Manuale Boscolo
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Manuale Boscolo
P.Boscolo
CAPITOLO 3
Approccio socioculturale alla cognizione e allapprendimento
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lo sviluppo del bambino pu essere compreso come parte di un processo a pi livelli tra cui quello
filogenetico (mutamenti nellattivit umana connessi allinvenzione degli
strumenti),lo storicoculturale (evoluzione degli strumenti psicologici),livello ontogenetico (che riguarda sia lo sviluppo
naturale come crescita organica e lo sviluppo culturale come acquisizione di significati sociali e
culturali) e infine la microgenesi (lo sviluppo di processi psicologici particolari nel caso degli
esperimenti)
-mediazione culturale
gli esseri umani vivono in un ambiente trasformato dagli strumenti prodotti dalle generazioni
precedenti.Gli strumenti sono ideali,concettuali e materiali e si distinguono in strumenti psicologici
(strumenti) e tecnici (segni).I primi sono diretti verso il mondo esterno mentre i secondi sono rivolti
allinterno. I segni trasformano le funzioni mentali e sono sociali in quanto prodotti di una cultura che
evoluzione di attivit sociali e in quanto si tratta di mezzi usati originariamente in contesti di
interazione sociale come appunto il linguaggio.
-origine sociale dei processi mentali superiori
Si tratti di formazione di concetti,di soluzione di problemi i processi mentali superiori si formano
dapprima a livello interpsicologico grazie allinterazione sociale e poi a livello intrapsicologico quando
lind. trasforma il fenomeno sociale in psicologico.Nella zona di sviluppo prossimale le potenzialit del
bambino vengono stimolate e realizzate prima sul piano dellinterazione sociale e poi in quello
interiorizzato del funzionamento intrapsicologico.
GLI AMPLIFICATORI CULTURALI:Linfluenza di V. in Bruner evidente.Infatti egli parla di crescita
delluomo come processo di interiorizzazione dei modi di agire,simbolizzare che esistono nella
cultura,modi che amplificano i suoi poteri. Luomo rappresenta la propria esperienza attraverso 3 tipi
di rappresentazione:
- attiva (coordina i movimenti necessari per lesecuzione di un compito)
- iconica (immagine o schema spaziale)
- simbolica (riproduce lesp. attraverso un sistema simbolico come il ling.)
Olson, influenzato da Bruner d un ruolo determinante alla tecnologia e dice che lintelligenza
dunque culturalmente determinata infatti ad esempio lintroduzione del ling. scritto ha messo luomo a
contatto con una nuova tecnologia che determina una nuova concezione di intelligenza.
Alfabetizzazione e processi cognitivi
LINGUA SCRITTA E SVILUPPO COGNITIVO:
Bruner sostiene che lapprendimento della scrittura promuove lo sviluppo cognitivo in quanto il
ling.scritto svincolato dal contesto cos i sogg. scolarizzati hanno una maggiore capacit di pensiero
astratto,decontestualizzato. Olson dice che leggere un testo significa cercare quello che esso
dice,mentre ascoltare un discorso significa cercare quello che il parlante intende dire Vi una serie di
processi
mentali
che
si
applicano
quasi
esclusivamente
al
testo
scritto
come
analizzare,dedurre,studiare,riassumere. Scribner e Cole lo hanno criticato per aver confuso
scolarizzazione da alfabetizzazione e hanno fatto una ricerca studiando le abilit che compongono la
lingua scritta.I compiti erano di comunicazione,di memoria e di analisi del linguaggio e i risultati
mostrano come lalfabetizzazione sembri influenzare la formazione di abilit specifiche di elaborazione
dellinformazione,non quelle di abilit generali di ristrutturazione cognitiva che controllano le
prestazioni intellettuali in tutti i campi.Quindi Olson ha riformulato gli effetti cognitivi
dellalfabetizzazione sottolineandone soprattutto la dimensione metalinguistica della lingua scritta
infatti scrivendo che si sviluppa lattenzione verso il linguaggio e soprattutto al suo significato.
La seconda psicologia:lapproccio socioculturale
80 nuovo approccio per lo studio dei processi cognitivi nel quale convergono alcune idee di Vigotskij e
gli esiti del dibattito della psicologia interculturale.Questintegrazione assume un carattere
paradigmatico nella TEORIA DEL CONTESTO di M.Cole.(e del Laboratorio di Cognizione Umana
Comparata LCHC).
Cole critica luniversalismo con lelaboratore centrale e anche laltra prospettiva con lelaboratore
distribuito e dice che solo la nozione di contesto giustifica il passaggio dalla specificit alla generalit.Il
contesto un insieme di attivit strutturate nellambito del quale gli individui interagiscono.Questo
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concetto trova corrispondenza in campo psicologico nella nozione di schema.Lo schema costituito di
conoscenze relative a significati,situazioni,eventi che lind.immagazzina nel corso della sua
esperienza.Contesto e schema rappresentano due poli di una stessa dimensione,il secondo la
versione cognitiva interna del contesto.Cos lo sv. cogn. del bambino pu essere spiegato nei termini
di un progressivo aumento di contesti di cui il bambino fa esperienza e che formano la base per gli
schemi relativi alle propriet di ogg. E degli eventi.
Quando le situazione nuove o inconsuete si presentano altre risorse culturali quali il linguaggio e la
lingua scritta aiutano a mettere in relazione contesti diversi.La mediazione linguistica dunque serve a
sostituire il concetto di transfer e introdurre il concetto di regolarit degli eventi,infatti il linguaggio
consente di cogliere delle somiglianze tra eventi che sono intrinsecamente diversi tra loro.
ELEMENTI PER UNANALISI DELLAPPROCCIO SOCIOCULTURALE
Lanalisi delle funzioni psicologiche umane deve essere basata sulle attivit di vita quotidiana:loggetto
di analisi lattivit che si esplica in forme storicamente concrete.
Lattivit va quindi a sostituire la formula S-R e produce una nuova formula:
soggetto
attivit oggetto
dove sia il soggetto che loggetto sono specifici di una cultura.
Linteresse quindi si sposta sullattivit come ad esempio il lavoro e la diversit culturale non viene
studiata confrontando tra popolazioni diverse ma le diverse situazioni in cui gli indiv. condividono le
loro attivit pratiche.Il pensiero che in quelle attivit si manifesta un pensiero pratico (mente in
azione) volto al raggiungimento degli obiettivi che lind.si pone nella vita di ogni giorno.Il pensiero
pratico determina cos unorganizzazione intelligente del lavoro,in cui la componente mentale e quella
manuale della prestazione si integrano e addirittura diventano equivalenti dal punto di vista
funzionale.
LA MATEMATICA DELLA STRADA
Lave ha condotto vari studi sulla numeracy (cognizione in matematica) e ha visto che dei ragazzi
brasiliani tra i 6 e i 15 anni durante la loro attivit commerciale in strada riuscivano a fare calcoli
sofisticati mentre una volta intervistati riuscivano a fare un terzo degli esercizi di calcolo e due terzi
dei problemi verbali di aritmetica.Si assume dunque che la distinzione tra aritmetica orale e scritta
socioculturalmente costruita come quella di intelligenza pratica e accademica.
SITUATIVITA E PARTECIPAZIONE
Il contesto dunque il luogo dove si situano i processi cognitivi implicati in unattivit e non pu
essere separato dallapprendimento e dalla cognizione che in esso si esplicano.
Un altro concetto molto importante quello di cognizione distribuita significa che lacquisizione e
luso della conoscenza avvengono attraverso una rete di interazioni e di strumenti che danno
significato a tale conoscenza e ai modi stessi in cui distribuita,cio costruita insieme e condivisa.
Lave parla di situativit,ovvero lapprendimento un processo che ha luogo in una cornice di
partecipazione:non latto di una persona ma distribuito tra coloro che partecipano al
contesto.Lapprendimento dunque un fatto sociale e collettivo piuttosto che individuale.
Il buon insegnante quello che facilita la partecipazione degli apprendisti alle risorse di una comunit.
APPRENDERE A SCUOLA E FUORI
Purtroppo le esigenze di vita spesso sono in contrasto con lapprendimento scolastico e vi la
necessit di saldare la cognizione allattivit di contesto.Brown,Collins hanno proposto a tal proposito il
concetto di apprendistato cognitivo che incorpora lapprendimento di conoscenze e abilit nel
contesto in cui linsegnante modella un compito complesso e fornisce allallievo il necessario sostegno
(scaffolding).Questo sostegno si riduce quando lallievo mostra di progredire.Lapprendistato cognitivo
offre cos una riflessione metacognitiva che pu presentarsi attraverso ad esempio
videoregistrazioni,role playing,momenti di discussione.Limportante infatti sarebbe lallievo rifletta
sulla prestazione esperta confrontandola con la sua.
COMUNITA DI ALLIEVI
Brown parla di comunit di allievi dove le esperienze di apprendimento sono a disposizione di tutti
,lexpertise dunque distribuita variamente e ciascuno pu potenziare e approfondire le proprie
conoscenze. Un metodo per formare questa comunit linsegnamento reciproco di
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Palincsar:viene affidato un tema agli allievi a turno e lo insegnano agli altri con la presenza
dellinsegnante. Lacquisizione del sapere diventa unattivit congiunta dove ciascun membro della
classe responsabile di una porzione di expertise che condivide con gli altri.Un altro aspetto la
comunit di discorso infatti le conoscenze non sono imposte dallautorit ma vengono negoziate e
arricchite.Oltre a ci viene inserito il concetto di zone multiple di sviluppo prossimale,create da
insegnanti e allievi contemporaneamente,che sono potenzialit di accrescimento del sapere di cui tutti
possono disporre a seconda della proprie esigenze e livello di competenza.
Lapproccio socio-culturale e cognitivista non sono quindi opposti ma complementari infatti il
cognitivista guarda la prestazione dellallievo invece il socio-culturale studia la prestazione
dellindividuo nel contesto.
CAPITOLO 5
La motivazione ad apprendere:motivazione intrinseca e concetto di s
La motivazione conserva come una sostanziale indeterminatezza.Il termine compare nel lessico
psicologico come orientamento motivazionale:pattern o risultante di vari fattori cognitivi,affettivi che
influenzano linizio e il mantenimento dello sforzo rivolto a un obiettivo.
Si pu comunque definire le motivazione come un pattern organizzato di tre diverse funzioni
psicologiche che servono a dirigere,attivare e regolare lattivit rivolta ad un obiettivo:gli obiettivi
personali,i processi emozionali,le convinzioni dellindividuo circa la propria capacit di agire (agency)
per raggiungere un determinato obiettivo.
Il pattern pu essere cos descritto:
1. lind.tende ad un obiettivo cio si rappresenta un risultato da conseguire o da evitare
2. gli obiettivi possono essere perseguiti per se stessi o come mezzo per raggiungere altri
obiettivi
3. lind.ha un sistema del s per cui conosce i propri mezzi e i propri limiti
4. nella scelta degli obiettivi influenza il sistema di s e lesperienze precedenti di successo e
insuccesso
5. il risultato del comportamento motivato ha per lind. conseguenze cognitive perch egli cerca
di spiegare le ragioni del successo e dellinsuccesso e conseguenze affettive concludono
lesperienza ma anche anticipano la successiva creando un atteggiamento favorevole o
sfavorevole nei confronti del compito.
Tre filoni di studio hanno influenzato la concettualizzazione della motivazione ad apprendere e a
riuscire:la teoria della curiosit di Berlyne,la competenza come esempio paradigmatico della
motivazione intrinseca e la motivazione al successo.
Le motivazioni intrinseche
LA CURIOSITA
Berlyne d grande risalto alle propriet collative degli stimoli cio a quelle caratteristiche di
sorpresa,novit,complessit,incongruenza che attivano uno stato motivazionale di curiosit.Ci sono 2
tipi di curiosit nel comp.umano:
Percettiva:attivata dalle propriet collative degli stimoli .Lesplorazione in questo caso pu
essere specifica cio orientata allacquisizione di nuove informazioni oppure diversiva quando
mossa dalla noia e va alla ricerca di nuove stimolazioni.La funzione comunque della curiosit
percettiva quella di dare allorganismo informazioni percettive.
orientata
allacquisizione
di
conoscenze
e
si
suddivide
in
Epistemica:
osservazione,consultazione e pensiero orientato.
Livelli di curiosit o ansia troppo elevata d effetti negativi e Lowenstein dice la curiosit si attiverebbe
quando lattenzione si focalizza su una lacuna della conoscenza.
Gli insegnanti dovrebbero accentuare le propriet collative degli stimoli ma comunque la curiosit non
un tipo di motivazione duratura.Per Berlyne dunque la curiosit con lesplorazione che ne deriva
servirebbe a mantenere un livello di attivazione ottimale per lorganismo quindi poggia sul concetto di
pulsione.
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LA MOTIVAZIONE DI COMPETENZA
White invece parla di curiosit non determinata da pulsioni o bisogni primari ma dal bisogno di
padroneggiare lambiente.La chiama infatti motivazione di effectance (produrre effetti)o
competenza.Egli assume che la motivazione di effectance sia inizialmente indifferenziata e che da
essa,attraverso varie esperienze,si sviluppino altri motivi che nellet adulta si intrecciano con i motivi
della personalit e con gli incentivi sociali.Il concetto di competenza si lega cos al concetto di
competenza.
UN MODELLO DELLA MOTIVAZIONE DI EFFECTANCE
Harter ritiene che la motivazione di competenza non debba essere considerata un costrutto globale
ma che in essa vadano individuati gli elementi che la compongono e la possono mutare con lo sviluppo
dellindividuo.
Il modello pu essere cos descritto:
Motivazione di EFFECTANCE
RINFORZO POSITIVO
b.interiorizza un sistema
di autogratificazione,
diminuisce la dipendenza
dal rinforzo esterno e si
accresce la motivazione
di effectance
successo
RINFORZO NEGATIVO
mancanza di competenza
percepita,dipendenza
dallesterno,bisogno di
approvazione esterna
persiste
insuccesso
Tentativi di padronanza:
cognitiva,sociale,fisica
Lautopercezione di competenza che influenza le reazioni affettive alla competenza stessa,e queste a
loro volta influenzano lorientamento motivazionale.
La valutazione dellinsegnante si focalizza sempre pi sul prodotto diventando pi impersonale e
oggettiva
e autorizzando pi o meno esplicitamente il confronto tra gli allievi e la
competitivit.Lattenzione di insegnanti e allievi si sposta cos dal compito alle capacit che in tale
compito gli allievi dimostrano.Questo comporta un abbassamento dellautopercezione di competenza.
Harter elabora anche il concetto di sfida ottimale :la massima gratificazione deriva da quei tentativi
che rappresentano un grado ottimale di sfida,cio di difficolt per il bambino.
TEORIA DELLAUTOTERMINAZIONE
Deci e Ryan affronta il problema della fonte di energia del comportamento umano,essa postula 3
bisogni innati:di competenza,di legame affettivo con gli altri,di autonomia.Lindividuo tanto pi
motivato quanto pi il contesto sociale in cui si trova gli d lopportunit di soddisfare questi bisogni
fondamentali.Un altro aspetto centrale della teoria la distinzione tra regolazione intenzionale
autodeterminata e controllata.Le azioni intenzionali sono autodeterminate quando sono
completamente volontarie e lindividuo trova conferma del proprio senso di s,sono controllate
quando lindividuo dominato dalla volont altrui o da qualche forza esterna.
Vi sono due grandi categorie di motivi che attivano il comportamento volto a raggiungere un risultato:
La motivazione intrinseca la tendenza innata a esplorare e padroneggiare il proprio mondo
interno e esterno che si manifesta come curiosit e interesse.
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La motivazione estrinseca riguarda lattivit che lind.compie per ottenere dei vantaggi
evitare conseguenze sgradevoli,avere riconoscimenti o conformarsi a modelli di comportamento
imposti dallambiente sociale.
Secondo la teoria luso da parte dellinsegnante di tecniche di controllo per fare svolgere determinate
attivit limita la possibilit di scelta e il senso di autodeterminazione dellallievo.
Vi anche il concetto di interesse ma mentre questo si focalizza su un determinato campo del sapere
o dellesperienza,la motivazione un atteggiamento rivolto allacquisizione di competenza.Da vari
studi comunque risultato che linteresse amplia la zona di sviluppo prossimale.In realt i M
commettevano pi errori in problemi non interessanti mentre le F di pi in quelli interessanti,quindi
linteresse pu avere un duplice ruolo:di aiuto nella comprensione del problema ma anche di
distrazione.
Motivazione intrinseca ed estrinseca
Il concetto di interiorizzazione consente di sfumare,se non superare la dicotomia tra motivazione
intrinseca ed estrinseca.
Per
interiorizzazione
si
intende
il
processo
mediante
cui
lindividuo
acquisisce
credenze,atteggiamenti o comportamenti dallesterno e progressivamente trasforma questa
regolazione esterna in valori o stili di regolazione personale o interna.
Ci sono poi degli stili che facilitano o meno linteriorizzazione: (Ryan 1989)
Regolazione esterna:motivazione a eseguire un compito a causa della promessa di un premio o
di un castigo.
Regolazione introiettata:rappresenta gi una forma di autocontrollo ,la persona agisce per
avere una buona concezione di s o per evitare ansia o sensi di colpa.
Regolazione per identificazione:lind. agisce non a causa di pressioni esterne o interne ma
perch ritiene che lapprendimento importante.
Lidentificazione la forma di regolazione pi vicina alla motivazione intrinseca anche se non coincide
con essa perch lidentificazione volta comunque a raggiungere lobiettivo di saperne di pi,mentre
nella motivazione intrinseca la pers. agisce per il piacere di farlo.
Ryan inoltre dice che ci sono tre condizioni dellambiente interpersonale che influenzano i processi di
interiorizzazione:IL GRADO DI AUTONOMIA, dare al bambino UNA STRUTTURA (conoscenza del
significato di regole),CONTESTO (che deve rispondere alle esigenze affettive).
EFFETTO DELLA RICOMPENSA SULLA MOTIVAZIONE INTRINSECA
Lepper dice che linteresse per unattivit diminuisce quando questa viene ricompensata. Forse
questo dovuto:
alleffetto di unipergiustificazione nel quale i sogg se in mancanza di premi vedono il proprio
comportamento intrinsecamente motivato se sono premiati attribuiscono il loro
comportamento a quella estrinseca.
La ricompensa non ha necessariamente un effetto negativo ma non deve essere percepita
come una forma di controllo esterno.
Oppure questo dovuto allo script se qualcuno mi promette un premio,il compito sar
sgradevole.
In generale si visto che le ricompense verbali producono un aumento di motivazione mentre quelle
tangibili una diminuzione.In pi bisogna distinguere un compito che viene percepito come strumentale
per
ottenere
un
premio,da
quello
in
cui
il
premio
costituisce
un
simbolo
di
competenza,padronanza,successo.
Percezione della competenza e concetto di s
La competenza ha un duplice significato:
Capacit di affrontare e padroneggiare lambiente e i problemi che esso si pone
ci che lindividuo,sa,percepisce e sente a proposito della propria capacit
Lautopercezione della competenza rientra nellambito degli studi del concetto di s.
Per concetto di s si intende la rappresentazione che un individuo ha della conoscenza relativa a se
stesso,rappresentazione che si forma e si modifica attraverso molteplici esperienze con e
nellambiente.
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Il termine script si riferisce a una struttura cognitiva che quando viene attivata,organizza la
comprensione di situazioni basate su eventi(Abelson).La differenza tra lo script e lo schema che
questultimo riguarda in genere ogg.,azioni,persone mentre lo script ha unaccezione pi ristretta e
riguarda una struttura di azioni che sono organizzate in termini di relazioni spazio temporali in vista di
un obiettivo.
COMPRENSIONE E RAPPRESENTAZIONE DEL TESTO
La prima met degli anni 70 rappresenta un periodo fecondo per lo studio della processazione del
testo.Si sono formate cos 2 prospettive di ricerca,quella che si focalizza sugli aspetti generali
attraverso cui un individuo comprende un testo o un discorso e la seconda che riguarda la
comprensione di specifici tipi di testo,in particolare il narrativo.
La prima prospettiva trova esemplificazione nel:
MODELLO DI KINTSCH E VAN DIJK
1978
Assume che il significato del discorso venga processato in termini di proposizioni.Un testo
considerato quindi una lista ordinata di proposizioni e non stanno da sole ma formano nelle loro
connessioni la base del testo.
K.distingue nella struttura semantica di un discorso 2 livelli:
1. Micro-strutturale: riguarda il livello locale del discorso
2. Macro-strutturale: riguarda il discorso nella sua globalit
Cos K. ritiene che linformazione microstrutturale,contenuta nelle proposizioni,
viene elaborata da macroregole (cancellazione,generalizzazione,costruzione) che la riducono e la
organizzano in macrostrutture.
1983
Il modello porta innovazione:la comprensione viene concepita a pi livelli e vi la distinzione tra
rappresentazione del testo e modello della situazione su cui verte il testo.Tre livelli di analisi
concettuale:
-rappresentazione linguistica superficiale del testo
-rappresentazione coerente del significato del testo a livello micro e macro strutturale (base del testo)
-integrazione del contenuto del testo nel sistema di conoscenza del lettore: il modello della situazione
che integra informazioni episodiche (che raccoglie le esperienze di un individuo relative alla situazione
di cui tratta il testo) e le informazioni contenute nella sua memoria semantica.
I livelli non sono indipendenti e non seguono necessariamente questa sequenza.
K.mette cos in evidenza il rapporto tra comprensione e conoscenza precedente.
1988
Secondo i modelli top-down anche se una parola ha molti significati,lind.non pu perdersi per vicoli
ciechi perch un solo significato adatto in quel contesto di frase.In realt Kintsch costruisce un
modello che integra costruzione e integrazione:
1. il processo di costruzione attiva una rete che consiste di tutti i nodi lessicali
attivati,tutte le preposizioni formate
e tutte le inferenze prodotte: una
rappresentazione incoerente.( un processo bottom-up)
2. La correzione spetta cos al processo di integrazione che ridefinisce i nodi della
rete,le parti pi strettamente connesse vengono rafforzate,quelle isolate vengono
deattivate.
TESTO ESPOSITIVO:
MODALITA DI ORGANIZZAZIONE E DI PRESENTAZIONE
I modelli di K. e Van Dijk riguardano la processazione di qualsiasi tipo di testo.In realt non bisogna
scordare gli studi sulla comprensione e il ricordo di due tipi di testo:lespositivo e il narrativo.
Il narrativo il pi studiato e il suo obiettivo quello di far divertire,lespositivo quello pi
interessante dal punto di vista psicopedagogico,infatti esso comunica informazioni e idee e il suo
obiettivo quello di insegnare o far apprendere qualcosa.
La principale difficolt del testo espositivo la mancanza di una struttura forte di tipo causale e
temporale che caratterizza invece il testo narrativo.La sintesi in questo caso svolge sul ruolo di guida
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nella comprensione del testo.Ma ci sono altri meccanismi che possono facilitare la comprensione di un
testo espositivo.Tra queste:
Gli organizzatori anticipati:hanno la funzione di anticipare al lettore una breve sintesi del
contenuto di un brano che presenta un certo grado di complessit e difficolt e di attivare e
sviluppare strutture cognitive adeguate.
Le modalit di strutturazione del testo:lorganizzazione generale dovuta ai predicati
retorici
che
sono
principalmente
5:covarianza,confronto,
collezione,descrizione
e
risposta.(Mayer)
Le domande inserite: le domande aggiunte durante e dopo la lettura di un brano possono
avere effetti differenziati nel processo di apprendimento.
Possono focalizzare lattenzione su certe parti di un brano,contribuire
allorganizzazione dellinformazione del testo,facilitare lintegrazione dell
informazione del
testo con le conoscenze di cui gi dispone loggetto.
Le illustrazioni:gli effetti delle ill. non sono solo cognitivi ma possono riguardare anche la
dimensione
estetica,emozionalit,atteggiamenti.Le
ill.
possono
avere
4
funzioni
(decorative,rappresentative,organizzative,interpre
tative).
Gli ipertesti: un ipertesto non ha un percorso lineare per cui implica continue decisioni di
scelta circa il percorso e quindi richiede una maggior processazione relazionale rispetto a un
testo lineare e richiede anche la capacit via di individuare il focus e di riorganizzarlo a mano a
mano che il percorso procede e i nodi vengono esplorati.
CAPITOLO OTTAVO:
Apprendere Dal testo II. Dalla comprensione del testo narrativo alla risposta alla
lettura.
Il testo narrativo viene studiato dal punto di vista psicologico secondo due prospettive:
1) Approccio della tradizione cognitivista che ha formulato la grammatica delle storie.
2) Approccio che riguarda il modo in cui i lettori reagiscono emotivamente ai testi narrativi
letterari. Influenza dell approccio socioculturale.
La comprensione del testo narrativo:
Le narrazioni : sono espressioni di esperienze di eventi che hanno tre caratteri di base:
possono essere vere o fittizie ; sono ogg di uno scambio comunicativo tra scrittore/
narratore; sono unorganizzazione di strutture di conoscenza familiarial lettore e quindi
anticipabili.
LA COMPRENSIONE DELLE STORIE: SCHEMI E GRAMMATICHE:
Rumelhart:sostiene che si pu parlare di struttura interna nel senso che le storie
mostrano un grado di organizzazione tra le varie parti. Lo schema di una storia viene
descritto da una grammatica che un insieme di regole astratte che descrive le storie.
La grammatica delle storie un sistema di regole che serve a descrivere le regolarit
rilevabili. Schema delle storie una struttura mentale che consiste di un insieme di
aspettative circa il modo in cui le storie procedono. Sono gerarchici, influenzano
lelaborazione del testo. Una storia si basa sulla disitinzione fondamentale tra lo sfondo (
setting)che contiene informazioni sul contesto sociale, fisico e temporale e lepisodio che
lunit di analisi di una storia e contiene 5 categorie: evento che da inizio, risp interna,
tentativo, conseguenza e reazione.
Due episodi di una storia possono essere connessi da una di qst tre relazioni:
e, allora e causa.
Le grammatiche sono state usate perch consentono previsioni sul gardo di importanza
che il lettore attribuisce alle singole cause.
LE RETI CAUSALI: importante individuare nessi causali. Ci sono 4 criteri :
priorit temporale, operativit, necessit nelle circostanze e sufficienza nelle circostanze.
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emotivo che attivato da eventi o testi che hanno un impatto emozionale diretto
dallinteresse cognitivo che legato allelemento sorpresa ed determinato dallinterazione
di tre var: grado di conoscenza argomento , di incertezza di un testo e la postdiictability.
Hidi distingue invece tra interesse individuale e situazionale che assomiglia alla curiosit.
Interesse individuale: favorisce processi di comprensione profonda, stimola luso di
immagini mentali e d una rete pi personale ed estesa di connessioni.
Interesse situazionale: interesse ed importanza non coincidono, il primo pu interferire
negativam nellappr
delle info importanti. Ci sono 6 fonti di interesse: facilit di
comprensione, coesione, vividezza dei dettagli, capacit di stimolare le idee, di suscitare
emozioni, familiarit con argomento.
Interesse situazionale e coinvolgimento: pur avendo manifestazioni simili non
coincidono:
1) Riguarda una caratteristica di un testo o argomento che elicita unattenzione spontanea
2) Riguarda aspetti cognitivi e affettivi: seguono alliniziale percezione di interesse. Si concentra
lattenz nel compito, implica un livello profondo di comprensione e la persona coinvolta unaffettivit
positiva.
CAPITOLO NONO:
La produzione del testo scritto:
La ricerca sulla scrittura si intensificata a partire dalla fine anni 70. Nellottica cognitivista
scrivere vuol dire la riflessione che precede e accompagna lattivit grafomotoria e la
conclude al mom della revisione.
Funzioni e modelli dello scrivere: Britton ha messo in evidenza 2 dimensioni della
composizione scritta: il senso delluditorio dove emerso che il principale destinatario
degli allievi linsegnante e le funzioni dello scrivere che sono tre:
1) Transazionale : serve a riferire, insegnare e spiegare.
2) Espressiva: caratterizza la scrittura immediata
3) Poetica: una verbalizzazione strutturata dei sentimenti rivolta a creare un prodotto
artistico.
La transazionale e poetica sono opposte e corrispondono a due usi del ling opposti: il ling
come mezzo e come fine. Lespressiva occupa una posizione intermedia. Secondo
Mosenthal si trascurano tre elementi import: il sign del testo, del compito e dello schema
ed a qst corrispondono tre differenti tipi di scrittura nellambito scolastico: descrittiva,
interpretativa e creativa.
Scrittura e processi cognitivi: dal modello di Hayes e Flower( 1980) al modello di Hayes
(1996)
Nella prospettiva cognitivista la scrittura assume il carattere di processo di
problem solvine.
Il modello dei processi di scrittura di Hayes e Flower: il modello composto da un
nucleo centrale, che riguarda il processo dello scrivere e da due blocchi esterni
che sono la mem a lungo termine del sogg e lambiente del compito.
Nella mem sono contenute le conoscenze necessarie allattivit della scrittura.
Conosc concettuale e metacognitiva.
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del
probl,
costruzione
del
piano,
esecuzione
apprensivit.
Gli
scrittori
apprensivi
manifestano
comportamenti
di
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Revisione
del
testo:
secondo
gli
autori,
durante
la
composizione,
si
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in
seconda
elementare:
mancano
quasi
del
tutto
le
relazioni
di
In
interperiodo
-
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attegg
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Nella comprensione di un testo come nella memoria vanno distinti gli aspetti strategici (come
migliorare la compr. e la mem. di certi punti) da quelli di metaconoscenza (ci che il lettore sa sulle
strategie da usare in relazione ad un certo obiettivo e con un certo tipo di testo).Il lettore esperto
chiarisce gli obiettivi della lettura,individua le parti pi importanti del testo,valuta la coerenza interna
del discorso,controlla lattivit e formulando inferenze sul testo.Gli inesperti invece non hanno tutte
queste qualit e studiando il tipo di riassunti che fanno si visto come utilizzano difficilmente la regola
dellinvenzione o della selezione.
Identificare un aspetto problematico di ci che si sta leggendo significa valutare la propria
comprensione secondo criteri:
lessicali (capire il significato non allinterno del contesto)
sintattici (sensibilit ai vincoli grammaticali)
semantici (vedere la coesione tra le proposizioni,strutturale,congruenza esterna e
interna,chiarezza e completezza)
I lettori inesperti per valutare la propria comprensione utilizzano un criterio lessicale perdendo cos di
vista la coerenza complessiva del testo.
Il lettore esperto riesce invece a tenere compresenti questi criteri attribuendo alluno e allaltro di essi
il giusto peso in relazione alle esigenze di lettura.Sicuramente un buon monitoraggio della propria
lettura va poco daccordo con la fiducia indiscussa nellautorit del testo.
CAPITOLO UNDICESIMO:
Imparare a imparare II. Dallapprendimento strategico allautoregolazione.
Programmi e metodi di addestramento delle abilit metacognitive: qst programmi
possono essere divisi in due gruppi: 1) Quelli rivolti alle abilit generalizi
pensiero( AS) 2) Focalizzati sul monitoraggio della comprensione.
LARRICCHIMENTO STRUMENTALE: un
cognitiva
dei
sogg
ritardati(intese
come
persone
deprivate
esperienze
di
appr
mediato(MLE)
dove
ladulto
esperto
si
interpone
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inferenze e che il lettore non abile per colmare le lacune si rif alle sue conosc
sul mondo. Il metodo si articola in 2 mom: lallevo individua unincoerenza e poi
cerca di risolvere il probl. Qui linsegnante ha una funzione pi diretta.
Metacognizione
attivi
di
studio:
IL
RUOLO
DELLATTENZIONE
processazione
dellinfo
di
un
testo:Importanza>
Attenzione
>
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rese
pi
efficienti
tramite
un
addestramento
di
cui
lallievo
sia
consapevole.
Lapprendimento autoregolato: secondo Schunk si verifica quando lo studente in
grado di attivare e mantenere cognizioni e comportamenti sistematicamente
orientati a obiettivi di appr. Lautoregolazione un concetto pi ampio di metac
perch si riferisce alla complessiva organizzazione del comport in situazioni di
appr ed implica aspetti motivazionali. La sua caratteristica fondamentale luso
di strategie sia nel settore metac che in quello motivaz. Alcuni dei processi che la
caratterizzano sono:
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gli
individui
se
li
rapprsentano:
specificit,
tipi
di
standard,
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dominio o settore e quello relativo agli argomenti topic. Gli allievi inesperti hanno
scarsa conoscenza sia del dominio che degli argomenti.
Nello stadio della competenza lallievo ha acquisito maggiore conoscenza
dichiarativa e procedurale e cerca di organizzarla.
Poi c lo stadio dellapprendimento avanzato a cui pochi individui arrivano.
Insomma i 2 obiettivi a cui si accennava nel cap prima sono: la costruzione
nellallievo di due forme di autonomia quella del pensiero e dellapprendimento.
CAPITOLO 13
Apprendimento e valutazione
Psicologia dellapprendimento e istruzione
Resnick (80) proponeva 3 componenti essenziali della teoria dellistruzione:
1. una teoria della competenza che descriva lobiettivo del processo di apprendimento
2. una teoria dellacquisizione che descriva le fasi e i processi necessari per raggiungere la
competenza
3. una teoria dellintervento che prescriva le azioni da compiere per ottenere un determinato
livello di prestazione
Per quanto riguarda la prima si visto che lexpertise di comprensione caratterizzato da
flessibilit,economicit nelluso di strategie e la capacit di controllare la propria attivit
cognitiva.Inoltre il passaggio dallo stato inesperto a quello esperto non comporta solo modifiche
cognitive ma anche dinamiche motivazionali legate ai processi e ai risultati.
Per quanto riguarda la teoria dellacquisizione gli studi non sembrano sufficienti per acquisire una
teoria dellapprendimento paragonabile a quelle del comportamentismo.
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Per quanto riguarda la terza la ricerca ha messo a punto programmi di intervento alcuni diretti ad
alunni altri diretti agli ambienti di apprendimento.
Gli studi che si sono sviluppati successivamente a Resnick non hanno dato quindi limpulso sperato
vista anche la contrapposizione tra il cognitivismo e lapproccio socioculturale ma comunque R.ha dato
una spinta ad evitare la frammentazione della ricerca.
LINEE DI PROGETTO PER LISTRUZIONE
E importante capire che la gestione o lautoregolazione dellapprendimento non riguarda solo il
monitoraggio che lallievo dovrebbe imparare a esercitare sul proprio apprendimento.Riguarda anche
le strategie con cui lallievo conserva e rafforza il proprio impegno,difendendolo dallazione negativa
delle distrazioni e degli insuccessi vince la timidezza o linsicurezza di parlare davanti a insegnanti e
compagni.Si tratta di formare negli allievi accanto a conoscenze concettuali relative ai vari settori
disciplinari e alle abilit funzionali allacquisizione e alluso di tali conoscenze,degli atteggiamenti nei
confronti dellimpegno scolastico,del successo e dellinsuccesso.
LINEE PER LA VALUTAZIONE DELLAPPRENDIMENTO
Esigenza di nuove forme di valutazione che abbaino una funzione diagnostica che renda conto dei
processi di acquisizione delle conoscenze,che attestino la disponibilit dellallievo allistruzione e
valutino in situazioni reali di apprendimento.
La valutazione un processo di raccolta di informazioni volto ad accertare se gli obiettivi di un
curricolo o corso di studi sono stati raggiunti.
Si distingue in:
formativa:accompagna il processo di apprendimento
sommativa: riguarda i risultati complessivi di un curricolo
diagnostica: si focalizza su abilit specifiche necessarie
Il concetto di assessment (accertamento) che la raccolta e linterpretazione dei dati comprende ma
va ad identificarsi con il concetto di valutazione anche se il termine di ass. viene usato per
laccertamento,attraverso misurazione,delle competenze preliminari,quelle raggiunte durante il corso e
alla conclusione di un programma di istruzione per decidere se e come modificarlo.
I COSTRUTTI PER LA VALUTAZIONE (Snow)
strutture concettuali
abilit procedurali
strategie di apprendimento
funzioni di autoregolazione
orientamento motivazionale
Mentre le prime 3 possono essere valutate a distanza relativamente breve,le ultime 2 sono soggette a
modificazioni pi lente per cui valutabili a distanza di tempo.
La valutazione dellapprendimento:critiche e proposte
Le critiche alla valutazione tradizionale dicono che:
- non valutano i processi ma i prodotti
- sono statici,perch riguardano il livello di competenza raggiunto dallallievo ma non le
sue potenzialit
- laccertamento avviene in situazioni artificiose
Bisognerebbe non solo aggiungere conoscenze quando lallievo va male ma renderlo consapevole del
loro apprendimento,del percorso fatto e quello da raggiungere e progettare interventi per migliorare
gli aspetti pi deboli della prestazione tutto in un ottica di assessment dinamico che abbia una
funzione diagnostica.
Tra i vari test vi sono:
IL SENTENCE VERIFICATION TEST DI J.M.ROYER
LS.V.T. consiste nello sviluppare 4 tipi di periodi basati su un brano:
- loriginale
- la parafrasi
- il cambiamento di significato
- il distrattore
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Il sogg. ascolta o legge il brano e poi in assenza del testo giudica ciascun periodo come vecchio o
nuovo.Se ha compreso il brano giudicher vecchi i primi 2 e nuovi il cambiamento di significato e il
distrattore.Se non avr capito il testo si trover in difficolt in questa prova.
TREAGUST E LE MISCONCEZIONI
I test dovrebbero non solo le conoscenze scorrette ma anche le misconcezioni, ovvero le modalit di
pensiero riduttive e ipersemplificate ad esempio lanalogia,la generalizzazione indebita.
T. ha cos costruito una prova a scelta multipla che analizzava queste misconcezioni nella scuola
media relativamente a biologia e chimica.
Per la costruzione del test:
- ha definito il contenuto ovvero quali erano le proposizioni e gli enunciati che
costituivano il materiale di apprendimento
- ha ottenuto informazioni sulle concezioni alternative degli studenti con domande a
risposta aperta
- il test definitivo presenta item composti a 2 livelli.Nella prima ogni parte seguito da 2
o 3 risposte a scelta.Nella seconda parte vengono presentate quattro possibili ragioni
per la risposta scelta nella prima parte.Tra queste una sola corretta le altre sono
misconcezioni rilevate nelle fasi precedenti.
Questo test consente di individuare le misconcezioni sia a livello individuale che collettivo.
LACCERTAMENTO DINAMICO O INTERATTIVO
La funzione diagnostica diventa particolarmente necessaria nel caso di sogg con disturbi di
apprendimento,ritardi ecc
LEARNING POTENTIAL ASSESSMENT DEVICE DI FEUERSTEIN
Il test LPAD valuta in un ottica di assessment dinamico il potenziale di apprendimento e rispetto ai
tradizionali test psicometrici ha delle differenze per quanto riguarda la natura,la situazione del
testing,lenfasi sui processi e linterpretazione dei risultati.
I compiti infatti presentano un livello ottimale di complessit che stimola il senso di competenza e la
motivazione intrinseca; basato sui processi e attribuisce grande importanza alle risposte isolate che
possono segnalare capacit di elaborazione suscettibili di sviluppi e stimolazione.Pu essere anche
somministrato in forma collettiva.Il test stato somministrato insieme alle Variazioni di insiemi I e II
(simili alle Matrici di Raven) a 2 gruppi di sogg dalla quarta elem alla prima superiore:il gruppo di
controllo non prevedeva l insegnamento mentre nello sperimentale vi era un insegnante che
stimolava risposte giuste,rivolgeva domande e spiegava come andavano scartati i distrattori.Nel
gruppo sperimentali le prestazioni erano migliori.
ASSESSMENT DI BROWN
Valuta i sogg. con disabilit prima valutandone la competenza e poi verificando quanti aiuti e
suggerimenti servono a questi soggetti per arrivare alla risposta giusta.
Autenticit nella valutazione
E necessaria un valutazione autentica che:
1. sia coerente con le attivit di istruzione condotte in classe
2. che raccolga i dati da pi fonti e pi attivit
3. sia legata ad attivit motivanti linsegnamento-apprendimento
4. rifletta gli standard della classe,non norme imposte dallesterno
Il portfolio
E preso dal campo dellarte dove indica una certa quantit di lavoro prodotto in un periodo prolungato
di tempo .Per analogia il termine indica la cartella che contiene i risultati dellapprendimento degli
studenti:materiale scritto,programmi, videoregistrazione e altro.Il portfolio assume caratteri diversi a
seconda della disciplina ma presenta comunque determinate caratteristiche:
- cumulativo cio copre un periodo esteso di tempo
- rispecchia il lavoro fatto nella classe
- lo studente responsabile della scelta di almeno una parte di documentazione
- contiene commenti dellallievo sul lavoro
Non tanto un metodo di valutazione quanto un modo di impostare linsegnamento-apprendimento.
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