Time Management
Time Management
Time Management
(Stesura pre-printing ad esclusivo utilizzo sperimentale dei partecipanti al corso per operatori di progetto - Calpark)
Indice
Introduzione Sezione 1: Gestire il tempo Lallocazione dei tempi Preparare un piano Attivit 1: Allocare i tempi I picchi personali di performance Attivit 2: Il vostro momento di picco Definizione degli obiettivi Attivit 3: Controllare i tempi Identificare le priorit Attivit 4: Programmare il tempo La delega come strumento per un uso pi efficace del tempo e delle risorse disponibili Attivit 5: Delegare per la massimizzazione della risorsa tempo Attivit 6: La delega (role-playing) Il controllo del tempo Attivit 7: Ridurre al minimo le interruzioni Gli sprechi di tempo Sezione 2: Lavorare sotto pressione, evitando lo stress Quando lo stress diventa ansia I sintomi dello stress Attivit 1: I sintomi dello stress Lo stress come questione organizzativa Attivit 2: Lo stress e il vostro lavoro Come ridurre le cause di stress Assertivit Attivit 3: Stress e assertivit Lavorare in gruppo 3 3 3 4 4 6 6 6 7 9 9 11 12 13 15 16 17 18 18 18 19 21 21 21 21 21 23
Introduzione
Non esistono due persone al mondo che hanno precisamente la stessa idea di che cosa sia la perfetta gestione del tempo. La differenza fondamentale sta nel modo di concepire il proprio rapporto con il tempo: un rapporto sereno quello che consente di rispettare gli impegni professionali, ma anche di stare con le persone che si amano e di prendersi cura del bene pi prezioso- la salute. Se vero che non esiste un piano per gestire il tempo valido per tutte le situazioni, esistono alcuni principi basilari che si possono applicare ad un ampio ventaglio di casi. Questa guida ha lo scopo di aiutare le persone a gestire meglio il proprio tempo, in tutte le attivit della loro vita. La guida composta da due sezioni: Sezione 1: Gestire il tempo Sezione 2: Lavorare sotto pressione, evitando lo stress
Il time management un processo attraverso il quale possibile controllare il proprio tempo e gestire le proprie attivit. E possibile migliorare questo processo individuando le aree di inefficienza e acquisendo maggiore controllo sui propri tempi. Alcune raccomandazioni utili a tale scopo sono: tenere un diagramma temporale giornaliero compilare un time sheet fare una lista di ci che si realizza, quando e in quali tempi. Nellanalizzare come effettivamente si utilizza il proprio tempo, chiedetevi: Ho dedicato sufficiente attenzione a pianificare e programmare il mio lavoro? Ho fatto una lista delle cose da fare e delle priorit? Sto facendo un lavoro che potrebbe essere fatto da altri? Sto gestendo o facendo il lavoro? Devo dedicare orari specifici a specifiche attivit (es. i luned mattina per lamministrazione)? Ho lasciato abbastanza tempo tra le attivit per lo svolgimento del mio ruolo? Sono cos impegnato nelleliminazione delle attivit a bassa priorit che non sto lasciando tempo per quelle ad alta priorit? Ci sono delle aree che voglio cambiare? Quali? Quali cambiamenti voglio apportare?
Preparare un piano
Pianificare l'elemento fondamentale della gestione del tempo: tutti i momenti della giornata acquistano valore, se inseriti in un piano. Ma creare un buon piano o una buona tabella di marcia non basta. Bisogna saperli implementare. Questo significa tener conto delle realt del proprio lavoro quotidiano, lasciando spazio alle normali interruzioni, alle crisi e ai rinvii. Come quando compriamo un nuovo capo di abbigliamento: cerchiamo di prenderlo sempre un po' pi largo, nel caso che si restringesse. I migliori piani per la gestione del tempo sono olistici e comprendono tutti gli aspetti della vita, non soltanto le ore di lavoro. Cercate di dividere in blocchi separati il tempo da dedicare alla famiglia, agli amici, agli interessi o progetti particolari: non lasciate a queste cose solo "il tempo che rimane", dopo aver svolto le vostre consuete attivit. Facendo cos avrete la possibilit di dare il giusto valore al vostro tempo libero, che non meno importante delle ore dedicate al lavoro, e potrete eventualmente ripristinare l' equilibrio perduto.
Giorno/settimana/mese Attivit
Data/tempo previsto
Tempo dedicato
Gli obiettivi devono essere SMART: SPECIFICI I progressi verso lobiettivo dovranno essere attribuiti allattivit e non ad altre cause MISURABILI In modo da poter valutare e quantificare le performance ACCURATI Chiara e precisa definizione di ci che dovrebbe essere ottenuto REALISTICI Raggiungibili con le risorse finanziarie e umane a disposizione, e in tempi ragionevoli TEMPIFICATI Definire larco temporale entro il quale gli obiettivi dovranno essere raggiunti e STIMOLANTI Gli obiettivi devono favorire lo sviluppo personale e professionale dei singoli
Attivit completata
Qual lo scostamento?
Identificare le priorit
Le priorit vanno definite sia rispetto agli obiettivi identificati che rispetto agli altri soggetti con cui si lavora. Definire le priorit allinizio dellattivit pu aiutare a risparmiare molto tempo in corso dopera. Ci non significa che le priorit non possano essere riviste sulla base di nuovi elementi che non erano stati considerati inizialmente o emersi in seguito. Laddove diventi necessario cambiare le proprie priorit o quelle degli altri, bisogna mostrarsi allaltezza della situazione e pienamente consapevoli delle azioni da fare. Questo sar possibile se verr dedicato sufficiente tempo alla revisione delle performance e dei risultati, formalmente e informalmente, ad intervalli regolari secondo le necessit. Lassegnazione iniziale di priorit vi aiuter ad avere unidea su: Cosa fare Cosa fare prima Cosa pu essere posticipato Cosa pu essere delegato. Vi sono attivit che costituiscono in s delle precondizioni per lavvio di attivit successive, mentre esistono attivit che possono essere portate avanti in parallelo. Bisogna identificarle! Un modo per assegnare le priorit in maniera efficace il metodo urgenza e importanza. Decidere cosa deve essere fatto prima (alta priorit) e cosa pu essere lasciato ad un momento successivo (bassa priorit) o addirittura messo da parte. Unattivit pu essere: Molto urgente e richiedere azione immediata Molto importante e richiedere molta attenzione Spesso si crede che urgente e importante siano la stessa cosa, ma non cos. Lurgenza implica un concetto di tempo, limportanza un concetto di valore. Fissate dei limiti di tempo per le attivit che richiedono maggiore concentrazione, dedicando approssimativamente: 5 ore (60%) alle attivit programmate 3 ore (40%) agli imprevisti (interruzioni, emergenze, riflessioni). Non necessario essere un esperto nel campo per preparare una lista di priorit. Alcune persone seguono diverse liste alla volta: una a priorit alta, per cose urgenti o molto importanti; una a priorit media, per cose meno urgenti o di media importanza; una a priorit bassa, per cose che si possono fare se e quando c' tempo. Altre persone semplificano il processo, limitandosi a preparare alla fine di ogni giornata una lista delle cose da fare il giorno successivo. Un dirigente di nostra conoscenza dice di aver promesso a se stesso di portare a termine ogni giorno i primi tre punti della sua lista, a tutti i costi. "E' meglio fare quelle tre cose pi importanti ogni giorno", dice "che preparare una lunga lista e fare solo poche delle cose meno importanti".
Attivit
Durata
Priorit A, B, C
Inizio e fine
10
La delega come strumento per un uso pi efficace del tempo e delle risorse disponibili
Quando si tratta di delegare, sembra che esistano due tipi di persone: quelle che sono capaci e quelle che non sono capaci di delegare i propri compiti ad altri. Se appartenete al secondo gruppo di persone e riuscite sempre a trovare una scusa per fare tutto da soli ("Ci vuole troppo tempo per spiegare il lavoro ad un altro", o "Finirei comunque col rifare tutto di nuovo"), siete cos attaccati all'idea di non poter delegare niente che sar inutile provare a convincervi. Ma se qualche volta vi sfiora il pensiero di non essere cos indispensabili come credete, allora tempo di iniziare a delegare i vostri compiti. Cominciate con i lavori di routine, che vi fanno perdere pi tempo e che anche altri possono fare. Rivedete i vostri impegni e, se possibile, delegate quelle attivit che potrebbero essere svolte altrettanto bene (e spesso meglio!) da altri, attraverso una vostra guida o addestramento se necessari. Spiegare agli altri quello che devono fare pu farvi perdere un po' di tempo, dovrete tener conto di una curva di apprendimento ragionevole: ma i benefici che ne trarrete, in termini di aumento del tempo a vostra disposizione e di diminuzione dello stress, ripagheranno abbondantemente i vostri sforzi. Chi sa delegare si lascia pi tempo per gestire, tenere unito e motivato il proprio staff. Chi non sa delegare finisce con il fare tutto da s e non ha il tempo per gestire le cose efficacemente. E importante ricordare che la delega non va fatta sempre verso il basso, ma anche verso lalto o lateralmente - la direzione in cui va fatta deve essere adeguata alla situazione. Una delega efficace deve: alleggerire le attivit di routine lasciare pi tempo per programmare aumentare la capacit di gestire il proprio tempo motivare e migliorare la soddisfazione professionale di coloro ai quali diretta sviluppare lo spirito di squadra allontanare la noia aumentare la produttivit Una buona delega prevede una serie di passi. Innanzitutto opportuno decidere: cosa delegare considerando lappropriatezza dei compiti, se delegarli interamente o in parte. Ricordate di delegare sia le attivit piacevoli, che quelle non percepite come tali! chi delegare la persona alla quale si decide di affidare un lavoro deve possedere le competenze, le conoscenze, la motivazione e/o il potenziale per portare a termine lattivit. Una volta stabilito a chi e cosa delegare, occorre: Istruire la persona dedicate il tempo necessario a spiegare lattivit. Siate chiari e precisi e assicuratevi che la persona abbia capito cosa fare. Specificate i risultati che vi aspettate di ottunere. Seguire lattivit assicuratevi che vi sia una comunicazione a doppio senso, incoraggiando e fornendo un eventuale addestramento alla persona delegata. Monitorare i progressi controllate che i passi iniziali siano correttamente compiuti e che vengano adottate sia delle scadenze intermedie che un sistema di feedback. Imparate a concedere eventuali errori!
11
Cose da fare e non fare nel processo di delega: Delegate le cose che non vorreste delegare Delegate gli obiettivi, non le procedure Fidatevi dei colleghi che delegate Delegate sempre la persona pi indicata e capace Non delegate ci che potreste eliminare Non delegate cose che semplicemente non volete fare voi Non abdicate
12
La situazione: La Seneca una piccola impresa che si occupa di formazione e sviluppo manageriale nelle Marche. Lazienda fornisce formazione e consulenza ad imprese, a livello nazionale ed internazionale, enti pubblici, al settore sanitario e a diverse organizzazioni responsabili di iniziative sponsorizzate dallo stato. Fiorella ha appena ricevuto indicazioni dal direttore dellazienda per la gestione della ricerca, progettazione e realizzazione di un vasto programma formativo di sviluppo manageriale in Europa, Australia e Singapore (sedi regionali di una multinazionale del settore petrolifero). Il programma dovr riguardare tutte le funzioni manageriali in genere, ma al gruppo di lavoro si richiede unampia collaborazione, che includa anche istituti professionali esterni, e che sia adeguata al cliente. E giugno, e il carico di lavoro del gruppo di Fiorella gi eccessivo, con ogni membro impegnato nella realizzazione di eventi formativi fino ad ottobre. C inoltre il problema di tre dei membri del gruppo che prenderanno 2 settimane di ferie ciascuno tra giugno e settembre. Dopo un rapido calcolo, Fiorella sa che la ricerca iniziale richieder 3 mesi. La fase di progettazione, che pu essere avviata prima della conclusione della ricerca, richieder altri 3 mesi. La realizzazione del programma deve essere avviata verso la fine di gennaio del prossimo anno e dovrebbe proseguire per 3 anni, o almeno fino a quando ogni regione diviene autonoma nella realizzazione di tutto o parti del programma. Altri elementi da considerare sono: lo sviluppo di uno staff di formatori locale, approcci culturali diversi, consuetudini e quadri normativi diversi, politiche locali, visioni differenti di cosa sia il management e vari stili di leadership. Il cliente sa che il sub-appalto sar necessario e a Fiorella stata data piena libert nella decisione delle fasi e dei tempi in cui coinvolgere soggetti esterni. In ogni caso, la responsabilit del risultato di Fiorella. Fiorella decide di convocare una riunione per spiegare la situazione al proprio gruppo e, allo stesso tempo, comunicare che si assumer la totalmente lincarico fino alla fine delle ferie. Dice anche che non si aspetta contributi fino ad ottobre. Nel frattempo, chiede ai suoi collaboratori un contributo di idee e fissa la scadenza per questo feedback alla fine di giugno.
Riflettendo sul vostro approccio alla delega e su ci che state imparando, cosa pensate che il gruppo di Fiorella risponder? Quale tipo di contributi si pu aspettare Fiorella dai singoli membri del gruppo? Vi sareste comportati diversamente? Se s, come? Quali attivit dovrebbe delegare Fiorella e a chi? Come dovrebbe muoversi dora in poi, avendo gi preso la sua prima decisione? Usate la tabella della pagina successiva per aiutarvi.
13
14
E difficile evitare le emergenze, ma possibile gestirle: prevedendo uno spazio per gli imprevisti nel vostro programma giornaliero rivedendo il vostro programma per garantirvi il raggiungimento dei vostri obiettivi imparando dai propri errori. Imparate ad occuparvi di un documento una volta sola (ove possibile); quando vi trovate davanti un documento, decidete immediatamente se rispondere, trasmettere, archiviare o distruggere.
15
16
17
18
La lista potrebbe essere infinita perch ognuno si comporta e reagisce in modo diverso e la diagnosi dei sintomi dello stress diventa difficile. E anche un tema molto delicato poich alcuni soggetti pensano che mostrare i segnali dello stress sia poco professionale e manifestazione di debolezza. Ci che ancora peggio non riconoscere di essere stressati. In questi casi a volte si richiede lintervento di un soggetto terzo che aiuti nel riconoscere nel proprio comportamento la prova che il livello di stress aumentato.
19
Comportamenti esaminati
20
Assertivit
E un errore comune credere che solo le persone timide e calme abbiano bisogno di sviluppare la loro assertivit. E una cosa relativamente semplice per queste persone rispetto ad individui pi aggressivi. Esiste una linea sottile tra assertivit e aggressivit e non facile per questo tipo di persone comprendere la differenza tra i due comportamenti. Questo stesso atteggiamento pu essere sintomo di stress; questi soggetti potrebbero nascondere senzasioni di inadeguatezza, mancanza di sicurezza, e lunico modo per reagire diventa il mostrarsi aggressivi.
21
Il mio comportamento
22
Lavorare in gruppo
Le condizioni di tensione di un singolo individuo possono influenzare lo stato generale del gruppo di persone con cui lavora. E quindi responsabilit di tutti i membri di un gruppo fare in modo che nessuno si senta stressato. I membri di un gruppo possono lavorare assieme per: aumentare la consapevolezza del livello di tensione identificare e discutere i vari atteggiamenti negativi identificare i fabbisogni formativi/educativi rivedere regolarmente le priorit e il carico di lavoro (due a due e in gruppo) usare il confronto come misura preventiva usare il confronto come cura delegare partecipare nella definizione di obiettivi controllare luso del tempo dare e ricevere responsabilit e autorit incoraggiare un comportamento cordiale e rispettoso incoraggiare ed essere incoraggiati nella condivisione di obiettivi comuni scambiarsi idee e capire le cause dello stress dire di no quando occorre e incoraggiare gli altri a fare altrettanto promuovere la partecipazione e lo scambio creare una cultura di responsabilit soggettiva e innovazione, bilanciata da unapertura al supporto reciproco.
23