Timeo
Di Platone
()
Info su questo ebook
L'autore
Platone (in greco antico Πλάτων, traslitterato in Plátōn; Atene, 428 a.C./427 a.C. – Atene, 348 a.C./347 a.C.) è stato un filosofo greco antico. Assieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale.
Traduzione a cura di Francesco Acri (1834 – 1913), filosofo e storico italiano.
Leggi altro di Platone
Il Timeo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMenone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Fedone: ovvero Della immortalità dell'anima Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniParmenide Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSimposio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCritone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCritone e Fedone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFedro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSimposio: Edizione Integrale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlcibiade maggiore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFedone: Edizione Integrale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniApologia di Socrate Valutazione: 5 su 5 stelle5/5L’Alcibiade Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEutifrone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Parmenide: ovvero Delle Idee Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniJone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFedone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Apologia di Socrate Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Timeo
Ebook correlati
Timeo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniElogio della follia: Ediz. integrale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano Valutazione: 3 su 5 stelle3/5I Malavoglia: Ediz. integrale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI dolori del giovane Werther Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Robinson Crusoe: Ediz. integrale Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Della natura delle cose Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSei donne e un libro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa natura delle cose. De rerum natura Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Giovani e altre novelle Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiscorso sull’origine e i fondamenti dell'ineguaglianza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniHeidi: Ediz. integrale Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Giordano Bruno o La religione del pensiero - L’Uomo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIpazia di Alessandria: Libri di testo Le leggendarie donne della storia mondiale, #9 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVisitatori da altri mondi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl giardino segreto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSaggio sulla visione degli spiriti Valutazione: 2 su 5 stelle2/5Le curiosità di Napoli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'origine delle specie Valutazione: 1 su 5 stelle1/5Il Medioevo (secoli XI-XII) - Filosofia (27): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 27 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUfo la conferma: Con un elenco di autorevoli testimonianze raccolte da Roberto Pinotti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLettere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRoma sotto scacco. Da Annibale a Scipione l'Africano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Fascino Di Medusa Tra Arte, Mito E Leggenda Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni400 Ultimo secolo dell'Impero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe vacanze dell'ispettore Rossi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUno, nessuno e centomila Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI fioretti di san Francesco: Premium Ebook con biografia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLezioni di Mitologia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLucrezia Borgia: l'epitalamio di Celio Calcagnini per le sue nozze con Alfonso d'Este: Illustrato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Filosofia per voi
Proverbi Italiani: I migliori proverbi italiani, divisi per regione, nella lingua dialettale e con il loro significato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Medioevo (secoli V-X): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 21 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'attività plastica dei malati mentali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutte le opere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa psicologia della meditazione indiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl linguaggio della vita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLife. La mia storia nella Storia. L'autobiografia di Papa Francesco Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAntichità - La civiltà greca - Filosofia: Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 6 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNatura e Vita Valutazione: 3 su 5 stelle3/5L'arte di conoscere se stessi. Pensieri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDe l'Infinito, Universo e Mondi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEntanglement quantistico e inconscio collettivo. Fisica e metafisica dell'universo. Nuove interpretazioni. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSpinoza e L’Energia: (il terzo attributo della sostanza) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLogos & Pathos: Epistemologie contemporanee a confronto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDi un tono apocalittico adottato di recente in filosofia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAl di là del bene e del male Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Simbologia Massonica Vol.I: Simbologia e Tradizione esoterica liberomuratoria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGli occhi di Gramsci: Introduzione alla vita e alle opere del padre del comunismo italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSette brevi lezioni di filosofia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Sutra del Loto Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Trattato sulla tolleranza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome smettere di pensare troppo: Libera la tua mente da stress e confusione cogliendo il tuo vero potenziale Valutazione: 5 su 5 stelle5/5L’arte di ottenere ragione Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Saggi sull'Idealismo Magico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniArcana Temporis: Le limitazioni dei moderni storici e scienziati nella comprensione della dimensione del sacro e della spiritualità degli antichi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniYI JING (I Ching): Guida alla consultazione diretta e spontanea del libro dei mutamenti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Metodo Claregate Valutazione: 2 su 5 stelle2/5La Filosofia Della Libertà Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Timeo
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Timeo - Platone
.
Timeo
I.
SOCRATE: Uno, due, tre: e dov'è il quarto, caro Timeo, di quelli che convitai ieri, e che oggi mi convitano?
TIMEO: Non sta bene; se no, figurati s'ei non voleva essere qua, in nostra compagnia.
SOCRATE: E se non c’è, tocca a te e a costoro fare anco la parte sua.
TIMEO: Ma sì, e, quanto è da noi, non lasceremo nulla; ché non sarebbe bene se noi altri, per renderti cambio, non convitassimo ancora di buona voglia te che ci hai accolto ieri a banchetto con tanta amorevolezza e larghezza.
SOCRATE: Or vi ricorda egli di quante e quali cose io vi diedi commissione di ragionare?
TIMEO: In parte sì: quelle che no, dacché ci sei, ce le ricorderai tu: o, che è meglio, fa da capo una ripassata, se non ti è grave, acciocché le teniamo più a mente.
SOCRATE: Farò così: de' ragionamenti che io feci ieri su la repubblica, la sostanza su per giù era questa: come avrebbe ella a essere, come i suoi cittadini, perché agli occhi miei fosse bellissima.
TIMEO: E molto ci dilettò, o Socrate, ciò che tu hai detto.
SOCRATE: Ora, la prima cosa, non sceverammo noi gli agricoltori, e le altre arti, da quei che l'hanno a guardare?
TIMEO: Sì.
SOCRATE: E, assegnando noi a ciascuno solo una cura e solo un'arte a lui convenevole, non si disse che coloro ai quali di guerreggiare si appartiene per salvamento di tutti, non hanno altro a essere che guardiani della città, se mai alcuno di fuori o vero di dentro contro a lei si levasse; giudicando benignamente i soggetti loro, come naturali amici, e mostrandosi ai nemici, ai quali s'avvengano, aspri nelle battaglie?
TIMEO: Proprio così.
SOCRATE: E mi par che si disse, che l'anima dei guardiani ha ad essere singolarmente adirosa e savia, acciocché dirittamente siano agli uni benigni, e crudi agli altri.
TIMEO: Sì.
SOCRATE: E l'allevamento? Forse che non hanno a essere allevati in ginnastica, musica, e in tutte le altre discipline che loro si convengano?
TIMEO: Certamente.
SOCRATE: Così allevati, si disse ch'eglino aveano a far ragione di non avere possessione propria né d'oro, né argento, né altra veruna cosa al mondo; ma sì ricevere, come guardiani, una cotale mercede della guardia da quelli medesimi guardati da loro, quanta bastasse a temperati uomini; e spendere e mangiare e fare vita comunemente, avendo sollecitudine alla virtù, d'altro non curandosi.
TIMEO: Le hai dette così.
SOCRATE: E ci ricorda che a cotali uomini convien concordare le donne, sì ch'elle abbiano comuni con essi tutti gli uffici di guerra e di pace.
TIMEO: Sì; così.
SOCRATE: E la generazione dei figliuoli? O non sono elle cose agevoli a ricordare, per la novità, se non altro? Però che ordinammo fossero comuni nozze e figliuoli, ingegnandoci che mai alcuno non conoscesse il figliuolo suo, e tutti si riputassero una famiglia sola: fratelli e sorelle, quelli nati entro a un medesimo spazio di tempo; e quelli nati su su innanzi, padri e madri e avoli; e quelli nati giù giù appresso, figliuoli, e figliuoli de' figliuoli.
TIMEO: Oh, si ricordano!
SOCRATE: E perché il più presto divenissero di natura quanto esser può gentilissimi, non ci ricorda ch'è si disse bisognare che i governatori e le governatrici in comporre le nozze procacciassero segretamente, facendo pur le viste di trar le sorti, che i cattivi uomini si sposassero con cattive femmine, e i buoni con buone; non nascendo così veruno scandalo, da poi che degli sposamenti accagionerebbero il caso?
TIMEO: Ce ne ricorda.
SOCRATE: E che s'hanno ad allevare i figliuoli dei buoni, si disse anco questo, e quelli de' cattivi s'hanno a mischiare nascostamente infra l'altra cittadinanza; e, venendo su, ad essi aver l'occhio; e, quelli che fossero degni, rimenare; e quelli che indegni fossero presso loro, tramutare nel luogo de' rimenati.
TIMEO: Sì.
SOCRATE: Non è questa la sostanza di quello che io sposi ieri? O desideriamo noi ancora alcuna cosa la quale si è lasciata, Timeo mio caro?
TIMEO: No, o Socrate: proprio queste sono le cose che tu hai dette.
II.
SOCRATE: State ora a udire quello che mi sento io dentro, per questa repubblica la quale io vi ho ritratta: mi sento così come colui il quale, riguardando in alcuno luogo animali belli, dipinti o vivi veramente, ma che si posano, sì gli vien voglia di vederli muovere e fare un poco prova, come alla lotta, dei lor belli corpi. Così mi sento io; imperocché molto volentieri udirei alcuno recitare le virtuose prove le quali la repubblica mia fa quando è a gara con le altre repubbliche, e come ella entri in guerra, e, guerreggiando, mostri per fatti e parole, bene combattendo e negoziando, cose degne della disciplina e istituzione sua. Caro mio Crizia ed Ermocrate, io, come io, dispero che possa mai essere buono di laudare uomini e repubblica così fatti. E il caso mio non dee niente meravigliare; ché oggimai io penso così ancora dei poeti antichi e di quelli del tempo novello: non già che io abbia a dispetto la generazione dei poeti, ma sì perché egli è chiaro a ogni uomo, come la gente imitativa quelle cose imiterà agevolissimamente e perfettamente, fra le quali s'è allevata; ma quelle stranie all'allevamento proprio, a tutti forte cosa è bene imitare in fatti e vie più in parole. La generazione dei sofisti la reputo bene valente assai in fare molte orazioni e altre belle cose; ma, vagando essi attorno per le terre e non avendo ferma stanza in niun luogo, temo non possano immaginar le opere che farebbero in guerra e nelle battaglie, e i ragionamenti che avrebbero insieme conversando, uomini filosofi e politici come quelli. Rimangono adunque quelli dell'esser vostro, da poi che per natura hanno le due doti sopraddette, e per ammaestramento. Ecco Timeo, da Locri, città d'Italia ordinata a leggi bellissime, dove per copia di sostanze e gentilezza di sangue non sta dopo a niuno; egli ha avuti là i più ragguardevoli maestrati e onori: e poi egli è già salito su in cima di tutta filosofia, a quello ch'io vedo. Crizia poi conosciamo bene tutti noi di qua, ch'egli di niuna di quelle cose è nuovo, che noi diciamo. E dell'ingegno e avviamenti di Ermocrate è s'ha a credere che siano convenevoli a tutte queste cose, molti facendone certanza. A questo pensando io ieri, dimandandomi voi che vi ragionassi della Repubblica, di presente io vi ebbi soddisfatti; conoscendo che niuno è al mondo, il quale possa meglio di voi, pure che vogliate, compiere il ragionamento: imperocché inducendo voi la Repubblica a onesta guerra, infra i vivi potete voi soli ritrarre le chiare opere sue, degne di lei. Compiuto io quello che voi mi avete commesso, commisi altresì a voi quel che io ora dico. E voi, prendendo consiglio insieme, di concordia mi avete invitato oggi alla vostra volta a graziosa imbandigione di ragionamenti: e però eccomi qua tutto pulito, con la maggiore voglia che niuno mai avesse.
ERMOCRATE: Come disse Timeo, faremo tutto il nostro potere, di buona voglia, caro Socrate; né ci è scusa per trarsi indietro. E però ieri, tosto usciti di qua, giungendo alla casa di Crizia, nelle camere dove noi alloggiamo, e anco per via, ci mettemmo a pensare. Ora non sai tu? Egli ci contò un'istoria antica; va', Crizia, la di' a lui, perché egli veda con noi se fa o non fa.
CRIZIA: La dirò, se così pare anco al nostro compagno, a Timeo.
TIMEO: A me sì, pare.
CRIZIA: Sta' a udire, o Socrate, una molto meravigliosa storia, tutta vera, come una volta raccontolla Solone, dei sette il più savio. Egli era tutto della casa di Dropido, il nostro proavolo, e assai suo dimestico, come dice spesse volte nei suoi canti ei medesimo. Ed egli disse a Crizia, l'avolo nostro, come ci contò di poi quel buon vecchio, che grandi e molto mirabili furono le antiche opere della nostra città, oscurate per il tempo e per la morte subitanea degli uomini; e fra tutte una è più grande, della quale ci conviene oggi fare memoria, e per render grazie a te, e insieme, quasi inneggiando noi alla Dea nella solennità sua, celebrare lei con degne e veraci laudi.
SOCRATE: Tu di' bene; ma qual è cotesta opera non mentovata e nientemeno fatta dalla nostra città anticamente, secondo che raccontò Solone?
III.
CRIZIA: Io dirò quest'antica storia, che udii da uomo non giovine; perché allora Crizia, come disse ei medesimo, era già presso a novant'anni, ed io in su i dieci. Egli era il dì terzo delle feste della Furbizia, il dì dei Fanciulletti, e quello che usati sono di fare ogni volta, si fe' allora: i nostri padri ci posero premi di recitazione di canti.