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ControVerso
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E-book215 pagine2 ore

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Info su questo ebook

La scrittura è stata la mia “terapia”… in questo libro ho messo nero su bianco quanto non sapevo dove mettere… e tutto quello che avevo da dire l’ho scritto in rima… tuttora non saprei proprio in che altro modo scrivere una poesia… la mano parte come un fiume in piena e non conosce barriere né riserve mentali… sono io ed un foglio bianco… bianco come può essere lo splendore della vita… bianco come può esserlo un foglio, bianco… che mi mette a nudo… che non mente… che riflette il mio essere…che mi mostra quello che non voglio vedere… nudo di fronte alla verità delle cose… nudo di fronte all’evidenza… Il mio sogno è continuare a scrivere… poesie, canzoni… sto solo cercando la musica, quella giusta… la tua… MJR
LinguaItaliano
Data di uscita1 apr 2020
ISBN9788835398936
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    Anteprima del libro

    ControVerso - Michele J.Romano

    Michele J.Romano

    ControVerso

    UUID: 4ff08937-7724-427e-9059-9cf5a657b4bf

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    CONTRO VERSO

    MICHELE J. ROMANO

    Copyright © 2020 Michele J.Romano

    Tutti i diritti riservati.

    Prefazione

    …e si, sono di nuovo io… io e i miei " … chi mi conosce sa cosa significano… chi mi conosce sa perché li uso… chi mi conosce sa cosa significa la mia J"… ma la domanda vera è un’altra… chi mi conosce?

    Michele J. Romano, 50enne (circa) Napoletano… scrittore, poeta, autore di testi di canzoni… Ho pubblicato, dal 2005 al 2009, tre raccolte di poesie in rima ed un romanzo prosopoetico… Nella sezione Le Origini, per la mia (e vostra?) gioia troverete tutte, dico tutte, le mie poesie in rima già edite…

    In realtà ho iniziato a scrivere nel lontano 1991… appena 18enne ma già bastonato a dovere, già malinconico… speranzoso ma malinconico… sorridente ma di un sorriso altalenante… un velo che mi sono ritrovato tra capo e collo e che poi col tempo, tanto tanto tempo, è diventato la mia armatura… e quindi la scrittura è stata la mia auto-terapia… le prime amicizie e i primi amori… le prime avventure e, appunto, le prime bastonate… una lunga lunga storia divisa in tanti frammenti, in tante rime… da esperienze che adesso, anche ai miei occhi, potrebbero sembrar banali ma che banali non sono mai state… ve lo assicuro… Ho messo nero su bianco quanto non sapevo dove mettere… e tutto quello che avevo da dire mi veniva da scriverlo in rima… tuttora non saprei proprio in che altro modo scrivere una poesia… la mano partiva come un fiume in piena e non conosceva barriere né riserve mentali… ero io ed un foglio bianco… bianco come poteva essere lo splendore della vita… bianco come poteva esserlo un foglio, bianco…

    Ero pronto a scrivere fiumi e fiumi di parole spinto dalla bellezza di quello splendore… dalla bellezza di quel colore… dalla tristezza di quel candore… dalla sensazione di vuoto che trasmetteva… dalla sensazione di solitudine che rifletteva… bianco, bianco trasparente… che mi metteva a nudo… che non mentiva… che non mi mentiva… che rifletteva il mio vero essere…che mi mostrava quello che non volevo vedere… quello che ero e che non volevo essere… quello che ero e che sapevo di essere… nudo di fronte alla verità delle cose… nudo di fronte all’evidenza… insomma, bianco…

    Dal 2005 ecco che iniziano le pubblicazioni anche se non credevo che avrei mai trovato, un giorno, il coraggio di farlo… troppo personali… troppo intime… ma rileggendole ho pensato (pensato?) quello che ho poi riscontrato in tanti (tanti?) miei lettori… delle mie poesie non si capisce una mazza… detta così sembra una cosa negativa ma ve la spiego meglio… ho scritto di storie personali cercando non tanto di raccontare la storia nel dettaglio quanto invece di trasmettere il sentimento che provavo mentre scrivevo, mentre lo vivevo… rendendole adattabili a tutti i disadattati che mi leggevano… e pare che in molti si siano immedesimati in queste mie storie, leggendole e rileggendole più volte come si fa con l’incomprensibile… leggere, appassionarsi, sentirsi parte della storia e non capire bene il perché… libri da sfogliare random per beccarsi la poesia del giorno che avrebbe potuto far riaffiorare un sentimento celato ai più ma che potevi rivivere nell’intimità della tua stanza… me compreso… le mie poesie ancora oggi per me sono un portale del tempo… le leggo e mi teletrasporto nel momento esatto in cui le ho vissute, rivivendole stavolta ad una distanza di sicurezza, con una rete di salvataggio che prima non avevo…con la consapevolezza di chi ci è già passato... per non dimenticare che tanto di quelle storie è ormai superato…

    Poi un lungo periodo di pausa… pausa di riflessione… ho sempre continuato a riempire i miei cassetti di rime, canzoni, sogni… ma niente più pubblicazioni… dovevo difendere le mie nuove storie… dovevo proteggerle per un po’… e intanto nel 2014 pubblico il libro Sintonizza l’Anima (Edizione Italiana) e Save Mike Soul (Edizione Inglese) che raccoglie tutto il meglio, se di meglio si può parlare, delle mie origini letterarie… per mettere un punto… doveva essere un punto di ripartenza ma per un po’ è stata una fine… la vita ti travolge quando meno te lo aspetti… lo sai, lo metti in conto ma non potrai mai essere pronto… puoi solo combattere e sperare… e la speranza è l’unica cosa che non mi è mai mancata… le ho anche dedicato una poesia intera, se l’è meritata…

    E ora eccomi di nuovo qui a riaprire un cassetto chiuso per troppo tempo… di nuovo io con le mie storie… di nuovo io con le mie rime… Nella sezione Riaprendo il cassetto troverete tutti le mie nuove poesie inedite e nella sezione Ineditando troverete testi già diventati canzoni e altri che credo siano predisposti per diventarlo… perché in fondo la mia idea iniziale, che non è cambiata negli anni, è quella di scrivere canzoni… cosa che ho fatto ma che vorrei continuare a fare… sto solo cercando la musica, quella giusta… la tua…

    Voglio andare dove i sogni diventano realtà

    dove l’aria è come il sale e la ferita brucerà

    MICHELE J. ROMANO

    Ogni riferimento a persone, fatti o cose reali e/o virtuali, è

    puramente casuale… protagonisti compresi…

    Ineditando

    Nel Tranello di un Tormento

    Sei ancora in tempo puoi ancora fermarti

    ma non sai se lo vuoi… non ingannarti

    se avessi voluto… se solo c’avessi provato

    ne saresti già fuori… già l’avresti dimenticato

    ma non è così facile ce l’hai nella testa

    che gira e rigira ogni giorno protesta

    perché cerchi di opporti con quella poca forza che ti resta

    perché vai contro il destino che ti ha fatto una proposta

    proposta indecente al limite del pudore

    ma in te c’è la paura di provare rancore

    verso un destino che al momento ti sembra bastardo

    ma sul quale già sai che saremo sempre in ritardo

    vuoi prendere per mano la tua vita ma non distrarti

    laggiù nemmeno io potrò salvarti

    dovrei prendere il tuo posto ma non ho questo coraggio

    durante la mia vita ne ho avuto già un assaggio

    quel tanto che basta per avere paura

    per scrivere a te che la lotta sarà dura

    E la tua paura più grande è proprio questa

    che un giorno riuscirai in ciò che è nella tua testa

    e finalmente ti libererai di questo peso insostenibile

    e scoprirai che nulla è irraggiungibile

    e che quello che hai sempre provato ad evitare

    è la cosa più bella che ti potesse accadere

    anche se qualcuno potrebbe non capire

    ma in fondo è la tua vita che non devi tradire

    senza sentirti in obbligo con niente e nessuno

    sentendoti sempre un numero uno

    che arrivi sul podio o ultimo nella classifica di gradimento

    abbandonati al tuo istinto… liberati da questo tormento

    Sarai costretto ad andare… sarai costretto a sperare

    sarai costretto a pregare per riuscire a ritornare

    ma ti prego non badare a chi non ti darà appello

    potrebbe essere stupendo steso lì nel tuo tranello

    Luna

    Sguardo perso nel cielo… i miei segreti ti svelo

    sguardo perso nel vuoto inseguendo il tuo moto

    il tuo cerchio di ghiaccio rispecchia il mio cuore

    è mortale il tuo abbraccio ma non sento dolore

    Il mio sguardo si perde nel mantello infinito

    il mio cuore ti cerca in quel cielo stellato

    Ti racconto di me e tu sei li che mi ascolti

    di quegli anni lontani che mi furono tolti

    ti racconto la vita che ha colpito al mio fianco

    della quale oramai dovrei essere stanco

    Mi chiedi se son felice… io un giorno risponderò

    di questa mia cicatrice forse ti parlerò un pò

    il tuo cerchio di ghiaccio rispecchia il mio cuore

    è mortale il tuo abbraccio… io ne sento il calore

    Il tuo specchio riflette i miei pensieri nascosti

    riflessi di un uomo che fino a ieri ero io

    il mio sguardo si perde nell’infinito dell’oblio

    Ti racconto la vita che ha colpito al mio fianco

    della quale oramai sono davvero stanco

    Sguardo perso nel cielo… sguardo perso nel vuoto

    Ho sentito dire…

    Ho sentito dire che nel mondo c’è la guerra

    ho sentito dire non c’è pace sulla Terra

    Io sono un bambino e non dovrei sentire niente

    ma sono un bambino e ho tanti sogni nella mente

    Ho sentito dire che però c’è una speranza

    ho sentito dire che qui serve tolleranza

    ma sono un bambino e nessuno me ne parla

    resta in pace nel tuo mondo e dalla guerra stai alla larga

    Ma io no… io voglio sentire… Ma io no… io voglio sapere

    della fame… della guerra che avvelenano la Terra

    Ma io so… no la speranza… Ma io so che qui dalla mia stanza

    posso urlare… posso fare ed il mondo poi cambiare

    Ho sentito dire ma che ti sei messo in testa

    resta chiuso nella stanza e chiudi la finestra

    ma sono un bambino e rispondo a muso duro

    sono la speranza per salvare il mio futuro

    Ho sentito dire dai ne ho le tasche piene

    versami speranza dai riempiamo quel bicchiere

    non sopporto di vederlo sempre mezzo vuoto

    voglio pace nel mio mondo sali a bordo io metto in moto

    E allora no… io voglio sentire… e allora no… io voglio sapere

    della fame… della guerra che avvelenano la Terra

    Ma io so… no la speranza

    ed ora so che qui dalla mia stanza

    posso fare… posso urlare ed il mondo poi cambiare

    Uomini senza speranza… poveri siamo

    vogliono distruggere quello in cui crediamo

    le radici non sono le nostre catene

    le radici sono tutto l'amore e il bene

    sono i nostri frutti che ci vogliono rubare

    e farci credere che non possiamo più sognare

    che con una guerra ci possono fermare

    ma noi foglie al vento… sappiamo anche volare

    Ad una bottiglia

    Ad una bottiglia io affido il mio messaggio

    parole mai dette per mancanza di coraggio

    parole mai dette per paura di un rifiuto

    ed ora mi ritrovo risucchiato in un imbuto

    Trascinata dalle onde custodisce il mio segreto

    custodisce tutto il bene che da sempre ti ho voluto

    e non so cosa sperare, l’ho lanciata in mezzo al mare

    per raggiungere l’oblio…per disperdere il mio io

    Ad una bottiglia mi aggrappo per non sentire

    quelle voci per le quali io rischio di impazzire

    quelle voci che ogni giorno mi confondono i pensieri

    che vorrebbero tornassi l’uomo che io ero ieri

    Ma l’uomo del passato ormai è sparito

    ha slegato tutti i nodi intorno al suo dito

    ha preso il largo come il mio messaggio

    e non so se mai vedrà la fine del suo viaggio

    Trascinato dalle onde custodisce il suo segreto

    custodisce tutto il bene che da sempre mi ha voluto

    e non sa cosa sperare…si è lanciato in mezzo al mare

    per raggiungere l’oblio…per disperdere il suo io

    Quelle voci che ogni giorno mi confondono i pensieri

    che vorrebbero tornassi l’uomo che io ero ieri

    Ad una bottiglia mi aggrappo per non sentire

    quelle voci per le quali io rischio di impazzire

    Nella Tela…

    Cammino nel dolore e non posso che vedere

    vedere coi miei occhi… sentire intorno al cuore

    una mano che lo stringe non riesco a respirare

    un dolore che la mente non riesce a immaginare

    Cammino nel dolore cercando di vedere

    guardarti dentro gli occhi… entrarti dentro il cuore

    e stringendoti la mano non riesco a respirare

    come un quadro che la mente non riesce a immaginare

    E quando ci sei dentro ti accorgi che il tuo mondo

    è solo un’invenzione… è solo un’illusione

    e quando ti travolge ti accorgi che poi in fondo

    la vita è una canzone e rima con emozione

    Un dolore da ignorare per vivere felici

    illudersi che il cuore non abbia cicatrici

    e quando ci sei dentro e il mondo intorno piange

    ti senti un po’ un pittore che la vita sua dipinge

    Dipingimi pittore non farti più pregare

    sarò il tuo modello… modello da seguire

    pitturami maestro… appendimi a quel chiodo

    prometto di sorridere per te e per il tuo quadro

    Ma quando ci sei dentro e il mondo intorno piange

    ti senti un po’ un pittore che la vita sua dipinge

    impressa sulla tela cercando di evitare

    di usare quel colore che fa rima con dolore

    Ricorda i silenzi e i drammi della gente

    ma intanto lui dipinge la sua tela indifferente

    e non c’è ragione… nessuna esitazione

    lui imprime sulla tela ogni piccola emozione

    E quando ci sei dentro ti accorgi che il tuo mondo

    è solo un’invenzione… è solo un’illusione

    e quando ti travolge ti accorgi che poi in fondo

    la vita è una canzone e rima con emozione

    Lasciati andare e diventa tu il pennello

    nelle mani di un maestro… di un pittore

    e ti accorgerai che di questo gran bel quadro

    ti basterà essere un ammiratore

    Mia

    Ti sei avvicinata a me ed io non so il perché

    perso negli occhi tuoi ormai non ragiono più

    ho il cuore che scoppia sai e fermare tu non potrai

    la bomba innescata in me e non capirai il perché

    Mia… da quando mi hai adescato.

    da quando mi hai innescato

    Io… mi sono innamorato e dal tuo sguardo pietrificato

    Siamo un’anima sola che vuole vivere

    che ha riacceso ormai la luce spenta in noi

    quella scintilla che ho atteso una vita intera

    ed ora

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