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IAB Seminar 2008 - ROI e behavioral targeting
1. ROI e behavioural targeting
Metriche e approcci per un migliore direct mkt
Massimo Fubini
contactlab
e-mail & e-marketing evolution
2. Il problema non è tecnico è umano
• Le misurazioni di per se non hanno errori, sono
precise e puntuali.
Sono le rappresentazioni grafiche e le
interpretazioni di queste misurazioni che
possono indurre in errore.
3. quot;L'ingannoquot;
quot;Io mangio un pollo, tu non mangi
nientequot;
• in media abbiamo mangiato mezzo
pollo a testa.
Le sintesi del traffico web e/o email
funzionano con la stessa logica e
appiattiscono spesso la realtà
5. Passiamo all'e-mail
• Ipotizziamo 2 campagne sullo stesso target e
numerosità, con creatività diverse
Campagna A Campagna B
Spedite 100.000 Spedite 100.000
Consegnate 90.000 Consegnate 90.000
Aperte 30.000 Aperte 30.000
Click Click
10.000 10.000
• Apparentemente sembra che la creatività NON
influisca sul risultato
6. E quindi?
• E se non ha influito sul risultato posso
scegliere una qualunque delle 2 creatività
dopotutto i risultati sono identici
Ma e' proprio vero?
7. La realtà è più complessa
Click Click
10.000 10.000 Email analytics
Acquisti Acquisti Web analytics
3.000 1.000 O dati trasazionali
• Puo' succedere che le 10.000 persone che hanno cliccato non
siano le stesse per le 2 creatività e possono avere una
differente propensione all'acquisto.
• Diventa quindi importante avere dei dati di ROI (o di
conversione) per poter valutare quale creatività (in questo
caso) o quale acquisto media fare
8. Quale ROI, quali KPI's
• Innanzitutto l'analisi del ROI riporta l'analisi su indicatori di
business di una azienda e non su metriche proprie del web.
• E' quindi un indicatore più quot;vicinoquot; alle conoscenze chi
investe.
• Il ROI di una campagna email, oltre alle metriche delle
aperture o dei click, può essere monitorato in diverse
maniere, ad esempio con questi indicatori (Kpi's):
– In tempo speso medio sul sito
– Numero di pagine viste
– Numero di persone che hanno effettuato una azione
– Revenue (nel caso di e-commerce)
– Grossbooking o numero di notti vendute (nel turismo)
9. Dai KPI's al Behavioural Targeting
• Behavioural targeting significa quot;targettizzarequot;
gli utenti in funzione dei loro comportamenti
passati
10. Behavioural Targeting
• Posso riprofilare gli utenti in funzione del loro profilo di:
– quot;attivitàquot; (hanno aperto e quanto in passato le mie
comunicazioni?)
– quot;reattivitàquot; (hanno cliccato su qualche link di precedenti invii)
– Tipologia di reattività (hanno cliccato su link identificativi di un
qualche specifico interesse?)
– Permanenza sul sito dopo il click
– Particolari percorsi di navigazione (abbandono di un carrello)
– Numero/frequenza di acquisti
– Modelli di quot;scoringquot;
– E ovviamente in funzione di qualunque altro indicatore che e'
possibile tracciare in riferimento alla campagna (ad esempio
visite quot;in storequot;)
11. ROI e Behavioural Targeting
• Ma, attenzione, Behavioural targeting è anche quot;al contrarioquot;
per isolare gli utenti non attivi/reattivi dopo un tot di tempo
e evitare di continuare a contattarli con la stessa modalita' e
frequenza degli altri.
Obiettivo del behavioural targeting è comunicare in
maniera più personalizzata e efficace possibile
creando il minor rumore/disturbo di fondo.
12. In sintesi
Ogni piccolo dettaglio è in grado di stravolgere i risultati della
tua comunicazione on-line. Noi sappiamo come.
13. ROI e Behavioural Targeting
GRAZIE !
Massimo Fubini
ContactLab
massimo.fubini@contactlab.com