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Travel Retail
2020
Dalla SARS 2003 al COVID-19
Dinamche di un mercato in
constante espansione
Il 2020 doveva essere ancora l’anno della crescita per il Travel Retail che negli
ultimi 8 si è concesso il lusso di una sola pausa nel 2015 ma che, dopo un
periodo di assestamento, ha ripreso la sua inarrestabile marcia sostenuto dal
fiorente traffico di passeggeri in tutti gli aeroporti del Mondo.
In base alle previsioni e ai numeri attualmente diffusi, non definitivi, il 2019
mostra un incremento di fatturato del 14% circa da 70,7mld€ del 2018 a
80,6mld€ dell’anno appena concluso.
L’anno in corso avrebbe dovuto portare un contributo incrementale di circa
7mld€ a sostegno dell’obiettivo 112mld€ del 2023 ma nel corso dei primi tre
mesi è radicalmente cambiato lo scenario sanitario e geopolitico mondiale.
La causa è stata la diffusione del COVID-19 che a differenza della SARS del
2003 ha mostrato un numero di contagi molto maggiore arrivando a destare ben
presto, forse non troppo, le preoccupazioni dei leader politici Europei.
La conseguenza, un rallentamento molto significativo del traffico passeggeri
all’interno dell’Europa, da e verso USA e Asia.
MAPPA DIFFUSIONE SARS 2003.
La propagazione del COVID-19 ben oltre i confini Asiatici, dai quali è partito, ha
reso quindi obbligate delle scelte di contenimento drastiche ma necessarie per
arginarne al massimo propagazione e permettere, al contempo, ai sistemi sanitari
di tutte le nazioni coinvolte di studiare cure e vaccini.
MAPPA DIFFUSIONE COVID-19
L’eco dei provvedimenti non ha tardato a farsi sentire così come le reazioni
delle principali istituzioni aeroportuali. Già nei primi giorni di marzo la IATA
(International Air Transportation Association), organo coordina il trasporto
aereo a livello mondiale, aveva preso contatto con le autorità di
regolamentazione delle varie Nazioni per chiedere la sospensione, per la
stagione 2020, delle norme che regolano l’utilizzo degli slot aeroportuali.
Questo perché il 43% del totale del traffico aereo a livello globale è
concentrato il ’’soli’’ 200 aeroporti e le compagnie devono utilizzare, in
condizioni normali, almeno l’80% degli slot a loro assegnati. Per quanto
riguarda il nostro Continente, la Commissione Europea ha respinto tale
richiesta poiché i vettori non correrebbero dei concreti rischi nell’immediato in
quanto esistono delle proiezioni che individuano una possibile ripresa della
domanda di viaggio in Europa entro il secondo trimestre.
Attualmente la parola d’ordine è però la prudenza. L’ACI (Airport Council
International) stima che nei primi 3 mesi del 2020 si sarebbero persi 67mln di
passeggeri, -13% rispetto ad uno scenario normale. Ma c’è di più.
Lo scenario che si sta profilando potrebbe avere una cassa di risonanza
maggiore, se si considerano le possibili ripercussioni sui driver alla base della
crescita del Travel Retail, che sono fondamentalmente 3.
1) La crescita del fatturato Non-Aviation (attività commerciali) degli
aeroporti e le vendite downtown outlet e dutyfree (tour Retail).
In questo contesto
l’impatto del COVID-
19 potrebbe rivelarsi
molto pesante perché
un calo di passeggeri
in linea con quello
stimato dall’ACI
provocherebbe una
evidente contrazione
di fatturato del canale che sviluppa i maggiori valori di vendita, Airport Shops,
e del canale che tra il 2017 e il 2018 è cresciuto maggiormente, Other Shops
and Sales: +4,7mld€; +2% di quota di mercato vs il 2017, 41% vs 39%.
2) I prodotti della categoria del Beauty.
termini percentuali, +23% vs 2017;
Lo shopping Aeroportuale è chiaramente influenzato da questa categoria che
oltre a detenere la maggior
quota di vendite nel 2018 ha
evidenziato:
- la crescita
della quota di
mercato da
36% a 40%;
- la maggior
crescita in
- la maggior crescita a valore, +5,4mld€ vs 2017.
Uno stop prolungato del turismo, soprattutto quello a lungo raggio, andrebbe a
frenare bruscamente l’evoluzione commerciale di un canale strategico per
molti grandi brand che sta assorbendo anche un’importante influenza social.
Gli influencer, soprattutto Asiatici, guidano attualmente le scelte di acquisto in
quanto in grado di ridurre le distanze psicologiche tra clienti e prodotti.
3) Il cliente Asia
Direttamente connessi ai driver precedenti, i clienti Asiatici e Cinesi
rappresentano lo zoccolo duro del fatturato mondiale del Travel Retail. Nel
2018 questo segmento ha raggiunto un valore 34,8mld€ coprendo il 49% delle
vendite con una proiezione per i prossimi anni che va oltre il 50%.
L’importanza del cliente Asia si evince inoltre dal tasso di crescita verso il
2017, +23% e dalla maggior crescita a valore, +6,6mld€.
Le stime correnti ci dicono che il Retail Aeroportuale Asiatico avrebbe dovuto
toccare nel 2020 quota 19,4mld€, +8,4% vs il 2019, andando ad impattare sul
45% della previsione totale del canale pari a 43mld€, +14% vs il 2019.
Gli effetti della perdita di turisti, da e per l’Asia, insieme alle limitazioni del
traffico aereo all’interno del Far-East porterebbero, al contrario, una riduzione
di vendite molto difficile da calcolare.
L’uscita da una situazione così complicata appare oggi difficile ma i dati
storici fanno ben sperare. Nonostante le epidemie di SARS, il 2003 del Travel
Retail ha lasciato in eredità cifre positive: 20,4mld€ e +14% vs il 2002. Nel
luglio 2003, vale a dire 8 mesi dopo l’iniziale diffusione della malattia, il
traffico da e verso la Cina subì, dopo l’iniziale stop, un’impennata.
PRENOTAZIONI VIAGGI DA E VERSO LA CINA DA LUGLIO 2003
Negli ultimi anni il mercato del Travel Retail si è dimostrato in salute, rispetto
alla flessione del 2015, e performante in tutte le categorie.
PERFORMANCE CATEGORIE 2018 vs 2017
PERFORMANCE CATEGORIE 2015 vs 2014
È quindi necessario ripartire dalle recenti performance positive e dalla
consapevolezza di aver saputo affrontare anche altri momenti storici molto
critici, non ultimi gli attentati negli Stati Uniti del 2001 e la crisi economica tra
il 2008 e il 2009. Gli effetti di questa pandemia sull’economia mondiale non
potranno, tuttavia, essere paragonati a quelli della SARS perché in questo
momento si assiste ad un fermo totale di turismo e consumi che nei prossimi
mesi, e forse anche nel prossimo anno, si recupereranno a fatica. Aeroporti,
stazioni, compagnie aeree ed enti commerciali sono in una chiara e forte
difficoltà e per tale ragione saranno di primaria importanza i contributi di
Governi e Istituzioni di Categoria. Il loro impegno insieme alla prospettiva di
una ripresa repentina dei viaggi affievoliranno sempre più l’immagine di un
baratro dal quale oggi sembra difficile tornare indietro.
La quota 112mld€ per il 2023 probabilmente si allontana ma una volta che
l’emergenza COVID-19 sarà rientrata ci saranno tutti i presupposti per la
pianificazione di un nuovo e bilanciato percorso di crescita.
FONTI
ATTUALITÀ
https://www.retailfood.it/ Ed. sfogliabile Marzo 2020
https://www.retailfood.it/index.php/2020/03/10/coronavirus-aci-europe-colpo-senza-precedenti-aeroporti/
https://www.retailfood.it/index.php/2020/01/30/globaldata-coronavirus-rischio-mercato-travel-retail-2020-48-miliardi-di-dollari/
https://www.focus.it/scienza/salute/la-mappa-per-tracciare-la-diffusione-del-coronavirus-nel-tempo
http://www.travelquotidiano.com/trasporti/lue-respinge-la-richiesta-iata-di-modifica-alla-normativa-sugli-slot/tqid-376842
http://www.travelquotidiano.com/trasporti/covid-19-iata-chiede-la-sospensione-delle-norme-che-regolano-la-gestione-degli-slot/tqid-376211
https://beauty.pambianconews.com/2019/12/il-beauty-viaggia-a-30-miliardi/33961
https://beauty.pambianconews.com/2019/10/asia-e-beauty-booster-del-travel-retail/30997
DATI DI MERCATO
https://www.milanofinanza.it/news/il-travel-retail-superera-i-125-miliardi-di-dollari-nel-2023-201912171913347066
https://www.moodiedavittreport.com/global-duty-free-travel-retail-sales-up-12-9-in-2018-says-generation-research/
https://www.statista.com/
Ricerca: GLOBAL TRAVEL RETAIL HISTORY – TRENDS – FORECAST – GENERATION Research
Tutti I dati sono stati convertiti in EUR da USD – Cambio IlSole24Ore 1,116705 del 16/03/2020

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Travel Retail Overview 2020

  • 1. Travel Retail 2020 Dalla SARS 2003 al COVID-19 Dinamche di un mercato in constante espansione
  • 2. Il 2020 doveva essere ancora l’anno della crescita per il Travel Retail che negli ultimi 8 si è concesso il lusso di una sola pausa nel 2015 ma che, dopo un periodo di assestamento, ha ripreso la sua inarrestabile marcia sostenuto dal fiorente traffico di passeggeri in tutti gli aeroporti del Mondo. In base alle previsioni e ai numeri attualmente diffusi, non definitivi, il 2019 mostra un incremento di fatturato del 14% circa da 70,7mld€ del 2018 a 80,6mld€ dell’anno appena concluso. L’anno in corso avrebbe dovuto portare un contributo incrementale di circa 7mld€ a sostegno dell’obiettivo 112mld€ del 2023 ma nel corso dei primi tre mesi è radicalmente cambiato lo scenario sanitario e geopolitico mondiale. La causa è stata la diffusione del COVID-19 che a differenza della SARS del 2003 ha mostrato un numero di contagi molto maggiore arrivando a destare ben presto, forse non troppo, le preoccupazioni dei leader politici Europei. La conseguenza, un rallentamento molto significativo del traffico passeggeri all’interno dell’Europa, da e verso USA e Asia. MAPPA DIFFUSIONE SARS 2003. La propagazione del COVID-19 ben oltre i confini Asiatici, dai quali è partito, ha reso quindi obbligate delle scelte di contenimento drastiche ma necessarie per arginarne al massimo propagazione e permettere, al contempo, ai sistemi sanitari di tutte le nazioni coinvolte di studiare cure e vaccini. MAPPA DIFFUSIONE COVID-19 L’eco dei provvedimenti non ha tardato a farsi sentire così come le reazioni delle principali istituzioni aeroportuali. Già nei primi giorni di marzo la IATA (International Air Transportation Association), organo coordina il trasporto aereo a livello mondiale, aveva preso contatto con le autorità di regolamentazione delle varie Nazioni per chiedere la sospensione, per la stagione 2020, delle norme che regolano l’utilizzo degli slot aeroportuali. Questo perché il 43% del totale del traffico aereo a livello globale è concentrato il ’’soli’’ 200 aeroporti e le compagnie devono utilizzare, in condizioni normali, almeno l’80% degli slot a loro assegnati. Per quanto riguarda il nostro Continente, la Commissione Europea ha respinto tale richiesta poiché i vettori non correrebbero dei concreti rischi nell’immediato in quanto esistono delle proiezioni che individuano una possibile ripresa della domanda di viaggio in Europa entro il secondo trimestre. Attualmente la parola d’ordine è però la prudenza. L’ACI (Airport Council International) stima che nei primi 3 mesi del 2020 si sarebbero persi 67mln di passeggeri, -13% rispetto ad uno scenario normale. Ma c’è di più. Lo scenario che si sta profilando potrebbe avere una cassa di risonanza maggiore, se si considerano le possibili ripercussioni sui driver alla base della crescita del Travel Retail, che sono fondamentalmente 3. 1) La crescita del fatturato Non-Aviation (attività commerciali) degli aeroporti e le vendite downtown outlet e dutyfree (tour Retail). In questo contesto l’impatto del COVID- 19 potrebbe rivelarsi molto pesante perché un calo di passeggeri in linea con quello stimato dall’ACI provocherebbe una evidente contrazione di fatturato del canale che sviluppa i maggiori valori di vendita, Airport Shops, e del canale che tra il 2017 e il 2018 è cresciuto maggiormente, Other Shops and Sales: +4,7mld€; +2% di quota di mercato vs il 2017, 41% vs 39%. 2) I prodotti della categoria del Beauty. termini percentuali, +23% vs 2017; Lo shopping Aeroportuale è chiaramente influenzato da questa categoria che oltre a detenere la maggior quota di vendite nel 2018 ha evidenziato: - la crescita della quota di mercato da 36% a 40%; - la maggior crescita in - la maggior crescita a valore, +5,4mld€ vs 2017. Uno stop prolungato del turismo, soprattutto quello a lungo raggio, andrebbe a frenare bruscamente l’evoluzione commerciale di un canale strategico per molti grandi brand che sta assorbendo anche un’importante influenza social. Gli influencer, soprattutto Asiatici, guidano attualmente le scelte di acquisto in quanto in grado di ridurre le distanze psicologiche tra clienti e prodotti.
  • 3. 3) Il cliente Asia Direttamente connessi ai driver precedenti, i clienti Asiatici e Cinesi rappresentano lo zoccolo duro del fatturato mondiale del Travel Retail. Nel 2018 questo segmento ha raggiunto un valore 34,8mld€ coprendo il 49% delle vendite con una proiezione per i prossimi anni che va oltre il 50%. L’importanza del cliente Asia si evince inoltre dal tasso di crescita verso il 2017, +23% e dalla maggior crescita a valore, +6,6mld€. Le stime correnti ci dicono che il Retail Aeroportuale Asiatico avrebbe dovuto toccare nel 2020 quota 19,4mld€, +8,4% vs il 2019, andando ad impattare sul 45% della previsione totale del canale pari a 43mld€, +14% vs il 2019. Gli effetti della perdita di turisti, da e per l’Asia, insieme alle limitazioni del traffico aereo all’interno del Far-East porterebbero, al contrario, una riduzione di vendite molto difficile da calcolare. L’uscita da una situazione così complicata appare oggi difficile ma i dati storici fanno ben sperare. Nonostante le epidemie di SARS, il 2003 del Travel Retail ha lasciato in eredità cifre positive: 20,4mld€ e +14% vs il 2002. Nel luglio 2003, vale a dire 8 mesi dopo l’iniziale diffusione della malattia, il traffico da e verso la Cina subì, dopo l’iniziale stop, un’impennata. PRENOTAZIONI VIAGGI DA E VERSO LA CINA DA LUGLIO 2003 Negli ultimi anni il mercato del Travel Retail si è dimostrato in salute, rispetto alla flessione del 2015, e performante in tutte le categorie. PERFORMANCE CATEGORIE 2018 vs 2017 PERFORMANCE CATEGORIE 2015 vs 2014 È quindi necessario ripartire dalle recenti performance positive e dalla consapevolezza di aver saputo affrontare anche altri momenti storici molto critici, non ultimi gli attentati negli Stati Uniti del 2001 e la crisi economica tra il 2008 e il 2009. Gli effetti di questa pandemia sull’economia mondiale non potranno, tuttavia, essere paragonati a quelli della SARS perché in questo momento si assiste ad un fermo totale di turismo e consumi che nei prossimi mesi, e forse anche nel prossimo anno, si recupereranno a fatica. Aeroporti, stazioni, compagnie aeree ed enti commerciali sono in una chiara e forte difficoltà e per tale ragione saranno di primaria importanza i contributi di Governi e Istituzioni di Categoria. Il loro impegno insieme alla prospettiva di una ripresa repentina dei viaggi affievoliranno sempre più l’immagine di un baratro dal quale oggi sembra difficile tornare indietro. La quota 112mld€ per il 2023 probabilmente si allontana ma una volta che l’emergenza COVID-19 sarà rientrata ci saranno tutti i presupposti per la pianificazione di un nuovo e bilanciato percorso di crescita.
  • 4. FONTI ATTUALITÀ https://www.retailfood.it/ Ed. sfogliabile Marzo 2020 https://www.retailfood.it/index.php/2020/03/10/coronavirus-aci-europe-colpo-senza-precedenti-aeroporti/ https://www.retailfood.it/index.php/2020/01/30/globaldata-coronavirus-rischio-mercato-travel-retail-2020-48-miliardi-di-dollari/ https://www.focus.it/scienza/salute/la-mappa-per-tracciare-la-diffusione-del-coronavirus-nel-tempo http://www.travelquotidiano.com/trasporti/lue-respinge-la-richiesta-iata-di-modifica-alla-normativa-sugli-slot/tqid-376842 http://www.travelquotidiano.com/trasporti/covid-19-iata-chiede-la-sospensione-delle-norme-che-regolano-la-gestione-degli-slot/tqid-376211 https://beauty.pambianconews.com/2019/12/il-beauty-viaggia-a-30-miliardi/33961 https://beauty.pambianconews.com/2019/10/asia-e-beauty-booster-del-travel-retail/30997 DATI DI MERCATO https://www.milanofinanza.it/news/il-travel-retail-superera-i-125-miliardi-di-dollari-nel-2023-201912171913347066 https://www.moodiedavittreport.com/global-duty-free-travel-retail-sales-up-12-9-in-2018-says-generation-research/ https://www.statista.com/ Ricerca: GLOBAL TRAVEL RETAIL HISTORY – TRENDS – FORECAST – GENERATION Research Tutti I dati sono stati convertiti in EUR da USD – Cambio IlSole24Ore 1,116705 del 16/03/2020