Stefano Baldi
Stefano Baldi was born in Città della Pieve (Italy) on April 8, 1961. Since 4th January 2021 he is the Permanent Representative of Italy to OSCE - Vienna. He was Italian Ambassador in Bulgaria in 2016-2020.
He is a career diplomat in the Italian Ministry of Foreign Affairs and International cooperation. Before the appointment as Ambassador of Italy to Bulgaria he was a Training Director at the Ministry since 2011. He was previously Head of the Science and Technology Cooperation Department of the Ministry of Foreign Affairs from 2010 to 2011. From 2006 to 2010 he was First Counsellor at the Permanent Mission of Italy to the European Union, responsible for legal and financial aspects of the Common Foreign and Security policy as Relex Counsellor. He has also served at the Permanent Mission of Italy to the International Organizations in Geneva and to the Permanent Mission of Italy to the United Nations in New York in charge for disarmament affairs. He has been the first head of the Statistical Office of the Ministry from 2000 to 2002.He works with many Italian universities (Roma La Sapienza, LUISS, Roma TRE, LUMSA, Trento, Pavia, Firenze) holding seminars and courses in international affairs, particularly in multilateral diplomacy. He held seminars on Soft skills applied to International careers.His most recent research focuses on diplomatic management, Social media for International Affairs and Books written by diplomats. He is author of more than 15 books. His more recent publications include several books on the activities of diplomats (Diplomatici in azione, 2016) and a book on Management for diplomats (Manuale di management per diplomatici, 2016). He has published, both in Italian and in English, the results of a comprehensive research on Books written by Italian Diplomats (Through the Diplomatic Looking Glass, Diplo, 2007).From 2013 to 2016 he has been producer and speaker of a weekly Radio Programme on Diplomats at Radio LUISS.He has a personal website and he is responsible for the Blog on Training “Diplo Learning Corner”.
He is a career diplomat in the Italian Ministry of Foreign Affairs and International cooperation. Before the appointment as Ambassador of Italy to Bulgaria he was a Training Director at the Ministry since 2011. He was previously Head of the Science and Technology Cooperation Department of the Ministry of Foreign Affairs from 2010 to 2011. From 2006 to 2010 he was First Counsellor at the Permanent Mission of Italy to the European Union, responsible for legal and financial aspects of the Common Foreign and Security policy as Relex Counsellor. He has also served at the Permanent Mission of Italy to the International Organizations in Geneva and to the Permanent Mission of Italy to the United Nations in New York in charge for disarmament affairs. He has been the first head of the Statistical Office of the Ministry from 2000 to 2002.He works with many Italian universities (Roma La Sapienza, LUISS, Roma TRE, LUMSA, Trento, Pavia, Firenze) holding seminars and courses in international affairs, particularly in multilateral diplomacy. He held seminars on Soft skills applied to International careers.His most recent research focuses on diplomatic management, Social media for International Affairs and Books written by diplomats. He is author of more than 15 books. His more recent publications include several books on the activities of diplomats (Diplomatici in azione, 2016) and a book on Management for diplomats (Manuale di management per diplomatici, 2016). He has published, both in Italian and in English, the results of a comprehensive research on Books written by Italian Diplomats (Through the Diplomatic Looking Glass, Diplo, 2007).From 2013 to 2016 he has been producer and speaker of a weekly Radio Programme on Diplomats at Radio LUISS.He has a personal website and he is responsible for the Blog on Training “Diplo Learning Corner”.
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saputo conquistarsi come Rappresentante Permanente italiano alla NATO e all’ONU e le vittorie a man bassa delle candidature italiane durante la sua stagione al Palazzo di Vetro sono da manuale e dimostrano il suo intuito e la sua capacità di comprendere il valore ed i meccanismi del multilateralismo, con le
sue regole, le sue procedure, le sue liturgie, la sua storia. “Dear Paolo, your diplomacy is legend” è il lusinghiero apprezzamento del non prodigo Segretario di Stato statunitense Madeleine Albright e costituisce un ambìto, doveroso riconoscimento nei riguardi di un diplomatico italiano per aver saputo rappresentare
con fierezza, dignità ed onore il nostro Paese.
Il volume contiene i contributi e le testimonianze presentati al Convegno organizzato da ASSDIPLAR alla Farnesina per ricordare l’Ambasciatore Francesco Paolo Fulci nel primo anniversario della scomparsa.
Ognuno di questi momenti è narrato attraverso episodi vissuti personalmente che mettono in luce come il diplomatico si possa sempre trovare ad affronta-re questioni delicate e complesse e deve ricorrere alla propria esperienza e sensibilità (oltre ad una buona dose di buon senso) per poter trovare le soluzioni e le risposte più adeguate alla situazione e più vantaggiose per l’Italia.
Dopo una breve panoramica sull’OSCE (I parte), l’attenzione si concentra su una serie di 14 iniziative, tra le tante attuate dall’Organizzazione grazie a contributi volontari extra-bilancio assicurati dall’Italia (II parte). Ne emerge un impegno articolato dell’Italia nell’OSCE, in ambiti prioritari per il nostro Paese sia dal punto di vista tematico che geografico. Tra i primi, si collocano progetti in materia di contrasto alla tratta degli esseri umani e al traffico illecito di beni culturali, misure di costruzione della fiducia e della sicurezza (CSBM), anche in relazione alla sicurezza cyber, in materia di lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, lotta all’antisemitismo e ad ogni forma di intolleranza e discriminazione su base religiosa, contrasto al cambiamento climatico e protezione dei difensori dei diritti umani. Sotto il profilo geografico, i progetti presentati nel libero riguardano i Paesi partner mediterranei, i Balcani Occidentali, il Sud Caucaso e l’Asia Centrale. Un posto del tutto particolare spetta all’iniziativa promossa dalla Rappresentanza Permanente di un ciclo di seminari online sull’OSCE per Università italiane avviato nel 2021 e giunto ora alla sua terza edizione.
Il volume raccoglie anche i testi degli interventi pronunciati dai capi delle delegazioni italiane ai Consigli Ministeriali dell’OSCE dal 2000 al 2023 (III parte) e ai Vertici dell’Organizzazione (IV parte). Le dichiarazioni dell’Italia nei più alti consessi decisionali dell’Organizzazione delineano un quadro costante di sostegno del nostro Paese all’OSCE e alla sua azione di promozione della sicurezza in tutte le sue dimensioni nell’aerea euro-atlantica. Il libro si conclude con una serie di appendici di natura informativa, che vanno dalla lista dei Rappresentanti Permanenti d’Italia presso l’OSCE succedutisi dal 1993 ad oggi all’utilissimo elenco degli acronimi comunemente usati all’OSCE, passando per i detentori delle cariche apicali dell’Organizzazione.
Il primo saggio (in inglese) di Federica Olivares dal titolo “Cultural Diplomacy in a changing world” ci offre una panoramica sulla storia delle relazioni diplomatiche chiarendo il significato di alcuni termini, quali “cultura” e “soft power”, e ripercorre alcuni momenti fondamentali che hanno contribuito alla nascita e all’affermarsi della stessa diplomazia culturale.
Non è inoltre casuale l’accostamento di un primo intervento in cui si descrivono i caratteri generali di questo tema e di un secondo invece dedicato ad uno specifico caso, quello dei rapporti tra Italia e Bulgaria. Proprio in questo secondo contributo, di carattere storico, si può notare come, nel tempo, si siano effettivamente applicati ed utilizzati molti degli strumenti descritti nel primo.
Il secondo saggio di Daliya A. Zafirova dal titolo “La diplomazia culturale italiana in Bulgaria” passa in rassegna alcuni strumenti e strategie adottate storicamente nel campo della Diplomazia culturale soffermandosi in particolare sull’azione esterna dell’Unione Europea. La seconda parte del suo lavoro ripercorre gli eventi chiave della diplomazia culturale italiana ponendo l’accento su come la nostra solida e apprezzata immagine in Bulgaria abbia radici profonde.
Ripercorrere la storia della diplomazia culturale italiana in Bulgaria assume un particolare significato nel 2019 in cui si celebrano i 140 anni dall’avvio delle relazioni diplomatiche fra Italia e Bulgaria (1879/ 2019).
È sintomatico che nessuna delle due autrici, Federica Olivares docente di Progettazione Culturale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e Dalya Adalbert Zafirova, laureata in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali all’Università del Sacro Cuore di Milano, appartenga alla carriera diplomatica. Si tratta infatti, in entrambi i casi, di studiose che hanno avuto diverse occasioni per approfondire il tema in una condizione che potremmo definire di “terzietà” rispetto al tema stesso, scongiurando di tal modo il rischio di cadere nelle autocitazioni che inevitabilmente corre chiunque debba descrivere la propria attività.
Il primo racconto “Lo champagne di Balbo” si svolge poco dopo l’arrivo di Andrea Ferrero a Washington. Nel 1933 l’Ambasciatore Augusto Rosso manda Andrea in avanscoperta a Chicago a precederlo, ma soprattutto a preparare un arrivo trionfale di Balbo al comando di 25 idrovolanti partiti dall’Italia.
Il secondo racconto “Spaghetti Neri” si svolge nove anni più tardi, in Grecia. Nel 1942, un anno dopo il suo trasferimento in Grecia, Andrea Ferrero si trovava ad Atene quando Mussolini, di ritorno dalla Libia fece una sosta nella capitale greca sulla via del ritorno a Roma. Lo svolgimento della visita raccontata con distacco e velata ironia, si presenta quasi come una rappresentazione teatrale.
It was also a time when a limited number of organisations and institutions – both local and global – had a fully functional website. E-mail was not yet part of diplomats’ daily routine.
Първият ръководител на мисия е Доменико Бруненги, който на 3 юли 1879 г. е акредитиран пред българския княз Александър І в качеството си на ръководител на италианското дипломатическо агентство и консулство в София и връчва ак- редитивните си писма на княза на 25 юли същата година. Така се поставя офи- циално началото на дипломатическите отношения между Италия и България. Италия е една от първите 10 страни (заедно с Австро-Унгария, Белгия, Обедине- ното Кралство, Германия, Русия, Нидерландия, Франция, Румъния и Сърбия), които през 1879 г. установяват дипломатически отношения с България.
Оттогава насам 36 италиански дипломати под различна форма изпълняват длъжността на ръководител на Посолството на Италия в София. Дълга и бога- та на събития история, която се пресъздава в това изследване най-вече чрез имена, дати и портрети на основните действащи лица в институционалните отношения между двете страни.
First head of the Italian mission was Domenico Brunenghi who was accredited to the Bulgarian Prince Alexander I on July 3, 1879, in his capacity of head of the Italian diplomatic agency and consulate in Sofia. He presented his credentials to the Bulgarian Prince on July 25 the same year. This officially marked the beginning of diplomatic relations between Italy and Bulgaria. Italy was one of the first 10 countries (along with Austria-Hungary, Belgium, the United Kingdom, Germany, Russia, the Netherlands, France, Romania and Serbia) to establish, in 1879, diplomatic relations with Bulgaria.
Since then, 36 Italian diplomats have served, in various forms, as head of the Italian Embassy in Sofia. This is a long and eventful history recreated in this study mainly through the names, the dates, and the portraits of the main actors in the institutional relations between the two countries.
В случая на посланика, призван да изпълнява ролята на свързващо звено между двете страни и култури, тези инструменти придобиват и някои не толкова очевидни аспекти, като използването на сградите на Посолството или Резиденцията и културните прояви.
Точно тези два аспекта са предмет на настоящото издание, целящо преди всичко да документира по какъв начин наличието на една престижна историческа сграда, като тази на Посолството, съчетана с предлагане на внимателно подбрани събития, може да бъде фактор за лансиране имиджа на Италия.
• offer non-technical readers an insight into the few principles that are important and reasonably stable;
• present the material in a context relevant to the work of those involved in international relations;
• awaken the curiosity of readers enough that they will progress beyond this booklet and investigate
and experiment and thus develop knowledge and take actions that will meet their particular needs.
• offer non-technical readers an insight into the few principles that are important and reasonably stable;
• present the material in a context relevant to the work of those involved in international relations;
• awaken the curiosity of readers enough that they will progress beyond this booklet and investigate
and experiment and thus develop knowledge and take actions that will meet their particular needs.
• offer non-technical readers an insight into the few principles that are important and reasonably stable;
• present the material in a context relevant to the work of those involved in international relations;
• awaken the curiosity of readers enough that they will progress beyond this booklet and investigate
and experiment and thus develop knowledge and take actions that will meet their particular needs.
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• present the material in a context relevant to the work of those involved in international relations;
• awaken the curiosity of readers enough that they will progress beyond this booklet and investigate
and experiment and thus develop knowledge and take actions that will meet their particular needs.
saputo conquistarsi come Rappresentante Permanente italiano alla NATO e all’ONU e le vittorie a man bassa delle candidature italiane durante la sua stagione al Palazzo di Vetro sono da manuale e dimostrano il suo intuito e la sua capacità di comprendere il valore ed i meccanismi del multilateralismo, con le
sue regole, le sue procedure, le sue liturgie, la sua storia. “Dear Paolo, your diplomacy is legend” è il lusinghiero apprezzamento del non prodigo Segretario di Stato statunitense Madeleine Albright e costituisce un ambìto, doveroso riconoscimento nei riguardi di un diplomatico italiano per aver saputo rappresentare
con fierezza, dignità ed onore il nostro Paese.
Il volume contiene i contributi e le testimonianze presentati al Convegno organizzato da ASSDIPLAR alla Farnesina per ricordare l’Ambasciatore Francesco Paolo Fulci nel primo anniversario della scomparsa.
Ognuno di questi momenti è narrato attraverso episodi vissuti personalmente che mettono in luce come il diplomatico si possa sempre trovare ad affronta-re questioni delicate e complesse e deve ricorrere alla propria esperienza e sensibilità (oltre ad una buona dose di buon senso) per poter trovare le soluzioni e le risposte più adeguate alla situazione e più vantaggiose per l’Italia.
Dopo una breve panoramica sull’OSCE (I parte), l’attenzione si concentra su una serie di 14 iniziative, tra le tante attuate dall’Organizzazione grazie a contributi volontari extra-bilancio assicurati dall’Italia (II parte). Ne emerge un impegno articolato dell’Italia nell’OSCE, in ambiti prioritari per il nostro Paese sia dal punto di vista tematico che geografico. Tra i primi, si collocano progetti in materia di contrasto alla tratta degli esseri umani e al traffico illecito di beni culturali, misure di costruzione della fiducia e della sicurezza (CSBM), anche in relazione alla sicurezza cyber, in materia di lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, lotta all’antisemitismo e ad ogni forma di intolleranza e discriminazione su base religiosa, contrasto al cambiamento climatico e protezione dei difensori dei diritti umani. Sotto il profilo geografico, i progetti presentati nel libero riguardano i Paesi partner mediterranei, i Balcani Occidentali, il Sud Caucaso e l’Asia Centrale. Un posto del tutto particolare spetta all’iniziativa promossa dalla Rappresentanza Permanente di un ciclo di seminari online sull’OSCE per Università italiane avviato nel 2021 e giunto ora alla sua terza edizione.
Il volume raccoglie anche i testi degli interventi pronunciati dai capi delle delegazioni italiane ai Consigli Ministeriali dell’OSCE dal 2000 al 2023 (III parte) e ai Vertici dell’Organizzazione (IV parte). Le dichiarazioni dell’Italia nei più alti consessi decisionali dell’Organizzazione delineano un quadro costante di sostegno del nostro Paese all’OSCE e alla sua azione di promozione della sicurezza in tutte le sue dimensioni nell’aerea euro-atlantica. Il libro si conclude con una serie di appendici di natura informativa, che vanno dalla lista dei Rappresentanti Permanenti d’Italia presso l’OSCE succedutisi dal 1993 ad oggi all’utilissimo elenco degli acronimi comunemente usati all’OSCE, passando per i detentori delle cariche apicali dell’Organizzazione.
Il primo saggio (in inglese) di Federica Olivares dal titolo “Cultural Diplomacy in a changing world” ci offre una panoramica sulla storia delle relazioni diplomatiche chiarendo il significato di alcuni termini, quali “cultura” e “soft power”, e ripercorre alcuni momenti fondamentali che hanno contribuito alla nascita e all’affermarsi della stessa diplomazia culturale.
Non è inoltre casuale l’accostamento di un primo intervento in cui si descrivono i caratteri generali di questo tema e di un secondo invece dedicato ad uno specifico caso, quello dei rapporti tra Italia e Bulgaria. Proprio in questo secondo contributo, di carattere storico, si può notare come, nel tempo, si siano effettivamente applicati ed utilizzati molti degli strumenti descritti nel primo.
Il secondo saggio di Daliya A. Zafirova dal titolo “La diplomazia culturale italiana in Bulgaria” passa in rassegna alcuni strumenti e strategie adottate storicamente nel campo della Diplomazia culturale soffermandosi in particolare sull’azione esterna dell’Unione Europea. La seconda parte del suo lavoro ripercorre gli eventi chiave della diplomazia culturale italiana ponendo l’accento su come la nostra solida e apprezzata immagine in Bulgaria abbia radici profonde.
Ripercorrere la storia della diplomazia culturale italiana in Bulgaria assume un particolare significato nel 2019 in cui si celebrano i 140 anni dall’avvio delle relazioni diplomatiche fra Italia e Bulgaria (1879/ 2019).
È sintomatico che nessuna delle due autrici, Federica Olivares docente di Progettazione Culturale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e Dalya Adalbert Zafirova, laureata in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali all’Università del Sacro Cuore di Milano, appartenga alla carriera diplomatica. Si tratta infatti, in entrambi i casi, di studiose che hanno avuto diverse occasioni per approfondire il tema in una condizione che potremmo definire di “terzietà” rispetto al tema stesso, scongiurando di tal modo il rischio di cadere nelle autocitazioni che inevitabilmente corre chiunque debba descrivere la propria attività.
Il primo racconto “Lo champagne di Balbo” si svolge poco dopo l’arrivo di Andrea Ferrero a Washington. Nel 1933 l’Ambasciatore Augusto Rosso manda Andrea in avanscoperta a Chicago a precederlo, ma soprattutto a preparare un arrivo trionfale di Balbo al comando di 25 idrovolanti partiti dall’Italia.
Il secondo racconto “Spaghetti Neri” si svolge nove anni più tardi, in Grecia. Nel 1942, un anno dopo il suo trasferimento in Grecia, Andrea Ferrero si trovava ad Atene quando Mussolini, di ritorno dalla Libia fece una sosta nella capitale greca sulla via del ritorno a Roma. Lo svolgimento della visita raccontata con distacco e velata ironia, si presenta quasi come una rappresentazione teatrale.
It was also a time when a limited number of organisations and institutions – both local and global – had a fully functional website. E-mail was not yet part of diplomats’ daily routine.
Първият ръководител на мисия е Доменико Бруненги, който на 3 юли 1879 г. е акредитиран пред българския княз Александър І в качеството си на ръководител на италианското дипломатическо агентство и консулство в София и връчва ак- редитивните си писма на княза на 25 юли същата година. Така се поставя офи- циално началото на дипломатическите отношения между Италия и България. Италия е една от първите 10 страни (заедно с Австро-Унгария, Белгия, Обедине- ното Кралство, Германия, Русия, Нидерландия, Франция, Румъния и Сърбия), които през 1879 г. установяват дипломатически отношения с България.
Оттогава насам 36 италиански дипломати под различна форма изпълняват длъжността на ръководител на Посолството на Италия в София. Дълга и бога- та на събития история, която се пресъздава в това изследване най-вече чрез имена, дати и портрети на основните действащи лица в институционалните отношения между двете страни.
First head of the Italian mission was Domenico Brunenghi who was accredited to the Bulgarian Prince Alexander I on July 3, 1879, in his capacity of head of the Italian diplomatic agency and consulate in Sofia. He presented his credentials to the Bulgarian Prince on July 25 the same year. This officially marked the beginning of diplomatic relations between Italy and Bulgaria. Italy was one of the first 10 countries (along with Austria-Hungary, Belgium, the United Kingdom, Germany, Russia, the Netherlands, France, Romania and Serbia) to establish, in 1879, diplomatic relations with Bulgaria.
Since then, 36 Italian diplomats have served, in various forms, as head of the Italian Embassy in Sofia. This is a long and eventful history recreated in this study mainly through the names, the dates, and the portraits of the main actors in the institutional relations between the two countries.
В случая на посланика, призван да изпълнява ролята на свързващо звено между двете страни и култури, тези инструменти придобиват и някои не толкова очевидни аспекти, като използването на сградите на Посолството или Резиденцията и културните прояви.
Точно тези два аспекта са предмет на настоящото издание, целящо преди всичко да документира по какъв начин наличието на една престижна историческа сграда, като тази на Посолството, съчетана с предлагане на внимателно подбрани събития, може да бъде фактор за лансиране имиджа на Италия.
• offer non-technical readers an insight into the few principles that are important and reasonably stable;
• present the material in a context relevant to the work of those involved in international relations;
• awaken the curiosity of readers enough that they will progress beyond this booklet and investigate
and experiment and thus develop knowledge and take actions that will meet their particular needs.
• offer non-technical readers an insight into the few principles that are important and reasonably stable;
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ключови думи:
българо-италиански културни връзки, български студенти в
Италия, италиански училища, културна конвенция 1939 г.,
Андрей Николов, Иван Дуйчев