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Marta Perrone

    Marta Perrone

    • Corso di perfezionamento post-lauream in Bioetica, presso l'Università degli studi di Padova. Laurea magistrale in Politica internazionale e diplomazia, conseguita presso l'Università degli studi di Padova. La mia tesi riguardava la legge italiana sulla procreazione medicalmente assistita. Laurea triennale in Scienze politiche, relazioni internazionali... moreedit
    Sul piano legislativo-giuridico è stata confermata la piena liceità della PGD, sulla cui moralità, tuttavia, perdurano ancora dei dubbi. Ci preme ribadire, però, che tali interrogativi etici non dovrebbero riguardare la tecnica in sé, che... more
    Sul piano legislativo-giuridico è stata confermata la piena liceità della PGD, sulla cui moralità, tuttavia, perdurano ancora dei dubbi. Ci preme ribadire, però, che tali interrogativi etici non dovrebbero riguardare la tecnica in sé, che ha, come abbiamo visto, uno scopo meramente diagnostico, quanto la possibile successiva scelta di procedere o meno con l'impianto in utero degli embrioni malati. E titolare di questa decisione deve essere, ad ogni modo, la sola donna aspirante madre, in accordo con le sue convinzioni morali, religiose e/o di coscienza e in relazione alla qualità della sua salute psico-fisica, senza alcuna imposizione esterna.
    Considerare la PGD un diritto significa garantire una maternità pienamente consapevole, rendere effettivo il principio di autodeterminazione e di capacità decisionale in merito al nostro corpo ed ampliare il concetto giuridico ed etico di responsabilità genitoriale.
    Research Interests:
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    Proposito di quest’elaborato, che nasce dalla volontà di approfondire lo studio delle categorie politiche da un’ottica filosofica, sarà non soltanto di descrivere le tematiche salienti della riflessione rancièriana, ma di farlo alla luce... more
    Proposito di quest’elaborato, che nasce dalla volontà di approfondire lo studio delle categorie politiche da un’ottica filosofica, sarà non soltanto di descrivere le tematiche salienti della riflessione rancièriana, ma di farlo alla luce della realtà storica, dimostrando le problematicità che essa solleva e le questioni che lascia in sospeso, ponendo particolare attenzione alla questione della democrazia e della sua effettiva esistenza.
    Il testo si struttura in due parti, composte rispettivamente da due capitoli dedicati agli aspetti sopra citati e da uno dedicato alla materia dei diritti umani, a cui Rancière si è avvicinato solo di recente.
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