Trichrysis baratzsensis sp. nov., from Lago Baratz (Sassari province, Sardinia), is described and... more Trichrysis baratzsensis sp. nov., from Lago Baratz (Sassari province, Sardinia), is described and compared with all other Palaearctic congeners. A key for the identification of Mediterranean Trichrysis species is also provided.
We report the discovery of new FIR laser lines from the CD,OD molecule optically pumped by a wave... more We report the discovery of new FIR laser lines from the CD,OD molecule optically pumped by a waveguide CO, laser. The increased tunability (300 MHz) with respect to a conventional COz laser permits pumping IR CD,OD lines of larger offset. As a consequence 19 new laser lines have been discovered and the known FIR laser lines from this important molecule are thus increased to 220. For all observed laser lines, precise offset measurements of the pump lines from the CO, laser were performed through the transferred Lamb-Dip technique. The frequency of seven laser lines was also directly measured by heterodyne detection with already known laser lines. An additional new FIR laser line was found to be generated by the CD,OH molecule.
Parole chiave: Imenotteri Pompilidae, Monterufoli-Caselli, Toscana, biodiversità Negli anni 2015,... more Parole chiave: Imenotteri Pompilidae, Monterufoli-Caselli, Toscana, biodiversità Negli anni 2015, 2016 e 2017 gli Imenotteri Pompilidi della riserva naturale di Monterufoli-Caselli (Pisa) sono stati raccolti e studiati per mezzo di trappole di tipo Malaise. Le trappole furono collocate al Poggio di Acquaferrata (Riserva di Caselli, 43º13'46"N-10º41'57"E, 250 m SLM) ed in località "I Forti"(Riserva di Monterufoli, 43º15'58"N-10º43'37"E, 236 m. slm). Complessivamente sono stati catturati 692 esemplari appartenenti a 66 specie di Pompilidi. L'estrapolazione statistica indica la presenza nella riserva di una popolazione di almeno 80 specie di Pompilidi. Introduzione I Pompilidi costituiscono una famiglia di Ime-notteri Aculeati di medie dimensioni: circa 5000 specie sono ampiamente diffuse nelle zone tropicali, subtropicali e temperate. In Ita-lia, secondo la checklist della fauna italiana 1 sono presenti circa 180 specie [11] [12] [13] [14]. Tutti i Pompilidi sono cacciatori di ragni che pa-ralizzano con i quali alimentano le loro larve. Ad esclusione di alcuni generi tropicali e subtropica-li, sono insetti di dimensioni medie o piccole. I Pompilidi sono insetti molto vagili, buoni volato-ri e pertanto presenti e numerosi in ogni ambien-te mediterraneo. La loro vagilità è dimostrata dal gran numero di specie presenti sulle isole dell'Ar-cipelago Toscano [9] [10]. Per la loro biologia ri-produttiva, la loro biodiversità non dipende o è poco influenzata dalla presenza di Imenotteri di altre famiglie, con i quali non sembrano avere in-terazioni competitive [4]. Questo non accade per esempio per i Crisididi e i Mutillidi che, essendo parassitoidi obbligati, mostrano una biodiversità locale condizionata dalla presenza, più o meno numerosa, dei possibili ospiti (Imenotteri Apoidei e Sfeciformi). Infine la biodiversità dei Pompilidi 1 www.faunaitalia.it non è sensibilmente influenzata dalla vicinanza di zone umide, anche in biotopi aridi di tipo mediter-raneo [13]. Materiali e metodi La riserva naturale di Monterufoli-Caselli (Pi) si sviluppa sulle colline costiere della Maremma tra Cecina e Piombino con una superficie di 4828 et-tari. Il territorio è per la maggior parte coperto da macchia mediterranea o boschi di latifoglie ed ha un'altitudine media di 200-400 m sul livello del mare (sino al massimo di 619 m. di Poggio al Pruno nel comune Montecatini Val di Cecina (PI), locali-tà la Sassa). Il clima è mediterraneo con marcata deficienza idrica estiva. Quest'area è sempre sta-ta poco popolata ed utilizzata per attività agricole. La copertura vegetale è ricca ed interessante [8] e favorisce una elevata biodiversità di Insetti [12].
di Pisa è dedicato allo studio della biodiversità delle monoculture ed in particolare dei vigneti... more di Pisa è dedicato allo studio della biodiversità delle monoculture ed in particolare dei vigneti delle langhe piemontesi. Nei pressi della città di Alba (CN) sono state messe in funzione nel 2016 quattro trappole di tipo Malaise. Lo studio degli Imenotteri Crisididi catturati ha confermato in due casi la povertà di specie tipica delle monoculture. Le catture delle altre due trappole sono in linea con i risultati ottenuti in altri ambienti italiani e della Toscana in particolare. Le specie maggiormente presenti risultano essere Pseudomalus auratus e Trichrysis cyanea. Elampus albipennis viene segnalato per la prima volta dell'Italia. Degne di nota sono Philoctetes bogdanovii per la sua rarità in Italia e la recentemente descritta Cleptes striati-pleuris, la cui distribuzione è ancora da accertare. Di un certo interesse è la maggior presenza di specie di Cleptes nei vigneti piemontesi indagati rispetto a quelli presenti in ambienti simili in Provincia di Pisa. Introduzione L a biodiversità delle coltivazioni agrarie so-prattutto in monocultura, è sempre infe-riore a quella degli ambienti naturali non disturbati. Da qualche anno il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa ha programmato un proget-to di ricerca per studiare la biodiversità dei vigne-ti della Toscana [1, 2, 3, 4, 5, 6] a cui recentemente si sono aggiunti quelli del Piemonte meridionale. Materiali e metodi Nel 2016, nel periodo Maggio-Ottobre sono state messe in funzione quattro trappole di tipo Malaise in altrettanti vigneti situati nella Bassa Langa: 1-Barbaresco (CN), località San Lorenzo, 2-La Morra (CN), località Cerequio; 3-Treiso (CN); 4-Roddi (CN), località Ravinali. Le trappole sono state collocate nella zona di ecotono fra il vigneto e l'ambiente naturale circostante. Nel 2017 i cam-pionamenti sono stati ripetuti con lo stesso tipo di trappole Malaise e nelle stesse localizzazioni. La trappola Malaise non è attrattiva e funziona intercettando insetti buoni volatori durante i loro spostamenti da un punto all'altro del territorio. Gli Imenotteri, i Ditteri, e i Lepidotteri sono mag-giormente presenti nelle catture della trappola, anche se non mancano rappresentati di altri ordi-ni di insetti e di artropodi. Nel 2017 è stato completato lo studio degli Ime-notteri Crisididi catturati nel 2016 dalle quattro 14 / Sez. Scientifica
The present study is based on chrysidid samples in the subfamily Chrysidinae collected from vario... more The present study is based on chrysidid samples in the subfamily Chrysidinae collected from various parts of Turkey since the 1970s. A total of 90 species and subspecies are recognized in seven genera: Chrysidea (
Contribution to the study of Hymenoptera Apoidea of Elba Island Between 2008 and 2016 we captured... more Contribution to the study of Hymenoptera Apoidea of Elba Island Between 2008 and 2016 we captured and studied the Hymenoptera of superfamily Apoidea of Elba Island (Tuscany). 38 sites were investigated at different times. In a set of 576 individuals we found 141 species (about 15% of Italian Apoidea), belonging to six families: Colletidae (12 species), Andrenidae (21), Halictidae (41), Megachilidae (40), Anthophoridae (19), Apidae (8). The structure of this sample fits very well to the lognormal distribution and the statistical extrapolation suggests a community of 153 Apoidea species on Elba Island, while for the di Pisa e Livorno province we expect from Lognormal distribution about 423 Apoidea species. INTRODUZIONE Il territorio dell'isola d'Elba si è separato dalla costa toscana con la risalita del livello del mare di oltre 140 m al termine dell'ultima glaciazione, diventando un'isola circa 13000 anni dal presente (Siddall et al., 2003, Lambeck & Bard, 2000). Per quanto riguarda il popolamento degli Insetti Imenotteri, questa relativamente recente insularità è evidenziata dalla presenza degli Imenotteri mutillidi che, essendo le femmine attere, hanno difficoltà a colonizzare le isole in assenza di un collegamento terrestre (Pagliano, 2014). Studiando la fauna entomologica dell'Elba ci si aspetta quindi di trovare un'alta percentuale di specie presenti anche lungo la costa toscana. Per la stabilità dei biotopi naturali gli insetti impollinatori svolgono un ruolo fondamentale garantendo la conservazione e rigenerazione della flora. Tra gli impollinatori le api selvatiche (Imenotteri della superfamiglia Apoidea) sono i più 1 Università degli Studi, Pisa.
RIASSUNTO In precedenza due sole specie di Crisididi erano segnalate dell'isola di Montecristo. C... more RIASSUNTO In precedenza due sole specie di Crisididi erano segnalate dell'isola di Montecristo. Con la pre-sente indagine il numero delle specie sale a nove. Questo risultato è in migliore accordo con l'estra-polazione della relazione Specie-Area (SAR), che suggerisce la probabile presenza a Montecristo di circa 14-15 specie. Dall'analisi della composizione della popolazione si evidenzia una maggiore affi-nità con la fauna della Corsica per la presenza di specie endemiche del complesso Sardo-Corso. A Montecristo sono stati catturati numerosi esemplari di due specie di Scoliidae: Megascolia flavifrons (Fabricius, 1775), Scolia hirta unifasciata Cyrillo,1787 ed una di Tiphiidae: Meria tripunctata Rossi, 1790. Non è stata confermata la presenza di Scolia hirta hirta (Schrank, 1781) la cui eventuale pre-senza sintopica era problematica. È stata invece trovata una particolare forma di colore di Scolia hirta unifasciata, che presenta una piccola macchia gialla sul disco del secondo tergite del metasoma. Essa può essere stata confusa con la ssp. nominale ed è stata riscontrata anche in Corsica, dove sembra esse-re molto rara. La presenza della famiglia Gasteruptiidae è confermata a Montecristo dalla cattura di due specie del genere Gasteruption Latreille 1796. È inoltre confermata la presenza di dodici specie di Imenotteri Pompilidi. Dall'analisi complessiva delle specie osservate, si evidenzia una maggiore affinità con la fauna della Corsica per la presenza di endemismi del complesso Sardo-Corso. Parole chiave: Arcipelago Toscano, checklist, Corsica, segnalazioni inedite SUMMARY Contribution to the study of arthropods of Montecristo Island: Hymenoptera Chrysididae, Scoliidae and Tiphiidae. Seven new records increase to nine the number of Chrysididae species observed on Monte-cristo island. The statistical analysis based on the species/area relationship suggests the presence of about 14-15 species. The presence of Sardo-Corsican endemisms evidences the closer similarity with the corsi-can population. The Scolioidaea species found in Montecristo Island are: Megascolia flavifrons (Fabri-cius, 1775), Scolia hirta unifasciata Cyrillo, 1787 and Meria tripunctata Rossi, 1790 of family Tiphiidae.
RIASSUNTO Nel 1998-2012 sono state catturate a Montecristo ventotto specie di Imenotteri Apoidei.... more RIASSUNTO Nel 1998-2012 sono state catturate a Montecristo ventotto specie di Imenotteri Apoidei. Con le segnalazioni precedenti il numero delle specie di Montecristo sale a trentuno, in buon accordo con l'estrapolazione statistica che prevede la presenza di circa 37 specie. Quattro specie, già segnalate in passato non sono state ritrovate e la loro presenza a Montecristo deve essere confermata. Parole chiave: Checklist, Imenotteri Apoidei, Arcipelago Toscano SUMMARY Contribution to the study of Hymenoptera Apoidea of the Montecristo Island. Hymenoptera Apoidea detected on the Montecristo Island between 1998 and 2012 are represented by 28 species. Considering also previous data, the Montecristo Apoidea fauna results composed of 31 species, but the presence of four species is not confirmed. The statistical inference of our data suggests a population of 37 Apoidea species on Montecristo INTRODUZIONE Delle sette isole che formano l'Arcipelago Toscano, Montecristo è la più isolata, distando rispettivamente 60 km dalla Corsica, 60 km dalla costa tosca-na, 43 km dall'isola del Giglio e 41 km dall'isola d'Elba. Montecristo è un plu-tone granitico formatosi circa 7 milioni d'anni fa. L'isola è interamente mon-tuosa con il massimo di 645 m raggiunto dal "Monte della Fortezza". Il clima è tipicamente mediterraneo con inverni miti e ventosi. Per superficie (10,4
Quaderno di Studi e Notizie di Storia Naturale della Romagna, 2019
[On the genus Smicromyrme in Sardinia, with description of a new species (Insecta: Hymenoptera: M... more [On the genus Smicromyrme in Sardinia, with description of a new species (Insecta: Hymenoptera: Mutillidae)] One of the authors (FS) placed two Malaise traps in a vegetable garden at Oliena (Sardinia). Among the collected material there is a Smicromyrme male who belongs to a new species. Previously the authors described Smicromyrme corriasi (Pagliano, 2013) from the same locality and from the same Malaise traps. Hereinafter is described the ♂ of the new species, whose female is unknown. A dichotomous key to males of the 12 Smicromyrme species known from Sardinia is provided. Except S. asinarensis, S. corriasi, S. opistomelas and S. olienensis n. sp. the other entities are also present in Corsica. Riassunto Si descrive Smicromyrme olienensis sp. n. e si fornisce la tabella dicotomica delle specie di Smicromyrme presenti in Sardegna, in italiano e in inglese. La Sardegna continua a riservare sorprese geo-faunistiche, nonostante numerose ricerche entomologiche effettuate da A. Costa nel millennio passato, i cui risultati sono stati illustrati in 6 parti, la prima delle quali nel 1882. Nello studio di Mutillidi raccolti da noi stessi e altri entomologi sardi abbiamo riscontrato sull'isola la presenza di specie in precedenza note soltanto della penisola italiana o della Corsica. Altre due specie sono risultate nuove per la scienza: Smicromyrme corriasi (Pagliano, 2013) e S. olienensis sp. n. descritta nel presente lavoro. Introduzione Uno di noi (FS) ha posizionato due trap Malaise ad Oliena, in Sardegna, nell'orto del signor Corrias e tra il materiale raccolto vi è un maschio di Smicromyrme che appartiene ad una nuova specie. In precedenza abbiamo già descritto Smicromyrme corriasi (Pagliano, 2013) proveniente dalla stessa località e dalle stesse trap Malaise. Descriviamo in prosieguo il ♂ della nuova specie la cui femmina è
Quaderno di Studi e Notizie di Storia Naturale della Romagna, 2018
[A new species of Astomyrme Schwartz, 1984 from southern Italy (Insecta: Hymenoptera: Mutillidae)... more [A new species of Astomyrme Schwartz, 1984 from southern Italy (Insecta: Hymenoptera: Mutillidae)] Astomyrme meridionalis new species from Apulia and Calabria is described, based on male specimens only, because the female is still unknown. A specimen of this species from Calabria, captured by a Malaise trap in the botanical garden of Calabria University at Arcavacata di Rende (Cosenza), had been wrongly identified as Smicromyrme ausonia Invrea in Strumia & Pagliano (2007). Its comparison with more specimens collected in Apulia by one of the authors (MMP) made it possible a thorough study and the identification of the new species. A key to the crcum-Mediterranean species of Astomyrme is given both in Italian and in English.
Naturalista sicil., S. IV, XLII (2), 2018, pp. 41-51, 2018
Contribution to the study of Macrolepidoptera of the Montecristo Island (Insecta Lepidoptera). A ... more Contribution to the study of Macrolepidoptera of the Montecristo Island (Insecta Lepidoptera). A review of the published data, and the study of specimens captured with a Malaise trap operating near “Cala Maestra” in the Montecristo Island (Italy), during the years 2011-2012 has evidenced the presence on the island of 102 species of Macrolepidoptera, belonging to the folloving families: Lasiocampidae (1 species), Sphingidae (2), Pieridae (3), Lycaenidae (2), Nymphalidae (4), Drepanidae (1), Geometridae (36), Noctuidae (49), Lymantriidae (1), Arctiidae (3). The Lognormal interpolation suggests a population of the island of 112 species, with a 90% confidence interval of 77-127.
A list of cuckoo wasps of the tribe Elampini (Hymenoptera, Chrysididae) collected from southern I... more A list of cuckoo wasps of the tribe Elampini (Hymenoptera, Chrysididae) collected from southern Iran is presented. It includes 24 species and subspecies belonging to 6 genera. Of these, 15 species are newly recorded for Iran. Hedychridium monochroum farsensis Strumia & Fallahzadeh ssp. nov. is described, illustrated, and the specific characters that distinguish it from related species are given. The synonymy of Hedychridium moricei chrysurum Linsenmaier, 1969 with Hedychridium moricei davydovi (Semenov, 1967) is rejected. Moreover, an updated list of all known species of Elampini from Iran is also included. The total number of Iranian Elampini now increased to 86 species and subspecies in 8 genera.
The present study provides information about the family Chrysididae (Hymenoptera, Chrysidoidea) c... more The present study provides information about the family Chrysididae (Hymenoptera, Chrysidoidea) collected from Fars province, southern Iran. All specimens were collected by Malaise trap during years 2013-2014. Twenty eight species, belonging to 12 genera and 2 subfamilies Cleptinae and Chrysidinae were identified and recorded. Among them, Hedychrum rutilans viridiauratum MOCSÁRY, 1889, Holopyga ignicollis DAHLBOM, 1854, Chrysis altaica MOCSÁRY, 1912, C. clarinicollis LINSENMAIER, 1951, C. stilboides SPINOLA, 1838 and C. verna DAHLBOM, 1854 are newly recorded from Iran. Distributional data for each species are also included.
Trichrysis baratzsensis sp. nov., from Lago Baratz (Sassari province, Sardinia), is described and... more Trichrysis baratzsensis sp. nov., from Lago Baratz (Sassari province, Sardinia), is described and compared with all other Palaearctic congeners. A key for the identification of Mediterranean Trichrysis species is also provided.
Haba persica Strumia & Fallahzadeh sp. n. (Hymenoptera: Chrysididae: Elampini),
from mountains in... more Haba persica Strumia & Fallahzadeh sp. n. (Hymenoptera: Chrysididae: Elampini), from mountains in southwestern Iran, is described and illustrated.
Four species of the genus Haba are reviewed. New combination is proposed for Haba colonialis (Moc... more Four species of the genus Haba are reviewed. New combination is proposed for Haba colonialis (Mocsáry, 1911), comb. nov. (from Holopyga). The synonymy between Holopyga colonialis and Holopyga beaumonti Balthasar, 1953 is not supported. Key to the species is given.
Trichrysis baratzsensis sp. nov., from Lago Baratz (Sassari province, Sardinia), is described and... more Trichrysis baratzsensis sp. nov., from Lago Baratz (Sassari province, Sardinia), is described and compared with all other Palaearctic congeners. A key for the identification of Mediterranean Trichrysis species is also provided.
We report the discovery of new FIR laser lines from the CD,OD molecule optically pumped by a wave... more We report the discovery of new FIR laser lines from the CD,OD molecule optically pumped by a waveguide CO, laser. The increased tunability (300 MHz) with respect to a conventional COz laser permits pumping IR CD,OD lines of larger offset. As a consequence 19 new laser lines have been discovered and the known FIR laser lines from this important molecule are thus increased to 220. For all observed laser lines, precise offset measurements of the pump lines from the CO, laser were performed through the transferred Lamb-Dip technique. The frequency of seven laser lines was also directly measured by heterodyne detection with already known laser lines. An additional new FIR laser line was found to be generated by the CD,OH molecule.
Parole chiave: Imenotteri Pompilidae, Monterufoli-Caselli, Toscana, biodiversità Negli anni 2015,... more Parole chiave: Imenotteri Pompilidae, Monterufoli-Caselli, Toscana, biodiversità Negli anni 2015, 2016 e 2017 gli Imenotteri Pompilidi della riserva naturale di Monterufoli-Caselli (Pisa) sono stati raccolti e studiati per mezzo di trappole di tipo Malaise. Le trappole furono collocate al Poggio di Acquaferrata (Riserva di Caselli, 43º13'46"N-10º41'57"E, 250 m SLM) ed in località "I Forti"(Riserva di Monterufoli, 43º15'58"N-10º43'37"E, 236 m. slm). Complessivamente sono stati catturati 692 esemplari appartenenti a 66 specie di Pompilidi. L'estrapolazione statistica indica la presenza nella riserva di una popolazione di almeno 80 specie di Pompilidi. Introduzione I Pompilidi costituiscono una famiglia di Ime-notteri Aculeati di medie dimensioni: circa 5000 specie sono ampiamente diffuse nelle zone tropicali, subtropicali e temperate. In Ita-lia, secondo la checklist della fauna italiana 1 sono presenti circa 180 specie [11] [12] [13] [14]. Tutti i Pompilidi sono cacciatori di ragni che pa-ralizzano con i quali alimentano le loro larve. Ad esclusione di alcuni generi tropicali e subtropica-li, sono insetti di dimensioni medie o piccole. I Pompilidi sono insetti molto vagili, buoni volato-ri e pertanto presenti e numerosi in ogni ambien-te mediterraneo. La loro vagilità è dimostrata dal gran numero di specie presenti sulle isole dell'Ar-cipelago Toscano [9] [10]. Per la loro biologia ri-produttiva, la loro biodiversità non dipende o è poco influenzata dalla presenza di Imenotteri di altre famiglie, con i quali non sembrano avere in-terazioni competitive [4]. Questo non accade per esempio per i Crisididi e i Mutillidi che, essendo parassitoidi obbligati, mostrano una biodiversità locale condizionata dalla presenza, più o meno numerosa, dei possibili ospiti (Imenotteri Apoidei e Sfeciformi). Infine la biodiversità dei Pompilidi 1 www.faunaitalia.it non è sensibilmente influenzata dalla vicinanza di zone umide, anche in biotopi aridi di tipo mediter-raneo [13]. Materiali e metodi La riserva naturale di Monterufoli-Caselli (Pi) si sviluppa sulle colline costiere della Maremma tra Cecina e Piombino con una superficie di 4828 et-tari. Il territorio è per la maggior parte coperto da macchia mediterranea o boschi di latifoglie ed ha un'altitudine media di 200-400 m sul livello del mare (sino al massimo di 619 m. di Poggio al Pruno nel comune Montecatini Val di Cecina (PI), locali-tà la Sassa). Il clima è mediterraneo con marcata deficienza idrica estiva. Quest'area è sempre sta-ta poco popolata ed utilizzata per attività agricole. La copertura vegetale è ricca ed interessante [8] e favorisce una elevata biodiversità di Insetti [12].
di Pisa è dedicato allo studio della biodiversità delle monoculture ed in particolare dei vigneti... more di Pisa è dedicato allo studio della biodiversità delle monoculture ed in particolare dei vigneti delle langhe piemontesi. Nei pressi della città di Alba (CN) sono state messe in funzione nel 2016 quattro trappole di tipo Malaise. Lo studio degli Imenotteri Crisididi catturati ha confermato in due casi la povertà di specie tipica delle monoculture. Le catture delle altre due trappole sono in linea con i risultati ottenuti in altri ambienti italiani e della Toscana in particolare. Le specie maggiormente presenti risultano essere Pseudomalus auratus e Trichrysis cyanea. Elampus albipennis viene segnalato per la prima volta dell'Italia. Degne di nota sono Philoctetes bogdanovii per la sua rarità in Italia e la recentemente descritta Cleptes striati-pleuris, la cui distribuzione è ancora da accertare. Di un certo interesse è la maggior presenza di specie di Cleptes nei vigneti piemontesi indagati rispetto a quelli presenti in ambienti simili in Provincia di Pisa. Introduzione L a biodiversità delle coltivazioni agrarie so-prattutto in monocultura, è sempre infe-riore a quella degli ambienti naturali non disturbati. Da qualche anno il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa ha programmato un proget-to di ricerca per studiare la biodiversità dei vigne-ti della Toscana [1, 2, 3, 4, 5, 6] a cui recentemente si sono aggiunti quelli del Piemonte meridionale. Materiali e metodi Nel 2016, nel periodo Maggio-Ottobre sono state messe in funzione quattro trappole di tipo Malaise in altrettanti vigneti situati nella Bassa Langa: 1-Barbaresco (CN), località San Lorenzo, 2-La Morra (CN), località Cerequio; 3-Treiso (CN); 4-Roddi (CN), località Ravinali. Le trappole sono state collocate nella zona di ecotono fra il vigneto e l'ambiente naturale circostante. Nel 2017 i cam-pionamenti sono stati ripetuti con lo stesso tipo di trappole Malaise e nelle stesse localizzazioni. La trappola Malaise non è attrattiva e funziona intercettando insetti buoni volatori durante i loro spostamenti da un punto all'altro del territorio. Gli Imenotteri, i Ditteri, e i Lepidotteri sono mag-giormente presenti nelle catture della trappola, anche se non mancano rappresentati di altri ordi-ni di insetti e di artropodi. Nel 2017 è stato completato lo studio degli Ime-notteri Crisididi catturati nel 2016 dalle quattro 14 / Sez. Scientifica
The present study is based on chrysidid samples in the subfamily Chrysidinae collected from vario... more The present study is based on chrysidid samples in the subfamily Chrysidinae collected from various parts of Turkey since the 1970s. A total of 90 species and subspecies are recognized in seven genera: Chrysidea (
Contribution to the study of Hymenoptera Apoidea of Elba Island Between 2008 and 2016 we captured... more Contribution to the study of Hymenoptera Apoidea of Elba Island Between 2008 and 2016 we captured and studied the Hymenoptera of superfamily Apoidea of Elba Island (Tuscany). 38 sites were investigated at different times. In a set of 576 individuals we found 141 species (about 15% of Italian Apoidea), belonging to six families: Colletidae (12 species), Andrenidae (21), Halictidae (41), Megachilidae (40), Anthophoridae (19), Apidae (8). The structure of this sample fits very well to the lognormal distribution and the statistical extrapolation suggests a community of 153 Apoidea species on Elba Island, while for the di Pisa e Livorno province we expect from Lognormal distribution about 423 Apoidea species. INTRODUZIONE Il territorio dell'isola d'Elba si è separato dalla costa toscana con la risalita del livello del mare di oltre 140 m al termine dell'ultima glaciazione, diventando un'isola circa 13000 anni dal presente (Siddall et al., 2003, Lambeck & Bard, 2000). Per quanto riguarda il popolamento degli Insetti Imenotteri, questa relativamente recente insularità è evidenziata dalla presenza degli Imenotteri mutillidi che, essendo le femmine attere, hanno difficoltà a colonizzare le isole in assenza di un collegamento terrestre (Pagliano, 2014). Studiando la fauna entomologica dell'Elba ci si aspetta quindi di trovare un'alta percentuale di specie presenti anche lungo la costa toscana. Per la stabilità dei biotopi naturali gli insetti impollinatori svolgono un ruolo fondamentale garantendo la conservazione e rigenerazione della flora. Tra gli impollinatori le api selvatiche (Imenotteri della superfamiglia Apoidea) sono i più 1 Università degli Studi, Pisa.
RIASSUNTO In precedenza due sole specie di Crisididi erano segnalate dell'isola di Montecristo. C... more RIASSUNTO In precedenza due sole specie di Crisididi erano segnalate dell'isola di Montecristo. Con la pre-sente indagine il numero delle specie sale a nove. Questo risultato è in migliore accordo con l'estra-polazione della relazione Specie-Area (SAR), che suggerisce la probabile presenza a Montecristo di circa 14-15 specie. Dall'analisi della composizione della popolazione si evidenzia una maggiore affi-nità con la fauna della Corsica per la presenza di specie endemiche del complesso Sardo-Corso. A Montecristo sono stati catturati numerosi esemplari di due specie di Scoliidae: Megascolia flavifrons (Fabricius, 1775), Scolia hirta unifasciata Cyrillo,1787 ed una di Tiphiidae: Meria tripunctata Rossi, 1790. Non è stata confermata la presenza di Scolia hirta hirta (Schrank, 1781) la cui eventuale pre-senza sintopica era problematica. È stata invece trovata una particolare forma di colore di Scolia hirta unifasciata, che presenta una piccola macchia gialla sul disco del secondo tergite del metasoma. Essa può essere stata confusa con la ssp. nominale ed è stata riscontrata anche in Corsica, dove sembra esse-re molto rara. La presenza della famiglia Gasteruptiidae è confermata a Montecristo dalla cattura di due specie del genere Gasteruption Latreille 1796. È inoltre confermata la presenza di dodici specie di Imenotteri Pompilidi. Dall'analisi complessiva delle specie osservate, si evidenzia una maggiore affinità con la fauna della Corsica per la presenza di endemismi del complesso Sardo-Corso. Parole chiave: Arcipelago Toscano, checklist, Corsica, segnalazioni inedite SUMMARY Contribution to the study of arthropods of Montecristo Island: Hymenoptera Chrysididae, Scoliidae and Tiphiidae. Seven new records increase to nine the number of Chrysididae species observed on Monte-cristo island. The statistical analysis based on the species/area relationship suggests the presence of about 14-15 species. The presence of Sardo-Corsican endemisms evidences the closer similarity with the corsi-can population. The Scolioidaea species found in Montecristo Island are: Megascolia flavifrons (Fabri-cius, 1775), Scolia hirta unifasciata Cyrillo, 1787 and Meria tripunctata Rossi, 1790 of family Tiphiidae.
RIASSUNTO Nel 1998-2012 sono state catturate a Montecristo ventotto specie di Imenotteri Apoidei.... more RIASSUNTO Nel 1998-2012 sono state catturate a Montecristo ventotto specie di Imenotteri Apoidei. Con le segnalazioni precedenti il numero delle specie di Montecristo sale a trentuno, in buon accordo con l'estrapolazione statistica che prevede la presenza di circa 37 specie. Quattro specie, già segnalate in passato non sono state ritrovate e la loro presenza a Montecristo deve essere confermata. Parole chiave: Checklist, Imenotteri Apoidei, Arcipelago Toscano SUMMARY Contribution to the study of Hymenoptera Apoidea of the Montecristo Island. Hymenoptera Apoidea detected on the Montecristo Island between 1998 and 2012 are represented by 28 species. Considering also previous data, the Montecristo Apoidea fauna results composed of 31 species, but the presence of four species is not confirmed. The statistical inference of our data suggests a population of 37 Apoidea species on Montecristo INTRODUZIONE Delle sette isole che formano l'Arcipelago Toscano, Montecristo è la più isolata, distando rispettivamente 60 km dalla Corsica, 60 km dalla costa tosca-na, 43 km dall'isola del Giglio e 41 km dall'isola d'Elba. Montecristo è un plu-tone granitico formatosi circa 7 milioni d'anni fa. L'isola è interamente mon-tuosa con il massimo di 645 m raggiunto dal "Monte della Fortezza". Il clima è tipicamente mediterraneo con inverni miti e ventosi. Per superficie (10,4
Quaderno di Studi e Notizie di Storia Naturale della Romagna, 2019
[On the genus Smicromyrme in Sardinia, with description of a new species (Insecta: Hymenoptera: M... more [On the genus Smicromyrme in Sardinia, with description of a new species (Insecta: Hymenoptera: Mutillidae)] One of the authors (FS) placed two Malaise traps in a vegetable garden at Oliena (Sardinia). Among the collected material there is a Smicromyrme male who belongs to a new species. Previously the authors described Smicromyrme corriasi (Pagliano, 2013) from the same locality and from the same Malaise traps. Hereinafter is described the ♂ of the new species, whose female is unknown. A dichotomous key to males of the 12 Smicromyrme species known from Sardinia is provided. Except S. asinarensis, S. corriasi, S. opistomelas and S. olienensis n. sp. the other entities are also present in Corsica. Riassunto Si descrive Smicromyrme olienensis sp. n. e si fornisce la tabella dicotomica delle specie di Smicromyrme presenti in Sardegna, in italiano e in inglese. La Sardegna continua a riservare sorprese geo-faunistiche, nonostante numerose ricerche entomologiche effettuate da A. Costa nel millennio passato, i cui risultati sono stati illustrati in 6 parti, la prima delle quali nel 1882. Nello studio di Mutillidi raccolti da noi stessi e altri entomologi sardi abbiamo riscontrato sull'isola la presenza di specie in precedenza note soltanto della penisola italiana o della Corsica. Altre due specie sono risultate nuove per la scienza: Smicromyrme corriasi (Pagliano, 2013) e S. olienensis sp. n. descritta nel presente lavoro. Introduzione Uno di noi (FS) ha posizionato due trap Malaise ad Oliena, in Sardegna, nell'orto del signor Corrias e tra il materiale raccolto vi è un maschio di Smicromyrme che appartiene ad una nuova specie. In precedenza abbiamo già descritto Smicromyrme corriasi (Pagliano, 2013) proveniente dalla stessa località e dalle stesse trap Malaise. Descriviamo in prosieguo il ♂ della nuova specie la cui femmina è
Quaderno di Studi e Notizie di Storia Naturale della Romagna, 2018
[A new species of Astomyrme Schwartz, 1984 from southern Italy (Insecta: Hymenoptera: Mutillidae)... more [A new species of Astomyrme Schwartz, 1984 from southern Italy (Insecta: Hymenoptera: Mutillidae)] Astomyrme meridionalis new species from Apulia and Calabria is described, based on male specimens only, because the female is still unknown. A specimen of this species from Calabria, captured by a Malaise trap in the botanical garden of Calabria University at Arcavacata di Rende (Cosenza), had been wrongly identified as Smicromyrme ausonia Invrea in Strumia & Pagliano (2007). Its comparison with more specimens collected in Apulia by one of the authors (MMP) made it possible a thorough study and the identification of the new species. A key to the crcum-Mediterranean species of Astomyrme is given both in Italian and in English.
Naturalista sicil., S. IV, XLII (2), 2018, pp. 41-51, 2018
Contribution to the study of Macrolepidoptera of the Montecristo Island (Insecta Lepidoptera). A ... more Contribution to the study of Macrolepidoptera of the Montecristo Island (Insecta Lepidoptera). A review of the published data, and the study of specimens captured with a Malaise trap operating near “Cala Maestra” in the Montecristo Island (Italy), during the years 2011-2012 has evidenced the presence on the island of 102 species of Macrolepidoptera, belonging to the folloving families: Lasiocampidae (1 species), Sphingidae (2), Pieridae (3), Lycaenidae (2), Nymphalidae (4), Drepanidae (1), Geometridae (36), Noctuidae (49), Lymantriidae (1), Arctiidae (3). The Lognormal interpolation suggests a population of the island of 112 species, with a 90% confidence interval of 77-127.
A list of cuckoo wasps of the tribe Elampini (Hymenoptera, Chrysididae) collected from southern I... more A list of cuckoo wasps of the tribe Elampini (Hymenoptera, Chrysididae) collected from southern Iran is presented. It includes 24 species and subspecies belonging to 6 genera. Of these, 15 species are newly recorded for Iran. Hedychridium monochroum farsensis Strumia & Fallahzadeh ssp. nov. is described, illustrated, and the specific characters that distinguish it from related species are given. The synonymy of Hedychridium moricei chrysurum Linsenmaier, 1969 with Hedychridium moricei davydovi (Semenov, 1967) is rejected. Moreover, an updated list of all known species of Elampini from Iran is also included. The total number of Iranian Elampini now increased to 86 species and subspecies in 8 genera.
The present study provides information about the family Chrysididae (Hymenoptera, Chrysidoidea) c... more The present study provides information about the family Chrysididae (Hymenoptera, Chrysidoidea) collected from Fars province, southern Iran. All specimens were collected by Malaise trap during years 2013-2014. Twenty eight species, belonging to 12 genera and 2 subfamilies Cleptinae and Chrysidinae were identified and recorded. Among them, Hedychrum rutilans viridiauratum MOCSÁRY, 1889, Holopyga ignicollis DAHLBOM, 1854, Chrysis altaica MOCSÁRY, 1912, C. clarinicollis LINSENMAIER, 1951, C. stilboides SPINOLA, 1838 and C. verna DAHLBOM, 1854 are newly recorded from Iran. Distributional data for each species are also included.
Trichrysis baratzsensis sp. nov., from Lago Baratz (Sassari province, Sardinia), is described and... more Trichrysis baratzsensis sp. nov., from Lago Baratz (Sassari province, Sardinia), is described and compared with all other Palaearctic congeners. A key for the identification of Mediterranean Trichrysis species is also provided.
Haba persica Strumia & Fallahzadeh sp. n. (Hymenoptera: Chrysididae: Elampini),
from mountains in... more Haba persica Strumia & Fallahzadeh sp. n. (Hymenoptera: Chrysididae: Elampini), from mountains in southwestern Iran, is described and illustrated.
Four species of the genus Haba are reviewed. New combination is proposed for Haba colonialis (Moc... more Four species of the genus Haba are reviewed. New combination is proposed for Haba colonialis (Mocsáry, 1911), comb. nov. (from Holopyga). The synonymy between Holopyga colonialis and Holopyga beaumonti Balthasar, 1953 is not supported. Key to the species is given.
poster XV Congresso Nazionale di Scienze Planetarie, Firenze, 2019
A filter made of an array of equidistant holes is described. It can allow to improve the image co... more A filter made of an array of equidistant holes is described. It can allow to improve the image contrast and to superimpose bright spectra to the usual images. A few preliminary tests have been performed, and a more thorough testing and analysis is required to qualify the potential of the method and define its applications. The use of a quantum filter in astronomical imaging 1-THEORY Multiple interference between periodic functions offers interesting improvement to detection of weak signals. The sum of same frequency N functions has a peak increasing as N2 he and contrast i s proportional to 1/ N2. Any device combining N times a signal has a clear advantage against one summing only N=2, as in the Michelson interferometer. If we consider a linear array of N equidistant holes (distance b) on a plane screen, the intensity distribution (or photon presence probability) is those of a diffraction grating, namely where í µí¼ is the angle to the normal and λ the wavelength. Note that above function is periodic, that the peaks height is proportional to N^2, their width is proportional to 1/N and that the integral over a period is independent from N. Thus the image contrast increases as N. If we consider now a square array of NxN equidistant holes, the interference image intensity is that of two crossed transmitting gratings (Sommerfeld, Optics p.185, Academic Press 1954) and we obtain the following intensity distribution, for which the peak intensity and the contrast are proportional to N^4:. 4-CONCLUSIONS Simple theoretical considerations concerning interference optics led us to conceive a 2D grating array as a filter capable to improve the contrast if close stellar systems; in principle an useful tool also to observe exoplanets. We have built a low-cost square filter, testing it with small telescopes, with not favorable weather conditions. In spite of the limited experimental conditions and apparatus, we obtained encouraging results, supporting a further thorough investigation. However, the collaboration of professional observers and of experts in astronomical technologies, which we are willing to obtain, will be required for further steps. 2-OBSERVATIONAL TESTS (S.Marcello Pistoiese) The above theoretical considerations encouraged us to do some preliminary tests, to verify whether the potential advantages in terms of contrast (and, maybe, resolution) can be obtained with a filter located in the optical path of a real telescope. In principle the improved contrast may even favor the observation of extrasolar planets. One of the major concerns is connected to the possible effects of the astronomical seeing. To perform these tests we have built a square filter, by combining two Ronchi Rulings (1 inch, 100 l/inch). The filter has been used with the 60 cm F4 telescope of the Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese. Images have been taken of a few stellar fields, during a night characterized by a severe seeing (more than 3"). Among the others, the double star WDS HJ 3255 has been observed. We report here the images obtained without and with the filter. The image with the filter is darker (due to the 75% absorption of the light). In the image the bright objects appear surrounded by diffraction lines. More important, the two components of the double star are more clearly resolved. Within the limits of our test, we are encouraged to continue the analysis. 3-OBSERVATIONAL TESTS (Pisa) Other tests have been performed in Pisa, by means of a 20cm Celestron telescope (usually devoted to teaching and outreach purposes). Tests have been performed with the filter described avove and with another filter, obtained as a spare material from an experiment in the field of fundamental physics (XXXX), with a good precision but with a triangular grating geometry. The wide field of the telescope (FX) resulted in a different sort of figures, with evidence of the diffraction lines, cretaing a series of spectra around the central image. We roport here two images, one referred to Rigel (with the possible resolution of a companion) , and another referred to Canopus, putting into evidence the perfect correspondence of the observed geometry of the diffraction lines with the expected one.
Gli Imenotteri italiani della famiglia Chrysididae sono ben conosciuti e la scoperta di una nuova... more Gli Imenotteri italiani della famiglia Chrysididae sono ben conosciuti e la scoperta di una nuova specie è poco probabile. Tuttavia nel comune di Fauglia (PI) è stato catturato un esemplare del genere Hedychri-dium appartenente ad una specie non ancora descritta. L'esemplare fu catturato con una trappola ad acqua su un terreno nudo di un cantiere edile. In seguito questo terreno è stato urbanizzato rendendolo non più adatto alla nidificazione degli Imenotteri. Non è stato quindi più possibile catturare altri esem-plari della nuova specie, che si spera possa però sopravvivere in altri biotopi più favorevoli del territorio circostante.
Gli Imenotteri italiani della famiglia Chrysididae sono ben conosciuti e la scoperta di una nuova... more Gli Imenotteri italiani della famiglia Chrysididae sono ben conosciuti e la scoperta di una nuova specie è poco probabile. Tuttavia nel comune di Fauglia (PI) è stato catturato un esemplare del genere Hedychri-dium appartenente ad una specie non ancora descritta. L'esemplare fu catturato con una trappola ad acqua su un terreno nudo di un cantiere edile. In seguito questo terreno è stato urbanizzato rendendolo non più adatto alla nidificazione degli Imenotteri. Non è stato quindi più possibile catturare altri esem-plari della nuova specie, che si spera possa però sopravvivere in altri biotopi più favorevoli del territorio circostante.
Proceedings of “Codice Armonico 2018”, Edizioni ETS (Pisa),, 2018
Negli anni 2015, 2016 e 2017 gli Imenotteri Apoidei della riserva naturale di Monterufoli-Caselli... more Negli anni 2015, 2016 e 2017 gli Imenotteri Apoidei della riserva naturale di Monterufoli-Caselli (Pisa) sono stati raccolti e studiati per mezzo di trappole di tipo Malaise. Le trappole furono collocate al Poggio di Acquaferrata (Riserva di Caselli, 43o13’46”N-10o41’57”E, 250 m SLM) ed in località “I Forti”(Riserva di Monterufoli, 43o15’58”N-10o43’37”E, 236 m slm). Complessivamente sono stati catturati 3835 esemplari appartenenti a 237 specie di Apoidei. L’estrapola- zione statistica indica la presenza nella riserva di una popolazione di 278 ± 10 specie. La riserva naturale di Monterufoli-Caselli (Pisa) mostra quindi una notevole ricchezza di specie ed è pertanto da ritenersi un “hotspot” di biodiversità per gli Imenotteri Apoidei.
A filter (delta filter) made of a square array of equidistant holes is described. The transmissio... more A filter (delta filter) made of a square array of equidistant holes is described. The transmission of this filter would be used to record the spectra of faint sources or to largely improve the images contrast to allow the direct observation of exoplanets of nearby stars.
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from mountains in southwestern Iran, is described and illustrated.
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Complessivamente sono stati catturati 3835 esemplari appartenenti a 237 specie di Apoidei. L’estrapola- zione statistica indica la presenza nella riserva di una popolazione di 278 ± 10 specie. La riserva naturale di Monterufoli-Caselli (Pisa) mostra quindi una notevole ricchezza di specie ed è pertanto da ritenersi un “hotspot” di biodiversità per gli Imenotteri Apoidei.