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Tecniche Di Memoria

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TECNICHE DI MEMORIA E

LETTURA VELOCE

Rivoluziona Facilmente Il Tuo Metodo Di Studio

E Impara A Ricordare Ogni Cosa In Metà Tempo,

Usando Tecniche Di Apprendimento Rapido,


Memoria e Lettura Veloce

Dario Arcara
Copyright © 2021 di Dario Arcara

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa guida può essere


riprodotta in qualsiasi forma senza il permesso scritto dell’editore, a
eccezione di brevi citazioni usate per la pubblicazione di articoli o
recensioni.

Nota Legale

Le informazioni contenute in questo libro e i suoi contenuti non sono


pensati per sostituire qualsiasi forma di parere medico o professionale; e
non ha lo scopo di sostituire il bisogno di pareri o servizi medici, finanziari,
legali o altri che potrebbero essere necessari. Il contenuto e le informazioni
di questo libro sono stati forniti solo a scopo educativo e ricreativo.

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raccolti a partire da fonti ritenute affidabile, e sono accurate secondo la
conoscenza, le informazioni e le credenze dell’Autore. Tuttavia, l’Autore
non può garantirne l’accuratezza e validità e perciò non può essere ritenuto
responsabile per qualsiasi errore e/o omissione. Inoltre, a questo libro
vengono apportate modifiche periodiche secondo necessità. Quando
appropriato e/o necessario, devi consultare un professionista (inclusi, ma
non limitato a, il tuo dottore, avvocato, consulente finanziario o altri
professionisti del genere) prima di usare qualsiasi rimedio, tecnica e/o
informazione suggerita in questo libro.

Usando i contenuti e le informazioni in questo libro, accetti di ritenere


l’Autore libero da qualsiasi danno, costo e spesa, incluse le spese legali che
potrebbero risultare dall’applicazione di una qualsiasi delle informazioni
contenute in questo libro. Questa avvertenza si applica a qualsiasi perdita,
danno o lesione causata dall’applicazione dei contenuti di questo libro,
direttamente o indirettamente, in violazione di un contratto, per torto,
negligenza, lesioni personali, intenti criminali o sotto qualsiasi altra
circostanza.

Concordi di accettare tutti i rischi derivati dall’uso delle informazioni


presentate in questo libro.

Accetti che, continuando a leggere questo libro, quando appropriato e/o


necessario, consulterai un professionista (inclusi, ma non limitati a, il tuo
dottore, avvocato, consulente finanziario o altri professionisti del genere)
prima di usare i rimedi, le tecniche o le informazioni suggeriti in questo
libro.
Sommario
Introduzione

Il Piano di Studio

Fare la differenza

Cosa fa la differenza nell’apprendimento

Le abitudini disfunzionali nell’apprendimento

Alla ricerca delle abitudini disfunzionali nell’apprendimento

Qual è il tuo Metodo di Studio?

Che rapporto hai con il Tempo?

In che ambiente studi?

Le emozioni durante lo studio

Perche’ ripassare non serve

Sottolinei tutto? Stai sbagliando

Un cono per l’apprendimento

Se leggi e ripeti, fai la fine del pappagallo!

Il cervello e le sue rappresentazioni


Test sulle modalità di apprendimento

Grandi memorizzatori non si nasce, come diventarlo…

Test della memoria

Le regole per una memoria straordinaria

Sviluppare la Creativita’

Diventa un genio come Cicerone

Tecniche di memoria avanzate

L’importanza delle parole chiave

Come rispettare i ritmi del tuo cervello

Dalle tecniche di memoria alla lettura veloce

Quali sono le abitudini disfunzionali nella lettura?

Non ascoltare la voce interiore, inizia a leggere con gli occhi

“Fa' Balla' l'Oeucc” Impariamo a utilizzare gli occhi

Non tornare mai indietro!

Velocità, solo velocità


.
Introduzione

Questo libro/corso nasce con l'intento di dare a tutti la possibilità di


imparare a utilizzare le Tecniche di apprendimento efficace, perché anche se
pur conosciute da moltissimi anni, la maggior parte delle persone sono
ignare della loro esistenza, questo non permette loro di utilizzare strategie
che possano veramente semplificare la vita.
Negli Stati Uniti il 51% della popolazione non legge libri per mancanza
di tempo, in Italia questa percentuale sale al 57%, penso che leggere,
studiare e rimanere sempre aggiornati è un must in un’economia che va
sempre più veloce!
Le informazioni viaggiano alla velocità di un clic, siamo interconnessi
l'uno a l'altro e non possiamo più pretendere di pensare di non rimanere
informati, per rimanere al passo il problema non è più la mancanza di soldi
ma la mancanza di tempo.
Saper utilizzare le Tecniche di apprendimento efficace è la soluzione.
In questo libro troverai spiegato passo dopo passo le azioni da compiere
e necessarie per apprendere efficacemente.
Se hai deciso di comprare questo libro è perché ti stai chiedendo
qualcosa in più, Sai leggere, magari già ottieni risultati soddisfacenti e
nonostante tutto vuoi migliorare.
Già solo per questo, meriti le mie più sincere congratulazioni!!!
Per avere un apprendimento efficace, dove con apprendimento efficace
intendiamo la capacità di un individuo di comprendere, leggere e
memorizzare le informazioni in poco tempo per un periodo relativamente
lungo, occorre come prima cosa avere soft skills solide.
La determinazione, la diligenza e la voglia di acquisire e sviluppare
nuove capacità sono caratteristiche necessarie per poter ottenere risultati
straordinari.
Cambiare abitudini nell'apprendimento è una grande sfida, perché
alcune abitudini sono radicate dentro di noi da anni e metterle in
discussione anche rendendosi conto che sono disfunzionali non è sempre
facile, tuttavia, non fartene una colpa perché le abitudini disfunzionali
riguardo all'apprendimento te le porti dietro da un bel pò di anni.
Durante questo percorso, sono sicuro che incontrerai difficoltà, ti potrà
capitare di avere pensieri negativi o di scoraggiarti, ogni volta che
succederà voglio che tu decida di andare oltre, superando queste fasi vedrai
i miglioramenti che otterrai.
Ciò non significa che questo percorso è facile anzi tutt’altro, ricorda che
dovrai fare i conti con la resistenza al cambiamento che è insita in ciascuno
di noi.
Ricorda quando eri neonato/a e non sapevi camminare, poi un passo alla
volta, caduta dopo caduta hai imparato a rimanere in piedi, poi ancora a
camminare in equilibrio, fino a quando camminare è diventato una cosa che
sapevi fare automaticamente.
L'obiettivo a cui dobbiamo puntare consiste nel migliorare la
comprensione e la capacità di memorizzare una grande quantità di
informazione in un tempo relativamente breve, per poi passare
all'incremento della velocità di lettura.
Ora che abbiamo capito che dobbiamo affrontare vecchie abitudini e
acquisire nuove capacità voglio illustrarti un attimo come ci arriveremo:
Il percorso è composto da diversi capitoli, ognuno dei quali contiene la
parte teorica e la parte pratica in cui attraverso una serie di esercizi ti
guiderò verso il miglioramento della memoria e della lettura veloce, è
necessario dedicare dai 20 ai 60 minuti al giorno per sviluppare le nuove
competenze.
Ricorda che ogni passo è propedeutico al successivo, quindi, piuttosto
dedica un giorno in più per imparare a utilizzare bene ciò che ti viene
spiegato in ogni capitolo, immagina di costruire una casa: se le fondamenta
non sono solide, la casa non sta in piedi, sarà come aver costruito un
castello fatto di carte, quindi, fai gli esercizi senza saltarne uno, ogni
esercizio è propedeutico al successivo, vedrai che man mano procedi
acquisirai le capacità per poter applicare le tecniche di memoria e lettura
veloce.
Le tecniche di memoria sono importantissime, senza di esse sarà
impossibile imparare a leggere velocemente, quindi non preoccuparti se
all’inizio incontrerai qualche difficoltà, vedrai che man mano procederai
tutto diventerà semplice.
Se ci pensi quando una persona inizia a guidare, non riesce a farlo
fluidamente, dopo tanto esercizio tutti i movimenti vengono fatti
automaticamente e guidare diventa del tutto naturale, così avverrà anche
con le tecniche di apprendimento, l'unica cosa richiesta è l'impegno
quotidiano e la volontà di cambiare le vecchie abitudini.
Il Piano di Studio

Quante volte ti è capitato di chiedere a SIRI o a GOOGLE di mostrarti


la mappa per arrivare in un dato luogo? SIRI o GOOGLE subito rispondono
mostrandoti il percorso meno trafficato e che ti porterà in meno tempo
possibile verso la destinazione. FIGO, vero?
Questo Piano di studio ha la stessa funzionalità, nasce con l’intento di
accompagnarti passo dopo passo ad acquisire gradualmente e nel più breve
tempo possibile, le competenze necessarie per poter memorizzare qualsiasi
informazione e leggere velocemente, seguirlo con la massima dedizione e
con il massimo impegno ti darà la possibilità di stravolgere il tuo modo di
apprendere:

Settimana #1
Migliorarla Tua memoria

Settimana #2
Impara a selezionare Le parole chiave e a creare associazioni
Settimana #3
Impara a utilizzare la pre-lettura e a creare interesse nell'argomento
Settimana #4
Elimina la vocalizzazione: Dedica 10 minuti a giorno a questa attività
Settimana #5
Elimina la vocalizzazione: 10 min Riscaldamento oculare: dedica 2
minuti al giorno prima di effettuare gli altri esercizi Amplifica il campo
visivo: dedica 8 minuti al giorno a questa attività utilizzando le tabelle di
Shultz e la piramide delle parole Per un totale di 20 minuti al giorno per 6
giorni a settimana.
Settimana #6 - 7 - 8
Elimina la vocalizzazione: 10 min
Riscaldamento oculare: 2 min
Amplifica il campo visivo: 8 min
Abitua il tuo occhio alla velocità:
Lettura velocità 4 volte superiore alla velocità ottenuta all'inizio della
settimana
Durata: 2 min / giorno Velocità di lettura: 3 volte maggiore della velocità
raggiunta all'inizio della settimana
Durata: 3 min / giorno
Velocità di lettura 2 volte superiore alla velocità ottenuta all'inizio della
settimana 5
Durata: 5 minuti / giorno
Velocità di lettura 10% maggiore di quella ottenuta all'inizio della settimana
Durata: 15 min / giorni
Per un totale di 45 minuti al giorno per 6 giorni a settimana.
Se vuoi iniziare a testare la tua memoria, puoi collegarti al sito
www.TecnicheDiMemoriaeLetturaVeloce.it
Fare la differenza

“ Sono stanco e frustato da questa situazione, passo gran parte del mio
tempo davanti ai libri, amici e divertimento non so più cosa siano e per di
più non riesco ad ottenere grandi risultati” Manuel cammina lento, i suoi
movimenti sono goffi, lo zaino in spalla, gli occhi rivolti verso il basso e la
sua mente è offuscata da mille pensieri.

- Come posso fare a migliorare la mia capacità di apprendimento?

- Come posso migliorare i miei risultati?

- Quanto tempo devo dedicare allo studio se continuo così?

• Di che cosa ho bisogno per diventare un’eccellente studente?

Senza rendersene conto, Manuel si stava preparando al meglio per


comprendere e mettere in pratica i segreti per un’apprendimento rapido.
Manuel solleva gli occhi dall’asfalto e guardando il cielo, da dietro una
nuvola, pochi raggi di sole illuminano il suo viso: “Questa è l’ultima volta
che un'esame va male” esclama ad alta voce, incurante dei passanti.
Con la determinazione di chi ne ha avuto ormai troppo, decide di recarsi a
casa, quando a un tratto un giovane dal volto sorridente, pieno di gioia e
vitalità si pone davanti a lui, un braccio teso tiene tra le mani un volantino
dai colori vivaci, una frase colpisce subito l’attenzione di Manuel:
“Acquisire le tecniche di Apprendimento Efficace non è mai stato così
facile! Migliora anche tu il tuo apprendimento con il Metodo Studiare
Facilmente”

“Wow! Proprio quello che stavo cercando" esclama Manuel.


Così decide di prendere quel volantino e ascoltare ciò che il ragazzo ha da
dire: “Quello che sto per proporti è un corso di tecniche di apprendimento
efficace, grazie al quale riuscirai a risparmiare tempo e ottenere risultati
straordinari, nel tuo studio, dettami una serie di numeri a tua scelta ti darò
dimostrazione di quello che ti ho appena detto!”, incredulo di ciò che stava
accadendo, Manuel comincia a dettare i numeri. “Ok, possono bastare!
quanto tempo ti occorre per memorizzare questi 20 numeri?” chiede il
giovane.
“Bhè senza esagerare almeno un’ora, dovrei leggerlo e ripeterlo più e più
volte e non sono sicuro che domani riuscirei a ricordarlo” esclama Manuel.
Il giovane lo guarda e sorridendo gli chiede di misurare il tempo con il
cronometro che gli sta dando tra le mani.
00:01
00:10
00:27
“STOP! grida il giovane.

Il pollice di Manuel è li pronto a fermare il cronometro:


00:52 secondi e il giovane comincia a tirar fuori dalla sua mente la serie di
numeri appena memorizzata. “WOW, questo si che è straordinario” esclama
Manuel.
"Come posso fare ad avere anche io questa memoria?" chiede rivolgendosi
al giovane.
“Trovi tutte le informazioni visitando questo sito internet
www.studiarefacilmente.it”
Prendendo tra le mani quel volantino, Manuel torna a casa, lungo il tragitto
pensa a tutti i vantaggi che potrebbe trarne utilizzando anche lui quelle
tecniche:

• Apprendimento straordinario
• Tempo risparmiato
• Maggiore soddisfazione
- Più tempo dedicato al divertimento e ai miei amici
- Più soldi fatti risparmiare ai miei genitori
- e un domani la possibilità di rimanere sempre aggiornato
professionalmente

Manuel fantastica e pensa positivamente al suo futuro!! Quelle tecniche gli


daranno l’opportunità di diventare l’eccellente studente che aveva sempre
desiderato essere.

Tornato a casa, la prima cosa che fa è accendere il computer e digitare


www.StudiareFacilmente.it, nel giro di pochi secondi decide di inserire il
suo nome e la sua email e seguire subito le prime lezioni gratuite del corso.
Manuel ha l’atteggiamento di chi è disposto a cambiare e voler ottenere
risultati differenti, tutto ciò gli permetterà di li a poco di imparare subito
quali sono le fasi dell’apprendimento e quali strumenti utilizzare per avere
un apprendimento straordinario.
Per la prima volta Manuel si accingeva a fare qualcosa che non aveva mai
fatto, era pronto a lasciar andare le abitudini disfunzionali, i vecchi schemi
di pensiero e le credenze che limitavano la sua crescita.
Cosa fa la differenza
nell’apprendimento

“Non sono i più forti della specie che sopravvivono,


non i più intelligenti, ma coloro che si adattano meglio al cambiamento”
CHARLES DARWIN

A volte atteggiamenti mentali poco produttivi non ci permettono di


raggiungere ciò che è importante per noi.

Viviamo in un era in cui il cambiamento è il denominatore comune, la


tecnologia cambia giorno dopo giorno, quello che è stato prodotto oggi,
domani è già vecchio, eppure a volte facciamo fatica a cambiare e ottenere
risultati differenti.

Questo accade perché le persone si concentrano sul FARE senza


concentrarsi sull’ESSERE, ecco perché sono profondamente convinto che
se vogliamo ottenere risultati differenti, dobbiamo essere disposti a
cambiare, ad ESSERE persone differenti, per poi FARE cose differenti con
passione, determinazione ed entusiasmo e AVERE e OTTENERE risultati
differenti.
I due fattori che ci permettono di lavorare sull’ESSERE e sul FARE sono
l’atteggiamento mentale e la strategia:

L' atteggiamento mentale ha a che fare con l’essere e intendiamo l’insieme


di pensieri, emozioni e comportamenti che determinano la qualità della
nostra vita, in quanto:
1. Influiscono sui nostri comportamenti ed il nostro umore;
2. Determinano il nostro livello di soddisfazione in ogni dinamica
(familiare, professionale, sociale …);
3. Influiscono sulle persone con cui interagiamo;
4. Influiscono nel nostro modo di comunicare;
5. Influiscono sulle scelte e azioni da compiere, determinando (in positivo
o negativo) i futuri risultati.

La strategia ha a che fare con il fare ed è l’insieme di strumenti e azioni


utilizzate al fine di raggiungere uno scopo predeterminato.

Atteggiamento mentale e strategia devono coesistere, infatti, non si può


pensare di avere solo un atteggiamento giusto e non avere una strategia e
viceversa, nel momento in cui uno dei due fattori viene a mancare ecco che
i risultati tardano ad arrivare.
Pensa a Willy il coyote, lui è l’esempio di chi ha un atteggiamento mentale
giusto, ha caparbietà, ha costanza, peccato che utilizza strumenti e compie
azioni che non gli permettono di catturare Bip Bip.
Al fine di portare a consapevolezza e farti trovare la motivazione giusta per
intraprendere questo viaggio volto al raggiungimento di un apprendimento
efficace, ti chiedo di dedicare del tempo per rispondere alle seguenti
domande:

Domande:

1. Quali Atteggiamenti pensi che ti stiano sabotando nell’apprendimento e


nella vita?

__________________________________

2. Che impatto ha tutto questo nella tua vita?

__________________________________
3. Che prezzo stai pagando?

__________________________________

4. Come cambierebbero le cose se lasciassi andare del tutto questi


atteggiamenti?

__________________________________

5. Di che cosa hai bisogno per migliorare il tuo apprendimento?

__________________________________

6. Quali nuovi atteggiamenti puoi coltivare e credi possano fare la


differenza nel tuo apprendimento e nella tua vita?

_________________________________

7. In che modo questi nuovi atteggiamenti possano fare la differenza nel tuo
apprendimento e nella tua vita?

__________________________________

8. Cosa vedi, senti e/o percepisci nel momento in cui utilizzi questi nuovi
atteggiamenti nel tuo apprendimento e nella tua vita?
__________________________________

9. Come cambia il tuo apprendimento e la tua vita con questi nuovi


atteggiamenti?

__________________________________

10. Come puoi portare questi nuovi atteggiamenti nel tuo apprendimento e
nella tua vita?

__________________________________

11. Cosa puoi fare e farai di differente nelle ore, nei giorni e nelle settimane
a venire con questi nuovi atteggiamenti?

________________________________

12. Scrivimi almeno 5 motivi e/o obiettivi Che ti spingono a migliorare il


tuo apprendimento:

1) __________________________________
2) __________________________________
3) __________________________________
4) __________________________________
5) __________________________________

13. Per ogni motivo/obiettivo rispondi alla seguente domanda: Perché è


importante per te raggiungere/ fare questo?
1) __________________________________
2) __________________________________
3) __________________________________
4) __________________________________
5) __________________________________

Mentre proseguiamo nel rispondere a queste domande impariamo a


conoscerci meglio e diventiamo sempre più consapevoli di ciò di cui
abbiamo veramente bisogno per sbloccare tutto il potenziale.

Una metafora che ci permette di rendere l’idea è quella della ghianda, se


l’apriamo non troviamo dentro una grande quercia, anche se possiede tutto
il potenziale per diventarlo se solo decidiamo di prendercene cura, allo
stesso modo dentro ciascuno di noi è racchiuso un infinito potenziale,
rispondere alle domande è come prendersi cura di quella ghianda per dar
vita alla grande quercia in essa racchiusa.
Tutti noi possediamo delle grandi potenzialità. Il problema è che a volte non
ne siamo consapevoli, oppure le neghiamo per paura di sbagliare.

Impegnarsi allo sviluppo del proprio potenziale e essere al meglio di noi


stessi ogni giorno , ci da la possibilità di vivere una vita piena di
significato.

Vuoi crearti un futuro diverso?


Vuoi riuscire a ricordare le informazioni a distanza di mesi o anni?
Vuoi che quello che studi possa essere un tuo bagaglio per sempre e non
dimenticarlo più dopo pochi giorni dall'esame dato?
Vuoi rimanere aggiornato professionalmente senza più sacrificare il tempo
libero?

Se la risposta ad almeno ad una di queste domande è "si", allora ti conviene


cominciare a conoscere e acquisire le Tecniche di apprendimento efficace.
Se sei arrivato fin qui è perché probabilmente anche tu sei stanco di ottenere
risultati poco soddisfacenti nell'apprendimento o sei stanco del troppo
tempo che dedichi allo studio.

Se sei uno studente avrai potuto notare come spesso ci si ritrova a ridosso
della sessione di esame a studiare tantissimo, finendo così, a trascorrere
intere giornate sui libri e a rinunciare di conseguenza al tempo libero, al
divertimento, allo sport o agli amici.

Nonostante tutto il tempo dedicato allo studio, hai la sensazione di non aver
studiato nulla.

In più ti tocca fare i conti con i tuoi genitori che si ritrovano a dover pagare
i libri e le rette universitarie per mandarti avanti e se sei anche studente
fuori sede devono pagarti l’affitto della stanza e il cibo per nutrirti o magari
nulla di tutto questo, per non pesare sulle spalle dei genitori, ti dai da fare
facendo qualche lavoretto in giro, avendo così meno tempo per lo studio.

Se sei un professionista ti sarai reso conto che per rimanere aggiornato


professionalmente occorre tanto tempo.
Provi a recuperare del tempo, sottraendolo al lavoro, al tempo libero, alla
famiglia e ripeti a te stesso: “In fondo non posso fare miracoli la giornata ha
una durata di 24 ore!”

Come affrontare in maniera differente questi problemi? Come avere più


tempo libero e ottenere risultati straordinari in poco tempo?
Utilizzare le tecniche di apprendimento efficace è in primo luogo
un'opportunità per imparare ad accedere all'infinito potenziale che è
racchiuso nel cervello di ciascuno di noi e secondo un'occasione per
risolvere in maniera definitiva i suddetti problemi.
Qualche secolo fa per spostarsi verso un'altra destinazione, si utilizzava la
carrozza, oggi si utilizza l'automobile, quindi, se prima impiegavi un’ora
oggi impieghi 10 minuti, se ci pensi questo fa parte dell'evoluzione e
dell'avvento della tecnologia.

Stessa cosa è avvenuta nell'apprendimento, oggi grazie ai numerosi studi


effettuati sul funzionamento del nostro cervello, possiamo utilizzare
tecniche che ci permettono di apprendere efficacemente, quindi, se anche tu
hai l'esigenza di ricordare le informazioni a distanza di tempo e vuoi
ottimizzare i tempo di studio, devi acquisire un metodo di studio che
condensa tutte le tecniche di apprendimento efficace.
Le tecniche di apprendimento efficace, sono strumenti che permettono di
leggere, organizzare e apprendere le informazioni in un breve tempo e
ricordarle per un lungo periodo fatto di mesi, se non addirittura anni.

Nella maggior parte dei casi, la mancanza di un metodo di studio efficace è


frutto di errori che comunemente commettiamo a causa degli insegnamenti
sbagliati che ci sono stati impartiti nei primi anni di scuola.
Ecco perché se vuoi davvero acquisire un metodo di studio efficace, devi
come prima cosa capire quali sono gli errori che commetti durante
l'apprendimento.
La consapevolezza apre la via al cambiamento, infatti, una volta che
sappiamo quali sono gli errori che commettiamo possiamo decidere se
correggerli intraprendendo nuove vie.
Ecco alcuni dei vantaggi che puoi ottenere applicando le tecniche di
apprendimento efficace:
- studi di meno
- ricordi le informazioni anche a distanza di tempo
- hai più tempo libero
- sei più soddisfatto personalmente
- puoi aiutare altre persone
- se vai all'università risparmi denaro o li fai risparmiare ai tuoi genitori
- ti permettono di avere più successo
Le abitudini disfunzionali
nell’apprendimento

“A un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che


un cancello è stato sprangato alle spalle nostre, chiudendo la via del
ritorno.”
DINO BUZZATI

Le tecniche di apprendimento efficace hanno un impatto incredibilmente


positivo sul tuo futuro.
Molti pensano che i risultati a scuola, al liceo, all'università e
nell'apprendimento in generale si ottengano solo passando ore e ore con la
testa china sui libri.
Molti pensano che non è possibile ottenere risultati divertendosi e
rimanendo poco tempo sui libri.
Ti svelo un segreto: non c'è niente di più sbagliato

Se mi guardo indietro, vedo che i risultati che ho fino ad oggi raggiunto


sono tutti riconducibili ad un evento, ricordo che in quel periodo ero tanto
in difficoltà, nello studio non riuscivo ad andare avanti, avevo lasciato
indietro tantissimi esami e mi sentivo frustrato per i soldi che stavo facendo
spendere ai miei genitori, eppure sentivo dentro di me la necessità di
cambiare, sentivo che se volevo apprendere tante informazioni il metodo
che avevo studiato al liceo non andava bene, non potevo pretendere di
rimanere al passo con gli esami se per apprendere una materia impiegavo 3
mesi.
Vuoi il destino, vuoi la mia ricerca continua, mi si presentò davanti
un'opportunità, quando il mio amico mi parlò di queste tecniche, ne rimasi
subito affascinato, non riuscivo a capire come in poco tempo memorizzava
le informazioni, mi sembrava di avere davanti un alieno, fino a quando
tranquillizzandomi, mi disse: anche tu puoi ottenere questi risultati!
In poco tempo mi ero reso conto di non avere un metodo di studio efficace,
avevo si, un metodo di studio ma non mi permetteva di ottenere i risultati
che desideravo.
Mentre acquisivo i nuovi strumenti diventavo consapevole di quali erano le
abitudini disfunzionali che avevo nell’apprendimento, grazie a queste nuove
consapevolezze sono riuscito a dare una svolta al mio modo di apprendere
le informazioni, recuperando così il tempo e gli esami lasciati indietro.
In molti mi chiedevano cosa avevo cambiato per apprendere così
velocemente, non avevo fatto altro che trasformare le vecchie abitudini in
abitudini potenzianti, inoltre, avevo imparato a utilizzare delle tecniche che
permettevano al mio cervello di lavorare efficacemente.

Da quel momento non mi sono fermato un attimo, non è necessario fare


scelte drastiche, bastano piccoli e nuovi strumenti per ottenere risultati
differenti.
Per iniziare è necessario conoscere le abitudini disfunzionali più comuni
che riguardano l’apprendimento.
Queste abitudini in quanto disfunzionali non ti permettono di raggiungere
risultati migliori rispetto a quelli che hai fino ad oggi ottenuto, ecco perché
è necessario imparare a riconoscere e capire dove e cosa sbagliamo.
Come affermava Albert Einstein: "Follia è fare sempre la stessa cosa
aspettandosi risultati diversi”, ecco perché è importante diventare
consapevoli degli errori che commettiamo.
In qualsiasi area della nostra vita, portare a consapevolezza qualcosa è il
primo passo verso il cambiamento, la consapevolezza ci da l’opportunità di
non commettere più gli stessi errori che ci hanno accompagnato per anni.
Come afferma Rafiki nel film il Re Leone : “ Dal passato puoi scappare,
oppure, imparare qualcosa” e poiché tu rientri in questa seconda categoria ,
ovvero tra le persone che vogliono imparare qualcosa ecco che affrontiamo
subito l’argomento.
• Le abitudini disfunzionali che interessano l’apprendimento possono
essere suddivise in 4 gruppi, abitudini disfunzionali relative a:
• Metodo di studio
• Fattore Tempo
• Ambiente
Persona
Prepariamoci ad analizzare ciascuno di questi gruppi.
Alla ricerca delle abitudini
disfunzionali nell’apprendimento
“Niente ha bisogno d’esser modificato quanto le abitudini degli altri”
MARK TWAIN

Per Poter individuare le abitudini disfunzionali relative all’apprendimento


risponde alle domande che trovi di seguito:

1) Quanto spesso ti capita di Sottolineare alla prima lettura

☐ Mai ☐ Qualche volta ☐ Sempre

2) Osserva i tuoi libri in che % risultano essere evidenziati?

☐ 10-20% ☐ 20-40% ☐ 40-70% ☐ 70-100%

3) Quanto tempo del tuo apprendimento dedichi a fare riassunti?

☐ 10-20%. ☐ 20-40%. ☐ 40-70%. ☐ 70-100%


4) Quante Volte Leggi e ripeti per essere sicuro di arrivare preparato
all'esame?

☐ 1 volta ☐ 2 volte ☐ più di 3 volte

5) Quanto tempo dedichi al ripasso?

☐ Non ripasso ☐ 1 ora al giorno ☐ più di un'ora al giorno

6) Quante volte ripassi il giorno prima dell'esame?

☐ Mai ☐ Qualche volta ☐ Sempre

7) Durante l'apprendimento ti capita di distrarti?

☐ Mai ☐ Qualche volta ☐ Sempre

8) Quali sono le maggiori distrazioni che ti coinvolgono durante


l'apprendimento?

☐ Smartphone
☐ Tablet
☐ Facebook o altri Social
☐ Tv
☐ Videogame
☐ Cibo
☐ Amici

9) Quanto spesso ti capita di annoiarti durante l'apprendimento?

☐ Mai ☐ Qualche volta ☐ Sempre

10) Quanto spesso sottovaluti le tue capacità?

☐ Mai ☐ Qualche volta ☐ Sempre


Eccoti giunto alla fine di questa CheckList volta a scoprire e diventare
maggiormente consapevole di quelle che sono le abitudini disfunzionali che
accompagnano il tuo apprendimento.
La consapevolezza è il primo passo verso il cambiamento, conoscere qual’è
il tuo punto di partenza ti è utile per poter capire cosa è necessario cambiare
per poter ottenere risultati differenti.

“Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi”


Albert Einstein

Quali sono i nuovi atteggiamenti/ abitudini che vuoi portare nel tuo
apprendimento?
Cosa di nuovo ti impegni a fare sin da oggi per ottenere più risultati in
meno tempo?
Qual è il tuo Metodo di Studio?

Il primo gruppo di abitudini disfunzionali riguarda il metodo di studio,


infatti, parlando di metodo di studio la prima domanda che mi viene da
porti è: che metodo di studio utilizzi?
Probabilmente utilizzi ancora un metodo di studio che hai appreso quando
frequentavi la scuola elementare, secondo te: come puoi pretendere di
acquisire una mole consistente di informazioni, se utilizzi un metodo che
utilizzavi alla scuola elementare quando la quantità di informazioni che
dovevi acquisire era minima?
Analizziamo quindi le abitudini disfunzionali che riguardano il Metodo di
studio:
La prima abitudine disfunzionale è data dal Leggere e sottolineare alla
prima lettura.
Perché questa abitudine è considerata disfunzionale? Perché solitamente
quando si comincia a sottolineare, si sottolinea ciò che si pensa sia
interessante, peccato che alla seconda lettura continuiamo a sottolineare
includendo parti che erano state omesse durante la prima lettura, alla terza
lettura si sottolinea qualcosa che avevamo omesso alla seconda e arriviamo
così alla fine dello studio con il libro che ha cambiato colore (più avanti
vedremo come e qual è il metodo corretto per analizzare il testo).

La seconda abitudine disfunzionale è il Fare riassunti, ma come? ti starai


chiedendo! Fare riassunti ci fa perdere il tempo, dovuto alla trascrizione
delle informazioni e il più delle volte molte informazioni vengono omesse.

I riassunti, gli schemi e gli appunti lineari non contengono elementi utili a
facilitare il processo di memorizzazione, infatti, essi nascondono le parole
chiave rendendo difficile il ricordo, non stimolano la creatività, non
permettono di fare associazioni mentali e inoltre non permettono di sfruttare
la naturale capacità del nostro cervello a cercare completezza e quindi
danno la continua sensazione di essere arrivato alla fine provocando: noia,
frustrazione, rallentamento e generando odio nei confronti
dell’apprendimento.

L'ultima abitudine disfunzionale è il Leggere e ripetere, questa abitudine


insieme alla precedenti, fanno parte di un metodo di studio passivo, proprio
per questo non mi stupisco se ti capita di annoiarti durante la sessione di
studio.

La sensazione che prova la tua mente è la stessa sensazione che proverebbe


se ti chiedessi di prendere una penna e toglierle il cappuccio per centinaia di
volte…secondo te ti annoieresti?
Probabilmente si.

So che tutto questo va contro ciò che ti è stato fino ad ora detto, e credimi
che la tua mente ha delle potenzialità straordinarie è solo questione di
metodo.

Prova a pensare quanto tempo ti occorre per sottolineare, fare riassunti,


leggere e ripetere e poi riprendere tutte le informazioni anche a distanza di
giorni quando magari non ricorderai più nulla, allo stesso modo prova a
pensare al miglioramento che potresti avere se grazie alle tecniche di
apprendimento efficace riuscissi a sfruttare le potenzialità della tua mente e
avere così, l’opportunità di ricordare le informazioni anche a distanza di
mesi o anni.
Come cambierebbe la tua vita se potessi ottenere risultati simili?
Ti invito a riflettere e scrivere nelle righe che seguono ciò che emerge:
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Che rapporto hai con il Tempo?

Nel precedente capitolo abbiamo parlato delle abitudini disfunzionali che


interessano il metodo di studio, inutile dire che, queste abitudini hanno
anche ripercussioni sul fattore tempo, infatti, come ti accennavo il tempo
che viene dedicato alla sottolineatura del testo, alla trascrizione dei riassunti
e alla ripetizione è tantissimo.
Le tecniche di apprendimento efficace ti permetteranno di leggere,
organizzare e ricordare le informazioni in poco tempo, grazie a queste
tecniche non è necessario ripetere a pappagallo e tutto questo, ti permette di
risparmiare il tempo inutile che ad oggi impieghi per apprendere, ma di
questo ti darò dimostrazione più avanti.
Oltre alle abitudini disfunzionali che in modo indiretto influiscono sul
Fattore Tempo, ce ne sono alcune che hanno un’influenza diretta e sono
l’incapacità di gestire il tempo e l’incapacità di organizzare il materiale su
cui dobbiamo studiare, come prima cosa concentriamoci ad imparare come
gestire il tempo.
Individua le attività che svolgi quotidianamente e suddividile in questi 4
quadranti:
Come puoi vedere ciò che permette di definire in quale quadrante inserire la
tua attività sono il concetto di urgenza e di importanza: con urgenza
intendiamo quelle attività che devono essere fatte in questo preciso istante e
che richiedono quindi, un intervento immediato, invece, l’importanza ha a
che fare con i risultati che vogliamo ottenere, le domande che devi porti per
individuare se qualcosa è importate sono:

- Contribuisce al raggiungimento dei miei obiettivi?


- E’ il linea con i miei valori?
Se la risposta a queste domande è affermativa allora l’attività è importante.

Il segreto per avere una gestione del tempo ottimale consiste nel cercare di
recuperare il tempo impiegato nelle attività del 3° e 4° quadrante e
investirle nelle attività del 1° quadrante in modo tale da raggiungere una
gestione efficace del tempo e ritrovarci a gestire le solo attività appartenenti
al 2°quadrante.
Per gestire se stessi nel 2° quadrante è necessario svolgere 4 attività:
Identifica i ruoli, ovvero, identifica i ruoli che svolgi come individuo per
esempio, puoi essere nello stesso tempo, studente, lavoratore, padre, figlio,
volontario, etc.

Definisci un obiettivo per ciascun ruolo dei ruoli che hai identificato: questi
obiettivi a breve termine rappresentano ciò che vorresti raggiungere nei
prossimi 7 giorni (questi obiettivi dovrebbero essere collegati ai tuoi
obiettivi a lungo termine)
Pianifica il tempo per raggiungere gli obiettivi nei prossimi 7 giorni: es: in
qualità di studente studierò 30 pagine al giorno per i prossimi 5 giorni fino
ad arrivare al capitolo 10.

Dedica qualche minuto ogni mattina alla revisione del programma.


Con questi semplici ma efficaci accorgimenti sono certo che migliorerai
notevolmente la tua gestione del tempo.
In che ambiente studi?

Come hai potuto capire, per gestire in maniera efficace il tempo che
abbiamo a disposizione è fondamentale togliere tempo alle attività del 3° e
4° quadrante.
In questo capitolo parleremo delle abitudini disfunzionali che riguardano
l’ambiente in cui studiamo.
La prima abitudine disfunzionale che interessa l’ambiente è il lasciarsi
prendere dalle distrazioni.

Distrazioni possiamo averne tantissime ma le più comuni sono l’utilizzo dei


videogiochi o l’accesso ai Social Network quali Facebook, Twitter,
Youtube o altro, in questo caso un po’ di autodisciplina può tornarti utile, se
proprio non riesci in questo intento, puoi mettere sottochiave la tua
Playstation o per evitare l’accesso ai Social Network, puoi utilizzare uno
qualsiasi strumento su internet che permette di bloccare i tuoi account social
per un tempo prestabilito.
In ogni caso un po’ di autodisciplina può tornarti utile per eliminare
definitivamente queste abitudini disfunzionali.
Prova a pensare al perché è importante poter portare un po’ di
autodisciplina nel tuo studio, perché per te è importante riuscire a studiare o
ad aggiornarti professionalmente?
Rispondi a queste domande:
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Ti ricordo che questo è una fase di preparazione alle tecniche di
apprendimento efficace, pertanto è importante svolgere gli esercizi che ti
propongo.
Le emozioni durante lo studio

Parliamo ora di abitudini disfunzionali relative al Fattore personale: la


prima abitudine è il Sentirsi Annoiato durante lo studio, considera che la
noia è dovuta principalmente al metodo di studio che utilizzi, so che magari
puoi dirmi: ma come posso non annoiarmi se la materia non mi piace? Sono
d’accordo con te che la materia può non piacerti, ma se hai un metodo che
permettere di alimentare l'entusiasmo e il divertimento vedrai che tutto
risulterà più semplice e vivace da portare avanti.
Altra abitudine disfunzionale che riguarda il Fattore personale è la Rigidità
Mentale.

Ricorda:

Rigidità mentale = Perdere opportunità

Quali sono le opportunità che stai perdendo continuando a mantenere un


atteggiamento rigido? Quali nuove opportunità puoi cogliere?
Un’altra abitudine disfunzionale che interessa la persona è il
Sottovalutarsi, a tal proposito vorrei ricordarti che nessuno può dirti che
valore hai come persona, se non sei tu a permettergli di farlo.
Per questo comincia ad apprezzarti per ciò che sei , comincia a amarti,
indipendentemente da ciò che fai, indipendentemente dai risultati che hai
fino ad ora ottenuto, ricordati che c’è sempre tempo per crescere e
migliorare.

L’ultima abitudine disfunzionale correlata alla precedente è avere la


credenza limitante di non potere fare qualcosa, per questo ti chiedo
subito:

Cosa non puoi fare in questo momento?


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Come potrebbe cambiare la tua vita se solo cominciassi a CREDERE di


poter fare qualcosa? Rispondi qui di seguito:
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Chi può dirti che puoi fare qualcosa se non sei tu stesso a credere di poterlo
fare?

Il più delle volte il problema di non credere in qualcosa è dato


dall’abitudine a guardare il momento presente paragonandolo con qualcosa
che è già passato, ecco che alla fine di tutto, ci si ritrova a utilizzare gli
stessi schemi e le stesse strategie utilizzate in passato.
E’ insito nella mente umana fare continui paragoni con un evento passato
ed è giusto che sia così, altrimenti non riusciremmo a vivere. Pensa per un
attimo, come cambierebbe la tua vita se cominciassi ad aprirti
positivamente alle nuove esperienze, utilizzando nuovi occhi e affrontare le
nuove esperienze senza alcun pregiudizio.

Quanti nuovi insegnamenti riceveresti? Quanta crescita arricchirebbe il tuo


essere? Quanti problemi eviteresti di avere se cominciassi a credere di poter
fare qualcosa?
Nel momento in cui cominci a credere di saper fare qualcosa dai l’input alla
tua mente per compiere i primi passi, la tua mente in automatico è portata
ad andare avanti e ad individuare una possibile soluzione in caso di
problemi, al contrario se credi di non saper o poter fare qualcosa, non invii
alla mente gli input necessari per compiere i primi passi.
Comincia ad abbandonare i vecchi schemi poco funzionali e ricorda che il
credere di saper fare qualcosa è già dentro di te…non mi credi??? Prova a
pensare a quando eri piccolo e stavi cominciando a compiere i primi passi,
provavi, cadevi, ti rialzavi, ricadevi e riprovavi, riprovavi e riprovavi, il
credere di poter camminare ti ha dato la spinta a fare quegli infiniti tentativi
che oggi ti permettono di camminare sulle tue gambe.
Come hai fatto a credere di poter camminare??? Semplice, hai
semplicemente osservato chi già lo faceva, per la gente intorno a te era
naturale camminare e quindi, anche per te doveva esserlo , per imitazione
hai provato e riprovato fino a quando ci sei riuscito.

La capacità di saper fare è già presente dentro di te , cercala e riconnettiti ad


essa, pensa all’ultima volta che eri sicuro di saper fare qualcosa, vedi , senti
, percepisci l’immagine di te intento a saper fare e vivilo vividamente.
Scrivilo qui di seguito:
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Cosa c’è che hai sempre voluto fare e che pensavi di non avere le capacità
per farlo??
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Ritorna ora alla capacità di saper fare e vivi intensamente quelle emozioni
immaginando come tutto questo può aiutarti nella tua incapacita dinfare ciò
che hai precedentemente scritto, immagina come cambierebbe il tuo futuro.
Cosa vedresti, sentiresti o percepiresti?
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Quali sono i prossimi passi che farai in virtù di queste nuove
consapevolezze?
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Detto questo e stabilite quelle che sono le abitudini disfunzionali ti chiedo:
Come puoi portare queste nuove consapevolezza nel tuo apprendimento?
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Come cambia il tuo apprendimento nei giorni, nelle settimane e nei mesi a
venire?
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Sei pronto/a a differenziarti dalla massa e distinguerti dalla mediocrità?


Perche’ ripassare non serve
Le cattive abitudini del metodo di studio, ci sono state insegnate a scuola,
fortunatamente oggi, grazie alle numerose ricerche condotte da diversi
studiosi, le stesse risultano inefficaci e spesso infondate!
Ecco perché, diventando consapevoli di quelle che sono le abitudini
disfunzionali che ci accompagnano durante l’apprendimento e che
riguardano in particolare modo il metodo di studio e venendo a conoscenza
di queste ricerche possiamo cambiare la direzione al nostro apprendimento.

Cominciamo ad analizzare le abitudini disfunzionali più comuni.

Quando andavi a scuola ti è stato detto: “Più ripassi, meglio è!” bhè quello
che posso dirti che non ti hanno detto, niente di più falso.
Il ripassare ininterrottamente è una delle principali abitudini disfunzionali
che non permette di raggiungere risultati eccellenti!

Per capire perché “Più ripassi, meglio è!” è il primo luogo comune da
sfatare, cerchiamo di fare chiarezza su come dimentichiamo le
informazioni.
Se capiamo bene come funziona il nostro cervello, possiamo capire dove
stiamo sbagliando e intraprendere nuove azioni che ci permetteranno di
raggiungere risultati differenti.
Per comprendere qual è il meccanismo secondo cui, il nostro cervello
dimentica, dobbiamo fare affidamento a uno studio condotto da Hermann
Ebbinghaus (1850-1909): questo filosofo e psicologo tedesco teorizzò,
grazie al suo studio, la "curva dell'oblio" e l'"effetto spaziatura" , prima di
capire cosa sono cerchiamo di capire cosa fece Hermann per arrivare a
individuare queste due teorie:

Per 3 anni consecutivi preparò delle liste di sillabe senza senso (es.VTN o
PGR) e misurò quanto tempo impiegava per dimenticarle e impararle di
nuovo, da questa analisi riuscì a elaborare la curva dell'oblio, che misura
quanto velocemente le informazioni vengono dimenticate dal nostro
cervello.

Secondo questa curva (vedi linea rossa) e come possiamo osservare dalla
figura che trovi qui sopra, la curva segue un andamento esponenziale, ciò
significa che un fatto è velocemente dimenticato nelle prime ore, e poi il
ricordo tende a decadere con più lentezza, quindi, possiamo concludere che
nelle prime ore di studio c’è maggiore probabilità che le informazioni
vengano dimenticate.
Sulla base di questo studio Hermann, proseguì le sue ricerche identificando
il cosiddetto “effetto spaziatura”, secondo cui, il ripasso dilazionato nel
tempo gli permetteva di portare il ricordo nel lungo termine.

Ciò significa che ripassare la notte prima degli esami non è utile quanto un
ripasso dilazionato nel tempo.
Sulla base di queste considerazione, utilizzando durante l’apprendimento la
tecnica delle ripetizioni spaziate, ovvero, una tecnica di apprendimento che
prevede l'uso di crescenti intervalli di tempo tra i ripassi successivi di ciò
che avevi precedentemente imparato è possibile portare il ricordo nel lungo
termine senza avere più la necessità di effettuare ripassi continui.
Come puoi notare dall’immagine che trovi qui sotto, effettuando un primo
ripasso, un secondo ripasso, etc, la curva dell'oblio assume un andamento
meno ripido rispetto alla precedente, ciò significa che per dimenticare le
informazioni è necessario molto più tempo!
Da questo studio ecco sfatato il mito del ripasso continuo, quindi, ecco
perché il metodo "più ripeti, meglio è" non è il modo migliore per
apprendere.

Con il metodo “più ripassi meglio è”, sprechi tantissimo tempo e nello
stesso tempo non hai la possibilità di creare ricordi duraturi, ecco perché
imparare ad utilizzare la tecnica delle ripetizioni spaziate, può darti la
possibilità di migliorare notevolmente i tuoi risultati, ottimizzando
contemporaneamente i tempi di studio.

In definitiva, possiamo concludere che ripassare in alcuni è precisi


momenti, permette di ottenere risultati duraturi nel tempo, portando il
ricordo delle informazioni a distanza di giorni, settimane, mesi o anni.
Vediamo come poter organizzare il ripasso con il Metodo delle ripetizioni
spaziate:
1. Organizza il materiale da studiare:
A. Effettua un rapido conteggio dei giorni che mancano per arrivare
all’esame, escludendo i sabati e le domeniche che li utilizzeremo per il
divertimento e per lo svago.
B. Effettua il conteggio delle pagine che devi studiare
C. Dividi il Numero delle pagine da studiare per il numero di giorni che
hai a disposizione, in questo modo avrai individuato il numero di
pagine da studiare quotidianamente.

2. Struttura la giornata di studio in più Micro-sessioni di studio


così composte:
A. Dopo ogni paragrafo letto, effettua una micro-pausa questa è necessaria
per poter consolidare la memorizzazione di quello che hai appena letto.
B. Ogni 10 minuti effettua una pausa di 2 minuti per rivedere quello che hai
memorizzato nei 10 minuti precedenti.
C. Struttura Micro-sessione: Ogni 36 minuti di studio effettua una pausa di
10/15 minuti da dedicare al relax, al gioco, per fare una passeggiata o
mangiare una porzione di frutta.

Micro-sessioni così strutturate, ci permettono di portare il ricordo dalla


memoria di lavoro alla memoria a lungo termine, perché i ripassi sono
posizionati in maniera strategica in modo da seguire l’andamento della
curva dell’oblio, inoltre, come puoi vedere la micro-sezione di studio ha
una durata totale di circa 36 minuti, questo viene fatto perché come
possiamo vedere dalla curva mostrata nell'immagine che trovi qui sotto, il
grado dell'attenzione della mente umana può essere mantenuto ad un alto
livello durante i primi 10-15 minuti, superati i quali si prosegue con un
decadimento che come possiamo notare dall’immagine, dopo circa 30
minuti è di circa l’80%, ecco perché la micro-sezione ha una durata di 36
minuti di studio.
Effettuare una pausa di 10-15 minuti ogni 30 minuti di studio permette di
lavorare e apprendere le informazioni quando il livello di attenzione è
abbastanza alto, facilitando così il processo di memorizzazione.

Terminata questa pausa, riprendi con 10/15 minuti da dedicare al ripasso di


quello che hai memorizzato nella micro-sessione precedente, a questo
ripasso seguiranno 36 minuti di studio e poi di nuovo 10/15 minuti di pausa
e poi ripasso delle precedenti due micro-sessioni.

Dopo l’ultima micro-sessione giornaliera, ricordati di fare un ripasso


completo di quello che hai memorizzato nelle micro-sessioni precedenti e
infine, al fine di consolidare ciò che hai studiato durante l’intera giornata
ricorda di effettuare un intero ripasso dopo un’ora.
Il giorno seguente inizierai la giornata con il ripasso di quello che hai
studiato nella giornata precedente e poi inizierai la sessione di studio
giornaliera.

In definitiva ecco a te uno schema grafico per sintetizzare il ripasso


giornaliero.

Come Puoi osservare dall’immagine qui sotto, i ripassi sono posizionati in


modo strategico in modo tale da andare a consolidare il ricordo nei punti
dove c’è più bisogno.

Struttura il tuo ciclo di studi utilizzando questa tecnica e vedrai i benefici


che riuscirai ad ottenere in poco tempo.

Se vuoi portare il ricordo a distanza di settimane, mesi o anni nella pagina


successiva troverai uno schema grafico che sintetizza la cadenza dei ripassi
durante il mese:
Strutturando in questo modo il ciclo di studio e rispettando le ripetizioni
spaziate riuscirai a portare facilmente il ricordo nel lungo termine,
risparmiando tempo ed energia.
Al fine di facilitare l’organizzazione puoi utilizzare le mappe mentali, un
fantastico strumento inventato da Tony Buzan che permette già con il solo
utilizzo di memorizzare dal 60 all’80% delle informazioni, per accedere al
Video Corso visita il sito: www.TecnichediMemoriaeLetturaVeloce.it
Prepariamoci ora a superare un’altra abitudine disfunzionale legata al
metodo di studio
Prepariamoci ora a superare un’altra abitudine disfunzionale legata al
metodo di studio.
Sottolinei tutto? Stai sbagliando

Quante volte ti è capitato di sottolineare alla prima lettura, poi alla seconda
lettura di sottolineare ulteriormente, per poi arrivare alla fine della giornata
ritrovandoti l'intero libro di un altro colore?

Spesso questo, è uno degli errori più comuni che chi studia commette,
perché per paura di dimenticare qualcosa e di tralasciare qualche
informazione, si pensa che sottolineare tutto sia la cosa migliore da fare,
vediamo un po' perché questo non è il metodo migliore da utilizzare.

Supponiamo di dover memorizzare una serie di parole, nel caso specifico


20, sono tutte parole scritte in nero ad eccezione di una scritta in rosso.
Sulla base degli studi condotti dalla psicologa Von Restorff la parola che
viene riconosciuta e memorizzata meglio di qualsiasi altro item è proprio
quella rossa.

Secondo l'effetto Von Restorff, ciò che tende ad essere ricordato e


riconosciuto è un elemento isolato e “diverso", piuttosto che un elemento
ripetuto e/o omogeneo rispetto agli altri.
Le ragioni per la quale questo fenomeno si verifica, sono dovute al fatto che
quella parola di colore differente, attira inevitabilmente l'attenzione
facilitando il processo di apprendimento.
Poichè l’effetto Von Restorff è alla base del miglioramento del ricordo delle
informazioni che vengono sottolineate all’interno del testo, possiamo
sfruttare questo principio durante il nostro apprendimento.
Attenzione!! Affinché l’effetto Von Restorff produca risultati è necessario
che le righe sottolineate non superino una percentuale maggiore del 20%.

1. Ecco come essere sicuri di sfruttare l’effetto Von Restorff


nell’apprendimento con questi semplici passi:

1. Concentrati sull'individuare le parole chiave e sottolineale con


l'evidenziatore, nei prossimi capitoli imparerai come selezionarle.
2. Utilizza due colori differenti per le parole chiave primarie e quelle
secondarie
Non evidenziare tutta la pagine, altrimenti non otterrai nessun giovamento
dall'effetto Van Restorff, e ricorda “se sottolinei tutto sarà come non aver
sottolineato nulla!”
Un cono per l’apprendimento

Quante volte ti è stato detto che per memorizzare è necessario leggere, fare
riassunti e poi ripetere, ripetere e ripetere? peccato che, continuando così
farai la fine del pappagallo. Libero di volare? No, rinchiuso in una gabbia!!

Si, perché il metodo leggo e ripeto è il metodo disfunzionale per eccellenza,


perché è passivo e noioso!
Gli Studi scientifici condotti da Edward Dale, dimostrano che le tecniche di
apprendimento efficace permettono di rendere Attivo il modo di
apprendere.

Dale cominciò a constatare che i ricordi rimangono vividi a distanza di


tempo quando la persona sta vivendo un'esperienza nuova, quando
l'esperienza è particolare e quando è coinvolto emozionalmente.
Grazie ai suoi studi arrivò a definire il Cono dell’apprendimento, in cui
viene messo in relazione il tempo di durata del ricordo con la tipologia di
attività svolta, definendone così, la Natura del coinvolgimento.
Facendo riferimento al Cono di Dale, possiamo renderci conto che la
Natura del coinvolgimento è passivo quando:

- Leggiamo
- Udiamo
- Vediamo
- Udiamo e Vediamo

Sono tutte attività che svolgiamo regolarmente quando studiamo, eppure,


dallo studio fatto da Dale si evince che a distanza di due settimane, se
svolgiamo queste attività, ricordiamo dal 10 al 30 % delle informazioni.

Se allo stesso modo utilizziamo delle tecniche che permettono di:


- Partecipare attivamente all'esperienza
- Essere coinvolti Emozionalmente
- Vivere un'esperienza reale o che simuli la realtà

allora, l'apprendimento diventa attivo e la quantità di informazioni ricordate


a distanza di 20 gg aumenta esponenzialmente, passando dal 10-30% al 70-
90%, una bella differenza non credi?

Per poter far diventare attivo il processo di apprendimento e migliorare la


nostra capacità di acquisizione è necessario conoscere i segreti del processo
di memorizzazione.
Se leggi e ripeti, fai la fine del
pappagallo!

Il processo di memorizzazione avviene in 3 fasi:


- fase di codificazione
- fase di deposito
- fase di richiamo

Tralasciando al momento la fase di codificazione che consiste


nell'attribuzione di significato a ciò che stiamo leggendo, devi sapere che, la
fase di deposito è perfetta, mentre la fase di richiamo è imperfetta.

Ti è mai capitato di avere la parola sulla punta della lingua? L’informazione


è contenuta nel tuo cervello, sai di conoscerla, peccato che non riesci a
richiamarla, questo avviene perché la fase di deposito è perfetta, mentre,
quella di richiamo è imperfetta.
Se vogliamo essere sicuri di richiamare alla nostra mente le informazioni
depositate possiamo sfruttare i 4 principi della memoria:

Il primo principio della memoria dice che la memoria è visiva, vuol dire
che ricordiamo meglio le immagini rispetto a ciò che ascoltiamo.
Quante volte ti è capitato di presentarti a qualcuno di nuovo e di
dimenticare subito dopo il nome?

Magari quella stessa persona la incontri a distanza di tempo, sei in grado di


riconoscerla e nonostante tutto, continui a non ricordare il nome…E’
normale! questo avviene perché il nome è un suono, invece, il viso è un
immagine e tendi a ricordarla proprio per il primo principio della memoria.

Per farti rendere conto di quanto sono potenti le immagini ti chiedo di


rimanere attento a guardare l’immagine che trovi di seguito per due
secondi, ricercando quanti più dettagli possibili.
Che emozioni provavano le persone nell'immagine?
Cosa avevano tra le mani?
Cosa stavano facendo?
In che occasione si trovavano?
Dove si trovavano?
Che ambiente li circondava?
Quanti erano gli uomini? Quante le donne?
Che abiti indossavano e di che colore erano?

Se ti chiedessi di descrivere l’immagine sono sicuro che riusciresti a darmi


tantissime informazioni.

Scrivi qui di seguito tutto ciò che ti viene in mente riguardo l’immagine che
hai appena visto:
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In Fondo l'immagine è solo un’informazione, che permette di creare infinite


connessioni all'intero della nostra mente, infatti, migliaia sono le parole con
cui ciascuno di noi può descrivere l'immagine.
Questo semplice esercizio ti dimostra perché le immagini sono più facili da
ricordare rispetto ai suoni.

Il secondo principio della memoria dice che la memoria è associativa, ciò


significa che le informazioni si legano come anelli di una catena, nel
momento in cui estraiamo il primo anello tutto torna in mente.
Ti è mai capitato di ascoltare una canzone e pensare a un evento? Oppure,
sentire un profumo e pensare a una persona? queste sono tutte associazioni
che la nostra mente inconsciamente crea, è un meccanismo innato nel
cervello di ciascuno di noi e che possiamo utilizzare a nostro vantaggio.
Il terzo principio della memoria dice che la memoria è legata alle emozioni
ad essa connesse, ciò significa che ricordiamo con più facilità quando siamo
coinvolti emotivamente.

Infine, c’è un Quarto principio che dice che la memoria è legata alla
fantasia e alla creatività: tutto quello che è strano e fuori dal comune, lo
ricordiamo istantaneamente.
Immagina se ti chiedessi di andare lungo il corso principale della tua città e
ricordare per un’ora, tutte le persone che passano, come sono pettinate e
vestite, sono sicuro che non riusciresti nell’impresa, però, se passasse di li
un lottatore di sumo con un perizoma leopardato che tiene al guinzaglio un
elefantino, ti ricorderesti di lui? sono sicuro che lo ricorderesti perché è
qualcosa di strano, qualcosa di estremamente creativo e che non vedi
quotidianamente.

Utilizza questi principi durante l’apprendimento, saranno un aiuto prezioso


nel momento in cui dovrai memorizzare le informazioni.

1. Ricapitolando cosa dovrai fare se vuoi definitivamente abbandonare le


abitudini disfunzionali riguardo l'apprendimento:

2. Utilizza i cicli di ripasso, questa tecnica ti permetterà di portare il ricordo


dal breve al lungo termine

3. Individua le parole chiave e sottolinea solo quelle più importanti, per


l'effetto Von Restorff : “più sottolinei peggio è!”

Utilizza i 4 principi della memoria per rendere attivo il tuo apprendimento.


Il cervello e le sue rappresentazioni

Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente migliorare il nostro


apprendimento.
Per farlo dobbiamo un attimo capire come funziona il nostro cervello,
ovvero dobbiamo capire cosa succede quando studiamo.
In pratica cerchiamo di dare senso alle informazioni riproducendo o
rappresentando le informazioni all’interno della nostra mente sottoforma di
rappresentazioni sensoriali che sperimentiamo come se stessimo vedendo
un film.
Ogni film che rappresentiamo all’interno della nostra mente ha varie
rappresentazioni (visive, auditive e cinestesiche), queste rappresentazioni
costituiscono gli elementi base del linguaggio della nostra mente. Ognuno
di noi preferisce utilizzare una o più di queste rappresentazioni, se
conosciamo quale o quali rappresentazioni preferiamo utilizzare per dare
senso alle informazioni possiamo riuscire ad ottenere risultati migliori nel
nostro apprendimento, quindi, se ti renderai conto che preferisci più dettagli
visivi, non dovrai fare altro che utilizzarli maggiormente durante
l’apprendimento.
Pensa al tuo cervello come se fosse un grande castello da cui hai accesso
attraverso un grosso portone chiuso a chiave, le rappresentazioni sono le
chiavi che potrebbero aprire quel portone.
Se utilizzerai la chiave giusta avrai la possibilità di accedere al castello.
Sei curioso di conoscere qual’è la tua modalità rappresentazionale che
preferisci, così da accedere a quel magnifico castello che è la tua mente?
Scopriamolo subito insieme e iniziamo a capire in cosa consistono le
diverse modalità:

Modalità Visiva:
L’elemento chiave di chi possiede una modalità visiva è l’immagine, non a
caso chi possiede questa modalità tende a ricordare meglio ciò che può
vedere.
Solitamente chi possiede una modalità visiva preferisce apprendere
attraverso il linguaggio scritto o ancora attraverso grafici, tabelle, disegni e
/o videoproiezioni.
Chi possiede una modalità visiva solitamente si annoia e spesso ha problemi
nel ricordare lunghe istruzioni verbali e durante le fasi di apprendimento
tenderà ad effettuare delle associazioni mentali per immagini.

Modalità Auditiva:
Rientrano in questa modalità le persone che durante l’apprendimento
preferiscono ascoltare ciò che devono imparare. Amano la lettura ad alta
voce e a volte ripetono a voce alta o parlano tra sé e sé mentre studiano.
Possono avere difficoltà con i compiti scritti e lavorano molto bene nelle
situazioni di dialogo con altri studenti. Amano registrare e riascoltare le
lezioni.
Chi rientra in questa modalità solitamente fa molta attenzione ai suoni, ai
toni, ai volumi e vengono distratti facilmente dai rumori.

Modalità Cinestesica:
Solitamente la persona che possiede una modalità cinestesica tende ad
apprendere attraverso l’esperienza diretta e quindi farà riferimento alle
sensazioni e alle emozioni che l’argomento gli suscita.
Chi possiede una modalità cinestesica non riesce a concentrarsi se è
costretto a stare immobile per lungo tempo, ama prendere appunti ed essere
coinvolto in varie attività durante le lezioni. Hanno spesso necessità di
pause frequenti.

Modalità Auditivo Digitale:


L’elemento Chiave di chi è Auditivo Digitale è il dialogo interiore.
Chi è in possesso di questa modalità tende ad analizzare e approfondire gli
argomenti e cerca di “dare un senso” a ciò che sta apprendendo, utilizzando
molto la razionalizzazione, generalizzazione e teorizzazione.
Comprendere la nostra modalità è utilizzare la stessa durante la
memorizzazione ci può permettere di incrementare le nostre performance di
apprendimento, ecco perché ti invito a svolgere il test per comprendere la
tua modalità prevalente.
Test sulle modalità di apprendimento
(Studiare Facilmente è l’unico metodo che ha un test sulla modalità di apprendimento che è stato
creato sulla base degli studi in Neurosemantica)

Leggi ciascuna delle frasi e assegna per ognuna delle quattro affermazioni
un numero che va da 1 a 4 sapendo che:

4 - Mi descrive meglio
3 - Mi descrive ancora molto bene
2 - Mi descrive bene
1 - Mi descrive di meno

1) Quando incontri una parola nuova:

___ Cerchi di visualizzarla mentalmente


___ La ripeti ad alta voce per ricordarla
___ La scrivi sul tuo taccuino
___ Cerchi il significato sul tuo vocabolario

2) Se devi affrontare un esercizio che non hai mai fatto:


___ segui le istruzioni scritte
___ cerchi di dettagliare l’esercizio attraverso indagini precise volte a
capirne il contesto di applicazione
___ segui le indicazioni a voce di chi ti sta seduto accanto
___ cerchi di provare a farlo da solo per capire come funziona

3) Quando leggi un libro:

___ Preferisci le scene in cui le persone parlano tra di loro


___ Ti piacciono molto le descrizioni di ambienti, paesaggi e spesso ti fermi
a immaginarli nella mente
___ Cerchi di dare un senso a ciò che leggi cosi da trovare analogie con la
tua vita
___ Ami i momenti in cui le persone compiono azioni

4) Quando studi trovi molto utile:

___ Sottolineare con colori differenti


___ Ripetere ciò che studi a voce alta
___ Camminare con il libro e fare pause frequenti
___ Attingere da più fonti per approfondire l’argomento

5) Vuoi iscriverti a un corso di laurea o vuoi frequentare un qualsiasi corso,


cosa fai:

___ Cerchi di immaginare cosa ti permetterà di raggiungere


___ Cerchi di prendere informazioni circa il corso e cerchi di confrontarlo
con corsi simili per capire i punti di forza e di debolezza
___ Ascolti il consiglio di chi ha già frequentato il medesimo corso
___ Ti iscrivi ascoltando le sensazioni che provi a pelle e quindi decidi di
seguire il tuo istinto

Trascrivi le tue risposte di seguito:

Calcola il totale ottenuto per ciascuna lettera V, A, K e Ad e trascrivili di


seguito:

I punteggi ottenuti ti danno indicazione di quella che è la tua modalità


prevalente durante l’apprendimento, ricorda che comunque in diversi
contesti la tua modalità prevalente può cambiare.

In ogni caso ricorda che quanti più dettagli visivi, auditivi e cinestesici
utilizzerai tanto più saranno le informazioni che acquisirai. Utilizzando
l’immaginazione sarà più semplice apprendere, so per certo che
inizialmente può sembrare laborioso, ma richiede un po' di pratica.
Grandi memorizzatori non si nasce,
come diventarlo…

Manuel era decisamente entusiasta di ciò che andava scoprendo. Aveva


sempre pensato che l’atteggiamento era alla base di tutto, però non aveva
mai pensato che il giusto atteggiamento senza una corretta strategia non
bastava per ottenere eccellenti risultati.
Non riusciva a credere a ciò che gli stavano dicendo: "Anni di studio passati
a utilizzare abitudini disfunzionali e pensare che per anni avevo dato la
colpa a me stesso" esclamava la sua voce interiore.

Quindi posso diventare tutto ciò che voglio! ripeteva Manuel, ripensando
alla metafora della ghianda e a willy il coyote, quelle immagini erano così
vivide nella sua mente che non poteva non ricordarsi di quanto aveva fin ad
ora appreso. Manuel era pronto a compiere tutte le azioni necessarie per
imparare le strategie che gli occorrevano per diventare un grande
memorizzatore.

Grandi memorizzatori non si nasce…ma la buona notizia è che lo si


diventa, con il giusto atteggiamento e con le giuste strategie chiunque può
diventare un grande memorizzatore.
Per migliorare l'intero processo di apprendimento è necessario partire dal
miglioramento del processo di memorizzazione per poi finire con il
miglioramento e aumento della velocità di lettura.

Non possiamo pretendere di costruire un'intero palazzo senza avere delle


solide fondamenta, pertanto partiremo prima con il costruire le fondamenta
per poi proseguire con la costruzione di tutto il resto.

Se vuoi iniziare a testare la tua memoria, puoi collegarti al sito


www.TecnicheDiMemoriaeLetturaVeloce.it
Test della memoria
Prima di iniziare ad addentrarci sui vari argomenti è necessario fare il test
della memoria, questo serve per capire qual è il tuo punto di partenza.
Per effettuare il test della memoria ti chiedo di leggere una sola volta le 18
parole che trovi qui di seguito e non guardandole riscrivile dalla prima
all'ultima.

Ecco a te le 18 Parole:

Trottola
Pancia
Lama
Lava
Buca
Piumino
Muffa
Regina
Cero
Mamma
Fiamma
Nuca
Palazzo
Neve
Frutta
Pacco
Doccia
Bomba

Senza guardare la pagina precedente riscrivi le parola dalla prima


all’ultima, ti raccomando non barare!
_________
_________
_________
_________
_________
_________
_________
_________
_________
_________
_________
_________
_________
_________
_________
_________
_________
_________
Quante parole hai ricordato nella giusta sequenza?
18 Perfetto

16 -17 Eccellente

11 -15 Molto Bene

7 - 10 Bene

3-6 Medio

0-2 E’ un problema :-)

La parola pancia è tra quelle della lista? e la parola scimmia? e la parola


lava? Come puoi vedere le informazioni sono tutte contenute all’interno
della tua mente, questo perché come abbiamo detto la fase di deposito è
perfetta, hai difficoltà a tirarle fuori perché la fase di richiamo è imperfetta,
quindi, se non sei riuscito a ricordare tutte le informazioni non preoccuparti
e scoraggiarti è normale “Non è un Problema :-)” ricordare solo poche
informazioni senza l'ausilio di una tecnica che ti supporti.

Affinché anche tu, possa cominciare a ricordare le informazioni dobbiamo


sfruttare una delle caratteristiche del nostro cervello, infatti, devi sapere
che le scienze cognitive e le neuroscienze hanno scoperto che una delle
caratteristiche fondamentali del nostro cervello è quella di rappresentare
ogni stimolo esterno sullo schermo della nostra mente, attraverso una
rappresentazione fatta di parole, immagini, suoni. Ciò equivale a dire che ad
ogni stimolo esterno il nostro cervello fa partire un film.

Maxwell Malz nel suo libro psico-cibernetica afferma che “ La nostra


mente non riesce a distinguere ciò che viene vividamente immaginato da
ciò che viene realmente vissuto”.
Utilizzando queste scoperte impareremo come memorizzare le informazioni
inviando al nostro cervello i giusti stimoli, in modo da creare dei film in cui
l’uso di immagini, emozioni, associazioni e fantasia ci daranno
l’opportunità di ricordare facilmente le informazioni.

Prima di farti memorizzare le informazioni utilizzando le tecniche di


memoria, ti voglio dimostrare come la nostra mente non riesce a distinguere
ciò che viene vividamente immaginato da ciò che viene realmente vissuto,
proprio per questo utilizzeremo la visualizzazione, ovvero, ti chiederò di
immaginare di proiettare nello schermo della tua mente la storiella che trovi
qui di seguito, aggiungendo quanti più dettagli possobili:

Immagina davanti a te del cioccolato...osservalo attentamente e notane il


colore, notane la forma....ora immagina di prendere di avvicinare le tua
mani a questo cioccolato, sfioralo dolcemente, come lo sentì al tatto è liscio,
è ruvido? È duro? È morbido? Ora immagina di afferrarlo e di spezzarlo
con le tue mani, senti il suono che produce nel momento in cui lo
spezzi...ora immagina di prendere questo pezzo di cioccolato che hai
appena spezzato e avvicinalo al tuo naso, sentine il profumo: senti il
profumo delle spezie? Senti il profumo di noccioline? O cos altro? Ora
immagina di avvicinare questo pezzetto di cioccolato alla tua bocca e
gustane il sapore, lascia che si sciolga e assaporane il gusto, ora schiaccialo
tra la lingua e il palato, nota come raggiunge la temperatura corporea e
inizia a fondere. Che gusto ha questo pezzo di cioccolato, è dolce, amaro,
che ingredienti sono stati aggiunti?
Ti faccio i complimenti per la tua prima visualizzazione! Ti è venuta
l’acquolina in bocca? :-) Hai immaginato qualcosa e il tuo corpo si è
preparata a riceverla, straordinario non pensi?

Utilizzando la stessa tecnica di visualizzazione e i 4 principi della memoria


andremo a memorizzare le 18 parole che hai trovato nel test. Pronti,
partenza e via!
Immagina una grande e coloratissima TROTTOLA che gira gira e gira e va
a sbattere contro la tua bianca e pelosissima PANCIA, la tua PANCIA si
gonfia a dismisura e decidi di operarti con una lunga e affilatissima
LAMA, nel momento in cui infilzi la LAMA vedi fuoriuscire della rossa e
incandescente LAVA, la LAVA va a confluire con una profondissima e
gigantesca BUCA, questa BUCA decidi di ricoprirla con del bianco e
soffice PIUMINO, questo PIUMINO si trasforma in una gialla e
schifosissima MUFFA, decidi di leccare questa MUFFA e la sputi in faccia
alla REGINA, la REGINA per ringraziarti ti dona un CERO come quello da
chiesa, decidi di regalare questo CERO alla tua amatissima MAMMA, la
MAMMA si avvolge tra una gigantesca FIAMMA e cosi per spegnere la
FIAMMA le dai un colpo sulla NUCA, la mamma corre corre e va sbattere
contro un gigantesco PALAZZO e vedi che dal cielo cade della bianca e
sofficissima NEVE, nel momento in cui questa NEVE tocca terra si
trasforma in FRUTTA, decidi di raccogliere questa FRUTTA e metterla
all’interno di un PACCO, che nascondi dentro la DOCCIA, nel momento in
cui apri la DOCCIA scoppia una BOMBA.

Ora che hai imparato a sfruttare la visualizzazione e i 4 principi della


memoria, ti chiedo di riscrivere le parole dalla prima all'ultima e se hai
tempo dall'ultima alla prima ripercorrendo il film mentale.

Esercizio:
Ripercorrendo il film mentale, riscrivi le parole della visualizzazione dalla
prima all'ultima e dall'ultima alla prima.

1.
2.

3.

4.

5.

6.

7.

8.

9.

10.

11.

12.

13.

14.

15.

16.

17.

18.

Complimenti perché hai appena memorizzato le tue prime 18 parole


utilizzando una tecnica di memoria, la tecnica che hai appena appreso si
chiama tecnica delle associazioni a cascata e come già avrai potuto capire
consiste nell'associare le informazioni una di seguito all'altra nella sequenza
da noi desiderata.
Le regole per una memoria
straordinaria

I 4 principi della memoria nutrivano l'attenzione e la curiosità di Manuel


che aveva cominciato a conoscere grandi scoperte e studi di notevole
importanza, aveva imparato a utilizzare alcune delle straordinarie
funzionalità del cervello umano, attraverso la visualizzazione era riuscito
ad avvertire l'acquolina in bocca " accipicchia maxwell aveva proprio
ragione" esclamava rivolgendosi al maestro.

Manuel era stupefatto di come in poco tempo, non lasciandosi influenzare


dalle vecchie abitudini e applicando dei nuovi e semplici principi era
riuscito a memorizzare tutte le informazioni, si chiedeva però come poteva
applicare tutto questo durante lo studio!!

Manuel non avrebbe mai pensato di scoprire così tanto riguardo allo studio
ed era molto motivato a apprendere ciò che a scuola non gli avevano mai
insegnato.

Durante la visualizzazione delle 18 parole, proiettavamo alcune immagini


nello schermo della mente, queste erano collegate l’una con l’altra
utilizzando due regole fondamentali che è necessario imparare a utilizzare
se vogliamo memorizzare le informazioni.

La prima regola si chiama regola del PAV che è l’acronimo di Paradosso,


Azione, Vivido, e consiste nel creare associazioni tra immagini che siano
paradossali, ovvero, fuori dal comune, per esempio se abbiamo la necessità
di immaginare un elefante non andremo a immaginare un normale elefante
ma un piccolissimo elefante di colore arancio.

Nelle momento in cui andremo a creare associazioni tra le immagini


dobbiamo metterle sempre in azione, ovvero, le immagini dovranno essere
in movimento, perchè la nostra mente ricorda facilmente le cose in
movimento rispetto alle cose statiche, ecco perché spesso i bunner
pubblicitari utilizzano immagini in movimento per colpire di più la
memoria del consumatore.

Infine, le immagini e le associazioni dovranno essere vivide, ovvero,


dovranno essere vissute da noi stessi utilizzando i 5 sensi (la vista, il gusto,
l'olfatto, il tatto e l'udito) in modo da rendere il ricordo ancora più forte.

La seconda regola è la regola delle 3S che è l’acronimo di Seduzione, Soldi


e Sangue, affinché durante le visualizzazioni, le immagini rimangano nitide
nella nostra memoria, dobbiamo utilizzare questi 3 elementi.
Queste sono tutte tecniche che vengono utilizzate dai pubblicitari per
colpire la nostra attenzione e fissare nei nostri ricordi i prodotti
pubblicizzati.

Il processo di Apprendimento è un processo articolato costituito da più fasi


conoscerle, ci può dare l’opportunità di capire in quale fase siamo più
carenti e cosa dobbiamo fare per rendere al massimo del nostro potenziale,
ecco perché prima di iniziare ed addentrarci e comprendere meglio il
metodo di Studio Studiare Facilmente è necessario comprendere come
funziona l’apprendimento.

L’apprendimento può essere sintetizzato attraverso l’acronimo ANCORE:

A cquisizioNe
C omprensione
O rganizzazione
R icordo
E sposizione

Ciascuna di queste fasi è importante ed è migliorabile grazie al metodo


Studiare Facilmente, più avanti vedremo come.

L’acquisizione è quella parte dell’apprendimento volta appunto


all’acquisizione delle informazioni, solitamente l’acquisizione avviene
attraverso la lettura o attraverso l’ascolto, la parte di lettura possiamo
migliorarla però prima dobbiamo migliorare la memoria, perché non
possiamo pretendere di leggere più informazioni se poi non riusciamo a
ricordarle.
La Comprensione consiste nel capire e dare significato a ciò che avevamo
precedentemente acquisito.
Più avanti vedremo delle tecniche che ci permettono di incrementare le
nostre performance, riducendo i tempi di lettura e migliorando la nostra
comprensione.
L’organizzazione è quella fase dell’apprendimento attraverso cui le
informazioni precedentemente acquisite e comprese vengono messe insieme
attraverso schemi, riassunti, appunti, etc.
Per migliorare questa fase impareremo delle tecniche utili alla selezione
delle parole chiave e impareremo a utilizzare le mappe mentali, uno
straordinario strumento inventato da Tony Buzan
Infine, il Ricordo è quella fase dell’apprendimento attraverso il quale
ricordiamo le informazioni che abbiamo precedentemente selezionato e
considerate informazioni chiave per il nostro apprendimento e proprio in
questa fase si applicano le tecniche di memoria.

Esercizio:
Memorizza le parole che trovi di seguito, utilizzando la tecnica delle
associazioni a cascata e le regole del PAV e delle 3S:
Calcio
Profumo
Sedia
Bottiglia
Telefono
Treno
Carrello
Stampante

Se hai difficoltà nel creare associazioni utilizzando le regole del PAV e delle
3S non preoccuparti perchè nel prossimo capitolo impareremo a sviluppare
l'utilizzo della creatività.
Sviluppare la Creativita’

Cercando su internet la definizione di creatività troviamo: capacità di creare


con l’intelletto, con la fantasia.
Ciascuno di noi, nessun escluso è dotato di creatività, peccato chei molti
individui con il passare degli anni, disimparano a utilizzarla.
In questo capitolo impareremo a utilizzarla per migliorare le nostre capacità
mnemoniche e per questo voglio proporti un esercizio.

Esercizio:
Individua un “Problema non Problema” esempio come arrivare da Torino a
Milano
e trova ogni giorno per almeno 21 giorni, 10 soluzioni per risolverlo,
all’inizio ti verranno fuori soluzioni razionali tipo “in macchina, in treno”,
man mano procederai e soluzioni diventeranno irrazionali per esempio
“spedendomi via email, utilizzando la nuvola di Goku e cosi via”. Ti
chiederai perché questo esercizio perché per apprendere efficacemente è
necessario sviluppare la creatività, quindi, iniziamo subito?

Scrivi di seguito il tuo Problema:


_______________________________________

Soluzioni:
1.__________________
2.__________________
3.__________________
4.__________________
5.__________________
6.__________________
7.__________________
8.__________________
9.__________________
10._________________

Ricorda di fare questo esercizio per almeno 21 giorni.


Diventa un genio come Cicerone

La tecnica che sto per illustrarti ha più di 2000 anni e la puoi utilizzare
anche tu ancora oggi.
La tecnica dei loci ciceroniani è stata inventata da Marco Tullio Cicerone ed
è una memo tecnica che ti permetterà di ricordare la sequenza di punti
chiave che hai studiato.
Cicerone si era reso conto che associando varie idee attraverso l'utilizzo di
immagini ai luoghi a lui familiari, riusciva a ricordare le sue orazioni senza
utilizzare alcun appunto.

In cosa consiste questa tecnica?

La tecnica utilizza il principio secondo cui la nostra mente crea continue


associazioni
Utilizzando le associazioni cosa faceva Cicerone?
Ipotizziamo che Cicerone voleva parlare di questi argomenti:
- Combattimento dei gladiatori
- La gestione dell'acquedotto
- Riscossione delle tasse

Individuava un percorso per esempio quello che percorreva abitualmente e


individuava 3 punti di riferimento Che incontrava in sequenza lungo il
percorso, per esempio:

- La statua
- La piazza del mercato
- La fontana

Una volta individuati questi punti di riferimento associava a ciascun di essi


l'argomento che voleva trattare, quindi nel nostro caso creava associazioni
tra:

Statua - Combattimento dei Gladiatori


Piazza del Mercato - Gestione dell'acquedotto
Fontana - Riscossione delle tasse

Utilizzando anche la regola del PAV e delle 3S per memorizzare i punti


chiave del discorso potresti immaginare che percorrendo il percorso e
arrivato alla statua questa si trasforma in un gladiatore con cui cominci a
combattere per poter proseguire e con questo arrivi nella piazza del mercato
in cui vieni travolto da un fiume di acqua (immagine Che utilizzeremo per
ricordare l'acquedotto) per metterti in salvo ti aggrappi alla fontana da cui
zampillano monete che vanno a riempire le tasche dello stato (immagine
che utilizzeremo per ricordare la riscossione delle tasse).
Come puoi vedere abbiamo utilizzato la tecnica dei Loci Ciceroniani e la
regola del PAV e delle 3S che hanno reso facilmente memorizzabile i 3
punti chiave.
Quali sono quindi i passi per applicare correttamente questa tecnica?

1. Individua un percorso che percorri abitualmente


Esempio il percorso che percorri quotidianamente per andare all'università
o recarti in palestra o a casa della fidanzata.

2. Individua dei punti di riferimento lungo questo percorso nella stessa


sequenza in cui li incontri.
Esempio lungo il percorso trovi un bar, un'edicola, e l'ospedale.

3. Associa ciascun argomento e/o punto chiave individuato durante lo


studio e associalo ai diversi punti di riferimento da te individuati.

4. Per rendere più nitido il ricordo, utilizza le regole del PAV e delle 3S

L'utilizzo di questa tecnica è molto semplice e puoi utilizzare i medesimi


percorsi più volte, senza che le informazioni si sovrappongano a quelle che
hai precedentemente memorizzato.
Questa tecnica sono sicuro che insieme alle altre ti farà migliorare
nettamente il tuo apprendimento.
Tecniche di memoria avanzate

Sia la tecnica delle associazioni a cascata, sia la tecnica dei loci ciceroniani,
permettono di memorizzare facilmente una sequenza di parole, se però ti
dovessi chiedere qual è l'informazione al quinto punto, per ricordarla
dovresti ripercorrere l'intero film mentale, fino ad arrivare alla posizione di
tuo interesse, per evitare questo ed essere sicuro/a di ricordare
istantaneamente l'informazione puoi utilizzare la tecnica dello schedario
mentale.
La tecnica dello schedario mentale consiste come prima cosa, nell'andare a
creare tanti cassetti numerati all'interno dei quali andremo a depositare
attraverso associazioni PAV tutte le informazioni che vogliamo, quindi, con
la tecnica dello schedario andremo a creare il cassetto n.1, il cassetto n.2,
etc.
Per poter utilizzare questa tecnica è necessario trasformare i numeri in
immagini concrete in modo da renderli memorizzabili, per far questo
utilizzeremo un'ulteriore tecnica: la conversione fonetica di Leibiniz, una
tecnica di memorizzazione dei numeri che funziona convertendo i numeri
in consonanti e, aggiungendo opportunamente delle vocali in modo da
individuare parole che si possano ricordare con più facilità di una serie di
numeri.
Ogni cifra compresa tra 0 e 9 viene convertita in consonante:
1 - t, d - tè o dio
2 - n, gn - noe o neo
3 - m - amo
4 - r - re
5 - l, gl - leo
6 - c, g - ciao
7 - ch, gh - occhio o oca
8 - f, v - uva o ufo
9 - p, b - ape o boa
0 - s, z, sc - sci
Questi saranno i primi 9 cassetti che utilizzeremo con la tecnica dello
schedario mentale.
Vediamo come utilizzare questi cassetti per memorizzare le seguenti parole:

Calcio
Profumo
Sedia
Bottiglia
Telefono
Treno
Carrello
Stampante
Scarpa
Utilizzando la regola del PAV e delle 3S, andremo ad associare alla scheda
del numero corrispondente, la parola che vogliamo memorizzare:

Esempio:

1 la scheda "immagine" corrispondente è il te e la parola da associare è


calcio

Immagina una bustina da te, la osservi ed è un campo da Calcio

2 la scheda "immagine" corrispondente è noe e la parola da associare è


profumo

Immagina che prima di far entrare hli animali nell'arca, Noe spruzza loro
del Profumo

3 la scheda "immagine" corrispondente è amo e la parola da associare è


sedia

Immagini di andare a pesca e nell'amo al posto dell'esca utilizzi una sedia

Esercizio n.1

Utilizzando la tecnica dello schedario mentale completa le associazioni


delle parole rimanenti
4.

5.

6.

7.

8.

9.

Con questa tecnica, se ti dovessi chiedere cosa c'è alla posizione 1. sai
benissimo richiamare alla memoria la parola ripensando alla bustina da tè
che è un campo da calcio.

Questa tecnica puoi utilizzarla in diversi contesti come per esempio per
memorizzare i capitoli di un libro, in questo caso ti basterà associare ad
ogni capitolo l'argomento relativo.
Ritornando alla tecnica di Leibiniz è possibile convertire qualsiasi numero
in parola e viceversa è possbile trasformare qualsiasi parola in numeri, per
poterlo fare vanno rispettate alcune regole:
• Le vocali non corrispondono a nessuna cifra, quindi non vanno
considerate;
• Le consonanti doppie vanno considerate come un unico suono;
• Bisogna sempre valutare il suono che la lettera produce. Per esempio, "gl"
in "scoglio" ha un suono liquido, perciò corrisponde a 5, mentre in "glassa"
"gl" produce due suoni separati ("g" gutturale e "l" liquida), corrispondenti
a 75. Sempre in "scoglio", "sc" produce un suono due suoni separati ("s"
sibilante e "c" gutturale), corrispondenti a 07, mentre nella parola "sciare",
"sc" produce un suono sibilante corrispondente a 0.

Esercizio n.2

Converti i seguenti numeri in parole:

34 - ________

67 - ________

87 - ________

131 - ________

Questo esercizio ti permetterà di creare infiniti cassetti che puoi utilizzare


qualsiasi tipo di informazione.

Esercizio n.3
Valutando il suono che ogni lettera produce e utilizzando la tecnica della
conversione fonetica, converti le seguenti parole in numeri:
Cielo - _____
Tenda - ______
Sedia - _______
Cane - ______
Specchio - ______
Gatto - _______

La combinazione delle tecniche che ti ho fino ad ora illustrato ti permetterà


di memorizzare gran parte delle informazioni, rimane solo da capire come
memorizzare parole astratte quali per esempio: Coraggio
o Emocromocitometrico.

In questo caso le regole da seguire sono soltando due:

1. dividere la parola in modo da associare a ciascuna parte immagini


concrete
2. associare queste immagini utilizzando la regola del PAV e delle 3S.

Ad esempio vediamo come poter memorizzare le parole coraggio e


emocromocitometrico:
1. la parola coraggio può essere suddivisa in COR e RAGGIO, a queste due
parti possiamo associare le immagini del cuore e del raggio, per associarle
immaginiamo un cuore che viene attraversato da un raggio di sole.
2. la parola emocromocitometrico può essere suddivisa nelle parole EMO-
CROMO-CITO-METRICO, per associarle immaginiamo un EMO che
guida una CROMA, investe CITO il marito di cita, che gli tira un METRO.

Esercizio n.4
Memorizza le seguenti parole, utilizzando la regola della memorizzazione
delle parole astratte:

Paracetamolo
Schizofrenico
Hippopotomonstrosesquipedaliofobia
Ipertrofia

Ora ti sarà possibile memorizzare qualsiasi tipo di informazione, hai tutte le


carte in regola per poter leggere velocemente.

Migliorare le capacità mnemoniche è il primo passo per poter apprendere e


utilizzare le tecniche di lettura veloce, questo perchè è inutile leggere più
informazioni se non si è capaci di trattenerle, ma prima è necessario
imparare come selezionare le parole chiave durante la lettura di un testo.
L’importanza delle parole chiave
Per poter utilizzare le tecniche di memoria di cui abbiamo fino ad ora
parlato è necessario esercitarci a trasformare testi e concetti in immagini,
questo perchè le immagini permettono di acquisire un numero infinito di
informazioni, rendendo qualsiasi concetto facilmente memorizzabile.
Per cominciare a prendere dimestichezza con questa nuova capacità è
necessario introdurre il concetto di parola chiave: con parola chiave
intendiamo un concetto che può essere riassunto in una o al massimo due
parole.
Ecco a te 5 semplici linee guida da seguire per individuare le parole chiave:
- utilizza una parola chiave per ogni concetto che vuoi ricordare
- individua da 2 a un massimo di 4 parole chiave per ogni paragrafo
- individua da 10 a un massimo di 20 parole chiave per ogni pagina.
- fai in modo che le parole chiave possano essere facilmente convertibili in
immagini pav
• una volta individuate queste parole chiave collegale una con l'altra
utilizzando la tecnica delle associazioni a cascata vista nel capitolo
precedente

Esercizio:
Analizziamo un testo e selezioniamo le parole chiave:
“Napoleone Bonaparte (Ajaccio, 15 agosto 1769[1] – Isola di Sant'Elena,
5 maggio 1821) è stato un politico e militare francese, fondatore del Primo
Impero francese.
[….]
Grande uomo di guerra, protagonista di oltre venti anni di campagne in
Europa, Napoleone è stato considerato il più grande stratega della storia.
Grazie al suo sistema di alleanze e a una serie di brillanti vittorie contro le
potenze europee, conquistò e governò larga parte dell'Europa continentale,
esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a
controllare numerosi Regni tramite persone a lui fedeli”
Fonte:Wikipedia

Questo è il testo che dobbiamo analizzare, come già ti ho detto, le parole


chiave permettono di riassumere concetti chiave, per questo testo le
possibili parole chiave sono:

“Napoleone Bonaparte (Ajaccio, 15 agosto 1769 – Isola di Sant'Elena, 5


maggio 1821) è stato un politico e militare francese, fondatore del Primo
Impero francese.
[….]
Grande uomo di guerra, protagonista di oltre venti anni di campagne in
Europa, Napoleone è stato considerato il più grande stratega della storia.
Grazie al suo sistema di alleanze e a una serie di brillanti vittorie contro le
potenze europee, conquistò e governò larga parte dell'Europa continentale,
esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a
controllare numerosi Regni tramite persone a lui fedeli”
Fonte:Wikipedia

Le parole chiave selezionate e che secondo me mi permettono di


memorizzare diversi concetti sono:
Napoleone - politico e militare - stratega - alleanze - ideali rivoluzionari
Associamo ora a ciascuna parola chiave un'immagine:

Napoleone – Trump - Soldato

Scacchiera - Allenze – Ideali

Rivoluzionari
Per memorizzare questo immaginiamo Napoleone a cavallo con Trump,
vengono colpiti da un soldato che li costringere a giocare a scacchi,
durante la partita molte persone loro amiche assistono alla partita, gli
stringono le mani a Napoleone per una strana reazione spuntano sulla sua
testa tante lampadine con le ali. Napoleone va su tutte le furie, ne prende
una e la tira in testa a Che Guevara.
Ripercorrendo questa storiella e pensando a Trump e al militare, ci permette
di ricordare che Napeleone era un politico-militare, la partita a scacchi ci
permette di ricordare che era considerato il più grande stratega della storia,
le strette di mano ci permettono di ricordare le alleanze che era riuscito a
instaurare e le lampadine con le ali lanciate in testa a Che Guevara ci
permettono di ricordare gli ideali rivoluzionari che aveva esportato in tutta
europa.

Queste tecniche ci permettono in modo semplice di rendere vividi i nostri


ricordi, basta nutrire e allenare la nostra mente all'utilizzo di queste
tecniche, per cambiare letteralmente il nostro modo di apprendere.

Esercizio:
Prendi un testo qualsiasi e utilizzando le regole per la selezione delle parole
chiave, individua le parole chiave e memorizzale utilizzando la regola del
PAV.
Come hai potuto capire per poter memorizzare un testo è necessario
individuare parole chiave che possano essere trasformate facilmente in
immagini, poichè le immagini giocano un ruolo fondamentale nella
processo di memorizzazione ho deciso di proporti un gioco/esercizi
Esercizio:
Utilizzando la tecnica delle associazioni a cascata e le regole del PAV e
delle 3s, memorizza le sequenze di immagini che trovi qui sotto:

Sequenza A

Sequenza B

Sequenza C

Sequenza D
Sequenza E
Come rispettare i ritmi del tuo
cervello

Durante i momenti di studio, la maggior parte delle persone leggono


ininterrottamente senza tenere conto delle esigenze che ha il nostro cervello
per poter spostare le informazioni dalla memoria di lavoro alla memoria a
breve termine e poi dalla memoria a breve alla memoria a lungo termine,
dopo aver letto gran parte delle informazioni si lamentano perché ricordano
poco o nulla di quello che hanno letto.

Queste persone sono le stesse che pensano di avere problemi di memoria, di


non essere all'altezza, senza però rendersi conto che effettivamente non
hanno rispettato le esigenze del proprio cervello, pertanto, affinché le
informazioni possano essere processate correttamente dal nostro cervello e
possano passare senza alcuna fatica alla memoria a lungo termine è
necessario seguire i ritmi fisiologici del cervello.
Oltre a memorizzare facilmente le informazioni, il nostro intento è quello di
migliorare tutte le fasi dell'apprendimento.

All'inizio di questo libro abbiamo parlato delle fasi dell'apprendimento e


abbiamo visto che l'acquisizione delle informazioni avviene in diversi modi,
nella maggior parte dei casi avviene attraverso la lettura, per questo motivo,
migliorare la nostra capacità di leggere è importante quanto l'essere capaci
di memorizzare le informazioni. Se leggiamo correttamente, rispettando i
tempi di acquisizione del nostro cervello, agevoliamo il processo di
memorizzazione, quindi, miglioriamo il processo di memorizzazione per
migliorare la velocità di lettura e allo stesso tempo miglioriamo il modo di
leggere per agevolare il processo di memorizzazione, per poterlo fare è
necessario seguire alcune regole fondamentali
che tengono conto dei ritmi fisiologici del nostro cervello.

Le regole che tra non molto ti mostrerò sono fondate su alcuni studi
scientifici, infatti, devi sapere che il processo di memorizzazione è
costituito da 3 fasi:

Codifica:
consiste nell'attribuzione di significato, ovvero, durante questa fase il nostro
cervello cerca di capire cosa sta leggendo

Deposito:
consiste nello spostare le informazioni dalla memoria a di lavoro alla
memoria a breve e poi dalla memoria a breve alla memoria a lungo termine

Richiamo:
consiste nel richiamare le informazioni che avevamo prima memorizzato.

Per agevolare il processo di deposito delle informazioni, durante la


selezione delle parole chiave è necessario effettuare delle micro-pause,
questo perché la nostra memoria di lavoro è capace di conservare una
piccola quantità di informazioni (7 +/- 2 chunk) per una durata di circa 30
secondi.

Effettuare delle micro-pause fatte alla fine di ogni paragrafo e durante un


lasso di tempo di 30 secondi, agevolano lo spostamento delle informazioni
dalla memoria di lavoro alla memoria a breve.
La nostra memoria a breve è in grado di trattenere le informazioni per circa
10 minuti, pertanto per poter spostare le informazioni dalla memoria a
breve alla memoria a lungo è necessario effettuare una pausa ogni 10
minuti, altrimenti le informazioni andranno perse.

Cosa dovrai fare durante queste pause?

Durante le micro-pause dovrai collegare tra di loro le parole chiave che hai
selezionato durante la lettura e, crea un microfilm mentale utilizzando la
regola del PAV e delle 3S, durante la pausa effettuata ogni 10 minuti dovrai
effettuare un ripasso/consolidamento delle associazioni che hai effettuato
durante le precedenti micro-pause.

Tutto questo va a supporto della teoria sulla curva dell'oblio sviluppata


da Hermann Ebbinghaus e di cui abbiamo parlato nei primi capitoli,
secondo cui le informazioni vengono dimenticate entro i primi minuti dopo
l’acquisizione.
Per poter ottenere maggiori benefici da questo studio, ricapitoliamo i passi
che dovrai compiere per individuare le parole chiave:

• cerca nel testo parole che possano essere convertite facilmente in


immagini

• associale l'una con l'altra utilizzando la regola del PAV e delle 3S

• effettua micro-pause ogni 30 secondi in modo da collegare le


informazioni/ immagini l'una con l’altra.

- effettua una pausa più lunga per associare/ consolidare le parole chiave
che hai precedentemente individuato.
Mano mano andrai avanti a utilizzare questa tecnica imparerai a trasformare
facilmente blocchi di informazioni in immagini e imparerai a vederle l'una
di seguita all'altra come se stessi vedendo un film, ricorda che più ti
allenerai a svolgere questa attività più ti risulterà semplice farlo.

Quindi riassumiamo brevemente quello che dovrai fare per memorizzare al


meglio le informazioni:

• seleziona le parole chiave ricorda do di selezionarne da 2-4 per ogni


paragrafo/10-20 per ogni pagina, meno parole chiave selezioni, più facile
sarà memorizzare.
• associa a ciascuna parola un'mmagine utilizzando la regola del PAV e
delle 3S
• ricorda i 4 principi della memoria
• collega le immagini l'una con l'altra utilizzando sempre la regola del PAV
e delle 3S
• durante la lettura ricorda di rispettare le micro-sessioni di studio
• utilizza la regola delle ripetizioni spaziate per effettuare il ripasso
Dalle tecniche di memoria alla
lettura veloce
Fino ad ora abbiamo parlato e appreso come memorizzare velocemente
qualsiasi tipo di informazione, e come già ti ho accennato, imparare ad
utilizzare bene le tecniche di memoria è alla base dell'apprendimento ed è
necessario per poter leggere velocemente, perchè se non riusciamo a
memorizzare velocemente non possiamo acquisire/leggere più
informazioni, perchè un'alta velocità di lettura presuppone un'alta capacità
di memorizzazione, altrimenti leggere velocemente sarebbe inutile poichè le
informazioni lette andrebbero perse.

Da qui in avanti scopriremo cosa è la lettura veloce e attraverso lo


svolgimento giornaliero di alcuni esercizi e giochi, alleneremo i nostri occhi
e aumenteremo progressivamente la velocità di lettura.
La lettura è una delle attività più importanti nella vita di uno studente e
nella vita professionale. Sul posto di lavoro si legge in media quasi tre ore e
mezzo al giorno, e questa stima sale fino a sei ore e mezza nel caso di
dirigenti e manager, la lettura veloce può aiutare a ridurre notevolmente il
tempo dedicato alla lettura.
Al giorno d'oggi, nell'era di Internet e dell'informazione, la capacità di avere
una lettura veloce è molto utile per leggere articoli online, leggere più libri,
più email e/o ricercare rapidamente informazioni all'interno di un testo.
Ovvio che, se leggiamo per piacere possiamo decidere di non leggere
velocemente, ma se vogliamo raccogliere informazioni il più rapidamente
possibile, la lettura veloce è una capacità che ti consiglio di acquisire.

La maggior parte delle persone presenta una velocità di lettura che oscilla
tra 200 e 250 PAM (parole al minuto - unità di misura della velocità di
lettura), il cervello umano può facilmente leggere più informazioni, proprio
per questo motivo, la maggior parte delle persone si annoia durante la
lettura, non riesce a concentrarsi su ciò che sta leggendo e spesso si distrae
pensando ad altro.

La Lettura veloce ha come scopo quello di eliminare alcune cattive


abitudini, che spesso sono state acquisite durante i primi anni di
apprendimento, quindi, il più delle volte sono abitudini tanto radicate in
ciascuno di noi che una volta eliminate daranno la possibilità di risparmiare
tanto tempo.
Oggi si sente tanto parlare di lettura veloce, in molti promettono risultati
stratosferici, peccato che spesso dobbiamo fare i conti con i limiti
fisiologici.
Tempo fa leggevo su un report pubblicato su Psychological Science, un
giornale della Association for Psychological Science, che non ci sono
scorciatoie magiche quando si tratta di leggere in modo più rapido e
comprendere pienamente quello che è stato letto.
In questo report Shotter affermava che "Le prove scientifiche disponibili
dimostrano che vi è un compromesso tra velocità di lettura e comprensione
- quando i lettori passano meno tempo sul materiale letto avranno una
comprensione più povera di esso", per questo motivo mi piace parlare di
risultati realistici e che chiunque con un allenamento mirato può facilmente
raggiungere, l'obiettivo che dobbiamo raggiungere è quello di leggere a una
velocità di 1000 parole al minuto.
Se 1000 PAM ti sembrano poche, qui di seguito ti indico quanto tempo puoi
risparmiare in relazione alla tua velocità di lettura e al tempo che dedichi a
questa attività:

Se ragioniamo sul breve termine, apparentemente il tempo risparmiato è


poco, se peró cominciamo a ragionare sul lungo termine, possiamo renderci
conto concretamente di quanto tempo possiamo risparmiare.

Vuoi migliorare la tua velocità di lettura? Cosa potresti fare con tutto questo
tempo risparmiato?
Se desideri leggere velocemente, la prima cosa da fare è calcolare la
velocità di lettura. Conoscere il punto di partenza ti permette di tenere
traccia dei progressi che otterrai man mano procederai e svolgerai gli
esercizi che ti proporró.

Se ti stai chiedendo come calcolare la velocità di lettura, svolgi questo


esercizio:

1. Leggi per 5 minuti alla tua normale velocità di lettura


2. Segna il punto in cui hai interrotto la lettura
3. Conta il numero di parole nelle prime 5 righe
4. Dividere il numero di parole per 5. Questo ti dà le parole medie per linea
5. Conta il numero di linee hai letto
6. Moltiplica il numero di linee che hai letto per le parole medie per linea.
Questo è il numero di parole totale che hai letto.
7. Dividi questo numero per i 5 minuti. Questo numero rappresenta la tua
velocità di lettura espressa in parole al minuto.

La tua velocità di lettura è di _________PAM

Ti stai chiedendo: Bhè Dario, cosa faccio ora che conosco la mia velocità di
lettura? Ecco a te una tabella che sulla base della tua velocità di lettura
permette di capire qual è il risultato atteso:
Quali sono le abitudini disfunzionali
nella lettura?

Come abbiamo già detto la lettura veloce ha come obiettivo quello di


eliminare le abitudini disfunzionali che sono state apprese durante i primi
anni di scuola, ecco perchè riconoscerle e capire perchè queste abitudini
sono disfunzionali puó essere un'occasione per abbandonarle e migliorare
notevolmente il nostro modo di leggere, quindi, andiamo alla ricerca di
queste abitudini.

Quante volte ti è stato detto: impara a leggere ad alta voce? leggi parola per
parola? leggi lentamente, così capirai di più? questi sono i messaggi che
molti insegnanti dicono ai propri alunni sin dai primi anni di scuola.

Questi messaggi in qualche modo hanno influenzato il nostro modo di


apprendere e proprio per questo, oggi più che mai è necessario prenderne
consapevolezza e cominciare a utilizzare nuovi metodi che possano farci
utilizzare il nostro infinito potenziale di apprendimento di cui ciascuno di
noi è in possesso.

Prima di iniziare ad addentrarci nell'argomento ti chiedo di leggere quello


che trovi qui sotto:
Sceodno una rcircea dlel’ dlel’Univesrità di Cmbairgde non improta
l’odrine dlele lettree in una proala, l’uicna csoa che cntoa è che la pimra e
l’utlmia ltetrea saino al psoto guisto. Ttute le atlre lrteete dlela poalra
psonoso esrsee itinvtere snzea carere prleobmi alla letutra.
Qstueo acdcae pcherè la mtene non lgege ongi lteetra senigolnarmte ma la
proala cmoe un ientro qudini il clrveelo è cnouqmue in gdrao di asblsemare
le lterete e iernttaprere la ploara crottrea.

Ecco a te il testo corretto:

Secondo una ricerca dell’Università di Cambridge non importa l’ordine


delle lettere in una parola, l’unica cosa che conta è che la prima e l’ultima
lettera siano al posto giusto. Tutte le altre lettere della parola possono
essere invertite senza creare problemi alla lettura.
Questo accade perché la mente non legge ogni lettera singolarmente ma la
parola come un intero quindi il cervello è comunque in grado di assemblare
le lettere e interpretare la parola corretta.

Questo è un esperimento che cerca di dimostrare la fondatezza o


l’infondatezza di alcune teorie riguardanti il modo in cui il nostro cervello
“legge” e interpreta i segni, le lettere e le parole.
Come hai potuto vedere e constatare, sei riuscito a leggere e capire il testo,
nonostante le parole fossero scritte con le lettere invertite.
Perché allora non sfruttare queste straordinarie funzionalità della nostra
mente per leggere in modo efficace?
Se fino ad oggi hai pensato che leggere parola per parola è la cosa giusta da
fare, devo dirti che fino ad ora non ti è stato insegnato un metodo più
efficace.
A partire da questo capitolo andremo a sfatare le abitudini disfunzionali che
riguardano la lettura e impareremo a generare curiosità durante questa
attività, cosicché si possa passare da un apprendimento passivo a un
apprendimento attivo.
Per dimostrarti l’infondatezza dell’abitudine “Leggi parola per parola”,
vorrei parlarti della legge di Pareto meglio nota come legge 80/20, questa
legge deriva dagli studi condotti da Vilfredo Pareto che nel 1857 studiando
la distribuzione dei redditi in una data regione, dimostro che l'80% della
ricchezza era posseduta dal 20% della popolazione, questa legge non solo è
valida ancora oggi ma è applicabile anche a molti ambiti fuori
dall’economia ed ha applicabilità universale, infatti, devi sapere che è
valido anche nel nostro apprendimento e così pure nella Lettura veloce.

Da quando la prima volta mi spiegarono all'Università la legge di Pareto,


una domanda è sempre frullata nella mia testa: se la legge di Pareto è vera,
come posso applicarla nelle diverse aree della mia vita? Questa semplice
domanda mi ha portato a fare ricerche e approfondimenti volti
all'ottimizzazione dei processi che mi potevano permettere di ridurre al
minimo gli sforzi senza però compromettere gli ottimi risultati e così è stato
anche per l'apprendimento.
Quello che posso dirti è che l'80% delle informazioni utili sono contenute
nel 20% delle parole, il tuo cervello è talmente potente, che anche se tu
saltassi qualche parola, riuscirebbe a intuire il significato, per questo motivo
è importante imparare a individuare le parole chiave, dincui già abbiamo
parlato ampiamente nei precedenti capitoli, tuttavia, per agevolare la
selezione delle parole chiave, utilizzeremo la pre-lettura, ovvero
utilizzeremo una pre-analisi del testo.

So già per certo che pensi che pre-leggendo il testo andrai a perdere del
tempo, in realtà non è cosí!
La fase di pre-lettura è molto importante perchè durante questa fase
andremo ad alimentare la nostra curiosità, ponendoci quante più domande
possibili riguardo l'argomento e poi contemporaneamente, questa ci aiuterà
a focalizzare la nostra attenzione e la nostra mente sull'andare a trovare le
risposte., rendendo attivo l'apprendimento.
Ti stai chiedendo come fare? Iniziamo subito:
Ogni volta che leggi dovrai utilizzare la regole delle 5W dove le W stanno
per:
- Who - Chi
- What - Che Cosa
- When - Quando
- Where - Dove
- Why - Perchè

Questi sono considerati i punti irrinunciabili che sono presenti in ogni


libro/articolo e a cui qualsiasi lettore che si accinge a leggere vuole risposta.
Nella fase di pre-lettura non dovrai far altro che focalizzare la tua
attenzione alla ricerca della risposta a queste domande.

Esercizio:
Prendi un testo qualsiasi e utilizzando la pre-lettura, individua in meno
tempo possibile le 5w.
Non ascoltare la voce interiore,
inizia a leggere con gli occhi

Quante volte ti è stato detto leggi ad alta voce? Infatti, nel tuo cammino per
diventare un perfetto lettore, è stato importante imparare a pronunciare bene
le parole, a scandirle, e a dare un senso e un significato alle frasi.
Questa pratica che ti è stata insegnata quando frequentavamo la scuola
elementare aveva l’obiettivo di insegnarti a leggere, purtroppo, con il
passare del tempo, leggere ad alta voce o ripetere nella tua mente le parole
che leggi è diventata un’abitudine poco funzionale che non ti permette di
leggere velocemente.
il leggere ad alta voce ovvero subvocalizzare è quel processo che porta la
persona ad ascoltare all'interno della propria mente la voce interiore che
ripete parola per parola è il nemico numero uno della velocità di lettura
Questa abitudine disfunzionale è senz'altro l'abitudine più difficile da
superare perchè siamo stati abituati a dare significato alle parole non in
funzione del contenuto ma in funzione del loro suono, proprio per questo
motivo dobbiamo imparare a non vocalizzare.

Ecco qui di seguito i 3 principali motivi che ti spingeranno a non


vocalizzare più le parole durante la lettura e che fino ad ora non ti hanno
permesso di avere un apprendimento efficace:
- Come abbiamo già detto per il primo principio della memoria: il suono è
più difficile da ricordare rispetto a un'immagine, per questo motivo, se
vogliamo migliorare la memoria dobbiamo imparare a non attribuire
significato attraverso il suono delle parole ma attraverso le immagini.
Per questo dobbiamo migliorare la nostra capacità di convertire le parole in
immagini.

- La velocità massima di lettura che una persona può raggiungere


vocalizzando è di 250 PAM parole al minuto, solo lasciando andare questa
abitudine si può arrivare tranquillamente a 600/700 PAM.

- Quando leggiamo vocalizzando ci si può facilmente distrarre a causa del


rumore che può provenire dall'esterno, per questo motivo il livello di
comprensione e ritenzione è basso e abbiamo la necessità di rileggere più e
più volte il testo.

Per eliminare questa abitudine disfunzionale è necessario esercitarsi


tantissimo, come ti ho già detto, la vocalizzazione è una delle abitudini più
difficili da eliminare, e che nello stesso tempo ti permetterà di trarre il
maggior beneficio una volta che l'avrai lasciata andare.

Andiamo a fare subito un esercizio che ti aiuterà a ridurre la vocalizzazione


nella lettura Riga per Riga.

Esercizio:
Leggendo riga per riga e ripeti all'interno della tua mente i numeri 2-4-6-8-
10 e continua a ripeterlo man mano procedi nella lettura.
Continua spostando i tuoi occhi da sinistra verso destra e ripeti i numeri al
posto delle parole che leggiamo, in questo modo andremo pian piano a
eliminare la vocalizzazione e l'obiettivo a cui dobbiamo tendere è quello di
non utilizzare né i numeri né le parole, ma processare l'intero testo per
immagini come se fossi davanti a un film, dedica a questo esercizio almeno
10 minuti al giorno per 21 giorni, sarai cosi in grado di non utilizzare più la
vocalizzazione.
“Fa' Balla' l'Oeucc” Impariamo a
utilizzare gli occhi

Premetto che non sono Milanese, però il "Fa' Balla' l'Oeucc" che in dialetto
milanese significa letteralmente "fai ballare gli occhi" rende bene l'idea.
L'argomento che andremo ad affrontare in questo capitolo, mi sta molto a
cuore, da anni mi occupo di ottimizzazione dei processi in ambito aziendale
e quello che ti spiegherò è un processo di ottimizzazione veramente
straordinario.

Gli occhi sono un prezioso strumento che può aiutarci a leggere


velocemente, saperli utilizzare bene ci aiuta enormemente ad aumentare la
nostra velocità di lettura.
Prima di iniziare a capire come aumentare la velocità di lettura è necessario
capire il funzionamento del movimento degli occhi.
Cosi come per migliorare i muscoli del nostro corpo andiamo in palestra e
facciamo esercizi, allo stesso modo possiamo fare con i muscoli dei nostri
occhi, quindi, ci tengo a precisare che tutti possiamo migliorare la velocità
di lettura se decidiamo di allenare quotidianamente i nostri occhi facendo
degli esercizi mirati.
Se osserviamo gli occhi di una persona intenta nella lettura possiamo notare
come questi compiono dei movimenti che risultano non essere fluidi, ma si
muovono lungo le righe compiendo una serie di salti detti saccadi che sono
separati l'uno dall'altro da brevi pause dette fissazioni e dalle quali i nostri
occhi estraggono le informazioni contenute nel testo.
Il movimento degli occhi durante la lettura è caratterizzato da una serie di
stop and go, attreverso cui si alternano fissazioni e saccadi, e come se i
nostri scattassero delle micro foto necessarie per assorbire le informazioni.

Nel 90% dei casi lo spostamento che i nostri occhi effettuano è pari al
numero di parole che incontrano nella pagina, poiché i nostri occhi non
sono in grado di assorbire e mettere a fuoco le informazioni mentre sono in
movimento possiamo concludere che un numero elevato di fissazioni è
totalmente inefficiente.

Proprio per questo motivo quello che ti diceva il tuo insegnante: leggi
parola per parola è un’altra abitudine disfunzionale che devi lasciare andare.
Ti stai chiedendo come? semplice dobbiamo iniziare ad aumentare
l'ampiezza delle saccadi e ridurre di conseguenza il numero di fissazioni,
questo ci permetterà di migliorare notevolmente la velocità di lettura.

Qui di seguito ti illustro il processo in 3 step per poter fare tutto questo:

STEP 1
Per far questo dobbiamo come prima cosa, imparare a immaginare di
suddividere la pagina che stai leggendo in 3 colonne e allena i tuoi occhi a
saltare da un colonna a un'altra utilizzando i punti di fissità.

In questo modo il numero di fissazioni non sarà più pari al numero di parole
che leggi ma sarà pari a 4.

STEP 2

Per arrivare a fare questo e aumentare la velocità di lettura dobbiamo


migliorare e aumentare l'ampiezza focale dei nostri occhi.

Se si migliora e si aumenta gradualmente l'ampiezza focale, si migliora la


visione periferica, questo processo permetterà di prendere più parole con
ogni fissazione e ridurre il numero di saccadi, permettendo di conseguenza
di aumentare ulteriormente la velocità di lettura.
In poche parole dobbiamo aumentare il campo visivo in modo da migliorare
la capacità di percepire informazioni con una sola fissazione.
Ormai la lettura avviene per il 76% sullo schermo di un computer o uno
smartphone, mentre, la lettura tradizionale su carta passa sempre più in
secondo piano, per questo motivo abbiamo deciso di integrare il corso con
strumenti quali applicazioni e giochi usufruibili online, siamo convinti che
questo può dare la possibilità a chiunque di scegliere come aumentare la
propria velocità di lettura, quindi, negli esercizi che ti proporrò di seguito
troverai sia esercizi da poter utilizzare con i supporti cartacei sia esercizi
utilizzabili tramite applicazioni per smartphone o siti web.

Ora naturalmente ti chiederai quanto tempo è necessario per aumentare la


velocità di lettura?

La risposta è semplice: 10 minuti!

Si, 10 minuti al giorno posso bastare per migliorare notevolmente la tua


velocità di lettura, quindi, ecco a te una serie di esercizi che dovrai svolgere
quotidianamente per allenare I tuoi occhi!

Esercizio N.1

La lettura veloce comincia con un allenamento mirato dei muscoli degli


occhi che, nel giro di alcuni giorni, aumentano il loro campo visivo.

Quando vai in palestra è bene iniziare l'allenamento con degli esercizi di


riscaldamento, infatti, anche nella Lettura veloce è necessario effettuare un
riscaldamento dei muscoli che si trovano attorno agli occhi, il primo
esercizio consiste nel disegnare su un foglio una linea continua come quella
che vedi qui sotto:
Una volta disegnata questa linea, dovrai seguire con i tuoi occhi il percorso
tracciato a una velocità via via crescente, in alternativa a questo link puoi
trovare la versione più tecnologica di questo esercizio, cliccando sul link
che trovi qui sotto:

http://www.fasterreader.eu/pages/it/warm-up-eyes-it.html

Esercizio N.2
Un altro strumento utile ad aumentare il campo visivo è la tabella di
Schultz che permette contemporaneamente di aumentare anche la quantità
di informazioni assimilate.
Come devi utilizzare queste tabelle?
Fissando gli occhi sul centro della tabella e non spostandoli, devi ricercare i
numeri in ordine crescente, devi sforzare I tuoi occhi ad allargare il campo
visivo, permettendo contemporaneamente di aumentare anche la quantità di
informazioni assimilate.
Per utilizzare le tabelle di Shultz in modo corretto devi scegliere la
dimensione della tabella, fissare gli occhi al centro della tabella e ricercare i
numeri in ordine crescente, NON spostando i tuoi occhi dal centro della
tabella.

Ecco a te alcune tabelle di diverse dimensioni:


Ecco a te il link per svolgere questo esercizio:

http://www.fasterreader.eu/pages/it/schultz-boards-generator-to-clicks-
it.html

Oppure puoi scaricare queste app:

IOS
https://itunes.apple.com/it/app/schultz-tabelle/id524144158?mt=8
Esercizio N.3
Infine, l'ultimo esercizio utile per aumentare il campo visivo è l'esercizio
del rombo
Per aumentare il campo visivo andremo a svolgere un esercizio, chiamato
esercizio del rombo che ci permetterà di allenare i nostri occhi.
Nelle figure che trovi qui di seguito trovi un testo composto da parole senza
senso distribuite all’interno di un rombo.
Immagina al centro di questa figura una riga verticale che divide in parti
uguali ogni riga, l’intersezione tra le righe di testo e la riga verticale
produce un’unica fissazione.
Per svolgere l’esercizio devi guardare al centro e senza mai spostare lo
sguardo devi cercare di mettere a fuoco tutte le parole che trovi a destra e a
sinistra in ogni riga.

Per svolgere l’esercizio in qualsiasi testo, qui sotto trovi un rombo che puoi
ritagliare e utilizzare in qualsiasi testo, fai in modo da avere un buco di
forma romboidale al centro che puoi sovrapporre alle pagine dei tuoi libri,
le dimensioni del rombo sono tali da permetterti di leggere una pagina di
formato A4 con 3 fissazioni.
Svolgi questi esercizi dedicando 10 minuti al giorno, questi ti
permetteranno di aumentare il campo visivo e di conseguenza la velocità di
lettura.
STEP 3

Prima di concludere l'argomento relativo alla riduzione delle saccadi vorrei


metterti in guardia di un'errore che solitamente compiono tutti, siamo stati
abituati sin da quando eravamo piccoli a iniziare la lettura dalla prima
parola e finire con l'ultima, in questo modo stai sprecando del tempo perché
la tua visione periferica iniziando dalla prima parola prenderà i margini
delle pagine che sono bianche e non contengono informazioni.
Se impari a focalizzare i tuoi occhi dove c'è il testo, il numero di fissazioni
e il numero di saccadi verrá ulteriormente ridotto, aumentando di ancora un
po' la velocità di lettura.
Come puoi vedere dall'immagine qui sopra il numero di fissazioni sarà pari
a 3 e il numero di saccadi sarà pari a 2
Per questo motivo assicurati di iniziare a leggere nel mezzo delle colonne
immaginarie, che abbiamo precedentemente tracciato.

Ricapitoliamo quello che abbiamo fino ad ora detto facendo un esempio che
possa farti capire quanto abbiamo risparmiato in un testo simile a quello che
trovi qui sotto:
“Napoleone Bonaparte (Ajaccio, 15 agosto 1769[1] – Isola di Sant'Elena,
5 maggio 1821) è stato un politico e militare francese, fondatore del Primo
Impero francese.
[….]
Grande uomo di guerra, protagonista di oltre venti anni di campagne in
Europa, Napoleone è stato considerato il più grande stratega della storia.
Grazie al suo sistema di alleanze e a una serie di brillanti vittorie contro le
potenze europee, conquistò e governò larga parte dell'Europa continentale,
esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a
controllare numerosi Regni tramite persone a lui fedeli”
Fonte:Wikipedia
Leggendo parola per parola, abbiamo un numero di circa 70 saccadi.

Mettendo in pratica quello che dico nello step 1, passerai a un numero di


saccadi pari a 32
Se metti in pratica anche quello che dico nello step 3 il numero di saccadi
diventa pari a 24.

Questo processo ti ha permesso di risparmiare un numero di movimenti pari


a 46, che corrisponde a circa il 70% di movimenti in meno che hai fatto fare
ai tuoi occhi, c'è una bella differenza! Non credi?

Pensa quanto tempo puoi risparmiare solo con questo trucchetto, come puoi
utilizzarlo?
Non tornare mai indietro!
"Noi scegliamo il nostro mondo successivo in base a cio’ che
apprendiamo in questo.
Se non impari nulla, il mondo di poi sara’ identico a quello di prima,
e avrai anche la’ le stesse limitazioni che hai qui.”

Richard Bach da Il gabbiano Jonathan Livingstone

Le saccadi di cui abbiamo parlato fino ad ora vengono chiamate saccadi


progressive che come avrai intuito sono i movimenti che il nostro occhio
compie da sinistra verso destra.
Oltre queste, il nostro occhio compie anche saccadi regressive,
ovvero, movimenti da destra a sinistra, questi movimenti solitamente
vengono fatti per riesaminare le parti di testo già letto.
Il nostro obiettivo oltre a ridurre il numero di saccadi progressive sarà
quello di eliminare le saccadi regressive che sono circa il 10/15% delle
saccadi totali.
Nella maggior parte dei corsi di lettura veloce dicono di utilizzare un dito o
una penna che dovrai far scorrere lungo il testo aumentandone la velocità,
in realtà questo è una delle tecniche che non ti permetterà di aumentare in
modo significativo la velocità di lettura, perché aumenta il numero di
saccadi e ti tenta a tornare indietro a leggere.
Se veramente vogliamo aumentare la velocità di lettura non dobbiamo mai
tornare indietro nel testo, anche se ti sei distratto/a e hai perso
concentrazione.
Questa è una delle abitudini che dobbiamo eliminare, perché non ti
permette di mantenere il focus e ti spinge a distrarti.

Cosa dobbiamo fare per eliminare questa cattiva abitudine?

Esercizio:

Utilizza un foglio A4 durante la lettura e posizionalo in alto a sinistra, man


mano procedi nella lettura, utilizza questo figlio per coprire ciò che andrai
via via leggendo, in questo modo il foglio non ti permetterà di tornare
indietro durante la lettura e ti obbligherà a mantenere il focus, riducendo di
conseguenza il numero di saccadi di un’ulteriore 10/15%.
Uno strumento che trovi su internet e che ti permette di eliminare le saccadi
regressive, lo trovi nel link che trovi qui sotto, questo strumento ti permette
di leggere qualsiasi pagina web, qualsiasi pdf o testo:
http://www.zapreader.com
Questo strumento puoi utilizzarlo anche per gli esercizi che ti proporrò nel
successivo capitolo.
Velocità, solo velocità

E’ strano. Proprio quando penso di essere andato il più lontano possibile,


scopro che posso spingermi ancora oltre.
Ayrton Senna

In questo capitolo l'obiettivo è quello di fare un passo avanti portare a un


livello ancora più avanzato la tua capacità di leggere velocemente, infatti,
imparerai a spingere oltre i limiti la tua velocità di lettura portandola a un
livello successivo.
Gli esercizi che ti proporrò, ti permetteranno di uscire dalla zona di
comfort, quello che ti chiedo è di metterci più impegno possibile, a volte
l'uomo preferisce non impegnarsi abbastanza, invece di compiere gli sforzi
necessari per ottenere i risultati.
Sei pronto/a a portare la tua velocità di lettura al livello successivo? Se la
risposta a questa domanda è si, Allora iniziamo subito, l'esercizio che trovi
qui sotto ti permetterà di aumentare la velocità di spostamento dei nostri
occhi.
Esercizio n.1 - Aumento della velocità di spostamento

degli occhi e riduzione delle saccadi

Per aumentare la velocità di spostamento dei tuoi occhi è necessario


allenare gli occhi, l’esercizio che ti sto per proporre ti permetterà di farlo.
Come dovrai svolgere questo esercizio? Segui con i tuoi occhi i puntini che
trovi in ciascuna riga, cosi come faresti leggendo un normale testo, alla fine
di ogni riga scendi alla successiva.
Ripeti questo esercizio aumentando progressivamente la velocità fino ad
arrivare alla velocità massima di cui sei capace.
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Esercizio n.2:

Recupera un foglio di carta che dovrai utilizzare durante la lettura per


coprire ció che andrai a leggere.
Come dovrai utilizzarlo? Fai scorrere il foglio durante la lettura in modo da
coprire ciò che vai leggendo, per regolarti con la velocità di spostamento,
fai in modo da impiegare un tempo compreso tra i 15 e 30 secondi, questo
tempo ti permetterà di raggiungere una velocità di lettura compresa tra le
600 e le 1200 parole al minuto, durante la lettura cerca di acquisire quante
più informazioni possibili.

Non preoccuparti di non capire, sforzati a mantenere questa velocità, la


comprensione sarà una conseguenza.

Con tanto esercizio e man man andrai avanti con gli esercizi la tua
comprensione arriverà allo stesso livello della velocità, lascia che sia la tua
comprensione a raggiungere la velocità a cui si sta tentando di leggere e no
viceversa!

Se ti capita di sentire la necessità di portare la velocità di lettura ad una


velocità tale da permetterti la comprensione, sforzati e fai di tutto per
contrastare questa necessità e concentrati su come aumentare la velocità,
l'obiettivo è uscire dalla zona di confort, altrimenti corri il rischio di non
andare oltre il tuo attuale limite.

È inutile che ti dica che puoi raggiungere una velocità di lettura di 5000
PAM, a me piace parlare di risultati reali e quello che posso dirti che, puoi
raggiungere tranquillamente una velocità di 1000 PAM che è già una
straordinaria velocità.

Al fine di evitare la frustrazione che viene generata dal leggere velocemente


senza comprendere nulla, voglio proporti un'ulteriore esercizio che ci
permetterà di suddividere il processo in 5 fasi portandoti gradualmente ad
aumentare la velocità di lettura.
250 PAM - 350 PAM - 500 PAM - 700 PAM - 1000 PAM
calcola il tempo da dedicare alla lettura di ogni pagina per ciascuna fase,
utilizza questa formula.

Esercizio n.3:
Calcola il numero di parole medio contenuto nelle pagine del testo che stai
leggendo, per far questo conta il numero di parole contenuto nelle prime 5
righe dividilo per 5 e moltiplicalo per il numero di righe presenti nella
pagina, poi utilizza questa formula per stabilire il tempo a cui dovrai
sforzarti di leggere l'intera pagina.

Parole per pagina


------------------ X 60 = .....secondi di lettura
PAM obiettivo

Quindi per esempio ipotizziamo che la pagina contiene 250 parole e vuoi
leggere a una velocità di 250 PAM, applicando la formula che trovi sopra
dovrai impiegare 60 secondi per leggerla.

Imposta il tempo di lettura aumentando le PAM obiettivo e utilizzando


queste 5 fasi:

Fase 1 --> 250 PAM - 1 minuto a pagina


Fase 2 --> 350 PAM - 45 secondi a pagina
Fase 3 --> 500 PAM - 30 secondi a pagina
Fase 4 --> 700 PAM - 20 secondi a pagina
Fase 5 --> 1000 PAM - 15 secondi a pagina

Stabilito il tempo di lettura della pagina, utilizza il foglio per evitare le


saccadi regressive e scorri leggendo impiegando il tempo calcolato.

Ripeti dalle 5 alle 10 volte l'esercizio per ogni fase dedicando almeno 10
minuti al giorno, ti serviranno almeno un paio di settimane per riuscire a
leggere velocemente e comprendere contemporaneamente.

Non preoccuparti della comprensione, più allenerai i tuoi occhi e più la %


di comprensione aumenterà, una comprensione del 60/70% è più che
sufficiente per avere un quadro completo dell'argomento.

So benissimo che all'inizio può essere frustrante perché ti capiterà di non


capire nulla di quello che hai letto, non preoccuparti perché man mano
andrai avanti la tua comprensione migliorerà così come la tua velocità di
lettura, ti serviranno almeno due settimane per iniziare a vedere
miglioramenti.

Nel passaggio tra una fase e la successiva ti potrà capitare di sentirti a


disagio e avere difficoltà, poichè la velocità è una questione mentale, puoi
utilizzare questo trucco: Scorri il foglio ad una velocità doppia rispetto a
quella a cui vuoi andare!!

Se per esempio vuoi leggere a 500 PAM scorri l'intera pagina nella metà del
tempo rispetto a quella che hai calcolato, ripeti questo esercizio per 3 volte
e ogni volta cerca di catturare quante più informazioni possibili.
Una volta effettuato questo esercizio potrai scorrere il foglio alla velocità a
cui desideri leggere, questo trucco ingannerà la tua mente, che avrà la
sensazione di andare più lentamente, quindi, se per esempio vuoi leggere a
700 PAM, imposta la velocità di lettura a 1400 PAM, ripeti con questa
velocità l'esercizio per 3 volte e poi ri-imposta la velocità di lettura a 700
PAM, provare per credere!

Per effettuare questo esercizio puoi utilizzare lo strumento che trovi su


internet e di cui ti ho parlato nel capitolo precedente, questo strumento ti
permette di leggere qualsiasi testo, pdf o sito che trovi online e di impostare
la velocità di lettura:

http://www.zapreader.com

Più aumenti la velocità di lettura, più potrai avere difficoltà nella selezione
delle parole chiave, come ti ho detto nei precedenti paragrafi, per ovviare a
questo problema seleziona non più di 2 parole chiave per paragrafo e alla
fine di ognuno, fermati per consolidare le associazioni utilizzando le regole
del PAV e delle 3S, questo come già ti ho detto ti tornerà utile perché
permetterà di spostare le informazioni dalla memoria di lavoro alla
memoria a breve termine.

Nello stesso tempo puoi preparare una mappa mentale in cui andrai a
segnare le diverse parole chiave che individui, in modo tale che possa darti
un supporto durante la fase di ripasso.

Se hai la necessità di soffermarti per ricordare informazioni di dettaglio


quali per esempio date storiche, luoghi, nomi di personaggi o altro ancora,
utilizza le tecniche di memoria che ti ho illustrato nei precedenti capitoli,
tuttavia nulla ti vieta di soffermarti qualche secondo in più per consolidare
anche queste informazioni, sicuramente leggerai più veloce di quando
vocalizzavi il testo, tuttavia ti ricordo di utilizzare sempre la pre-lettura
perchè questa permette già di individuare possibili parole chiave.

Più ti alleni nell'individuare parole chiave e creare associazioni utilizzando


le tecniche di memoria, più ti verrà del tutto naturale farlo.
Per farti un esempio è un po come quando hai iniziato a guidare,
inizialmente era difficile premere freno e frizione, inserire la prima marcia e
partire, poi il processo è diventato del tutto naturale e così pure sarà per le
tecniche che ti illustro in questo libro.

Per renderti semplice e graduale il processo che ti porterà concretamente a


leggere velocemente segui e rispetta il piano di studi che trovi nelle prime
pagine del libro.

Non servono intere giornate dedicate allo studio, iniziare con 10-20 minuti
al giorno dedicati all'utilizzo delle tecniche che hai imparato in questo libro,
può aiutarti a rivoluzionare il modo di apprendere.
Con il tempo ti verrà voglia di applicare sempre di più le tecniche che hai
sperimentato e imparato in questo ebook e sono profondamente convinto
che anche solo una di queste tecniche farà la differenza nel tuo
apprendimento.

Manuel sorride, il suo volto è rilassato mentre ripensa a come le semplici


tecniche che aveva fino ad ora appreso gli avevano permesso di acquisire
un metodo di studio. La tecniche delle associazioni a cascata, Cicerone,
Leibiniz e tutti gli esercizi svolti per incrementare la velocità di lettura,
avevano portato nel suo apprendimento, il cambiamento che da tempo
desiderava, le infinite ore passate con la testa china sui libri erano ormai un
vecchio ricordo.
Con una buona dose di impegno quotidiano, chiunque, puó trasformare il
modo di apprendere.

Congratulazioni per essere arrivato alla fine di questo percorso, ora non ti
resta che continuare a svolgere gli esercizi, il programma è strutturato per
permetterti autonomamente di migliorare le tue capacità mnemoniche e la
tua velocità di lettura in 8 settimane.

Ora non ti resta che fare, fare e poi fare. Come già ti ho detto cambiare le
abitudini disfunzionali è un lavoro che richiede tempo, da anni pratichi
quotidianamente queste abitudini, se non demordi, lo sforzo verrà più che
ricompensato.
Non mi stancherò mai di ripeterlo, bastano dai 10 minuti ad un massimo di
45 minuti al giorno per trasformare il tuo modo di apprendere.

Con il tempo ti verrà naturale applicare le tecniche che hai imparato in


questo libro, sono sicuro che da oggi apprendere assumerà un significato
differente.
Ricordati che in qualsiasi momento sono a tua disposizione e puoi scrivermi
a questa email:
info@TecnicheDiMemoriaeLetturaVeloce.it
Oppure visita:
www.TecnicheDiMemoriaeLetturaVeloce.it
Visitando il blog avrai la possibilità di trovare tanti articoli utili al
miglioramento dell'apprendimento e informazioni sui corsi online e in aula
che regolarmente tengo.
Congratulazioni e buon apprendimento.
Dario Arcara
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