• Ecc.