Freud e Psicologia Di Massa
Freud e Psicologia Di Massa
Freud e Psicologia Di Massa
Freud
-Vita
Sigmund Freud nasce a Freiberg in Moravia (Repubblica Cieca) nel 1856. Nel 1860 si trasferirà a Vienna,
laureandosi poi in medicina. Nel 1885 si trasferirà a Parigi dove studierà i fenomeni isterici e l’ipnosi come
mezzo sperimentale per la cura delle malattie mentali. Tornato a Vienna compirà una serie di ricerche
sull’isteria che lo porteranno alla scoperta dell’inconscio e quindi della teoria psicoanalitica. Nel 1933 in
occasione della propaganda nazista contro la cultura non tedesca, a Berlino vengono bruciate le opere
di numerosi intellettuali ebrei tra le quali quelle di Freud che nel 1938 lascerà Vienna e si recherà a
Londra dove nel 1939 morirà.
-Contro i nazisti
Il 12 marzo 1938 la Germania di Hitler aveva invaso l’Austria con il cosiddetto Anschluss, l’annessione del
paese dopo un lungo periodo di pressioni e di ingerenze di Berlino nella vita e nella politica austriache. Una
delle conseguenze immediate fu che le leggi razziali antiebraiche vennero estese anche a Vienna. La
psicoanalisi era stata condannata fin dal 1933 perché “scienza ebraica”: i libri di Freud erano stati bruciati
pubblicamente sulla Opernplatz (oggi Bebelplatz) a Berlino.
i Freud, che erano sempre bloccati in Austria, senza passaporti e senza soldi furono salvati dal
decisivo intervento di una principessa, Maria Bonaparte, pronipote di Luciano Bonaparte, fratello di
Napoleone. Maria era non solo una paziente di Freud, che la curava per la sua conclamata frigidità
sessuale, ma era anche una studiosa di psicoanalisi. Grazie alla ricchezza quasi illimitata della principessa,
arrivarono i fondi necessari a convincere gli ufficiali nazisti a concedere un visto di uscita per Sigmund
Freud e per le persone che lui avrebbe indicato.
I nazisti avevano concesso a Freud il visto d’uscita dall’Austria ma a condizione che mettesse per iscritto
che era stato trattato dalle autorità tedesche e dalla Gestapo (la polizia segreta del Terzo Reich) «con
tutto il rispetto dovuto alla fama di scienziato»: un tentativo di sfruttare la fama di Freud per la
propaganda nazista. Quando l’ufficiale della Gestapo gli portò i documenti per la firma, Freud chiese di
aggiungere un’altra frase. L’ufficiale acconsentì e lui scrisse di suo pugno e con gran sarcasmo: ‘Posso
vivamente raccomandare la Gestapo a chiunque’.
-Scoperta dell’inconscio
La medicina ufficiale ottocentesca fino alle teorie di Freud, Charcot e Breuer, non considerava le malattie psichiche
come vere e proprie malattie. Le sperimentazioni dei sopracitati scienziati portarono però alla scoperta dell’ipnosi
come cura di tali malattie. Attraverso questa tecnica i tre scienziati misero a punto il metodo catartico, tramite il quale
si riportava alla mente dei pazienti avvenimenti penosi da loro dimenticati (che avevano eventualmente causato
disturbi psichici in questi) liberando i pazienti dalle loro nevrosi tramite una forte scarica emotiva. La causa di tali
nevrosi per Freud era un conflitto tra forze psichiche inconsce operanti al di là della consapevolezza del paziente. Si
scoprì quindi l’inconscio.
-I sogni
Per Freud i sogni sono nient’ altro che il compimento e il conseguente appagamento di un desiderio rimosso dal
paziente e per questo mai realizzato. In essi individua un contenuto manifesto (la scena apparente così come viene
vissuta nel sogno dal paziente) e un contenuto latente (il significato insito del sogno e quindi le tendenze che lo hanno
generato).L’ interpretazione dei sogni deve quindi partire dal contenuto manifesto per poi arrivare al significato di
quello latente. Freud arriverà a teorizzare inoltre che le causa dei sogni sono sempre di natura sessuale (per questo
desideri rimossi).
Inoltre lo scienziato prende in considerazione gli atti mancati (lapsus, dimenticanze e errori banali) che costituiscono
manifestazioni di desideri inconsci.
-L’arte
Per Freud, l’arte un po' come i sogni costituisce la manifestazione di desideri rimossi (in questo caso a cui l’individuo
dà forma). Il soddisfacimento di tale desiderio avviene tramite la sublimazione che si riferisce allo spostamento di
pulsione (sessuale) verso oggetti non sessuali (un quadro o una melodia in questo caso).
L’arte per Freud non è altro che manifestazione concreta di desideri sessuali intrinsechi in un individuo in una forma
socialmente accettabile dalla morale comune che altrimenti non si manifesterebbe in alcun modo.
-Religione e civiltà
Freud ritiene che le credenze religiose non siano altro che le manifestazioni dei desideri più antichi e pressanti
dell’umanità e che l’amato Dio che gli uomini amano non sia altro che la proiezione del rapporto che ogni individuo ha
col proprio padre terreno. La civiltà invece per Freud è una deviazione (in termini libidici) dalla ricerca del piacere in
prestazioni sociali e lavorative. La civiltà inoltre dà origine a un Super Io collettivo che pone norme e divieti all’uomo
ma non per questo queste imposizioni sono negative per Freud.
-Psicologia delle masse
Definizione
Una massa per Freud è un raggruppamento di individui con lo stesso ideale (sia esso temporaneo e che quindi ne
compromette la coesione (in questo caso da Le Bon è chiamata folla), sia esso assoluto).
Attitudini
-Per quanto concerne le attitudini (o moralità) che la massa assume, Freud in “Psicologia delle masse e analisi dell’io”
spiega quanto segue:” La massa è impulsiva, mutevole e irritabile. E’ governata quasi per intero dall’inconscio. A
seconda della circostanza gli impulsi cui la massa obbedisce possono essere generosi o crudeli…. al punto da non
lasciar sussistere l’interesse personale, neanche quello dell’autoconservazione. Nulla in essa è premeditato.”
e ancora “La massa è straordinariamente influenzabile e credula, è acritica, per essa non esiste l’ inverosimile … i
sentimenti della massa sono sempre semplicissimi e molto esagerati. La massa non conosce quindi né dubbi né
incertezze.”, infine “La massa può venir eccitata solo da stimoli eccessivi. Chi desidera agire su di essa non ha bisogno
di coerenza logica fra i propri argomenti; deve dipingere nei colori più violenti, esagerare e ripetere sempre la stessa
cosa…… Ciò che essa richiede ai propri eroi è la forza o addirittura la brutalità. Vuole essere dominata e oppressa e
temere il proprio padrone.”
Dalle affermazioni di Freud evinciamo che la massa tende a una moralità aggressiva, quasi primitiva, che la porta a
perseguire gli ideali più svariati e contraddittori tra loro a prescindere dagli interessi personali dei singoli e in
particolare Freud la definisce acritica e quindi incapace di riconoscere il bene e il male ( e quindi anche incapace di
preservare la propria condizione in quanto un qualsiasi capo può portare la stessa massa all’autodistruzione se
necessario).
In particolare, sulla negazione delle inibizioni ,Freud afferma: ”Nello stare insieme degli individui riuniti in massa,
tutte le inibizioni individuali scompaiono e tutti gli istinti crudeli, brutali, distruttivi che nel singolo sonnecchiano
quali relitti di tempi primordiali ridestano e aspirano al libero soddisfacimento pulsionale”.
Caratteristica che spiega il fenomeno della moralità aggressiva della massa.
Sulla suggestione invece: “Che quando percepiamo in un altro il segno di uno stato affettivo, esista in noi la tendenza a
cedere allo stesso affetto è indubbio; ma quanto spesso riusciamo a resistere a tale tendenza, respingiamo l’affetto….
Perché quindi all’interno di una massa cediamo invariabilmente a tale contagio? Occorrerà nuovamente dire che ciò
che costringe a obbedire a tale tendenza è l’influsso suggestivo della massa”
Ciò che porta i singoli ad obbedire a una moralità aggressiva e sottomessa è quindi il fenomeno della suggestione.