Books by Marco Podini

L'Epiro del nord, terra dei Caoni, popolo di barbaroi agli occhi dell'ateniese Tucidide, si collo... more L'Epiro del nord, terra dei Caoni, popolo di barbaroi agli occhi dell'ateniese Tucidide, si colloca ai margini estremi della Grecia nord-occidentale, ai confini con l'Illiria meridionale (odierna Albania del sud). L'economia a base essenzialmente pastorale, l'organizzazione per ethne e l'assetto politico di tipo federale ebbero ricadute importanti sull'insediamento antropico del territorio, ritardando inevitabilmente lo sviluppo dell'edilizia di prestigio. L'evoluzione in senso urbano dei centri principali della regione fu quindi tardiva con segni tangibili di monumentalizzazione solamente a partire dagli anni centrali del III sec. a.C., in coincidenza con l'affermarsi dell'arte e della cultura ellenistica. Il volume, attraverso l'analisi dettagliata degli elementi e degli apparati architettonici e dei relativi contesti, delinea le peculiarità e le caratteristiche specifiche di questa produzione "provinciale", ponendola in relazione agli eventi storici e al quadro geografico, politico ed economico dell'Epiro antico. Viene così a configurarsi uno scenario complesso, che vede le singole comunità etniche epirote interagire con Illiri, Macedoni e con la nuova potenza emergente di Roma, che, dopo Pidna (168 a.C.), domina incontrastata. Fenomeni che si ripercuotono sulla produzione architettonica di questa regione certamente "periferica" in rapporto al mondo greco, ma centrale e strategica rispetto al bacino mediterraneo.
EDITED BOOKS by Marco Podini
Un particolare ringraziamento va a tutti gli autori-docenti, ricercatori e studiosi-che hanno arr... more Un particolare ringraziamento va a tutti gli autori-docenti, ricercatori e studiosi-che hanno arricchito e perfezionato questo volume con il proprio contributo, nonché a tutti gli archeologi che, con fatica e devozione, hanno condotto gli scavi in cantiere

L’inaugurazione dell’area archeologica ha costituito un’occasione importante per fare il punto su... more L’inaugurazione dell’area archeologica ha costituito un’occasione importante per fare il punto sulle
ricerche passate e recenti, relazionandole alle ultime
scoperte effettuate nel territorio e collocandole in una
cornice di più ampio respiro scientifico. La giornata di
studi ha rappresentato anche la sede più adatta per illustrare i passi compiuti e i criteri perseguiti nel fondamentale passaggio “dallo scavo alla valorizzazione” del
sito di Luceria, nonché un’occasione irrinunciabile per
interrogarsi sulle scelte da compiere, oggi e domani,
per la gestione e la promozione dell’area archeologica.
Il Convegno è stato articolato in due parti principali: la prima dedicata all’approfondimento degli interventi di ricerca svolti a Luceria da metà ottocento
sino ai giorni nostri; la seconda alle opere di consolidamento, restauro e valorizzazione dell’area, queste
ultime tuttora in fieri.
Questa struttura, arricchita da un articolo introduttivo dedicato all’analisi delle evidenze archeologiche del territorio, permette di avere una visione completa sulle problematiche e sulle potenzialità del sito.
Infine si è scelto, per mostrare possibili modalità di
gestione dell’area all’interno del contesto territoriale,
di aprire il convegno a operatori culturali e studiosi
che hanno saputo, in contesti diversi ma con problematiche socio-culturali affini, intraprendere percorsi
di valorizzazione efficaci che hanno portato giovamento nei rispettivi contesti d’intervento.
La pubblicazione degli Atti del Convegno permette la diffusione delle conoscenze acquisite nel
corso di anni di ricerche e si qualifica come base aggiornata dalla quale partire per condurne nuove. L’effettiva opera di valorizzazione, ancora ai primi passi,
avrà il compito di implementare l’offerta culturale
del territorio e, anche grazie allo stimolante esempio
fornito da altre realtà, saperne cogliere le potenzialità, sviluppandone i legami con l’attuale contesto socio-economico.
Papers by Marco Podini
Journal of Roman Archaeology, 2007
U tekstu je obrađena arhitektonska dekoracija Augusteuma iz Narone u odnosu na dosad poznatu rims... more U tekstu je obrađena arhitektonska dekoracija Augusteuma iz Narone u odnosu na dosad poznatu rimsku arhitektonsku dekoraciju. Datirana je u srednje Augustovo doba

Introduzione Fra il 2018 e il 2019, viste le precarie condizioni conservative in cui versavano le... more Introduzione Fra il 2018 e il 2019, viste le precarie condizioni conservative in cui versavano le terme romane nell'area archeologica di Veleia, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, allora responsabile del sito, ha condotto e portato a termine, in qualità di Stazione Appaltante e con fondi ministeriali, un intervento di restauro di questo importante complesso edilizio. Come è noto le terme, insieme a molte altre strutture antiche, furono oggetto di un grande piano di restauro che ha interessato tutta l'area archeologica dagli inizi del Secondo dopoguerra agli anni '60 del secolo scorso e comportato una sistematica campagna di consolidamento e ricostruzione ex novo di quasi tutti gli edifici e monumenti storici veleiati. Si è trattato di interventi molto discutibili sul piano del metodo e del risultato finale, come si è evince dalle numerose reintegrazioni dei piani o dai rialzamenti murari, tutti effettuati senza lasciare segni di separazione fra la parte originale e quella ricostruita, con esiti scarsamente attendibili sotto il profilo archeologico e architettonico 3 .
M. Podini, Fornaci da calce di età romana a Piacenza: considerazioni generali e contesti archeologici, in V. Cinieri, B. Dodi (a cura di), Fornaci da calce. Storia, conservazione, valorizzazione, Atti della Giornata di Studi (Piacenza, 4 giugnoo 2019), Piacenza 2020, pp. 66--77.

The site of Veleia is an important example of a municipium built to control a vast hilly area, bu... more The site of Veleia is an important example of a municipium built to control a vast hilly area, but knowledge about it is still largely insufficient, despite the fact that the first excavations date back to 1760. In order to give an image of the urban building, it is fundamental to draw up the corpus of floors, which will require complex and long-lasting work. This study presents the first phase of the research, consisting of the complete floor mapping. The known findings, so far almost unpublished, have been recorded through systematic analysis of the sources and then topographically fixed in a complete map of the site elaborated by superimposing modern drawings and historical cartography.The individual floors have also been classified according to type (mosaics, cement, mixed technique and brick-worked floors, homogeneous slabs, sectilia, while an attempt to relate them to specific contexts is to be the aim of further study. The appendix presents the new data on the floor surfaces of the Roman baths resulting from recent archaeological investigations.

Per la prima volta, in questa prestigiosa sede internazionale, si presenta un bilancio di oltre d... more Per la prima volta, in questa prestigiosa sede internazionale, si presenta un bilancio di oltre dieci anni di scavi condotti dalla Missione Archeologica Italiana a Phoinike (Albania meridionale) nell'area della basi lica paleocristiana della città. Si tratta di un settore già parzialmente esplorato da Luigi Maria Ugolini nella fase finale della sua stagione di ricerche a Phoinike, all'ini zio dell'autunno del 1926 1. A spingere l'archeologo a estendere verso sud le indagini in precedenza condotte presso il tempietto ellenistico da lui definito-in mancanza di una sicura interpretazione funzionale-"thesauròs" 2 fu, da una parte, la volontà di imbattersi in nuovi « relitti dell'antichità classica » 3 , dall'altra quella di chiarire il rapporto intercorrente tra il battistero impian tato in età cristiana all'interno del " thesauròs" e il « confuso mucchio di pietrame, di terra e 01 Per la storia delle ricerche precedenti l'avvio della
M. Podini, A. Losi, G. Cicala, Gli “acquedotti” di Reggio Emilia, in G. Cuscito (a cura di), Cura Aquarum. Adduzione e distribuzione dell’acqua nell’antichità, Atti della XLVIII settimana di studi aquileiesi (Aquileia, 10-12 maggio 2017), AAAd, Vol. 88, Trieste 2018, pp. 333-348. I testi sono stati sottoposti per l'approvazione all'esame del Comitato di redazione e a peer-rev... more I testi sono stati sottoposti per l'approvazione all'esame del Comitato di redazione e a peer-review di due referenti esterni, nella forma del doppio anonimato. La proprietà letteraria è riservata agli autori dei singoli scritti. La rivista non assume responsabilità di alcun tipo circa le affermazioni e i giudizi espressi dagli autori.

Last season of excavation in Phoinike (Albania) helped to better define the chronology and plan o... more Last season of excavation in Phoinike (Albania) helped to better define the chronology and plan of the late antique basilica inserted in a wider Bishop complex. In the meantime a new ecclesiastical building was found on the top of the hill close to the 'Laurus Nobilis'. This church was built during the 7th c. and abandoned in the late 15th century, when the city of Phonike was already controlled by the Sultan of Epirus. It is a church square with a central apse and three small aisles, preceded by a rectangular vestibule. In the second phase, the building was restricted to two aisles. Around the ecclesiastical complex was settled a large cemetery. Some architectural elements, found in the collapsing layers, show an interior decoration made up of limestone capitals and pulvini sculpted by local craftsman. The church sets and reuses the structures of an imposing Stoà, located in one of the most prestigious areas of the city. In this paper we will try to frame the phenomenon of transformation of Albanian cities in an attempt to verify the data collected at Phoinike in a wider regional context, both in terms of new religious structures and other aspects of medieval topography.
You and I, Sal, we'd dig the whole world with a car like this because, man, the road must eventua... more You and I, Sal, we'd dig the whole world with a car like this because, man, the road must eventually lead to the whole world. Ain't nowhere else it can go-right? Jack Kerouac, On the road Noi due insieme, Sal, potremmo girare il mondo intero con una macchina come questa perché è chiaro, amico mio, basta seguire la strada e prima o poi si fa il giro del mondo.
You and I, Sal, we'd dig the whole world with a car like this because, man, the road must eventua... more You and I, Sal, we'd dig the whole world with a car like this because, man, the road must eventually lead to the whole world. Ain't nowhere else it can go-right? Jack Kerouac, On the road Noi due insieme, Sal, potremmo girare il mondo intero con una macchina come questa perché è chiaro, amico mio, basta seguire la strada e prima o poi si fa il giro del mondo.
A. Capurso, R. Macellari, M. Podini, Reggio Emilia e la tutela archeologica, in G. Cantoni, A. Capurso (a cura di), On the road. Via Emilia 187 a.C.-2017, Catalogo della Mostra (Reggio Emilia, 25 novembre-1 luglio 2018), Parma 2017, pp. 342-354. You and I, Sal, we'd dig the whole world with a car like this because, man, the road must eventua... more You and I, Sal, we'd dig the whole world with a car like this because, man, the road must eventually lead to the whole world. Ain't nowhere else it can go-right? Jack Kerouac, On the road Noi due insieme, Sal, potremmo girare il mondo intero con una macchina come questa perché è chiaro, amico mio, basta seguire la strada e prima o poi si fa il giro del mondo.
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EDITED BOOKS by Marco Podini
ricerche passate e recenti, relazionandole alle ultime
scoperte effettuate nel territorio e collocandole in una
cornice di più ampio respiro scientifico. La giornata di
studi ha rappresentato anche la sede più adatta per illustrare i passi compiuti e i criteri perseguiti nel fondamentale passaggio “dallo scavo alla valorizzazione” del
sito di Luceria, nonché un’occasione irrinunciabile per
interrogarsi sulle scelte da compiere, oggi e domani,
per la gestione e la promozione dell’area archeologica.
Il Convegno è stato articolato in due parti principali: la prima dedicata all’approfondimento degli interventi di ricerca svolti a Luceria da metà ottocento
sino ai giorni nostri; la seconda alle opere di consolidamento, restauro e valorizzazione dell’area, queste
ultime tuttora in fieri.
Questa struttura, arricchita da un articolo introduttivo dedicato all’analisi delle evidenze archeologiche del territorio, permette di avere una visione completa sulle problematiche e sulle potenzialità del sito.
Infine si è scelto, per mostrare possibili modalità di
gestione dell’area all’interno del contesto territoriale,
di aprire il convegno a operatori culturali e studiosi
che hanno saputo, in contesti diversi ma con problematiche socio-culturali affini, intraprendere percorsi
di valorizzazione efficaci che hanno portato giovamento nei rispettivi contesti d’intervento.
La pubblicazione degli Atti del Convegno permette la diffusione delle conoscenze acquisite nel
corso di anni di ricerche e si qualifica come base aggiornata dalla quale partire per condurne nuove. L’effettiva opera di valorizzazione, ancora ai primi passi,
avrà il compito di implementare l’offerta culturale
del territorio e, anche grazie allo stimolante esempio
fornito da altre realtà, saperne cogliere le potenzialità, sviluppandone i legami con l’attuale contesto socio-economico.
Papers by Marco Podini
ricerche passate e recenti, relazionandole alle ultime
scoperte effettuate nel territorio e collocandole in una
cornice di più ampio respiro scientifico. La giornata di
studi ha rappresentato anche la sede più adatta per illustrare i passi compiuti e i criteri perseguiti nel fondamentale passaggio “dallo scavo alla valorizzazione” del
sito di Luceria, nonché un’occasione irrinunciabile per
interrogarsi sulle scelte da compiere, oggi e domani,
per la gestione e la promozione dell’area archeologica.
Il Convegno è stato articolato in due parti principali: la prima dedicata all’approfondimento degli interventi di ricerca svolti a Luceria da metà ottocento
sino ai giorni nostri; la seconda alle opere di consolidamento, restauro e valorizzazione dell’area, queste
ultime tuttora in fieri.
Questa struttura, arricchita da un articolo introduttivo dedicato all’analisi delle evidenze archeologiche del territorio, permette di avere una visione completa sulle problematiche e sulle potenzialità del sito.
Infine si è scelto, per mostrare possibili modalità di
gestione dell’area all’interno del contesto territoriale,
di aprire il convegno a operatori culturali e studiosi
che hanno saputo, in contesti diversi ma con problematiche socio-culturali affini, intraprendere percorsi
di valorizzazione efficaci che hanno portato giovamento nei rispettivi contesti d’intervento.
La pubblicazione degli Atti del Convegno permette la diffusione delle conoscenze acquisite nel
corso di anni di ricerche e si qualifica come base aggiornata dalla quale partire per condurne nuove. L’effettiva opera di valorizzazione, ancora ai primi passi,
avrà il compito di implementare l’offerta culturale
del territorio e, anche grazie allo stimolante esempio
fornito da altre realtà, saperne cogliere le potenzialità, sviluppandone i legami con l’attuale contesto socio-economico.