Cappella Sistina
Cappella Sistina
Cappella Sistina
Di forma
rettangolare, le sue misure sono circa 41 metri di lunghezza, 13 di larghezza e 20 di altezza. Secondo alcuni
studiosi le dimensioni ricalcano quelle dell’antico Tempio di Salomone a Gerusalemme. Nasce dal restauro della
Cappella Magna e deve il nome a Sisto IV, il pontefice che intorno al 1475 avvia i lavori. La decorazione è
affidata a grandi artisti come il Perugino, il Ghirlandaio e Sandro Botticelli. Gli affreschi delle pareti hanno tre
temi principali: la vita di Mosè, la vita di Cristo e i ritratti dei pontefici del passato. La volta riproduce un cielo
stellato. Nel 1508, Papa Giulio II decide di arricchire le decorazioni della volta. Affida l’incarico al pittore e
scultore toscano Michelangelo Buonarroti. Nell’arco di 4 anni Michelangelo realizza un affresco maestoso. La
parte centrale della volta racchiude passaggi della Genesi: la creazione di Adamo, il diluvio universale, la
missione di Noè. A fare da cornice a questa narrazione, Michelangelo dipinge immagini di Sibille e Profeti. La
plasticità di queste figure e il loro isolamento creano una sensazione di profonda spiritualità. A vent’anni di
distanza, Michelangelo è chiamato per un nuovo lavoro nella Cappella Sistina. Gli viene commissionata la
realizzazione della grande parete alle spalle dell’altare: l’opera deve rappresentare il momento travagliato che la
Chiesa sta attraversando. È infatti il periodo di poco successivo alla riforma del monaco tedesco Martin Lutero:
solo pochi anni prima si è verificato il cosiddetto Sacco di Roma, l’invasione della città ad opera di mercenari
tedeschi protestanti.
Michelangelo copre le decorazioni esistenti e realizza un secondo affresco. È il Giudizio Universale, largo circa
14 metri e alto 12. Michelangelo pone come sfondo un cielo privo di riferimenti prospettici e lo riempie di figure
umane strette in piccoli gruppi. L’eccezionale dinamismo delle immagini riesce a riprodurre il sentimento di forte
angoscia dell’umanità di fronte al tribunale divino. Le nudità presenti nel Giudizio Universale provocano grandi
critiche e nel corso degli anni diversi pittori sono chiamati a coprirle. Questo incidente di percorso non incide
sulla fortuna delle opere. Nei suoi affreschi, Michelangelo unisce un sincero sentimento di fede cristiana ad una
grande attenzione all’uomo e alla sua condizione, rendendo la Cappella Sistina un simbolo del Rinascimento.
Ancora oggi la cappella è la sede del conclave, l’assemblea di cardinali che elegge il nuovo Papa. La Cappella
Sistina si trova all’interno dei Musei Vaticani, nella Città del Vaticano.
CORRELATI