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Fernando Sor

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FERNANDO SOR (1778 - 1839)

 Nasce a Barcellona nel 1778.


 Fu (insieme a Giuliani) il più importante chitarrista-compositore della prima metà dell’Ottocento.
 Figlio di una famiglia della borghesia catalana era destinato alla carriera nella pubblica amministrazione
o nell’esercito. Il padre tollera il suo spontaneo avvicinamento alla musica portandolo ad assistere
rappresentazioni operistiche di autori italiani. Riceve qualche lezione di violino, suona la chitarra e canta
arie da opera.
 Viene portato all’Abbazia di Montserrat (1790-1795), alla schola chantorum Istruzione musicale
polifonica
 Uscito da Montserrat tenta la carriera militare come sottotenente. Il servizio nell’esercito gli permette di
dedicarsi alla musica. Conosce Federico Moretti, chitarrista-compositore italiano arruolato nell’esercito
spagnolo, la cui musica gli rivela « le veritable caractère de la guitare ».
 Sor torna a Barcellona dove si dedica alla composizione della sua prima opera: Telemaco nell’Isola di
Calipso, che andò in scena nel 1797.
 Compone il Grand Solo, op.14
 Intensa vita sociale e artistica barcellonese che ottiene un’ampia eco nella stampa, che sottolinea il suo
carattere poco amabile, perché capace di « fare meraviglie con la chitarra suonandola, o sventrandola,
se qualcosa non gli riesce bene, come già è successo »
 Nel 1800 si trasferisce a Madrid dove ottiene la protezione della duchessa di Alba (musa di Francisco
Goya).
 Nel 1802 muore la duchessa, quindi Sor tona a Barcellona.
 Nel 1808 le truppe napoleoniche invadono la Spagna. Sor ha un atteggiamento contraddittorio:
o Prima inneggia alla resistenza spagnola
o Poi passa dalla parte degli invasori come collaborazionista afrancescado.
 Negli anni precedenti alla sua espulsione dalla Spagna compose i suoi lavori più importanti (titoli
francesi perché prima pubblicati in Francia, poi altrove):
o Fantaisie, op.7
o Les Folies d’Espagne variées, op.15b
o Sonate, op.15a
o Grande sonate, op.22
 Nel 1813, con la restaurazione, è obbligato a lasciare la Spagna, dove non tornerà più. Si trasferisce a
Parigi, dove è molto apprezzato come chitarrista, ma subisce la cocente delusione di non potersi
imporre come compositore. Ha una moglie da cui ha una figlia che porterà sempre con sé.
 Nel 1815, dopo la caduta di Napoleone a Waterloo, Sor si trasferisce a Londra per sette anni.
 Trova buona accoglienza e si fa apprezzare sia come chitarrista-compositore che come autore di
composizioni vocali in stile italiano e di musica per balletto.
 Nel periodo londinese (1815-1823) scrive
o Variazioni su un tema di Mozart, op.9
o 12 Studi, op.6
o Cendrillon, balletto ispirato da Félicité Hullin, ballerina quattordicenne di cui si innamora, che
ottiene successo più per la coreografia e ai costumi che per la musica.
 Segue Félicité a Mosca e San Pietroburgo (1823-1826) dove nel periodo russo compone
o Marcia Funebre per le esequie dello zar Alessandro I
o Hercules et Omphale, balletto per l’incoronazione dello zar Nicola I
o Deuxième Grande Sonate, op.25
o Variazioni su arie famose, op.26,27,28
o Douze Etudes, op.29 (continuazione dell’op.6)
 Nel 1828 Sor torna a Parigi e prende residenza all’Hotel Favart (1826-1832), dove stringe amicizia con
Dionisio Aguado.
 La forte stima reciproca tra i due spinge Sor a comporre alcuni lavori per due chitarre e dedica ad
Aguado la Fantasia, op.30
 Nell’ultimo periodo della sua via accentua il suo interesse per le opere didattiche, componendo
o Leçons Progressives, op.31
o 24 petites Pièces pour la Guitare, op.44
o Introduction à l'étude de la guitare, op.60
 Negli ultimi anni della sua vita muore sua figlia Caroline
 Ultime opere:
o Fantaisie elégiaque, op.59, commosso addio per una giovanissima allieva, conclusa da una
Marcia funebre
o Souvenir de Russie, op.63 (Fantasia per due chitarre basata su una canzone russa)

1. FANTAISIE, op.7
Struttura
 Ampia introduzione in Do minore
 Geometrico tema di 16 misure in Do maggiore
 Sette variazioni
 Epilogo
Caratteristiche
 Sor non riforma radicalmente il tema, né lo amplifica trasfigurandolo, ma ne modifica i motivi e
le relative armonizzazioni, mantenendone inalterata la struttura metrica.
 Ogni variazione ha un carattere proprio, ma riesce comunque a mantenere espliciti i legami
con il tema.
 Abbandona lo stile italiano del Grand Solo con suoi virtuosismi
 Tono generale è composto e classicamente ordinato
 A livello musicale Sor non era un romantico rivoluzionario.
 Il suo stile musicale è elaborato e sapiente soprattutto per la densità armonica, padronanza
delle forme, ricchezza delle idee e bellezza del suono.

2. LES FOLIES D’ESPAGNE VARIEES, op.15b


 Regolarizza la ritmica della Follia corelliana
 Abolisce il valore prolungato del secondo tempo della misura di ¾, procurandosi un tema
docile e maneggevole.
 Variazioni di impronta boccheriniana, malinconiche ed eleganti
 Conclusione: Minuetto che cambia dal modo minore al maggiore.

3. VARIAZIONI SU UN TEMA DI MOZART, op.9


 Brano più celebre di Sor
 L’aria è da Il flauto magico: Das klinget so herrlich. È probabile che Sor abbia utilizzato una
variante che circolava a Londra.
 Traspone l’aria da Sol maggiore a Mi maggiore (chitarristicamente più comoda e brillante). La
arricchisce di alcune appoggiature e altri ornamenti, così il tema diventa già di per sé una
variazione.
 Sviluppa una serie di variazioni coronate da una coda.

4. 12 STUDI, op.6
 Prima raccolta didattica.
 Discorso fondamentalmente polifonico, in cui conferisce alle voci un tracciato specificamente
chitarristico.
 Forgia linee e ritmi che danno modo alla chitarra di manifestarsi con ampio e ricco
vocabolario.

5. DEUXIÈME GRANDE SONATE, op.25


 Andante Largo: Lunga introduzione in Do minore, dolente e lirico.
 Allegro non troppo: carattere festoso
 Tema con sei variazioni in Do maggiore, ricco di contrastate caratterizzazioni
 Minuetto: collocato al posto del consueto Rondò. Cerimonioso.
6. VARIAZIONI SU ARIE FAMOSE, op.26,27,28
 Basate su arie popolari francesi
 Sonorità delicate e profonde

7. FANTASIA, op.30
 Introduzione
 Quattro variazioni sul tema: C’est la mèr Michel (canzone infantile, allora in gran voga)
 Le variazioni si raccordano in un Allegretto

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