Nel giugno 2003, nell’ambito delle Ferie delle Messi, si realizzò una rievocazione della pittura ... more Nel giugno 2003, nell’ambito delle Ferie delle Messi, si realizzò una rievocazione della pittura infamante più antica che sappiamo essere stata realizzata a San Gimignano (1274), quella dell’uccisione di Schiavo Paltone da parte del fratello Nasca tramite un suo servo. Il pittore sangimignanese Andreuccetti Alessandro dipinse un acquerello sulla vicenda che fu esposto ai piedi della facciata della Pieve, e il prof. Gherardo Ortalli tenne una conferenza, interessantissima, non soffermandosi però sui fatti che nei secoli hanno prodotto a San Gimignano altri affreschi del genere. Ho pensato invece di fare l’inverso, rimandando al prof. Ortalli per i caratteri generali del fenomeno, per puntualizzare solo, brevemente, gli episodi conosciuti relativi a San Gimignano. L’anno successivo, il 12 giugno 2024, sempre nell’ambito della annuale Ferie delle Messi, ho tenuto una conferenza sotto le Logge dell’antico palazzo del Podestà in Piazza Duomo, con l’intrigante titolo, scelto da Marco Lisi in verità, de Il Compromesso storico tra guelfi e ghibellini del 1267. Alle origini della pittura infamante. I documenti sangimignanesi. Rispetto alla precedente stesura dell’argomento il nuovo testo, che esposi in quella occasione, presenta alcune correzioni e completamenti che qui di seguito publico in una nuova edizione del saggio.
Qui si riporta solamente, il Cap. 3, da p. 9 a p. 15, della versione originale del settembre 2023... more Qui si riporta solamente, il Cap. 3, da p. 9 a p. 15, della versione originale del settembre 2023 di cui alla fig. 1, aggiungendo sostanzialmente solo la nota 39 bis e la fig. 19 bis.
Nel giugno 2003, nell’ambito delle Ferie delle Messi, venne organizzata la rievocazione della pit... more Nel giugno 2003, nell’ambito delle Ferie delle Messi, venne organizzata la rievocazione della pittura più antica realizzata a San Gimignano (1274), quella dell’uccisione di Schiavo Paltone da parte del fratello Nasca tramite un suo servo. Il pittore sangimignanese Andreuccetti Alessandro dipinse un acquerello che fu esposto ai piedi della facciata della Pieve, e il prof. Gherardo Ortalli tenne una importante conferenza sul fatto in questione tralasciando però fatti analoghi che nei secoli hanno prodotto a San Gimignano altre pitture del genere. Ho pensato, in questa occasione, di fare l’inverso, rimandando al prof. Ortalli per i caratteri generali del fenomeno e puntualizzare gli episodi conosciuti relativi a San Gimignano.
Mi è stato chiesto. recentemente, di ricercare notizie sulla frazione di S. Donato di San Gimigna... more Mi è stato chiesto. recentemente, di ricercare notizie sulla frazione di S. Donato di San Gimignano, allo scopo di poterne trarre un pamphlet sulla storia locale per assecondare quella fase turistica che tutto il borgo di San Donato sta attraversando (comprendendo le antiche origini con i resti importanti che sono rimasti, e non dimenticando quelle notizie ancora vive per il loro recente passato controverso). Doveva trattarsi di un racconto abbastanza scontato, in linea con le vicende medievali di San Gimignano. Mi sono trovato invece di fronte ad una storia che viene da lontano e con riferimenti ad altri luoghi e a personaggi che non potevo ignorare (Folgòre da San Gimignano è uno di questi), nonché a fatti che sono ancora nella memoria delle persone. Ciascun luogo ha avuto un passato, e poi, attraverso una evoluzione più o meno lunga, più o meno complessa, più o meno importante, ha raggiunto la situazione attuale. Quando mi appresto a descrivere un luogo e le sue vicende, cerco di arrivare quanto più lontano nel tempo in maniera da comprendere le fasi della sua storia, convinto come sono, che ciascun periodo è figlio del precedente che, invariabilmente, lascia su quel terreno delle tracce; talvolta queste rimangono nascoste sotto vicende meno conosciute, o addirittura sconosciute. Ma compito di che si impegna a parlare di un sito è quello di trarle fuori, di legarle alle precedenti conosciute e di prepararle per le prossime che verranno. Del resto è una mia caratteristica, già manifestata nei numerosi argomenti che ho toccato in precedenza: dalle vicende dei frati Minori di S. Gimignano, a quelle degli Agostiniani e dei Domenicani, a quelle della chiesa di S. Lorenzo in Ponte, o quella della chiesa di S. Matteo, poi Santo Bartolo, ecc. ecc. In tutti questi casi, e in altri, ho sempre iniziato dalla prime notizie conosciute, e terminato, talvolta, con quelle dopo il passaggio della seconda guerra. Il saltare volutamente un periodo storico, o ignorarlo per non discutere punti di vista non ortodossi, o, peggio ancora, controversi, non fa parte del mio modo di fare, e mette in dubbio anche sulla correttezza di vicende già conosciute e narrate.
Saggio originariamente pubblicato dall’autore in, Sant’Agostino di San Gimignano, le secolari vic... more Saggio originariamente pubblicato dall’autore in, Sant’Agostino di San Gimignano, le secolari vicende, (Poggibonsi, Progetto Lavoro Onlus, 2004), Scheda 3, pagine 264-267. Il rinvenimento di ulteriori notizie nell’aprile 2021 hanno consigliato la nuova pubblicazione del piccolo saggio con le altre notizie rinvenute.
San Gimignano e le sue Mura - Seconda parte - la decadenza, 2020
Con la perdita di ogni funzione militare il sistema difensivo creato in trecento anni di storia p... more Con la perdita di ogni funzione militare il sistema difensivo creato in trecento anni di storia perde importanza e si avvia ad un progressivo decadimento, fino a diventare una miniera di materiali da costruzione
Lo sviluppo del Borgo sulla via Francigena con le progressive fortificazioni alla ricerca della p... more Lo sviluppo del Borgo sulla via Francigena con le progressive fortificazioni alla ricerca della propria autonomia; lo sviluppo e la nascita delle mura e dell'impianto urbanistico della città fra l'autonomia comunale e la dominazione fiorentina
Mucchio di San Gimignano, le Leggende e la Storia, 2020
Le vicende storiche di Mucchio, antico castello di San Gimignano avvolto nelle leggende,, poi mon... more Le vicende storiche di Mucchio, antico castello di San Gimignano avvolto nelle leggende,, poi monastero dell' ordine di Camaldoli, fra i vescovi di Volterra e la repubblica Fiorentina
Le innumerevoli istituzioni religiose nate fin dal medioevo vedono la loro fine in tre momenti di... more Le innumerevoli istituzioni religiose nate fin dal medioevo vedono la loro fine in tre momenti diversi; con Pietro Leopoldo, con Napoleone e poi con il Regno d'Italia. Nel saggio se ne tratteggiano le vicende
Si narrano le vicende storiche del convento di Sant'Agostino, dal suo primo insediamenti in Racci... more Si narrano le vicende storiche del convento di Sant'Agostino, dal suo primo insediamenti in Racciano aql trasferimento in San Gimignano, fino alla soppressione napoleonica, e poi, alla rifondazione del convento all'inizio del Novecento. Molti documenti in appendice, molte Schede di approfondimento su singoli avvenimenti e opere d'arte; molte fotografie e riproduzioni
Proprietà fondiarie di altre famiglie sangimignanesi; Decreto di Pietro Leopoldo del 1776 sulla c... more Proprietà fondiarie di altre famiglie sangimignanesi; Decreto di Pietro Leopoldo del 1776 sulla comunità di San Gimignano, Fonti, bibliografia, Indici
Appendice, docum. A, Schede dei 50 maggiori patrimoni fondiari di San Gimignano, con dettaglio po... more Appendice, docum. A, Schede dei 50 maggiori patrimoni fondiari di San Gimignano, con dettaglio poderi.
Le stime del 1536, territorio e prodotti, proprietà dei privati, cittadini fiorentini e scheda de... more Le stime del 1536, territorio e prodotti, proprietà dei privati, cittadini fiorentini e scheda dei 50 maggiori patrimoni fondiari di San Gimignano.
Le fonti archivistiche,i dati documentali, considerazioni sugli Enti di san Gimignano, Patrimonio... more Le fonti archivistiche,i dati documentali, considerazioni sugli Enti di san Gimignano, Patrimonio ecclesiastico, beni dotali, contratti di livello.
Nel giugno 2003, nell’ambito delle Ferie delle Messi, si realizzò una rievocazione della pittura ... more Nel giugno 2003, nell’ambito delle Ferie delle Messi, si realizzò una rievocazione della pittura infamante più antica che sappiamo essere stata realizzata a San Gimignano (1274), quella dell’uccisione di Schiavo Paltone da parte del fratello Nasca tramite un suo servo. Il pittore sangimignanese Andreuccetti Alessandro dipinse un acquerello sulla vicenda che fu esposto ai piedi della facciata della Pieve, e il prof. Gherardo Ortalli tenne una conferenza, interessantissima, non soffermandosi però sui fatti che nei secoli hanno prodotto a San Gimignano altri affreschi del genere. Ho pensato invece di fare l’inverso, rimandando al prof. Ortalli per i caratteri generali del fenomeno, per puntualizzare solo, brevemente, gli episodi conosciuti relativi a San Gimignano. L’anno successivo, il 12 giugno 2024, sempre nell’ambito della annuale Ferie delle Messi, ho tenuto una conferenza sotto le Logge dell’antico palazzo del Podestà in Piazza Duomo, con l’intrigante titolo, scelto da Marco Lisi in verità, de Il Compromesso storico tra guelfi e ghibellini del 1267. Alle origini della pittura infamante. I documenti sangimignanesi. Rispetto alla precedente stesura dell’argomento il nuovo testo, che esposi in quella occasione, presenta alcune correzioni e completamenti che qui di seguito publico in una nuova edizione del saggio.
Qui si riporta solamente, il Cap. 3, da p. 9 a p. 15, della versione originale del settembre 2023... more Qui si riporta solamente, il Cap. 3, da p. 9 a p. 15, della versione originale del settembre 2023 di cui alla fig. 1, aggiungendo sostanzialmente solo la nota 39 bis e la fig. 19 bis.
Nel giugno 2003, nell’ambito delle Ferie delle Messi, venne organizzata la rievocazione della pit... more Nel giugno 2003, nell’ambito delle Ferie delle Messi, venne organizzata la rievocazione della pittura più antica realizzata a San Gimignano (1274), quella dell’uccisione di Schiavo Paltone da parte del fratello Nasca tramite un suo servo. Il pittore sangimignanese Andreuccetti Alessandro dipinse un acquerello che fu esposto ai piedi della facciata della Pieve, e il prof. Gherardo Ortalli tenne una importante conferenza sul fatto in questione tralasciando però fatti analoghi che nei secoli hanno prodotto a San Gimignano altre pitture del genere. Ho pensato, in questa occasione, di fare l’inverso, rimandando al prof. Ortalli per i caratteri generali del fenomeno e puntualizzare gli episodi conosciuti relativi a San Gimignano.
Mi è stato chiesto. recentemente, di ricercare notizie sulla frazione di S. Donato di San Gimigna... more Mi è stato chiesto. recentemente, di ricercare notizie sulla frazione di S. Donato di San Gimignano, allo scopo di poterne trarre un pamphlet sulla storia locale per assecondare quella fase turistica che tutto il borgo di San Donato sta attraversando (comprendendo le antiche origini con i resti importanti che sono rimasti, e non dimenticando quelle notizie ancora vive per il loro recente passato controverso). Doveva trattarsi di un racconto abbastanza scontato, in linea con le vicende medievali di San Gimignano. Mi sono trovato invece di fronte ad una storia che viene da lontano e con riferimenti ad altri luoghi e a personaggi che non potevo ignorare (Folgòre da San Gimignano è uno di questi), nonché a fatti che sono ancora nella memoria delle persone. Ciascun luogo ha avuto un passato, e poi, attraverso una evoluzione più o meno lunga, più o meno complessa, più o meno importante, ha raggiunto la situazione attuale. Quando mi appresto a descrivere un luogo e le sue vicende, cerco di arrivare quanto più lontano nel tempo in maniera da comprendere le fasi della sua storia, convinto come sono, che ciascun periodo è figlio del precedente che, invariabilmente, lascia su quel terreno delle tracce; talvolta queste rimangono nascoste sotto vicende meno conosciute, o addirittura sconosciute. Ma compito di che si impegna a parlare di un sito è quello di trarle fuori, di legarle alle precedenti conosciute e di prepararle per le prossime che verranno. Del resto è una mia caratteristica, già manifestata nei numerosi argomenti che ho toccato in precedenza: dalle vicende dei frati Minori di S. Gimignano, a quelle degli Agostiniani e dei Domenicani, a quelle della chiesa di S. Lorenzo in Ponte, o quella della chiesa di S. Matteo, poi Santo Bartolo, ecc. ecc. In tutti questi casi, e in altri, ho sempre iniziato dalla prime notizie conosciute, e terminato, talvolta, con quelle dopo il passaggio della seconda guerra. Il saltare volutamente un periodo storico, o ignorarlo per non discutere punti di vista non ortodossi, o, peggio ancora, controversi, non fa parte del mio modo di fare, e mette in dubbio anche sulla correttezza di vicende già conosciute e narrate.
Saggio originariamente pubblicato dall’autore in, Sant’Agostino di San Gimignano, le secolari vic... more Saggio originariamente pubblicato dall’autore in, Sant’Agostino di San Gimignano, le secolari vicende, (Poggibonsi, Progetto Lavoro Onlus, 2004), Scheda 3, pagine 264-267. Il rinvenimento di ulteriori notizie nell’aprile 2021 hanno consigliato la nuova pubblicazione del piccolo saggio con le altre notizie rinvenute.
San Gimignano e le sue Mura - Seconda parte - la decadenza, 2020
Con la perdita di ogni funzione militare il sistema difensivo creato in trecento anni di storia p... more Con la perdita di ogni funzione militare il sistema difensivo creato in trecento anni di storia perde importanza e si avvia ad un progressivo decadimento, fino a diventare una miniera di materiali da costruzione
Lo sviluppo del Borgo sulla via Francigena con le progressive fortificazioni alla ricerca della p... more Lo sviluppo del Borgo sulla via Francigena con le progressive fortificazioni alla ricerca della propria autonomia; lo sviluppo e la nascita delle mura e dell'impianto urbanistico della città fra l'autonomia comunale e la dominazione fiorentina
Mucchio di San Gimignano, le Leggende e la Storia, 2020
Le vicende storiche di Mucchio, antico castello di San Gimignano avvolto nelle leggende,, poi mon... more Le vicende storiche di Mucchio, antico castello di San Gimignano avvolto nelle leggende,, poi monastero dell' ordine di Camaldoli, fra i vescovi di Volterra e la repubblica Fiorentina
Le innumerevoli istituzioni religiose nate fin dal medioevo vedono la loro fine in tre momenti di... more Le innumerevoli istituzioni religiose nate fin dal medioevo vedono la loro fine in tre momenti diversi; con Pietro Leopoldo, con Napoleone e poi con il Regno d'Italia. Nel saggio se ne tratteggiano le vicende
Si narrano le vicende storiche del convento di Sant'Agostino, dal suo primo insediamenti in Racci... more Si narrano le vicende storiche del convento di Sant'Agostino, dal suo primo insediamenti in Racciano aql trasferimento in San Gimignano, fino alla soppressione napoleonica, e poi, alla rifondazione del convento all'inizio del Novecento. Molti documenti in appendice, molte Schede di approfondimento su singoli avvenimenti e opere d'arte; molte fotografie e riproduzioni
Proprietà fondiarie di altre famiglie sangimignanesi; Decreto di Pietro Leopoldo del 1776 sulla c... more Proprietà fondiarie di altre famiglie sangimignanesi; Decreto di Pietro Leopoldo del 1776 sulla comunità di San Gimignano, Fonti, bibliografia, Indici
Appendice, docum. A, Schede dei 50 maggiori patrimoni fondiari di San Gimignano, con dettaglio po... more Appendice, docum. A, Schede dei 50 maggiori patrimoni fondiari di San Gimignano, con dettaglio poderi.
Le stime del 1536, territorio e prodotti, proprietà dei privati, cittadini fiorentini e scheda de... more Le stime del 1536, territorio e prodotti, proprietà dei privati, cittadini fiorentini e scheda dei 50 maggiori patrimoni fondiari di San Gimignano.
Le fonti archivistiche,i dati documentali, considerazioni sugli Enti di san Gimignano, Patrimonio... more Le fonti archivistiche,i dati documentali, considerazioni sugli Enti di san Gimignano, Patrimonio ecclesiastico, beni dotali, contratti di livello.
Il lavoro si occupa delle vicende della villa di Pulicciano con il suo castello, oggi distrutto, ... more Il lavoro si occupa delle vicende della villa di Pulicciano con il suo castello, oggi distrutto, al confine fra i comuni di Gambassi e San Gimignano; dei contrasti fra il vescovo di Volterra che vantava antichi diritti, e l'ambizioso comune di San Gimignano; fino all'arrivo di Firenze.
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Ho pensato invece di fare l’inverso, rimandando al prof. Ortalli per i caratteri generali del fenomeno, per puntualizzare solo, brevemente, gli episodi conosciuti relativi a San Gimignano.
L’anno successivo, il 12 giugno 2024, sempre nell’ambito della annuale Ferie delle Messi, ho tenuto una conferenza sotto le Logge dell’antico palazzo del Podestà in Piazza Duomo, con l’intrigante titolo, scelto da Marco Lisi in verità, de Il Compromesso storico tra guelfi e ghibellini del 1267. Alle origini della pittura infamante. I documenti sangimignanesi.
Rispetto alla precedente stesura dell’argomento il nuovo testo, che esposi in quella occasione, presenta alcune correzioni e completamenti che qui di seguito publico in una nuova edizione del saggio.
sostanzialmente solo la nota 39 bis e la fig. 19 bis.
Ho pensato, in questa occasione, di fare l’inverso, rimandando al prof. Ortalli per i caratteri generali del fenomeno e puntualizzare gli episodi conosciuti relativi a San Gimignano.
Doveva trattarsi di un racconto abbastanza scontato, in linea con le vicende medievali di San Gimignano. Mi sono trovato invece di fronte ad una storia che viene da lontano e con riferimenti ad altri luoghi e a personaggi che non potevo ignorare (Folgòre da San Gimignano è uno di questi), nonché a fatti che sono ancora nella memoria delle persone.
Ciascun luogo ha avuto un passato, e poi, attraverso una evoluzione più o meno lunga, più o meno complessa, più o meno importante, ha raggiunto la situazione attuale.
Quando mi appresto a descrivere un luogo e le sue vicende, cerco di arrivare quanto più lontano nel tempo in maniera da comprendere le fasi della sua storia, convinto come sono, che ciascun periodo è figlio del precedente che, invariabilmente, lascia su quel terreno delle tracce; talvolta queste rimangono nascoste sotto vicende meno conosciute, o addirittura sconosciute. Ma compito di che si impegna a parlare di un sito è quello di trarle fuori, di legarle alle precedenti conosciute e di prepararle per le prossime che verranno.
Del resto è una mia caratteristica, già manifestata nei numerosi argomenti che ho toccato in precedenza: dalle vicende dei frati Minori di S. Gimignano, a quelle degli Agostiniani e dei Domenicani, a quelle della chiesa di S. Lorenzo in Ponte, o quella della chiesa di S. Matteo, poi Santo Bartolo, ecc. ecc. In tutti questi casi, e in altri, ho sempre iniziato dalla prime notizie conosciute, e terminato, talvolta, con quelle dopo il passaggio della seconda guerra.
Il saltare volutamente un periodo storico, o ignorarlo per non discutere punti di vista non ortodossi, o, peggio ancora, controversi, non fa parte del mio modo di fare, e mette in dubbio anche sulla correttezza di vicende già conosciute e narrate.
Ho pensato invece di fare l’inverso, rimandando al prof. Ortalli per i caratteri generali del fenomeno, per puntualizzare solo, brevemente, gli episodi conosciuti relativi a San Gimignano.
L’anno successivo, il 12 giugno 2024, sempre nell’ambito della annuale Ferie delle Messi, ho tenuto una conferenza sotto le Logge dell’antico palazzo del Podestà in Piazza Duomo, con l’intrigante titolo, scelto da Marco Lisi in verità, de Il Compromesso storico tra guelfi e ghibellini del 1267. Alle origini della pittura infamante. I documenti sangimignanesi.
Rispetto alla precedente stesura dell’argomento il nuovo testo, che esposi in quella occasione, presenta alcune correzioni e completamenti che qui di seguito publico in una nuova edizione del saggio.
sostanzialmente solo la nota 39 bis e la fig. 19 bis.
Ho pensato, in questa occasione, di fare l’inverso, rimandando al prof. Ortalli per i caratteri generali del fenomeno e puntualizzare gli episodi conosciuti relativi a San Gimignano.
Doveva trattarsi di un racconto abbastanza scontato, in linea con le vicende medievali di San Gimignano. Mi sono trovato invece di fronte ad una storia che viene da lontano e con riferimenti ad altri luoghi e a personaggi che non potevo ignorare (Folgòre da San Gimignano è uno di questi), nonché a fatti che sono ancora nella memoria delle persone.
Ciascun luogo ha avuto un passato, e poi, attraverso una evoluzione più o meno lunga, più o meno complessa, più o meno importante, ha raggiunto la situazione attuale.
Quando mi appresto a descrivere un luogo e le sue vicende, cerco di arrivare quanto più lontano nel tempo in maniera da comprendere le fasi della sua storia, convinto come sono, che ciascun periodo è figlio del precedente che, invariabilmente, lascia su quel terreno delle tracce; talvolta queste rimangono nascoste sotto vicende meno conosciute, o addirittura sconosciute. Ma compito di che si impegna a parlare di un sito è quello di trarle fuori, di legarle alle precedenti conosciute e di prepararle per le prossime che verranno.
Del resto è una mia caratteristica, già manifestata nei numerosi argomenti che ho toccato in precedenza: dalle vicende dei frati Minori di S. Gimignano, a quelle degli Agostiniani e dei Domenicani, a quelle della chiesa di S. Lorenzo in Ponte, o quella della chiesa di S. Matteo, poi Santo Bartolo, ecc. ecc. In tutti questi casi, e in altri, ho sempre iniziato dalla prime notizie conosciute, e terminato, talvolta, con quelle dopo il passaggio della seconda guerra.
Il saltare volutamente un periodo storico, o ignorarlo per non discutere punti di vista non ortodossi, o, peggio ancora, controversi, non fa parte del mio modo di fare, e mette in dubbio anche sulla correttezza di vicende già conosciute e narrate.