Books by Elisa Guadagnini
Droz, 2023
Longtemps s’est imposée l’idée d’une redécouverte tardive du théâtre antique après la longue pare... more Longtemps s’est imposée l’idée d’une redécouverte tardive du théâtre antique après la longue parenthèse du Moyen Âge. Dans ce domaine, comme pour tant d’autres, l’« âge moyen » aurait représenté une coupure nette entre l’Antiquité, où le théâtre était une institution sociale répandue, et la Renaissance, qui aurait renoué avec les codes et pratiques antiques. Pour faire pièce à cette historiographie de la rupture, Frédéric Duval et Elisa Guadagnini ont recueilli et étudié les traces laissées par le théâtre antique dans l’encyclopédie et les langues vernaculaires du Moyen Âge. Le présent livre s’intéresse à l’histoire des langues et à l’histoire des idées, aux mots autant qu’aux concepts. Les auteurs partent toutefois de la représentation lexicale du théâtre antique. Sous cet angle, la documentation vernaculaire présente des avantages par rapport à la documentation latine. L’analyse porte à la fois sur la mise en place d’un lexique théâtral référant à l’Antiquité et sur le processus de conceptualisation du ˹théâtre antique˺ en France et en Italie entre le XIIe et le XVe siècle.
La tradizione delle parole. Sondaggi di lessicologia storica, Strasbourg, ÉLiPhi [Travaux de Linguistique Romane, série "Lexicologie, onomastique, lexicographie"], 2017 (ISBN 9782372760164), 2017
Se la tradizione è trasmissione nel tempo e insieme l’eredità di ogni tempo, descrivere la tradiz... more Se la tradizione è trasmissione nel tempo e insieme l’eredità di ogni tempo, descrivere la tradizione delle parole significa valutare come queste cambino nella storia e in che
misura il loro uso risponda alle istanze particolari di ogni epoca. Lo studio del lessico,
in quest’ottica, coinvolge la dialettica tra i documenti e il quadro culturale complessivo,
tra l’uno e il molteplice, tra attestazioni e lingua.
I sondaggi di lessicologia storica, qui presentati, illustrano il ‘comportamento’ di alcune parole che appartengono oggi al vocabolario di base italiano e che hanno visto mutare nei secoli, dal Medioevo all’Età contemporanea, il loro statuto, intenso come la ‘posizione’ (nucleare / periferica) occupata nel lessico.
La stima della posizione lessicale in una fase storica della lingua poggia su un metodo
di analisi che considera vari parametri, proposti nella prima parte del volume e applicati, nella seconda parte, allo studio di casi. Le implicazioni con i problemi classici della storia della lingua e con il dibattito sul cambiamento lessicale sono tracciate nella terza parte del libro, che mira a profilare, da angolature diverse e complementari, l’insieme delle questioni pertinenti alla tradizione delle parole.
• Considerazioni preliminari
• Studio di casi
• Proposte interpretative e prospettive di ricerca
• Bibliografia e indici
Papers by Elisa Guadagnini
«TranScript», 2/2, 2023
The designations of death, dying, and the dead have been extensively studied, especially since th... more The designations of death, dying, and the dead have been extensively studied, especially since they are often subject to linguistic taboo and are therefore named through euphemisms and dysphemisms. This contribution will reconstruct the history of the lexical type cadaver, in parallel with corpus (mortuum), from ancient Latin to modern Romance languages: the 'X-phemic' model will be discussed, but the study will adopt a semasiological perspective.
TranScript, 2023
TranScript e‑ISSN 2785‑5708 Vol. 2 – Num. 2 – Ottobre 2023
URL https://edizionicafoscari.unive.it... more TranScript e‑ISSN 2785‑5708 Vol. 2 – Num. 2 – Ottobre 2023
URL https://edizionicafoscari.unive.it/it/edizioni/riviste/transcript/2023/2/
DOI http://doi.org/10.30687/TranScript/2785‑5708/2023/02
Sommario
- Elisa Guadagnini, Una breve storia del ‘cadavere’: caduti latini, corpi morti
romanzi e una postilla dantesca
- Claudio Lagomarsini, Esperienze di un traduttore del Lancelot-Graal
- Thomas Persico, Attilio Cicchella, La Legenda aurea volgare «sobrevità ridotta et in rima»: stadi traduttivi e versificazione nella silloge canterina
di Cristofano Guidini
- Silvia Marsili, Il Milione del ms Alexianus I, 3 della Biblioteca Sant’Alessio
Falconieri di Roma
- Anna Peirats, Les artes moriendi, manuals per a una bona mort a l’occident europeu dels segles XV-XVI
«CLUB Working Papers in Linguistics» Volume 7, 2023
In questo contributo si descrive un possibile impiego del concetto di “marcatezza” nel campo dell... more In questo contributo si descrive un possibile impiego del concetto di “marcatezza” nel campo della lessicologia storica. Come è noto, si tratta di un concetto molto ricorrente negli studi ma di difficile definizione e di vario utilizzo, del quale qui si propone un’applicazione specifica. Rispetto a una fase storica della lingua, in una serie di lessemi che risultano omoionimici per un significato, la marcatezza può stabilire un ordinamento che, di tali lessemi, rispecchi le relative posizioni nell’architettura del vocabolario. A parità di contenuto denotativo, la marcatezza così concepita valuta la variazione sul piano connotativo, là dove la connotazione non riguarda la competenza linguistica ma è estrapolata dalle caratteristiche di attestazione dei lessemi in un corpus rappresentativo di riferimento. Per sostanziare l’argomentazione portiamo
due esempi, il primo relativo al significato ‘essere umano nei primi anni di vita’, il secondo relativo al significato ‘atto di violazione di una norma’, nel vocabolario italiano antico.
«CHIMERA: Revista de Corpus de Lenguas Romances y Estudios Lingüísticos», 2023
This paper aims to propose a new method for describing the lexicon of a language in a specific pe... more This paper aims to propose a new method for describing the lexicon of a language in a specific period of its history. The first paragraph outlines the two main ideas to be found in the studies concerning both synchronic and diachronic lexicology. In the second paragraph our method for lexical inquiry is presented along with its core concepts, such as textual Corpus Representativeness, Connotation, Connotation Rate (Quoziente Connotativo, QC) and word Position in the Center-Periphery Vocabulary Model. The third paragraph sketches two possible research lines, the first one regarding the lexicon of a given historical period (Old Italian), the second dealing with the comparison between two different linguistic historical phases (Old Italian vs. Contemporary Italian).
«Storia dell’italiano scritto», vol. VI, Supporti, forme, pratiche di scrittura, 2021
« Traire du latin et espondre ». Études sur la réception médiévale d’Ovide, 2020
Ovide dans la Romania Médiévale / Ovid In Medieval Romania, 2021
«Francigena», 2020
This paper takes into consideration several translation and linguistic issues concerning the Secr... more This paper takes into consideration several translation and linguistic issues concerning the Secretum secretorum and its various Romance versions, including the Franco-Italian Amaestramens (ms. Paris BnF fr. 821). Romance inflections of Latin the words cautela, custodia, munimen, providentia, and salus are considered as well.
«Italian Studies», 2019
Il saggio analizza la presenza di Luigi Pulci, e in particolare del Morgante, nelle prime due imp... more Il saggio analizza la presenza di Luigi Pulci, e in particolare del Morgante, nelle prime due impressioni del Vocabolario della Crusca (1612, 1623). Un primo paragrafo, di Cosimo Burgassi, fornisce le coordinate per inquadrare la presenza nel Vocabolario degli ‘autori moderni’: fra questi, si rileva come Pulci goda di largo credito nell’ambiente fiorentino coevo e immediatamente precedente alla compilazione della prima Crusca. Il secondo paragrafo, di Elisa Guadagnini, presenta i dati raccolti dallo spoglio completo delle citazioni pulciane nella prima e nella seconda impressione del Vocabolario: la loro interpretazione consente di individuare la specificità del ruolo assunto dal Morgante nelle due opere lessicografiche. Particolarmente interessante è la differenza osservabile tra la prima e la seconda edizione del Vocabolario, che ‘ritorna’ al Morgante per implementare il lessico latamente tecnico (nella
fattispecie, i nomi di animale). Un breve paragrafo conclusivo riassume le
risultanze dello studio.
«Diachroniques», 7 [Les états anciens des langues à l’heure du numérique], 2017, 99-118
In co-edizione con l'Accademia della Crusca.
Nel 1612 uscì a Venezia, dopo un ventennale lavoro ... more In co-edizione con l'Accademia della Crusca.
Nel 1612 uscì a Venezia, dopo un ventennale lavoro d’équipe, la prima e monumentale edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca: un migliaio di pagine in folio che divennero il modello per i vocabolari storici delle altre lingue moderne.
Nel registrare le diverse accezioni dei vocaboli del fiorentino trecentesco, indicato già dal Bembo come la base dell’italiano letterario, i compilatori del Vocabolario non si limitarono a servirsi dei grandi classici (Dante, Petrarca, Boccaccio) e del Villani, ma sulla scia di Borghini e Salviati spogliarono le opere di decine e decine di autori fiorentini minori e minimi, in larga misura anonimi, usando edizioni a stampa, in qualche caso dichiaratamente preparate in funzione del Vocabolario, ma anche raccolte di manoscritti antichi di recente costituzione, allestite (come qui si dimostra) a scopo di studio. Con una scelta che prefigura il criterio primonovecentesco – per la precisione: barbiano – della cosiddetta equivalenza grafia-pronuncia (ancora utilizzabile senza controindicazioni con testi toscofiorentini), i compilatori uniformarono inoltre secondo le regole di Salviati la grafia e la fonomorfologia delle più di 60.000 citazioni d’autore del Vocabolario, rendendolo così, fino a Manzoni, e non solo, un potente strumento di omologazione linguistica in un paese linguisticamente, oltre che politicamente, disunito.
I diciotto saggi contenuti in questa raccolta mirano a fare il punto su questo controverso ma fondamentale monumento della nostra storia letteraria e linguistica.
Indice
Tanto per cominciare, sulla Crusca e i suoi testi. (Gino Belloni)
Bibliografia
Parte prima – Prima del Vocabolario
I. Collezioni fiorentine di manoscritti fra Borghini e la Crusca. (Riccardo Drusi)
II. Il lavoro paziente dell’Accademia degli Alterati. (Anna Siekiera)
III. Sugli Avvertimenti del Salviati. (Francesca Cialdini)
IV. Verso il Vocabolario. Il Quaderno riccardiano e altri spogli lessicografici tra Vincenzio Borghini e Lionardo Salviati. (Giulia Stanchina, Giulio Vaccaro)
V. Gli accademici compilatori del primo Vocabolario. Novità e questioni ancora aperte. (Elisabetta Benucci)
VI. Bastiano De Rossi, revisore e correttore del Vocabolario. (Nicoletta Maraschio)
Parte seconda – Dentro la Crusca
VII. I numeri della prima Crusca. Qualche rilievo quantitativo sui citati. (Fabio Romanini)
VIII. «Ci è bisognato servirci di molti volgarizzamenti e traslatamenti d’opere altrui». I testi di traduzione. (Elena Artale, Elisa Guadagnini)
IX. Dante: la Commedia. (Domenico De Martino)
X. Dante: le altre opere. (Elisabetta Tonello)
XI. Petrarca. (Aurelio Malandrino)
XII. Dalla filologia al Vocabolario. Appunti sul volgarizzamento dei Ruralia commoda di Pietro Crescenzi. (Giuseppe Chiecchi)
XIII. Astri, pianeti e paralleli: il lessico dell’astronomia e della fisica. (Rita Librandi)
XIV. Sul lessico dell’arte. (Eliana Carrara)
XV. Ariosto. (Tina Matarrese)
XVI. Tra fiorentino aureo e fiorentino cinquecentesco. Per uno studio della lingua dei lessicografi. (Marco Biffi)
A mo’ di riepilogo (con qualche addentellato su Bastiano De Rossi). (Paolo Trovato)
Indice dei manoscritti, documenti d’archivio e postillati
Indice dei nomi e delle opere
This paper aims at showing how today's databases could change the traditional relationship existi... more This paper aims at showing how today's databases could change the traditional relationship existing between Philology and historical Lexicography, with specific reference to Old Italian lexicography and OVI dictionary (TLIO) and databases. Through the analysis of some Old Italian words meaning 'beginning' ((in)cominciamento, (in)comincianza, inizio), this paper presents a new philologi-cal method to manage the Corpus OVI extensive documentation: while traditional historical lexicography operates by identifying ancient occurrences of a particular word and, on this ground, by interpreting and defining their meaning, the «new» corpus-based (or, more likely, corpus-driven) historical lexicography can go further, placing that word inside the structure of ancient lexicon, that is, inferring from the documentation the distribution and the (possible) specificity of the lexeme. Relying on a study carried out by Cosimo Burgassi and by myself, this paper introduces some new interpretative categories targeting the study of words' (in the case in point, Romance words') history, such as «Rate of Connotation» ('quoziente connotativo') and «latent Latinism» ('latinismo latente').
«Studi di Lessicografia Italiana», XXXI, 2014
Uploads
Books by Elisa Guadagnini
misura il loro uso risponda alle istanze particolari di ogni epoca. Lo studio del lessico,
in quest’ottica, coinvolge la dialettica tra i documenti e il quadro culturale complessivo,
tra l’uno e il molteplice, tra attestazioni e lingua.
I sondaggi di lessicologia storica, qui presentati, illustrano il ‘comportamento’ di alcune parole che appartengono oggi al vocabolario di base italiano e che hanno visto mutare nei secoli, dal Medioevo all’Età contemporanea, il loro statuto, intenso come la ‘posizione’ (nucleare / periferica) occupata nel lessico.
La stima della posizione lessicale in una fase storica della lingua poggia su un metodo
di analisi che considera vari parametri, proposti nella prima parte del volume e applicati, nella seconda parte, allo studio di casi. Le implicazioni con i problemi classici della storia della lingua e con il dibattito sul cambiamento lessicale sono tracciate nella terza parte del libro, che mira a profilare, da angolature diverse e complementari, l’insieme delle questioni pertinenti alla tradizione delle parole.
• Considerazioni preliminari
• Studio di casi
• Proposte interpretative e prospettive di ricerca
• Bibliografia e indici
Papers by Elisa Guadagnini
URL https://edizionicafoscari.unive.it/it/edizioni/riviste/transcript/2023/2/
DOI http://doi.org/10.30687/TranScript/2785‑5708/2023/02
Sommario
- Elisa Guadagnini, Una breve storia del ‘cadavere’: caduti latini, corpi morti
romanzi e una postilla dantesca
- Claudio Lagomarsini, Esperienze di un traduttore del Lancelot-Graal
- Thomas Persico, Attilio Cicchella, La Legenda aurea volgare «sobrevità ridotta et in rima»: stadi traduttivi e versificazione nella silloge canterina
di Cristofano Guidini
- Silvia Marsili, Il Milione del ms Alexianus I, 3 della Biblioteca Sant’Alessio
Falconieri di Roma
- Anna Peirats, Les artes moriendi, manuals per a una bona mort a l’occident europeu dels segles XV-XVI
due esempi, il primo relativo al significato ‘essere umano nei primi anni di vita’, il secondo relativo al significato ‘atto di violazione di una norma’, nel vocabolario italiano antico.
fattispecie, i nomi di animale). Un breve paragrafo conclusivo riassume le
risultanze dello studio.
Nel 1612 uscì a Venezia, dopo un ventennale lavoro d’équipe, la prima e monumentale edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca: un migliaio di pagine in folio che divennero il modello per i vocabolari storici delle altre lingue moderne.
Nel registrare le diverse accezioni dei vocaboli del fiorentino trecentesco, indicato già dal Bembo come la base dell’italiano letterario, i compilatori del Vocabolario non si limitarono a servirsi dei grandi classici (Dante, Petrarca, Boccaccio) e del Villani, ma sulla scia di Borghini e Salviati spogliarono le opere di decine e decine di autori fiorentini minori e minimi, in larga misura anonimi, usando edizioni a stampa, in qualche caso dichiaratamente preparate in funzione del Vocabolario, ma anche raccolte di manoscritti antichi di recente costituzione, allestite (come qui si dimostra) a scopo di studio. Con una scelta che prefigura il criterio primonovecentesco – per la precisione: barbiano – della cosiddetta equivalenza grafia-pronuncia (ancora utilizzabile senza controindicazioni con testi toscofiorentini), i compilatori uniformarono inoltre secondo le regole di Salviati la grafia e la fonomorfologia delle più di 60.000 citazioni d’autore del Vocabolario, rendendolo così, fino a Manzoni, e non solo, un potente strumento di omologazione linguistica in un paese linguisticamente, oltre che politicamente, disunito.
I diciotto saggi contenuti in questa raccolta mirano a fare il punto su questo controverso ma fondamentale monumento della nostra storia letteraria e linguistica.
Indice
Tanto per cominciare, sulla Crusca e i suoi testi. (Gino Belloni)
Bibliografia
Parte prima – Prima del Vocabolario
I. Collezioni fiorentine di manoscritti fra Borghini e la Crusca. (Riccardo Drusi)
II. Il lavoro paziente dell’Accademia degli Alterati. (Anna Siekiera)
III. Sugli Avvertimenti del Salviati. (Francesca Cialdini)
IV. Verso il Vocabolario. Il Quaderno riccardiano e altri spogli lessicografici tra Vincenzio Borghini e Lionardo Salviati. (Giulia Stanchina, Giulio Vaccaro)
V. Gli accademici compilatori del primo Vocabolario. Novità e questioni ancora aperte. (Elisabetta Benucci)
VI. Bastiano De Rossi, revisore e correttore del Vocabolario. (Nicoletta Maraschio)
Parte seconda – Dentro la Crusca
VII. I numeri della prima Crusca. Qualche rilievo quantitativo sui citati. (Fabio Romanini)
VIII. «Ci è bisognato servirci di molti volgarizzamenti e traslatamenti d’opere altrui». I testi di traduzione. (Elena Artale, Elisa Guadagnini)
IX. Dante: la Commedia. (Domenico De Martino)
X. Dante: le altre opere. (Elisabetta Tonello)
XI. Petrarca. (Aurelio Malandrino)
XII. Dalla filologia al Vocabolario. Appunti sul volgarizzamento dei Ruralia commoda di Pietro Crescenzi. (Giuseppe Chiecchi)
XIII. Astri, pianeti e paralleli: il lessico dell’astronomia e della fisica. (Rita Librandi)
XIV. Sul lessico dell’arte. (Eliana Carrara)
XV. Ariosto. (Tina Matarrese)
XVI. Tra fiorentino aureo e fiorentino cinquecentesco. Per uno studio della lingua dei lessicografi. (Marco Biffi)
A mo’ di riepilogo (con qualche addentellato su Bastiano De Rossi). (Paolo Trovato)
Indice dei manoscritti, documenti d’archivio e postillati
Indice dei nomi e delle opere
misura il loro uso risponda alle istanze particolari di ogni epoca. Lo studio del lessico,
in quest’ottica, coinvolge la dialettica tra i documenti e il quadro culturale complessivo,
tra l’uno e il molteplice, tra attestazioni e lingua.
I sondaggi di lessicologia storica, qui presentati, illustrano il ‘comportamento’ di alcune parole che appartengono oggi al vocabolario di base italiano e che hanno visto mutare nei secoli, dal Medioevo all’Età contemporanea, il loro statuto, intenso come la ‘posizione’ (nucleare / periferica) occupata nel lessico.
La stima della posizione lessicale in una fase storica della lingua poggia su un metodo
di analisi che considera vari parametri, proposti nella prima parte del volume e applicati, nella seconda parte, allo studio di casi. Le implicazioni con i problemi classici della storia della lingua e con il dibattito sul cambiamento lessicale sono tracciate nella terza parte del libro, che mira a profilare, da angolature diverse e complementari, l’insieme delle questioni pertinenti alla tradizione delle parole.
• Considerazioni preliminari
• Studio di casi
• Proposte interpretative e prospettive di ricerca
• Bibliografia e indici
URL https://edizionicafoscari.unive.it/it/edizioni/riviste/transcript/2023/2/
DOI http://doi.org/10.30687/TranScript/2785‑5708/2023/02
Sommario
- Elisa Guadagnini, Una breve storia del ‘cadavere’: caduti latini, corpi morti
romanzi e una postilla dantesca
- Claudio Lagomarsini, Esperienze di un traduttore del Lancelot-Graal
- Thomas Persico, Attilio Cicchella, La Legenda aurea volgare «sobrevità ridotta et in rima»: stadi traduttivi e versificazione nella silloge canterina
di Cristofano Guidini
- Silvia Marsili, Il Milione del ms Alexianus I, 3 della Biblioteca Sant’Alessio
Falconieri di Roma
- Anna Peirats, Les artes moriendi, manuals per a una bona mort a l’occident europeu dels segles XV-XVI
due esempi, il primo relativo al significato ‘essere umano nei primi anni di vita’, il secondo relativo al significato ‘atto di violazione di una norma’, nel vocabolario italiano antico.
fattispecie, i nomi di animale). Un breve paragrafo conclusivo riassume le
risultanze dello studio.
Nel 1612 uscì a Venezia, dopo un ventennale lavoro d’équipe, la prima e monumentale edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca: un migliaio di pagine in folio che divennero il modello per i vocabolari storici delle altre lingue moderne.
Nel registrare le diverse accezioni dei vocaboli del fiorentino trecentesco, indicato già dal Bembo come la base dell’italiano letterario, i compilatori del Vocabolario non si limitarono a servirsi dei grandi classici (Dante, Petrarca, Boccaccio) e del Villani, ma sulla scia di Borghini e Salviati spogliarono le opere di decine e decine di autori fiorentini minori e minimi, in larga misura anonimi, usando edizioni a stampa, in qualche caso dichiaratamente preparate in funzione del Vocabolario, ma anche raccolte di manoscritti antichi di recente costituzione, allestite (come qui si dimostra) a scopo di studio. Con una scelta che prefigura il criterio primonovecentesco – per la precisione: barbiano – della cosiddetta equivalenza grafia-pronuncia (ancora utilizzabile senza controindicazioni con testi toscofiorentini), i compilatori uniformarono inoltre secondo le regole di Salviati la grafia e la fonomorfologia delle più di 60.000 citazioni d’autore del Vocabolario, rendendolo così, fino a Manzoni, e non solo, un potente strumento di omologazione linguistica in un paese linguisticamente, oltre che politicamente, disunito.
I diciotto saggi contenuti in questa raccolta mirano a fare il punto su questo controverso ma fondamentale monumento della nostra storia letteraria e linguistica.
Indice
Tanto per cominciare, sulla Crusca e i suoi testi. (Gino Belloni)
Bibliografia
Parte prima – Prima del Vocabolario
I. Collezioni fiorentine di manoscritti fra Borghini e la Crusca. (Riccardo Drusi)
II. Il lavoro paziente dell’Accademia degli Alterati. (Anna Siekiera)
III. Sugli Avvertimenti del Salviati. (Francesca Cialdini)
IV. Verso il Vocabolario. Il Quaderno riccardiano e altri spogli lessicografici tra Vincenzio Borghini e Lionardo Salviati. (Giulia Stanchina, Giulio Vaccaro)
V. Gli accademici compilatori del primo Vocabolario. Novità e questioni ancora aperte. (Elisabetta Benucci)
VI. Bastiano De Rossi, revisore e correttore del Vocabolario. (Nicoletta Maraschio)
Parte seconda – Dentro la Crusca
VII. I numeri della prima Crusca. Qualche rilievo quantitativo sui citati. (Fabio Romanini)
VIII. «Ci è bisognato servirci di molti volgarizzamenti e traslatamenti d’opere altrui». I testi di traduzione. (Elena Artale, Elisa Guadagnini)
IX. Dante: la Commedia. (Domenico De Martino)
X. Dante: le altre opere. (Elisabetta Tonello)
XI. Petrarca. (Aurelio Malandrino)
XII. Dalla filologia al Vocabolario. Appunti sul volgarizzamento dei Ruralia commoda di Pietro Crescenzi. (Giuseppe Chiecchi)
XIII. Astri, pianeti e paralleli: il lessico dell’astronomia e della fisica. (Rita Librandi)
XIV. Sul lessico dell’arte. (Eliana Carrara)
XV. Ariosto. (Tina Matarrese)
XVI. Tra fiorentino aureo e fiorentino cinquecentesco. Per uno studio della lingua dei lessicografi. (Marco Biffi)
A mo’ di riepilogo (con qualche addentellato su Bastiano De Rossi). (Paolo Trovato)
Indice dei manoscritti, documenti d’archivio e postillati
Indice dei nomi e delle opere
https://diptext-kc.clarin-it.it/a-bridge-between-two-worlds-the-disciplines-with-a-historical-vocation-and-the-dhs/