Napoleone Bonaparte
Napoleone Bonaparte
Napoleone Bonaparte
La Rivoluzione francese aveva suscitato una reazione degli Stati Europei, che
si erano organizzati con la prima coalizione antifrancese. La Prussia e la
Spagna furono sconfitte, mentre l’Austria, l’Inghilterra e il Piemonte si
mantenevano ancora in armi.
1. Nell’aprile del 1796 la sconfitta dei piemontesi terminò con la Pace di Parigi, a
causa della quale il re di Sardegna, Vittorio Amedeo III, dovette cedere ai
francesi la Contea di Nizza e la Savoia oltre che lasciare libertà di transito
attraverso il Piemonte.
2. Passando attraverso il Piemonte Napoleone vinse gli austriaci e si impadronì
della Lombardia. Poi si diresse verso lo Stato Pontificio e occupò Bologna, il
porto di Livorno, Ferrara, Ravenna e obbligò il papa Pio VI a firmare
l’umiliante trattato di Tolentino con il quale si spogliò l’Italia di innumerevoli
opere d’arte, appoggiò infine le città di Reggio e Modena che si ribellarono al
loro duca e si costituirono Repubblica cispadana con un proprio esercito e
una propria bandiera, il tricolore, che da quel momento divenne il vessillo
d’Italia.
3. Napoleone, dopo aver sconfitto quattro eserciti austriaci giunti in difesa di
Mantova, attraversò il Veneto, violando la neutralità della Repubblica di
Venezia, e sconfisse le truppe austriache comandate dal fratello
dell’imperatore d’Austria al fiume Tagliamento. Risalendo il fiume varcò le
Alpi e penetrò nella valle della Drava giungendo ad un centinaio di chilometri
da Vienna.
Minacciata sul suo territorio, l’Austria fu costretta a firmare il Trattato di
Campoformio nell’ottobre del 1797 in virtù del quale dovette cedere alla
Francia la Lombardia ed il Belgio, ricevendo in cambio la Repubblica di
Venezia (Veneto, Istria e Dalmazia).
Sul piano amministrativo, nominò lui stesso i prefetti e i sindaci delle città,
controllandone direttamente l’operato.
Sul piano sociale fece redigere un nuovo Codice civile chiamato appunto
“Codice Napoleonico” che confermò le conquiste rivoluzionarie.
Sul piano religioso nel 1801 firmò un Concordato che riconosceva la libertà
religiosa e stabiliva il cattolicesimo come “della maggioranza dei francesi”, la
Chiesa dal canto suo accettava le passate confische e riconosceva la legittimità
della Repubblica.
Nel frattempo le manovre militari non erano cessate e nella primavera del
1800 Napoleone varcò il passo del Gran San Bernardo in Valle d’Aosta per
riprendere le operazioni militari in Italia, sconfisse gli eserciti austriaci a
Marengo e ricostruì la Repubblica Cisalpina che venne ribattezzata “Regno
d’Italia”, il Piemonte e il Belgio furono annessi alla Francia.
Nel febbraio del 1815 Napoleone fuggì dall’isola d’Elba e sbarcò in Francia,
acclamato dalla folla si diresse a Parigi, facendo fuggire il re, ma il suo
governo durò pochi mesi, un periodo noto come “i cento giorni”. Gli Stati
Europei non erano più disposti a tollerare il ritorno di Napoleone e
organizzarono la settima coalizione antifrancese. Il 18 giugno 1715 a
Waterloo, in Belgio, egli fu sconfitto definitivamente dalle truppe inglesi e
prussiane.