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Riassunto Antropologia PDF

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L’antropologia economica s’interessa di come nelle diverse società e culture le risorse materiali

(terra, bestiame, lavoro, acqua, tecnica, ecc…) sono prodotte, distribuite e utilizzate.
L’antropologia politica si occupa di come l’autorità, il potere, l’uguaglianza o le differenze fra
individui e gruppi siano elementi costitutivi della vita sociale.
Le due antropologia sono strettamente connesse perché la disponibilità e il controllo delle risorse è
inseparabile nell’esercizio del potere.
Per risorsa si intende sia il bene materiale, sia quello simbolico (pensiero materiale, religioso,
ideologico,…)
Nel mondo occidentale, l’economia e la politica sono relativamente distinte grazie alla divisione del
lavoro e del sistema del mercato da un lato e delle istituzioni politiche dall’altro.
Con lo sviluppo dell’etnografia si capì che altri popoli oltre a quelli occidentali avevano un metodo
di produrre, di farle circolare e di controllarne l’utilizzazione. Nelle società primitive, la discussione
sul modo dello scambio e la distribuzione sociale delle risorse iniziò a cavallo della prima guerra
mondiale. Furono le ricerche di Malinovskj alle Trobriand e le ricerche di Marcel Mauss sul dono a
costituirne la base antropologica sull’economia arcaica.
Malinovskj e lo scambio Kula.
Il kula è una forma di scambio di tipo rituale effettuato da comunità delle Trobriand. Malinovskj
osservò che viaggiavano due tipi di merci:
Uno chiamato Soulava; erano lunghe collane di conchiglie rosse che si muoveva sempre in senso
orario
Il secondo chiamato Mwali erano dei braccialetti di conchiglie bianche che si muovevano in senso
opposto.
Ogni spostamento degli oggetti kula sono accompagnati da atti,rituali magici e da cerimonie
pubbliche (aspetto principale del Kula). Associato al Kula e sotto la sua protezione si trova un gran
numero di attività secondarie e così accanto allo scambio dei braccialetti e delle collane, si
effettuava un mercato secondario scambiando beni utili (Gimwali), indispensabili, spesso
impossibile da procurare dall’isola originaria.
Nuer del Sudan
Malinovskj riscontrò altre sfere di scambio, come ad esempio il sistema dei matrimoni dei Nuer del
Sudan. Lo scambio per eventi socialmente importanti è il bestiame e non il denaro che è considerato
sterile. Il bestiame non si può comperare sono gli anziani che lo cedono alla famiglia a loro
discrezione quando loro credono che i ragazzi possono diventare adulti indipendenti. Il bestiame
diventa quindi una risorsa materiale e simbolica con cui gli adulti esercitano il loro potere.

L’antropologia economica ha origine vaghe, solo all’inizio del novecento emerge con Polanyi,
economista ungherese trasferitosi in Gran Bretagna per sfuggire ai nazisti. Polanyi ha letto le opere
di Boas, Mauss e Malinovskj. Boas (cerimoniale potlach presso gli indiani della costa meridionale
del Pacifico.) Il potlach è una competizione fra individui dello stesso stato sociale il cui obiettivo
era quello di elevare il proprio prestigio. Colui che era riuscito durante l’anno a mettere da parte un
surplus di beni, invitava altri membri della comunità e delle altre tribù offrendo loro i beni
accumulati. Dal momento che gli invitati accettavano, riconoscevano il suo onore, anche se gli
invitati rispondevano con un altro potlach per o eguagliare o superare la quantità del precedente.
Mauss si concentra sullo studio del dono per dimostrarne la reciprocità. Spiega che il dono, essendo
volontario, libero e gratuito è comunque obbligato e interessato alla base del dono ci sono tre regole
sociali: dare, ricevere, ricambiare. Per sostenere la sua teoria, Mauss fa ricorsa allo hau (tradotto lo
spirito della cosa donata). Lo hau identifica l’oggetto donato con la persona che ha posseduto
quell’oggetto e vi rimane anche dopo vari passaggi. Il mancato contro dono induce lo hau a
vendicarsi sul trasgressore. Per i maori chi riceveva il dono si sarebbe sentito obbligato a ricambiare
per ristabilire l’equilibrio delle forze alterate dal primo atto del donare.
Tutti questi fenomeni erano improntati sulla reciprocità che come aveva osservato Malinovskj si
trovava ovunque nelle vite dei Trobriand, sia negli scambi pacifici, sia nei conflitti. Ha un carattere
sociale e inconfutabile che se non rispettato produce riprovazione, sanzioni ed esclusioni.
L’economia sociale di Polanyi
Elaborò la concezione di economia che era la massimizzazione dell’utilizzazione. Egli aveva una
visione dell’economia da un lato come un rapporto della natura con gli umani e con gli altri simili
dall’altra. Per Polanyi quindi l’economia è un processo istituzionalizzato, che dipende da strutture
sociali che tra loro hanno interazioni diverse. Le condizioni sociali influiscono sempre sui fattori di
produzione di un oggetto.
Esempio: dall’arco costruito da un cacciatore Kung da una nostra macchina. L’arco Kung è frutto
immediato e diretto fra lui e l’oggetto e il sapere necessario alla sua fabbricazione. L’automobile
entrano diversi fattori di produzione: montaggio, produzione dove gli operai hanno svolto diverse
funzioni. Il rapporto con la macchina e l’arco è socialmente diverso infatti è diverso il modo sociale
di produzione. Il modo sociale di produzione indica un sistema di organizzazione della società nella
quale si tiene conto delle forze produttive dei rapporti delle persone e dell’organizzazione del
lavoro. Infatti è la combinazione cdi tre fattori:
I mezzi di produzione (materie prime, sapere, tecnologia)
Manodopera(energia umana)
Rapporti di produzione (relazione sociale che connette i mezzi di produzione alla manodopera)
Nella storia si sono susseguiti tre diversi modi di produzione
società antiche schiavista (rapporto padrone schiavo)
alto medioevo feudale (signore servo)
società capitalistica salariato, retribuito (lavoro salariato relazione sociale che si instaura tra
l’imprenditore e il salariato)
Mezzi di produzione e forza lavoro
nella società capitalistica chi ha mezzi di produzione acquista manodopera che si trasforma in forza
lavoro, ovvero merce sottoposta alle leggi di mercato, cioè della domanda e dell’offerta.
Il capitalismo è il modo di produzione che risulta dalla connessione tra mezzi di produzione e la
manodopera. Oggi però anche quando si tratta di lavori non manuali, ci si trova in un contesto di
lavoro salariato con il datore di lavoro. Karl Marx ne “Il Capitale” elabora il concetto di modo di
produzione.
Molte società asiatiche e africane sono studiate dall’antropologia per ottenere un risultato da un
punto di vista che evidenzia alcuni aspetti centrali del processo produttivo. Tali analisi hanno fornito
molte curiosità riguardanti a delle forme di vita economica fondate su relazioni produttive
tradizionali (parentela, clientela, servitù, amicizia, vicinato, ecc.) che entrano in un rapporto con
l’economia di mercato e con logiche che hanno avuto origine altrove.
Autorità degli anziani con il controllo delle donne dell’antropologo Meillassoux→ popolazioni sub-
sahariane
Modo di produzione dominante delle società africane asiatiche ecc. è entrato in un rapporto di
articolazione con quello capitalista e di dipendenza.
Delocalizzazione= trasferimento della produzione in paesi dove la manodopera abbonda e non costa
molto.
La Francia a fine Ottocento obbliga la riconversione della gran parte delle attività produttive da
sussistenza a piantagione.
La decisione di cosa è razionale e cosa non è il prodotto dei fattori di una cultura. Società non sono
omogenee. Finalità consumistiche diverse e l’accesso alle risorse è disuguale e ci sono gusti diversi.

Prima e dopo gli Stati Nazionali

fino alla decolonizzazione → comunità umane


• ma non erano stati nazionali
• società autonome → Stato NON era fondato su basi statuali
• propria amministrazione della giustizia
• relazioni economiche individuali
• scelte politiche individuali
al subentrare dello Stato Nazionale tutti hanno subito dei cambiamenti dal momento che è
diventato il più diffuso

\GLOBALIZZAZIONE ECONOMICA\ → libertà di circolazione e distribuzione delle attività


produttivi sui mercati nazionali e internazionali.
MULTINAZIONALI > Stato
Nazionale

\TRANS-NAZIONALIZZAZIONE DEL CAPITALE E DELLE INDUSTRIE\


ovvero la loro possibilità di espandersi anche al di fuori del proprio stato e avere quindi maggior
valenza a livello globale. → centri di potere che non sono situati in un luogo preciso e che impone
le proprie decisione, specialmente ai paesi più poveri
L’antropologia → politica e organizzativa dello Stato e soprattutto la sua TRASFORMAZIONE
1. Analisi delle forme politiche che sono scomparse
2. quali sono cambiate a contatto con gli Stati Nazionali
potentato\ → forma Statale antecedenti allo Stato
➢ forma intermedia tra tribù e Stato
➢ potere è istituzionalizzato e più formale rispetto a quello di una tribù
➢ autorità non è più fondata sul consenso esplicito della società
➢ funzioni politiche diventano cariche più o meno stabili a carattere ereditario
➢ capo legittimato ad un’autorità indiscussa
➢ potere coercitivo sul resto della società
nucleo politico intra-tribale → emerge seno della tribù, perde coesione ma è pronta a riformarsi
nel momento di necessità
nucleo politico sovra-tribale → struttura che ingloba la comunità e non lascia emergere lo spirito
di coesione
Esempi di potentati → Africa, Asia e Medio-Oriente fino a meno di 100 anni fa
Stati Stratificati o dinastici → Stati fuori dall’Europa, Epoca Pre-coloniale
• dominava elitè ereditaria, potere non era bilanciato tra istituzioni
• sovrano nobili e amministratori dello Stato Azteco o Inca erano tutti della famiglia reale
• esistono ancora oggi → Arabia Saudita, Oman, alcune aree dell’Himalaya
• riconosciuti dall’Onu
Gli Stati:
● autorità altamente centralizzata
● apparato burocratico e amministrativo sviluppato
● prerogativa esclusiva nell’emanare le leggi
● monopolio della forza → per far rispettare le leggi contrastare ostilità esterne
● maggiore accesso alle risorse
● grande stratificazione sociale
● relazioni sociali impersonali, non legate a grado di parentela o interessi ma da un
operatore ad un altro
dove si sviluppano → istituzioni religiose e territoriali o apparati e istituzioni burocratiche e di
mercato
L’idea di Stato nazionale si è evoluta nel corso della storia ha avuto diverse interpretazioni
➔ Idea nazionalista → omogeneità sociale (linguistico-etico-culturale)
➔ Stato nazionale → fondato da un patto tra varie componenti culturali e linguistiche ma che
abbia leggi uguali per tutti e che promuova l’uguaglianza anche con le altre culture
➔ caratteristica comune tra tutte le sue varianti → lo Stato non ammette nessuna forma di
autorità in concorrenza con esso, anche se lecita e legale. Sappiamo però anche che tante
parti del mondo, più povere e meno sviluppate sono fortemente condizionate e spesso
controllate da Stati esterni → Stati COLONIALISTI
Omogeneità e differenze nel mondo globale
Problemi odierni: INTERCONNESSIONE-VELOCITÀ→ INTERDIPENDENZA
Non c’è un appiattamento culturale e sociale →NO culture uguali
Diverse globalizzazioni:
• Mcdonalizzazione
• Glocalizzazione
Disuguaglianza nel terzo mondo→Divario fra ricchi e poveri sia nel terzo mondo, sia nei paesi in
via di sviluppo
Intervento delle multinazionali→ coltan, petrolio, “oro blu” (acqua), …, ovvero avviene nel terzo
mondo uno sfruttamento delle proprie risorse.
Nuova schiavitù
Antropologia “sul campo” (vedi Malinovskj e i Trobriand)
XX secolo c’è un’inclusione delle economie periferiche che entrano nei sistemi finanziari
Resistenza all’economia, che è data dallo sfruttamento delle risorse, che è il fulcro dell’economia
capitalista. La resistenza all’economia è anche soprannominata economia dell’affezione, che è tipica
a livello locale.
Affezione→ popolazioni localivalore→ mercato globale, che cerca di inglobare l’economia
dell’affezione, che per noi, questo tipo di economia può sembrare disgregante. Un esempio di
tentativo di inglobare l’economia locale è quello dei beduini dell’Arabia Saudita fra gli anni ‘50 e
gli anni ‘70.
I beduini sono una delle tante popolazioni “vernacolari”, ovvero delle società autarchiche che
vivono separate dalla massa, e per questo so chiamati da noi occidentali “esterni” alla macromassa,
detta anche macromacchina. Una delle differenze che hanno con la nostra società è il loro modo di
riciclare i rifiuti, ovvero che noi ricicliamo i rifiuti per “salvaguardare” il pianeta, o perché i rifiuti
sono in sovrapproduzione, mentre il loro riciclaggio dei rifiuti serve per la loro sopravvivenza.
Un altro esempio di popolazione vernacolare sono i Caedi, che hanno preso gli scarti e hanno creato
una loro economia, senza lavoro salariato; l’unico costo di produzione minimo è il trasporto.
Innovazioni agricoli → migliorie dell’agricoltura hanno portato all’economia del mercato, che ha
come oggetto di scambio il denaro.
BJAPUR: contadini indiani che veneravano la terra per i suoi prodotti. Nel loro linguaggio, questi
rituali si chiamavano “hada”, che vuol dire appropriato, ben fatto.
Huliger:generosità
Utpati: consumismo
Disprezzo del sistema (riso in questo caso), sono diventati più consapevoli, e quindi hanno rotto il
legame di solidarietà
L’economia, per loro è adesso è un insieme di precarietà (sistam) e delicatezza.
LA SECOLARIZZAZIONE:
'900 = “secolarizzazione del mondo”
tendenza dell'epoca moderna a escludere la dimensione “sacra” o “religiosa” dalla vita sociale
OCCIDENTE (1850-1950) = avanzata della tecnica e diffusione del pensiero laico
fattori dominanti di un lungo periodo di trasformazioni sociali e visioni del mondo
IDEA = secolarizzazione progressiva e generalizzata (perdita di importanza della religione e
valori spirituali)
per alcuni aspetti inesatta
PAESI OCCIDENTALI = comunità, congregazioni e gruppi religiosi
far sentire sempre di più la propria voce e ispirare le scelte della politica
REALTÀ = non tanto la scomparsa del sacro
riduzione a strumento politico-identitario
Mondo arabo-islamico e indù, ebraico e cristiano
religione come forma d'identità radicale (no messaggio di pace e dialogo)
RELIGIONE = identità per contrapporsi agli altri
minaccia

NUOVI MOVIMENTI RELIGIOSI IN RISPOSTA AI CAMBIAMENTI SOCIALI:


MONDO CONTEMPORANEO = fiorire continuo di nuovi movimenti religiosi e nuovi culti →
risposta ad eventi recenti
RELIGIONI = ambito extraeuropeo, fine '800
tentativo di risposta al disorientamento
DISORIENTAMENTO = impatto delle società locali con il colonialismo
OGGI = squilibri tra le varie aree del pianeta
origine di nuovi culti o rafforzamento di quelli che dall'epoca coloniale continuano a costituire un
punto di riferimento per le comunità
COMUNITÀ = cercano di attribuire un significato al presente e al futuro
RELIGIONI o CULTI = risposta alle mutazioni sociali e culturali (corso del '900):

• estremamente compositi e variegati


• mescolano elementi religiosi sociali con simboli e riti provenienti dalla religione cristiana o
altre fedi (buddhismo, induismo...)
I MOVIMENTI MILLENARISTICI:
MOVIMENTI = la comunità dichiara di puntare ad un miglioramento delle proprie condizioni
di vita
liberarsi da ciò che la opprime
RITI = scopo di “rivitalizzare” lo spirito di fiducia della comunità
Esempio:
“Religione della danza dello Spirito”
movimento represso dall'esercito degli Stati Uniti (1890) poiché considerata forma di resistenza nei
confronti del dominio e della legge dei
bianchi
MILLENARISTICI = accentuano l'idea dell'avvento di un'epoca di pace e felicità
favorita, incoraggiata e preparata mediante esecuzione di attività rituali (totale adesione da parte dei
partecipanti)
TRADIZIONE CRISTIANA = sempre avuti questi movimenti, specialmente in epoca
medievale
instaurazione del regno di Dio sulla terra (durata di un millennio), portando giustizia tra gli uomini
CHIESA = contro
giudicati eretici e osteggiati, considerati pericolosi, a volte eliminati con la forza

CULTI MILLENARISTICI:

• ovunque
• contesti extraeuropei movimenti religiosi nati in risposta al dominio coloniale; lo scopo è la
trasformazione totale delle proprie condizioni (opprimenti e insopportabili)

...O MESSIANICI:
NOME = dipende dal potere carismatico di chi li guida
CULTI = legati alla presenza di personalità con un grande ascendente (carisma)
si presentano come rivelatori di una verità ultima (messia)
ORIGINE = incontro fra tradizioni locali e cristianesimo o islam (Africa)
CARATTERISTICA = fondarsi sull'attesa di un rivolgimento socio-politico radicale
EPOCA COLONIALE = i movimenti hanno costituito ovunque il supporto di fondo delle
ideologie nazionaliste emergenti
Africa, America Latina, Asia
LE RELIGIONI “FAI DA TE”:
RELIGIONI = oggi sono sottoposte ad un processo di “privatizzazione” (soprattutto in
Occidente)
PRIVATIZZAZIONE = sempre più diffusa religiosità “fai da te”, che è una sintesi personale di
credenze, riti, rappresentazioni provenienti da tradizioni diverse
TENDENZA = disancoramento della dimensione religiosa dalle valide e indiscutibili fonti di
autorità in materia di fede di una volta
MOVIMENTI DI SUCCESSO = New Age (esempio)
• nascita di un consistente giro di affari
• Privatizzazione religiosa avversata dalla tendenza identitaria
TENDENZA IDENTITARIA = vede gli individui come parte di una comunità all'interno di una
visione unica, dogmatica (fede e concezione del mondo)
RISCHIO = trasformare la religione in una forma di “pensiero unico”
riduzione della fede a un discorso di forte contrapposizione politica, etnica e culturale

IL FONDAMENTALISMO:
TERMINE = utilizzato per descrivere uno stile di pensiero (comportamento religioso) →
prospettare un “ritorno” a quelli che si pensa siano i fondamenti di una certa fede religiosa
FONDAMENTI = testi sacri
letti e interpretati in maniera dogmatica
Esempio:
• Fondamentalisti cristiani americani ritengono che il mondo sia stato veramente creato in 6
giorni, diluvio universale...
• Fondamentalisti musulmani vita delle persone deve prendere ispirazione a un modello
“originario” di comportamento contenuto nel Corano (società regolata su quanto contenuto
nel testo sacro)
• Fondamentalismi ebraici→ interpretazione del racconto biblico, vogliono ricostruire il
Tempio di Gerusalemme distrutto dai Romani
FONDAMENTALISMO = si contraddistingue per:

• Interpretazione rigida e ideologica della tradizione religiosa


• Atteggiamento oppositivo e intollerante nei confronti di chi non ha le stesse idee

ATTEGGIAMENTI = non una novità nella storia dell'uomo


negli ultimi anni si sono diffuse un po' ovunque in campo religioso, minacciando la libertà di
pensiero, espressione e scelta da parte degli individui
Esempi:

• Strage delle torri gemelle


• Terrorismo islamico
CAUSA = non solo religione
motivazioni complesse (economiche, culturali, storiche)

TERRORISTI = spesso presente un'interpretazione radicale, rigida e intollerante di una fede
religiosa
RELIGIONE E MEDIA:
NORD AMERICA = Stati Uniti, fine '800
moltiplicazione di “Chiese” che si richiamano al cristianesimo protestante
CHIESE = nate recentemente intorno ad alcuni “telepredicatori”
ministri del culto (spesso nemmeno sacerdoti) che si rivolgono ai fedeli attraverso canali televisivi
TELEPREDICATORI = non sono fondamentalisti; diffondono un'immagine della religiosità
molto semplificata
favoriti dal mezzo televisivo (tende per natura a semplificare i messaggi)
RIVOLTO = spettatori più che fedeli
PREDICHE e DISCORSI = riferimento ai temi del successo personale
partecipazione alla comunità degli spettatori credenti (insegnamento del Signore e offerte in denaro
a favore della “telechiesa”)
TRASFORMAZIONE = religione in fatto politico-identitario e una forma di pensiero unico dai
media
MEDIA = possono decretare con facilità il successo di un personaggio
idee e personale visione del mondo
RELIGIONE = modo prevalente per rappresentare gli altri e se stessi
motivo di confronto politico (“telereligione”)
DIFFERENZE RELIGIOSE = strumento di manipolazione politica da parte di qualcuno
MEDIA (televisione) = permettono facilmente di manipolare l'identità o il messaggio di una
religione
indurre i fedeli ad alcuni comportamenti o scelte anche radicali (dimensione sociale o politica):
• incitamento all'odio
• alterazione della percezione degli eventi

POTERE E VIOLENZA
I CONFLITTI AFRICANI:
REALTÀ = conflittualità etniche
CONFLITTI = non solo tra gruppi diversi per storia, lingua e religione
motivi legati ad antiche divisioni politiche spesso derivate dall'intromissione dei colonizzatori
europei (XIX e XX secolo)
CONFLITTI AFRICANI = effetto lontano di storie simili a quelle degli Hutu e Tutsi del
Rwanda massacrarsi a vicenda negli anni '90

STORIA DELL'AFRICA = dagli anni '70 in avanti è stata costellata di guerre e conflitti →
scarsa presenza di un potere centrale capace di tenere a freno i particolarismi, localismi, generali
rivoltosi, politici avidi e gruppi di interesse manovrati da speculatori appoggiati occultamente da
Paesi e gruppi di interesse europei, americani, asiatici
AFRICA = continente che ha più sofferto dell'instabilità politica rapina delle ricche miniere e
sfruttamento degli esseri umani

IL TRIBALISMO:
TRIBALISMO = ricomparsa, nella modernità, di concezioni di rapporti sociali di tipo “arcaico”
risposta alla dissoluzione di istituzioni e ideologie unificanti e non un “ritorno al passato”

TRADIZIONE = utilizzata per legittimare le differenze, la competizione e il conflitto con altri


gruppi come frutto di un'invenzione che riprende simboli culturali al di fuori del loro contesto
storico e culturale e costruisce attorno ad essi un'identità nuova, presentata come autentica
TRIBALISMI CONTEMPORANEI = no “ritorno” di tratti arcaici, ma:
• prodotto dell'antagonismo tra gruppi tentano di accedere a nuove risorse messe in
circolazione dagli Stati post-coloniali, interventi umanitari e investimenti internazionali
• prodotto della lotta tra gruppi emergenti fine di occupare posizioni vantaggiose all'interno di
un quadro politico disgregato
I CONFLITTI E I BAMBINI-SOLDATO:
ANNI '70 = traffico di armi in Africa
attività economiche più redditizie
ARMI LEGGERE (fucili, mitragliette) = maggior successo
armi maneggevoli, costano poco, facilmente nascondibili e trasportabili, imbracciate anche da
individui non particolarmente robusti
Nuove figure delle guerre contemporanee
ragazzi o bambini
BAMBINI = hanno sempre partecipato alle guerre
bambini-soldato africani 1/3 del totale mondiale attuale (colpito di più l'opinione pubblica
internazionale)
LA CIRCOLAZIONE DELLE ARMI E IL DRAMMA DEL DARFUR:
1998 = accordo firmato ad Accra (Ghana) tra 16 Paesi africani
blocco della produzione e importazione di armi leggere (le più letali in assoluto)
ARMI LEGGERE = più dell'80% sono maneggiate da “civili” pacifici contadini, operai, impiegati,
per difendersi
POSSEDIMENTO = perlopiù da eserciti privati a servizio di signori della guerra, trafficanti o
milizie sotto copertura governativa
DARFUR (regione del Sudan meridionale) = da anni al centro di una gigantesca emergenza
umanitaria. I gruppi che controllano il traffico di armi sono anche al servizio del governo
musulmano sudanese
GOVERNO = lascia il compito a questi miliziani di eliminare e terrorizzare i contadini
separatisti musulmani di origine non araba
appoggiati dalla minoranza cristiana
LA CIRCOLAZIONE DELLE ARMI DOPO LA FINE DELLA GUERRA FREDDA:
Canali non ufficiali del commercio delle armi e intrecci con altre attività illegali
controllati da gruppi di potere che si garantiscono l'immunità
IMMUNITÀ = grazie a milizie private assoldate ed equipaggiate mediante i proventi dei loro
traffici illegali
MILIZIE PRIVATE = col tempo ruolo principale nei conflitti africani fine anni '80 con la fine della
Guerra Fredda
GUERRA FREDDA = stato di contrapposizione fra Stati Uniti e Unione Sovietica
termine della Seconda Guerra Mondiale
PAESI VINCITORI = divisi da differenze ideologiche
in grado di influenzare molti altri Paesi:
• capitalismo USA
• comunismo sovietico
SCONTRO = indiretto, appoggiando Paesi rivali in alcune aree del mondo lo scontro diretto
avrebbe avuto conseguenze devastanti (entrambi dotati di armi nucleari)
SUPERAMENTO = contrapposizione tra Stati Uniti e Unione Sovietica fine in Africa di:
• contrapposizione tra Paesi schierati per l'una o l'altra superpotenza
• cambiamento della logica delle alleanze internazionali
• cambiamento del commercio degli armamenti

LA VIOLENZA STRUTTURALE:
Circolazione illegale delle armi come forma di violenza che colpisce le popolazioni in modo
indiretto
VIOLENZA STRUTTURALE = non è frutto dell'azione di un soggetto particolare (es: esercito di
occupazione) del sistema sociale medesimo, grandi squilibri che lo caratterizzano e si traducono in
malattie, moralità infantile, fame, oppressione, abusi sessuali
SFRUTTAMENTO = sottoposte molte popolazioni del Sud del mondo da parte del sistema
economico mondiale ampiamente riconosciuto
POPOLAZIONI = in condizioni di povertà estrema (Africa e Centro-Sud America)
non sono in grado di raggiungere livelli accettabili di benessere; vittime di malattie, ignoranza,
corruzione, violenza
TENTATIVO = di rimediare aiuti, soccorsi, emergenze in campo alimentare e sanitario
SOCIETÀ = nonostante gli sforzi rimangono prigioniere di situazioni da cui sembra
impossibile uscire, escluse dal sistema di accesso alle risorse materiale e conoscenze necessarie per
migliorare il proprio livello di vita
INIZIO DEL XXI SECOLO = molte le regioni del pianeta di cui si conosceva la situazione
disastrosa o al limite della vivibilità
regioni spesso diverse, ma di natura economica e politica hanno contribuito a rendere la vita in
questi luoghi davvero difficile

IL COMMERCIO DEGLI ORGANI:


INDIVIDUI = indebitati o in condizioni di povertà estrema
decidono di vendere un rene, un polmone, un occhio ai trafficanti
ESPIANTI = di organi su soggetti consenzienti molto conosciuti
ESPIANTI FORZATI = corpi condannati a morte, prigionieri e vittime di rapimenti
Donare organi una volta morti gesto eticamente apprezzabile (consenso esplicito), con lo scopo di
indurre i poveri a vendere gli organi del proprio corpo o rubarglieli contro la loro volontà →atto di
violenza estrema (prodotto estremo dello sfruttamento degli esseri umani da partedi altri esseri
umani)

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