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SCORDIAMOCI I
VIAGGI ALL'ESTERO.
TORNIAMO NEGLI
ANNI '50"
Mandaglio Alessia C.l 1^B A.s 2019-2020
L'epidemia trasforma il modo di
viaggiare
◦ Gli operatori del settore, immaginano un turismo di prossimità, fatto di gite fuori porta, non
lontano da casa.
◦ L’epidemia cambia volto anche ai viaggi. Il turismo si sta trasformando.
◦ Lo dimostra quanto sta accadendo nelle principali città d’Italia, come Torino: un anno fa –
riportano i quotidiani - nel lungo weekend di Pasqua, si celebrava il record di turisti. Ora, invece,
gli alberghi sono vuoti, così come bar e ristoranti, musei e teatri, concerti, agenzie di viaggio. Il
turismo rischia di “tornare agli anni Cinquanta”.
◦ Gli operatori immaginano una ripartenza del turismo a ritmo dell’Italia degli anni Cinquanta. un turismo di
prossimità, fatto di gite fuori porta, escursioni nelle valli e in montagna.
◦ In realtà già oggi 70% dei visitatori di Torino proviene dal resto del Piemonte e dalle altre regioni d’Italia,
anche se risultano in aumento gli stranieri , soprattutto provenienti dal Regno Unito (+18,4%), dalla vicina
Francia (+15,8%) e anche dalla Germania (+5,2%).
◦ Nella Regione Piemonte ci sono 34 mila imprese turistiche che danno lavoro a 112 mila addetti: tutte
affrontano un’enorme crisi di liquidità e attendono aiuti da parte del Governo.
◦ Nel frattempo si cerca di pensare al “dopo”. Un “dopo” che, di certo, non sarà fatto di viaggi all’estero.
◦ I tour operator si adeguano. Il primo player del settore in Italia, che è la società torinese Alpitour, si sta
attrezzando per una stagione all’insegna del made in Italy, alla riscoperta del Paese.
Scordiamoci i viaggi all'estero tg mandaglio alessia
Le agenzie di viaggio pensano al dopo-
Covid: « Tornerà il turismo di prossimità»
Una delle altre categorie rimaste ferme è rappresentata dalle agenzie di viaggio. Testimone una ragazza del
Monregalese, Susanna, proprietaria di un’agenzia di viaggi.
«Nel settore del turismo nessuno di noi si ricorda una situazione simile: né la caduta delle Torri Gemelle, né lo
tsunami nell’Oceano Indiano, né gli attentati in giro per il mondo, nessun accadimento dal “Secondo Dopoguerra” ad
oggi ha avuto conseguenze simili in campo turistico.»
«…non è stato facile affrontare la situazione impreparati.»
Lei, aveva un tour programmato in Giordania, che sarebbe partito pochi giorni dopo e , non appena il governo
giordano ha chiuso le frontiere agli italiani, ha avvisato tutti i clienti che non sarebbero partiti, con tutte le
conseguenze del caso come l’annullamento dei voli aerei e dei servizi a terra, la gestione dei rimborsi da parte dei
fornitori.
◦ Susanna dice che l’ultimo giorno che ha trascorso in agenzia con sua mamma, anche lei proprietaria, è stato il 6
marzo. Dopodiché hanno continuato a collaborare, da casa, per gli annullamenti e non hanno abbandonato i
clienti che si trovavano all’estero, molto lontani dal suolo italiano.
◦ Ad oggi molti italiani sono ancora all’estero perché le compagnie aeree hanno sospeso il 90% dei voli e le
possibilità di tornare a casa sono limitatissime. Tuttavia la Farnesina ha previsto voli di rimpatrio ma non
abbastanza per tutti.
Susanna spiega che è stato durissimo lavorare in questo periodo anche di notte per far si che gli italiani
ritornassero a casa, hanno aiutato anche persone che non avevano usufruito dei servizi della sua Agenzia ma che
avevano agito in modalità « fai da te».
Il 2020 sarà sicuramente un anno di transizione e non prima del 2021 il turismo riuscirà a tornare come
della pandemia.
Il prossimo turismo sarà il «turismo di prossimità», più vicino a casa nostra nel nostro «bel paese», nei
giorni ci sarà una rivincita nei paesi meno conosciuti, dove si può scoprire la città con maggiore sicurezza.

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Scordiamoci i viaggi all'estero tg mandaglio alessia

  • 1. SCORDIAMOCI I VIAGGI ALL'ESTERO. TORNIAMO NEGLI ANNI '50" Mandaglio Alessia C.l 1^B A.s 2019-2020
  • 2. L'epidemia trasforma il modo di viaggiare ◦ Gli operatori del settore, immaginano un turismo di prossimità, fatto di gite fuori porta, non lontano da casa. ◦ L’epidemia cambia volto anche ai viaggi. Il turismo si sta trasformando. ◦ Lo dimostra quanto sta accadendo nelle principali città d’Italia, come Torino: un anno fa – riportano i quotidiani - nel lungo weekend di Pasqua, si celebrava il record di turisti. Ora, invece, gli alberghi sono vuoti, così come bar e ristoranti, musei e teatri, concerti, agenzie di viaggio. Il turismo rischia di “tornare agli anni Cinquanta”.
  • 3. ◦ Gli operatori immaginano una ripartenza del turismo a ritmo dell’Italia degli anni Cinquanta. un turismo di prossimità, fatto di gite fuori porta, escursioni nelle valli e in montagna. ◦ In realtà già oggi 70% dei visitatori di Torino proviene dal resto del Piemonte e dalle altre regioni d’Italia, anche se risultano in aumento gli stranieri , soprattutto provenienti dal Regno Unito (+18,4%), dalla vicina Francia (+15,8%) e anche dalla Germania (+5,2%). ◦ Nella Regione Piemonte ci sono 34 mila imprese turistiche che danno lavoro a 112 mila addetti: tutte affrontano un’enorme crisi di liquidità e attendono aiuti da parte del Governo. ◦ Nel frattempo si cerca di pensare al “dopo”. Un “dopo” che, di certo, non sarà fatto di viaggi all’estero. ◦ I tour operator si adeguano. Il primo player del settore in Italia, che è la società torinese Alpitour, si sta attrezzando per una stagione all’insegna del made in Italy, alla riscoperta del Paese.
  • 5. Le agenzie di viaggio pensano al dopo- Covid: « Tornerà il turismo di prossimità» Una delle altre categorie rimaste ferme è rappresentata dalle agenzie di viaggio. Testimone una ragazza del Monregalese, Susanna, proprietaria di un’agenzia di viaggi. «Nel settore del turismo nessuno di noi si ricorda una situazione simile: né la caduta delle Torri Gemelle, né lo tsunami nell’Oceano Indiano, né gli attentati in giro per il mondo, nessun accadimento dal “Secondo Dopoguerra” ad oggi ha avuto conseguenze simili in campo turistico.» «…non è stato facile affrontare la situazione impreparati.» Lei, aveva un tour programmato in Giordania, che sarebbe partito pochi giorni dopo e , non appena il governo giordano ha chiuso le frontiere agli italiani, ha avvisato tutti i clienti che non sarebbero partiti, con tutte le conseguenze del caso come l’annullamento dei voli aerei e dei servizi a terra, la gestione dei rimborsi da parte dei fornitori.
  • 6. ◦ Susanna dice che l’ultimo giorno che ha trascorso in agenzia con sua mamma, anche lei proprietaria, è stato il 6 marzo. Dopodiché hanno continuato a collaborare, da casa, per gli annullamenti e non hanno abbandonato i clienti che si trovavano all’estero, molto lontani dal suolo italiano. ◦ Ad oggi molti italiani sono ancora all’estero perché le compagnie aeree hanno sospeso il 90% dei voli e le possibilità di tornare a casa sono limitatissime. Tuttavia la Farnesina ha previsto voli di rimpatrio ma non abbastanza per tutti. Susanna spiega che è stato durissimo lavorare in questo periodo anche di notte per far si che gli italiani ritornassero a casa, hanno aiutato anche persone che non avevano usufruito dei servizi della sua Agenzia ma che avevano agito in modalità « fai da te». Il 2020 sarà sicuramente un anno di transizione e non prima del 2021 il turismo riuscirà a tornare come della pandemia. Il prossimo turismo sarà il «turismo di prossimità», più vicino a casa nostra nel nostro «bel paese», nei giorni ci sarà una rivincita nei paesi meno conosciuti, dove si può scoprire la città con maggiore sicurezza.