Inforno (Stefano Cavada)
Inforno (Stefano Cavada)
Inforno (Stefano Cavada)
STEFANO CAVADA
INFORNO
60 prelibatezze dolci e salate da cuocere al forno
A chi ama la cucina, a chi la tramanda, a chi la crea,
a chi la insegna e a chi la mangia.
Indice Introduzione 10
Prima di infornare 13
Strumenti essenziali 14
Come foderare una tortiera 17
Come foderare uno stampo per plumcake 17
Pieghe del pane 19
Pezzatura 19
Tipologie di farina 20
Pasta frolla 22
Cottura in bianco 22
Verifica della cottura con lo stecchino 22
Tipologie di lieviti 23
Tangzhong o milk roux 23
Lievitazione e maturazione degli impasti 25
Modalità di cottura del forno 26
Preriscaldare il forno 27
Piccole bontà 29
Pizzette morbidissime 30
Ventagli di würstel 35
Scones salati 36
Grissini di mais e paprika con camembert al forno 38
Laugencroissant 40
Cavadini 44
Morbidini con gocce di cioccolato 46
Muffin al cioccolato 48
Madeleine 51
Meringhe alle arachidi e cioccolato 52
Ciambelline al forno 55
Craquelin alla vaniglia 57
Barrette energetiche al cioccolato bianco e avena 60
Pane 63 Torte 141
Grissoni multicereali alle olive 64 Plumcake al caffè e yogurt 142
Laugen 69 Strudel alle pere, noci e cioccolato 145
Schüttelbrot 73 Torta della Foresta Nera 146
Rosette 76 Rolade al grano saraceno e
Pane bicolore ai mirtilli 81 confettura di mirtilli rossi 149
Pane alle castagne 84 Crostata alle noci pecan e caramello 150
Pane alla birra 88 Torta allo yogurt, fragole e mandorle 154
Pane ai semi 90 Crostata al cioccolato 156
Focaccia alle olive 93 Torta alle mele e cannella 160
Pane intrecciato alle cipolle e speck 97 Torta gin tonic 163
Pane in cassetta alla pizzaiola 100 Ciambellone con farina di mais, more e miele 165
Torta integrale alle noci 166
Primi 103 Torta di rose 169
Crespelle gratinate alla zucca e
scamorza affumicata 104 Biscotti 173
Pasta pasticciata con prosciutto e piselli 109 Spitzbuben al cacao con caramello salato 175
Gnocchi di grano saraceno gratinati 113 Biscotti digestive 178
Gnocchi al forno con speck e mozzarella 114 Millionaire’s shortbread 181
Conchiglioni ripieni 116 Zenzerini 182
Lasagne “mille strati” con ragù di salsiccia 119 Rotolini ai fichi 185
Mac & cheese 122 Crinkle cookies 189
Mini cookies alle arachidi senza glutine 191
Piatti unici 125 Biscotti morbidi alla banana 192
Quiche alla polenta e timo con porri e speck 126 Biscotti cinnamon roll 195
Toad in the hole al grano saraceno 128 Biscottini salati al basilico 196
Polpettine allo speck con patate, Biscotti speziati con crema di gorgonzola 199
pomodorini e feta 131
Cottage pie di ragù di maiale e patate 132 Le farine Rieper non mancano mai 202
Polpettone di pollo 137
Non chiamatela tarte tatin di pomodorini 138 Ringraziamenti 205
L’autore 207
8
9
Introduzione
Un po’ di tempo fa, qualcuno mi disse “non c’è o peggio… cruda!, o quelle fatidiche volte in cui
due senza tre”. Non è passato poi molto da quel per sbaglio confondevo lo zucchero col sale e il
momento alla nascita di questo nuovo ricettario. dolce era immangiabile.
INFORNO, il mio terzo libro, riguarda una delle Subito dopo aver pubblicato Il mio Natale alto-
mie più grandi passioni in cucina: il forno, atesino, sentivo di avere ancora bisogno di ideare
oramai mio fedele compagno di vita. Sarà che in e scrivere nuove ricette. Sapevo già dentro di
cucina, fin da piccolo, ho iniziato a dilettarmi me che il tema sarebbe stato quello delle ricette
proprio con ricette di torte e biscotti, ed è stato da cuocere al forno. Non ho potuto che includere
una sorta di imprinting. La magia che avviene ricette di panificati, torte, biscotti e piatti da
all’interno di questo elettrodomestico per me preparare direttamente in una pirofila.
non ha paragoni.
Oltre alla cucina tipica e ai prodotti della
Cosa c’è di più squisito che sfornare del pane tradizione altoatesina, che negli anni sono
fatto in casa, con la buona fragranza che si stati un mio caposaldo, nonché il filone portante
diffonde nell’aria e il suono della crosta che, dei miei contenuti, ho da sempre anche una
raffreddandosi, inizia un po’ a scricchiolare? grande passione per i lievitati, la pasta frolla
e la besciamella – per riassumerla in poche
Ricordo ancora benissimo il forno della casa a
parole.
Caldaro, dove sono cresciuto. Inevitabilmente
anche lì, come succede tuttora, era il posto Così, nel mio file word – per mesi intitolato
dove riporre teglie e stampi di ogni forma per “Libro 3” – ho raccolto nuove ricette che
mancanza di spazio in dispensa. Quel forno ha spaziassero proprio dal pane alle torte, dai
accompagnato ogni ricordo della mia famiglia: biscotti a piccole sfiziosità dolci e salate, ai
quanti biscotti abbiamo sfornato nel corso primi piatti e ai piatti unici da fare al forno.
degli anni, quanti strudel, quante pizze e
Alcune sono ricette già realizzate in passato,
quante torte!
che per questo ricettario ho voluto migliorare
Tutto ha avuto inizio grazie a un ricettario sotto ogni aspetto. Ci sono sicuramente forti
degli anni Ottanta, I dolci si fanno così – il suo influenze altoatesine, richiami ai miei anni
costo allora era di 2.000 lire – che mi ha di vita a Londra e a Parigi e tante ricette inedite
insegnato a preparare torte e dolci di ogni tipo. che profumeranno le cucine in cui verranno
Ero piccolo quando ho cominciato a dilettarmi preparate.
autonomamente con quelle ricette, e ammetto
Il titolo INFORNO è arrivato grazie al gioco di
che non tutte le ciambelle riuscivano con il
parole tra “in forno” – abbreviazione di “ricette
buco. Qualche piccolo disastro capitava: un
da cuocere in forno” – e “inforno” forma verbale.
biscotto carbonizzato, una torta non cresciuta,
10
Le ricette che troverete di seguito sono Ho preparato una sorta di inventario con
accessibili a tutti, non ci sarà nulla di troppo tutti gli strumenti e gli accessori utili alla
complicato; solo qualche passaggio a cui realizzazione dei piatti di questo ricettario –
prestare attenzione o qualche tempo di attesa così avete modo di vedere gli stampi e di
un po’ lungo, soprattutto con i lievitati. Anche conoscerne le dimensioni –, delle guide passo
con questo libro l’#effettocavada è garantito! per passo per foderare gli stampi, per dare le
pieghe all’impasto, per suddividerlo in più
Prima di accendere la planetaria o di tirare
parti con facilità e altre pratiche informazioni.
fuori il burro dal frigo – vi dico solo che per
la realizzazione di questo libro ne ho usati Sono sicuro che pagina dopo pagina, anche
quasi quattro chili –, ho messo insieme delle alla sola vista delle fotografie, vi verrà
informazioni che, spero, possano tornare utili l’acquolina in bocca.
e che possano guidarvi nella realizzazione
E ora… tre… due… uno… INFORNO!
delle ricette.
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Prima
di infornare
13
Strumenti essenziali 13 stampo per rosette – facilmente reperibile
14
1 2 3 4
5 6 7 8
9 10 11 12
13 14 15 16
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21 22 23 24
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Come foderare una tortiera
Foderare una tortiera è molto semplice, ecco
come fare.
17
18
Pieghe del pane
È sempre consigliabile dare delle pieghe
all’impasto dei lievitati una volta diventato
elastico e omogeneo. Le pieghe permettono
di rinforzare l’impasto, migliorandone la
struttura – quindi crescerà maggiormente
in altezza e si lascerà andare meno a “macchia
d’olio”–, accelerandone la lievitazione e
rendendolo più gestibile, soprattutto quando
è molto idratato.
19
Tipologie di farina
Ci sono vari parametri in base ai quali le farine
vengono classificate. Innanzitutto si possono
distinguere secondo la loro forza, ovvero la
capacità di sviluppare glutine nella fase di
impasto, assorbire l’acqua e trattenere anidride
carbonica durante la lievitazione. La forza,
indicata con la lettera “W”, è determinata dal
contenuto di proteine. In base a questo
parametro le farine si suddividono in deboli
(fino a 170 W), medie (da 180 a 260 W) e forti
(da 270 a 350 W).
20
Meno raffinata della 00, la farina di tipo 0 trova La semola rimacinata, a differenza delle
impiego, visto il maggiore contenuto di glutine, precedenti farine, non è ottenuta dal grano
nella panificazione, poiché permette di ottenere tenero bensì dal grano duro. Di colore giallo, ha
impasti elastici con una buona maglia glutinica. un aspetto granuloso facilmente riconoscibile
ed è ricca di carotenoidi. A volte la si aggiunge
La farina di tipo 1 è ottenuta dalla macinazione
negli impasti per donare una texture più
dell’interno chicco di frumento e contiene una
interessante – nella focaccia alle olive di questo
buona quantità di crusca e germe di grano, che
libro, per esempio – ma è utilissima anche per
la rende ricca di sostanze nutritive fondamentali
spolverizzare il piano da lavoro quando si
per l’organismo. Questa è una farina semi-
formano le pagnotte, così da donare alla crosta
integrale – nella mia dispensa non manca mai –
una ruvidità incantevole.
e trova principale utilizzo nella panificazione.
La farina di mais si divide in varie tipologie
La farina di tipo 2, anch’essa semi-integrale,
in base al grado di macinazione: dalla bramata,
contiene un maggior quantitativo di fibre
la più grossolana impiegata soprattutto per la
rispetto alla farina di tipo 1 e all’aspetto risulta
polenta, alla fioretto, con una grana fine e
grossolana; con essa si ottengono panificati più
adoperata per la realizzazione di impasti di varia
rustici.
natura. A livello nutrizionale è simile alla farina
La farina integrale, con il suo aspetto grezzo, di grano, sebbene ciò che la contraddistingue è la
è prodotta dalla macinazione del chicco in tutte mancanza di glutine, il che la rende adatta alle
le sue parti e contiene amido, crusca e germe. persone celiache.
Nonostante sia la più difficile da lavorare –
La farina di segale, dal caratteristico colore
assorbe più acqua, rende gli impasti spesso
scuro e dal sapore intenso, è ricca di preziosi sali
troppo friabili – a livello nutrizionale è un
minerali come potassio, fosforo, calcio, ferro e
alimento ricchissimo.
sodio; sebbene abbia un basso contenuto di
La farina manitoba, conosciuta anche come glutine, non ne è priva del tutto e questa la rende
farina americana, è una farina di grano tenero inadatta a chi deve seguire un’alimentazione
ottenuta da un frumento ricco di proteine molto gluten free.
resistente alle condizioni climatiche avverse.
Il grano saraceno, a differenza di quanto il
Si trova soprattutto come farina di tipo 0, ma
nome possa suggerire, è uno pseudocereale,
ultimamente è reperibile anche di tipo 1. È in
in quanto appartenente alla famiglia delle
grado di assorbire bene l’acqua e di rendere
poligonacee. La farina di grano saraceno, dal
l’impasto elastico, per questo è indicata per
sapore inconfondibile, contiene molte proteine e
preparazioni che richiedono una lunga
minerali ed è inoltre adatta per la preparazione
lievitazione.
di piatti senza glutine, sia dolci sia salati,
poiché, naturalmente, non ne contiene.
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Pasta frolla
Friabile e dolce, la pasta frolla nasce dall’unione farina e burro freddissimo. È altresì importante
di ingredienti semplici quali farina, burro, uova, impastare la pasta frolla brevemente, senza
zucchero e aromi, come la scorza di agrumi. Il scaldarla troppo e senza lavorarla a lungo, così
burro, per la realizzazione della pasta frolla, da evitare che si formi del glutine e che diventi
deve essere freddo e va tolto dal frigorifero solo gommosa in cottura.
al momento dell’utilizzo per evitare che
l’impasto sia troppo molle per essere steso e
possa essere lavorato con facilità. Cottura in bianco
Una volta realizzata, è consigliabile far riposare La cottura in bianco o alla cieca è una tecnica
la pasta frolla in frigorifero. Per far sì che la impiegata per cuocere una base da farcire in
temperatura al centro si abbassi velocemente e un secondo momento.
l’impasto si assesti, è importante dare alla pasta
la forma di un mattoncino, ovvero piatta e alta Bisogna utilizzare un peso per fare in modo
pochi centimetri, e non quella di una palla; che l’impasto, durante la cottura, non si gonfi
perché se con la pasta frolla viene formata una e perda la sua forma. Dopo aver disposto la
palla, il cuore della stessa impiega più tempo a pasta nella tortiera e averla bucherellata, vi si
raffreddare. Inoltre, la forma a mattoncino appoggia un foglio di carta da forno su cui
rende più agevoli le fasi di lavorazione e stesura. vanno disposti dei legumi secchi, del riso o
le apposite palline di ceramica.
Se durante la lavorazione la frolla tende a
diventare lucida e morbida, significa che è
troppo calda e l’impasto potrebbe rovinarsi;
Verifica della cottura con
in questo caso, va riposta in frigorifero per
lo stecchino
farla rapprendere.
Quando si prepara la pasta frolla, la prima cosa Per sapere se una torta è cotta, si utilizza uno
da fare è la sabbiatura, un procedimento con cui stecchino di legno. Questo va inserito al centro
si ottiene un composto simile alla sabbia che dello stampo, nell’impasto, trascorso il tempo
rende la frolla ancora più friabile. Io frullo di cottura riportato nella ricetta: se esce pulito,
insieme, per pochi istanti, la farina con il burro la torta è pronta; in caso contrario si prolunga
in un robot da cucina con le lame. In questo la cottura di altri 5 minuti circa e si verifica di
modo il burro isola piccole quantità di farina nuovo con un altro stecchino.
che poi, una volta impastate, manterranno la
friabilità della pasta frolla. La sabbiatura può
essere anche realizzata a mano, sfregando
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Tipologie di lieviti
In questo libro ho usato principalmente il lievito lasciando riposare e lievitare gli impasti prima
chimico in polvere per dolci e quello di birra della cottura per un tempo variabile a seconda
(fresco o disidratato). Non ci saranno indicazioni della preparazione.
o ricette con il lievito madre, in quanto ho voluto
rendere questo libro accessibile e alla portata di
tutti e, soprattutto, perché non ho le capacità e Tangzhong o milk roux
le competenze per potervi insegnare a
panificare con il lievito madre. Il tangzhong, o milk roux, è un preimpasto
molto idratato composto da una miscela di
Il lievito chimico istantaneo è costituito da farina e latte (a volte anche acqua).
una sostanza alcalina, solitamente bicarbonato
di sodio, da uno o più sali acidi, come l’acido Tra i 50 °C e i 70 °C, l’amido contenuto nella
tartarico, e da un amido con funzione farina gelatinizza. La gelatinizzazione favorisce
deumidificante, perlopiù di mais. Grazie a una lo sviluppo della maglia glutinica e la
reazione acido-basica nell’impasto si formano lievitazione degli impasti. Per questo motivo
bolle di anidride carbonica che lo fanno in alcune ricette di questo libro, che richiedono
lievitare. Il lievito chimico istantaneo, che sia un risultato finale morbido e ben lievitato, è
per salati o per dolci, non richiedere il riposo utilizzato.
dell’impasto poiché la reazione avviene grazie Il tangzhong permette di ottenere pani più
al calore sprigionato dal forno. morbidi, dall’alveolatura piccola, con una
Il lievito di birra è un fungo microscopico struttura dal volume elevato e che si conservano
unicellulare, il Saccharomyces cerevisiae, le cui per un periodo maggiore.
colonie sono prodotte per fermentazione. Il
fungo viene coltivato su un substrato di malto
all’interno di fermentatori dove si moltiplica
migliaia di volte; i lieviti vengono separati
tramite centrifugazione dal substrato nutritizio,
quindi pressati o essiccati. Il lievito di birra
fresco, la cui conservabilità è ridotta nel tempo,
mantiene inalterate le proprie caratteristiche
solo se conservato tra i 2 °C e gli 8 °C, quindi in
frigorifero; quello secco, al contrario, può essere
conservato in dispensa anche per più di un
anno. A differenza di quello chimico, il lievito
di birra non si attiva con il calore del forno, ma
23
24
Lievitazione e maturazione
degli impasti
La lievitazione è il risultato di una reazione quantità maggiore di “cibo” con cui nutrirsi.
chimica che trasforma il glucosio in anidride Inoltre trovo che gli impasti, dopo questa
carbonica e alcol etilico. L’anidride carbonica, maturazione in frigorifero, abbiano un profumo
frutto dell’azione dei lieviti sugli zuccheri della e un sapore più complesso e interessante.
farina, rimane intrappolata nella maglia Insomma, in poche parole… è più buono!
glutinica e crea le bolle che provocano l’aumento
I tempi di lievitazione non dipendono solo dalla
di volume dell’impasto; evaporando durante la
quantità di lievito. Ci sono moltissime variabili,
cottura, forma gli alveoli tipici degli impasti
a partire dalla temperatura dell’ambiente, il tipo
lievitati. Ecco perché le farine con poco glutine,
di farina, la percentuale di acqua e la presenza o
o che ne sono prive, lievitano più difficilmente:
meno di altri ingredienti all’interno
manca il reticolo proteico che trattiene
dell’impasto. È importante lavorare in un
l’anidride carbonica, la quale tenderà a
ambiente che non superi i 30 °C, poiché le
fuoriuscire dall’impasto limitando lo sviluppo
temperature troppo elevate portano i lieviti a
del volume. Per formare al meglio la maglia
un’estrema acidificazione o alla morte; allo
glutinica sarebbe ottimale munirsi di una
stesso modo vanno evitati gli sbalzi di
planetaria con il gancio – o una macchina
temperatura, per questo è consigliabile coprire
impastatrice – perché è proprio grazie all’azione
l’impasto durante la lievitazione.
e alla forza impressa all’impasto quando lo
lavoriamo che questa si forma. Certo, si possono Tendenzialmente si possono far lievitare gli
realizzare anche a mano, ma serve armarsi di impasti a temperatura ambiente (in estate
tanta pazienza e di olio di gomito. meglio cercare il posto più fresco possibile)
oppure sfruttare la modalità “lievitazione
Il riposo in frigorifero non è, in senso stretto,
impasti” dei forni moderni. L’importante è che
una fase di lievitazione poiché sotto gli 8-10 °C
non si superino in ogni caso i 30 °C.
il metabolismo dei lieviti si inibisce. Tuttavia,
le reazioni chimiche proseguono; in modo Altra cosa fondamentale: un impasto che supera
particolare le amilasi (una tipologia di proteine) i limiti di tempo di lievitazione, detto
continuano a trasformare gli amidi in zuccheri sovramaturato, risulta così gonfio da collassare
semplici. Per cui, quando l’impasto verrà su se stesso, acquisendo un odore acido,
ripreso, il contenuto di zuccheri semplici sarà divenendo colloso e di difficile lavorazione.
molto più alto, quindi la lievitazione, una volta
riattivata grazie alla temperatura che man
mano sale, avverrà in maniera efficiente perché
i lieviti avranno subito a disposizione una
25
Modalità di cottura del forno
I forni di casa negli anni si sono evoluti grazie ai pizza. Mentre per i biscotti e per i panini di
progressi tecnologici e, al giorno d’oggi, i più dimensione più piccola (spesso cotti su due
avanzati possiedono diverse modalità che teglie) prediligo la modalità ventilata.
corrispondono a esigenze e sistemi di cottura
In generale, se per la cottura di una pietanza è
differenti. Ogni forno possiede almeno queste
consigliata una temperatura di 180 °C in forno
tre funzioni: statica, ventilata e grill.
statico, in forno ventilato sarà di 160 °C, quindi
In modalità statica il calore prodotto dalle 20 °C in meno.
resistenze elettriche, presenti nel forno nella
Il grill invece è adoperato per gratinare i cibi in
parte inferiore e nella parte superiore, viene
superficie. Una resistenza posta nella parete
diffuso per irraggiamento.
superiore del forno emana per irraggiamento
La modalità ventilata, grazie all’attivazione di un calore molto forte. Per cuocere correttamente
una ventola che genera un flusso d’aria, i cibi con il grill bisogna posizionarli alla giusta
diffonde il calore tramite convenzione in modo distanza dalla resistenza (mai nel ripiano più
omogeneo in ogni punto del forno, permettendo alto) e controllarli durante la cottura perché
una cottura rapida e uniforme. potrebbero bruciare facilmente.
Spesso, inoltre, con la modalità ventilata è Quando si preparano delle lasagne o dei piatti
possibile cuocere almeno due teglie gratinati, che sono realizzati con ingredienti
contemporaneamente (meglio sempre verificare praticamente già cotti (besciamella, ragù…)
sul libretto d’istruzioni del forno questa inizio la cottura in modalità statica o ventilata,
possibilità perché vengono anche indicati in giusto per portare la pietanza a temperatura o
quali livelli inserire le due teglie). per far cuocere la pasta all’uovo; poi, per
ottenere la gratinatura perfetta, non è
In questo libro quasi tutte le ricette riportano
necessario prolungare la cottura a oltranza ma
le temperature per la cottura in entrambe le
basta accendere il grill per 5 o 10 minuti e così la
modalità. Trovo anche che la modalità di
crosticina croccante si formerà in un istante.
cottura ottimale sia soggettiva o possa
dipendere dal forno stesso. Se per esempio ci Oltre a queste tre funzioni, alcuni forni sono
accorgiamo che con il nostro forno in modalità dotati della cottura con aggiunta di vapore.
ventilata i biscotti di pasta frolla vengono molto Questa è una modalità differente rispetto a
bene, possiamo prediligere quella cottura. quella che permette di cuocere unicamente con
Se vediamo che piatti come le lasagne con la il vapore. La cottura, in questo caso, avviene
modalità statica vengono alla perfezione, sempre in modalità statica o ventilata ed è
usiamo quella. Personalmente uso la modalità possibile immettere dei getti di vapore. L’acqua
statica per pagnotte grandi, lasagne, focaccia e solitamente è contenuta in serbatoi laterali o
26
viene aspirata da una cannula esterna, viene
vaporizzata all’interno della camera di cottura
grazie a una piccola caldaia che la trasforma in
vapore.
Preriscaldare il forno
Prima di ogni infornata il forno va sempre
preriscaldato alla temperatura riportata nella
ricetta e, prima di cuocere qualsiasi pietanza,
deve aver raggiunto la temperatura indicata da
alcuni minuti. In questo modo il calore ha modo
di distribuirsi in maniera uniforme all’interno
del forno.
27
Ciambelline al forno,
ricetta a pagina 55
28
Piccole
bontà
29
PIZZETTE MORBIDISSIME
SEGUE A PAGINA 33 ↘
30
↘ PIZZETTE MORBIDISSIME
33
VENTAGLI DI WÜRSTEL
Piccole bontà
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SCONES SALATI
Una via di mezzo tra una piccola focaccina e un biscotto, gli scones sono,
per tradizione, dei dolcetti da mangiare con la clotted cream, una panna densa,
e con la confettura di fragole. Originari della Scozia, dove sono stati infornati
per la prima volta agli inizi del Cinquecento, gli scones possono essere anche
salati. All’impasto basta sostituire lo zucchero con un ingrediente salato, come
del formaggio grattugiato. Gli scones sono da gustare appena sfornati, così da
apprezzarne tutta la sofficità.
36
GRISSINI DI MAIS E PAPRIKA
CON CAMEMBERT AL FORNO
Questi grissini sono perfetti per essere messi in tavola e condivisi con i commensali insieme
a un buon aperitivo. Sarà impossibile non affondarli, boccone dopo boccone, nel camembert –
un formaggio a pasta morbida tipico della Normandia – passato al forno, con il cuore
fondente e aromatizzato al timo. C’è una visione più libidinosa di questa?
SEGUE A PAGINA 42 ↘
40
↘ LAUGENCROISSANT
raffreddare completamente.
CONSERVAZIONE: in un sacchetto di carta per 2 giorni o
in congelatore.
42
CAVADINI
I cavadini sono dei fagottini che ricordano i famosi “sorrisi” impanati che mangiavo
quando ero bambino. Ne andavo – e ne vado tuttora –molto ghiotto e, per rievocare quei
ricordi, ho voluto rifarli a casa, ma con una veste completamente nuova. L’impasto di farina
di segale è semplicissimo da stendere e ritagliare, mentre per il ripieno ho adoperato
spinaci e mozzarella, ma ovviamente ogni ripieno è ben accetto!
8
Piccole bontà
Soffici come una nuvola, questi piccoli panini al latte arricchiti con le gocce di cioccolato
sono la cosa più morbida che potrete addentare a colazione. Si possono mangiare così come
sono, accompagnati da una tazza di caffelatte fumante, ma io consiglio vivamente di
scaldarli, solo per pochi istanti, per rievocarne la morbidezza e il delicato profumo.
per il milk roux 2 Nella ciotola della planetaria mescolare, con un cucchiaio, la
20 g farina di tipo 0 farina manitoba, il lievito di birra disidratato (se si usa quello fresco
100 ml latte
andrà sciolto nel latte) e lo zucchero. Aggiungere il milk roux, il latte,
per l’impasto le uova, la scorza grattugiata di limone, la pasta di vaniglia, il liquore
500 g farina manitoba all’anice e impastare con il gancio per circa 8 minuti, fino a ottenere
3,5 g lievito di birra disidratato un impasto liscio ed elastico. Aggiungere il burro morbido a pezzetti e
(o 12 g lievito di birra fresco)
impastare fino a quando sarà stato incorporato. Aggiungere le gocce
60 g zucchero semolato
190 ml latte a temperatura di cioccolato, il sale e impastare per altri 2 minuti.
ambiente
3 Ribaltare l’impasto sul piano da lavoro leggermente unto e
2 uova a temperatura ambiente
scorza grattugiata di 1 limone dargli delle pieghe formando una palla. Porlo in una ciotola anch’essa
biologico leggermente unta, coprirla con della pellicola o un piatto e far lievitare
1 cucchiaino pasta di vaniglia a temperatura ambiente per un’ora, poi far riposare in frigorifero per
(o i semini di 1 baccello di
12 ore.
vaniglia)
1 cucchiaio liquore all’anice 4 Estrarre l’impasto dal frigorifero e dividerlo in 16 pezzi da 75 g
(o grappa)
l’uno. Con ogni pezzo formare una pallina e disporle, distanziate fra
100 g burro a temperatura
ambiente loro, su delle teglie rivestite con carta da forno, coprirle con un
150 g gocce di cioccolato canovaccio pulito e far lievitare a temperatura ambiente per 3 ore.
7 g sale fino
5 Spennellare i morbidini in superficie con un po’ di latte.
per spennellare Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C statico (160 °C ventilato) per
2 cucchiai latte 20 minuti.
Avete presente quei golosissimi muffin al cioccolato che si vedono nelle vetrine delle
bakery statunitensi? Questi sono proprio così: cioccolatosi, morbidi e irresistibili. In
cottura il loro profumo inonderà la cucina, e resistervi sarà molto, ma molto, difficile.
P.S. Sono buoni anche tiepidi.
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MADELEINE
Le madeleine sono dei soffici dolcetti francesi dalla caratteristica forma a conchiglia
con una piccola gobba. Il sapore che le contraddistingue è dato dal burro nocciola, che
si ottiene cuocendo a fuoco dolce il burro, caramellizzandone gli zuccheri, e dalla
scorza di arancia. Morbidissime, divenute celebri grazie anche all’opera Alla ricerca del
tempo perduto di Proust, le madeleine sono dolcetti perfetti per accompagnare un tè
pomeridiano e chissà… rievocare qualche dolce ricordo.
Spesso, quando si preparano alcuni dolci o delle paste frolle, avanzano degli albumi.
Per me l’ideale è utilizzarli per fare delle grandi e squisite meringhe. Ma perché non
ingolosirle con del cioccolato fondente e delle arachidi? A ogni morso si scioglieranno
delicatamente in bocca.
52
CIAMBELLINE AL FORNO
Semplici da preparare e dolci nel gusto, queste ciambelline sono rese golosissime
dalla copertura al cioccolato fondente. Decorate con degli zuccherini sono ancora
più irresistibili, risultando così un dolcetto che mette subito di buon umore.
Sono sicuro che piacerebbero anche a Homer Simpson!
55
CRAQUELIN ALLA VANIGLIA
I craquelin sono dei bignè dalla superficie croccante, ottenuta grazie a un piccolo
disco di farina, zucchero e burro che viene adagiato sulla pasta choux prima della
cottura. Solitamente vengono tagliati a metà e farciti, come in questa ricetta, con
della panna montata arricchita di profumatissimi semini di vaniglia, e sono un
dessert perfetto per concludere una cena con un pizzico di dolcezza.
SEGUE A PAGINA 58 ↘
57
↘ CRAQUELIN ALLA VANIGLIA
58
BARRETTE ENERGETICHE
AL CIOCCOLATO BIANCO E AVENA
Per colazione, per una merenda al volo o come snack per ricaricare le energie dopo
un bell’allenamento oppure dopo una lunga escursione, queste barrette energetiche
sono proprio perfette! Una volta preparate si possono impacchettare a una a una
con un pezzetto di carta da forno così da portarle comodamente con sé.
60
Pane alla birra, ricetta a pagina 88
62
Pane
63
GRISSONI MULTICEREALI ALLE OLIVE
I grissoni alle olive sono dei panini dalla forma allungata e attorcigliata, dal cuore
morbido, dalla crosta croccante e dal sapore rustico. Arricchiti con le olive verdi,
possono essere un pane da tutti i giorni o uno stuzzichino da servire per un aperitivo,
magari tagliati a bocconcini per accompagnare salumi e formaggi.
SEGUE A PAGINA 67 ↘
Pane
64
↘ GRISSONI MULTICEREALI ALLE OLIVE
67
LAUGEN
per cuocere
5 cubetti ghiaccio
69
↘ LAUGEN
o in congelatore.
70
SCHÜTTELBROT
Lo Schüttelbrot è il tipico pane di segale speziato altoatesino che deve il suo nome
alla tecnica di preparazione: l’impasto, prime di essere cotto, viene scosso su
tavole rotonde cosparse di crusca; Schüttelbrot, infatti, significa letteralmente
“pane scosso”. Si presenta come un pane secco e molto friabile poiché viene fatto
essiccare, in genere, sistemandolo su delle rastrelliere poste vicino alla stube.
Lo Schüttelbrot, come la tradizione insegna, deve rigorosamente accompagnare
un tagliere di speck e formaggi.
per spolverare
50 g farina di segale
50 g crusca di avena
73
↘ SCHÜTTELBROT
74
ROSETTE
Le rosette, in Alto Adige, sono il pane presente sulla tavola di tutti i giorni: possono
essere farcite con salumi – io le amo in modo particolare con lo speck –, mangiate a
merenda o a colazione con burro e confettura. Questo formato di pane ha origini
austriache e in tedesco viene chiamato Kaisersemmel, letteralmente “rosetta
imperiale”. Quando diventano secche, sono anche l’ideale per preparare i canederli.
Per questo libro ho voluto rivedere totalmente la mia ricetta delle rosette,
semplificandola e utilizzando esclusivamente la biga: la farina viene mescolata
con l’acqua e il lievito, senza essere impastata, e si fa riposare a temperatura
ambiente per molte ore. In questo modo le rosette saranno profumatissime.
per cuocere
76 5 cubetti ghiaccio
↘ ROSETTE
Quando si cucina, sono due gli ingredienti fondamentali: la fantasia e il buon umore.
Questo pane bicolore li contiene entrambi e, con le sue sfumature bianche e viola
racchiuse in quella ipnotica spirale, sa mettere allegria fin dal primo mattino. È un
pane da servire a fette e può essere gustato sia a colazione o, perché no, tostato in
accompagnamento a dei formaggi.
SEGUE A PAGINA 83 ↘
Pane
81
↘ PANE BICOLORE AI MIRTILLI
83
PANE ALLE CASTAGNE
SEGUE A PAGINA 87 ↘
Pane
84
↘ PANE ALLE CASTAGNE
o in congelatore.
87
PANE ALLA BIRRA
Le birre scure presentano un colore brunito, forti note di malto e un gusto tostato che,
al palato, rimandano al caffè o al cioccolato. A questo pane, il cui impasto è arricchito
di farina di segale, la birra conferisce un sapore unico e intenso. Perché non
accompagnarlo a una deliziosa zuppa?
La trama di questo pane, al taglio, svela un tripudio di semi misti, come quelli di
girasole, sesamo e lino. Una pagnotta dalla crosta croccante, dalla mollica morbida e
dal sapore unico, ideale per realizzare dei crostoni o dei super panini imbottiti.
Quella alle olive è una delle mie focacce preferite e deve essere morbida con una
leggera crosticina dorata tempestata dai caratteristici buchi. Le olive verdi e
quelle taggiasche – che grazie al loro meraviglioso sapore mi riportano ogni volta
in Liguria – non sono solo presenti in superficie, ma anche all’interno
dell’impasto: il risultato è decisamente “olivoso” e saporito.
SEGUE A PAGINA 94 ↘
Pane
93
↘ FOCACCIA ALLE OLIVE
94
PANE INTRECCIATO
ALLE CIPOLLE E SPECK
Speck e cipolla, due ingredienti sempre presenti nella mia dispensa che si incontrano
in un pane dalla forma particolare. Questo pane intrecciato, che ricorda una chiocciola,
può essere il centrotavola perfetto per una cena in compagnia di amici. Immaginate
di posizionarlo su un bel tagliere, già tagliato a fette, al centro della tavola cosicché
tutti lo possano mangiare: un perfetto momento di condivisione (e di goduria per
le papille gustative!).
97
↘ PANE INTRECCIATO ALLE CIPOLLE E SPECK
98
PANE IN CASSETTA ALLA PIZZAIOLA
Soffice, fragrante e di una bella tonalità di rosso: ecco il pane in cassetta alla pizzaiola!
L’impasto ricorda nei sapori e nei profumi una pizza appena sfornata. È l’ideale per
golosi sandwich e toast, ma anche per delle stuzzicanti tartine.
107
PASTA PASTICCIATA
CON PROSCIUTTO E PISELLI
Un ricordo molto vivido della mia infanzia, legato alle bontà culinarie, risale agli anni
dell’asilo. La cuoca che ci deliziava con i suoi manicaretti si chiamava Rosmarie e uno
dei suoi piatti forti, che io adoravo, era la pasta pasticciata con prosciutto e piselli.
In realtà i piselli allora non mi piacevano per nulla e, man mano che mangiavo la pasta,
li nascondevo nelle tasche del grembiule, dove restavano a essiccarsi per bene. Ho voluto
rievocare e ricordare quella ricetta in onore dell’infanzia ormai passata. E ora i piselli
non li tolgo più e me li mangio.
109
↘ PASTA PASTICCIATA CON PROSCIUTTO E PISELLI
110
GNOCCHI DI GRANO SARACENO
GRATINATI
Gnocchi alla romana, sì, ma dal sapore ancora più rustico. La farina di grano
saraceno è un ingrediente molto utilizzato in Alto Adige e, in questo caso, diventa
la protagonista di questi gnocchi gratinati, resi sorprendentemente golosi dal fila
e fondi del formaggio.
113
GNOCCHI AL FORNO
CON SPECK E MOZZARELLA
Se non avete mai assaggiato gli gnocchi al forno, questa è l’occasione perfetta! La
preparazione è molto veloce, soprattutto se, per comodità, si usano quelli già pronti.
Gli gnocchi all’interno rimangono morbidi, mentre all’esterno presentano una
piacevole crosticina, e la mozzarella filante è la parte più goduriosa di questa ricetta.
per ultimare
5 Sfornare gli gnocchi, lasciarli intiepidire un paio
500 g gnocchi freschi di minuti prima di servirli.
5 foglie di basilico
100 g mozzarella fresca a pezzetti
Primi
114
CONCHIGLIONI RIPIENI
La pasta ripiena è una ricetta iconica di molti pranzi della domenica in famiglia.
Questa mia versione, realizzata con conchiglioni ripieni di ricotta e spinaci conditi
con il sugo al pomodoro, è un vero e proprio omaggio a uno dei primi piatti italiani
più buoni.
116
LASAGNE “MILLE STRATI”
CON RAGÙ DI SALSICCIA
Queste lasagne al forno sono una bomba! Le preparai una sera quando vennero a
cena i miei amici Devis e Nicola. Nel pomeriggio cucinai un ragù solo con la
salsiccia, senza pomodoro ma con un soffritto ricchissimo di verdure. Quella fu la
prima volta che mi venne una bella lasagna alta con “mille strati”, proprio come
desideravo prepararla da tempo. Ecco la ricetta di quella lasagna che, sono sicuro,
farà sognare chiunque la assaporerà.
per ultimare
1 cucchiaio burro
12 sfoglie pasta fresca all’uovo
100 g parmigiano grattugiato SEGUE A PAGINA 120 ↘
qualche fiocchetto di burro
Primi
119
↘ LASAGNE “MILLE STRATI” CON RAGÙ DI SALSICCIA
120
MAC & CHEESE
C’è nulla di più cremoso, filante e goloso dei mac & cheese? Non sono altro che una
pasta al forno con tanta besciamella arricchita con il formaggio cheddar e un tocco di
senape. Il cheddar è un formaggio a pasta dura di un giallo intenso, quasi arancione,
prodotto tipico del Regno Unito. Si trova facilmente anche in Italia, ma può essere
sostituito con della fontina o un altro formaggio saporito e filante.
prima di servirli.
122
Non chiamatela tarte tatin di pomodorini,
ricetta a pagina 138
Piatti
unici
125
QUICHE ALLA POLENTA E TIMO
CON PORRI E SPECK
La quiche, a mio avviso, è la torta salata per eccellenza. L’involucro di pasta brisée, in
questo caso arricchito con farina di mais e timo, ospita un invitante ripieno a base di
porri e speck. Sapevate che il composto a base di panna e uova si chiama “appareil”?
È il componente fondamentale della farcia, che rende speciale ogni quiche e che le
dona quel tocco vellutato.
per la pasta brisée 2 Ribaltare la pasta brisée sul piano da lavoro e compattarla
180 g farina di tipo 00 con le mani. Stenderla, con il matterello e con l’aiuto di un po’ di
60 g farina di mais fine farina, fino a uno spessore di 4 mm circa, dandole una forma
(tipo fioretto)
tonda. Arrotolarla sul matterello e srotolarla su uno stampo per
120 g burro freddo a cubetti
½ cucchiaino timo essiccato crostate del diametro di 24 cm con il fondo removibile
1 pizzico sale fino precedentemente imburrato.
1 uovo
3 Far aderire la pasta brisée allo stampo e rifilare i bordi con
per la cottura in bianco l’aiuto di un coltellino. Stropicciare un foglio di carta da forno,
2 manciate di fagioli secchi adagiarlo sulla pasta frolla e riempirlo con i fagioli secchi.
(anche ceci, riso o palline di
ceramica) 4 Cuocere in forno preriscaldato a 190 °C statico (170 °C
ventilato) per 15 minuti. Rimuovere il foglio di carta da forno e i
per il ripieno
fagioli e terminare la cottura per altri 5 minuti. Sfornare la base
2 cucchiai olio extravergine
d’oliva di pasta brisée e lasciarla raffreddare nello stampo per 15 minuti.
2 porri affettati finemente
1 pizzico sale fino
5 Nel frattempo, scaldare l’olio extravergine d’oliva in una
1 pizzico pepe nero macinato padella, aggiungere i porri, condire con il sale e il pepe e cuocere
4 uova per 10 minuti a fuoco medio-basso, finché saranno morbidi.
200 ml panna da cucina
100 g parmigiano grattugiato 6 In una ciotola sbattere le uova con la panna da cucina,
120 g Speck Alto Adige IGP incorporare il parmigiano grattugiato, i porri e lo speck a
a fiammiferi fiammiferi.
30 minuti.
Questa non è una favola che narra di un rospo incastrato in un buco, ma è una delle
ricette inglesi più conosciute. Risalente al Settecento, il toad in the hole è un piatto
che consiste in salsicce cotte al forno immerse in una pastella: le salsicce ricordano
proprio dei rospi che attendono le prede nelle loro tane, con la sola testa che fa
capolino. In questa versione, ho reso la pastella più saporita e rustica con la farina
di grano saraceno e ho accompagnato il piatto con una salsa alla panna acida ed
erba cipollina, fresca e delicata.
128
POLPETTINE ALLO SPECK CON PATATE,
POMODORINI E FETA
Un piatto unico perfetto da mettere al centro della tavola. Queste polpettine a base
di macinato di maiale e speck sono veramente saporite e la cosa più bella è che
vengono cotte assieme alle verdure di accompagnamento. Una ricetta veloce che
permette di risparmiare tempo, sporcare poche teglie e stupire chiunque.
131
COTTAGE PIE DI RAGÙ DI MAIALE E PATATE
Ho scoperto la cottage pie quando abitavo a Londra. Si tratta di uno sformato – che trovo
assolutamente godurioso – composto da un saporito ragù di carne ricoperto da un soffice
purè di patate, il tutto gratinato in forno. Da tradizione viene preparata con la carne di
manzo o di agnello – in questo caso viene chiamata sheperd’s pie, lo sformato del pastore
– ma nella mia versione ho voluto usare della carne di maiale, tenera e dolce. La cottage
pie può anche essere preparata in versione vegetariana, sostituendo la carne con delle
lenticchie ammollate e usando del brodo vegetale.
per cospargere
50 g parmigiano grattugiato
132
↘ COTTAGE PIE DI RAGÙ DI MAIALE E PATATE
Piatti unici
135
POLPETTONE DI POLLO
Questa ricetta è nata con l’intento di essere uno “svuota frigo” e la prima volta
l’ho sperimentata utilizzando quello che avevo a disposizione. Questo polpettone,
leggero e dal gusto delicato, è una vera delizia. Il tempo di preparazione è veramente
minimo e permette di sfamare con facilità le bocche più affamate. Una volta cotto e
tagliato a fette può essere conservato nel congelatore e riscaldato all’occorrenza.
137
NON CHIAMATELA TARTE TATIN
DI POMODORINI
La tarte tatin è una torta capovolta, solitamente di mele, che viene costruita al contrario
nella tortiera: prima si dispone la frutta e per ultima la pasta sfoglia. Negli ultimi tempi
le tarte tatin salate stanno conoscendo un notevole successo, ed ecco qui la mia versione
con dei succulenti pomodorini arrosto. Ammetto, però, che disponendo i pomodorini
sul fondo, questi risultavano bolliti e poco saporiti. Ho quindi pensato di invertire
l’assemblaggio per un risultato strepitoso.
138
Torta allo yogurt, fragole e mandorle,
ricetta a pagina 154
Torte
141
PLUMCAKE AL CAFFÈ E YOGURT
Il plumcake è un dolce della tradizione anglosassone che, in origine, era preparato con
frutta essiccata, come ribes, uvetta e prugne, chiamata, almeno dalla metà del Seicento,
con il nome generico di “plum”. Oggi esistono infinite varianti di plumcake, come questa
mia versione al caffè e yogurt, soffice come una nuvola. È il dolce perfetto per la prima
colazione o per la merenda pomeridiana.
142
STRUDEL ALLE PERE, NOCI
E CIOCCOLATO
Questa è una versione creativa dello strudel altoatesino di pasta frolla: pere, noci e
cioccolato si incontrano in un ripieno ricco di gusto e golosità.
Un tripudio di panna, cioccolato e amarene: questa è la torta della Foresta Nera. Il nome
deriva proprio dall’omonima foresta della Germania, nota per i ciliegi che proprio lì,
in passato, venivano piantati dalle coppie di novelli sposi. Tre strati di pan di Spagna al
cacao farciti con panna montata e amarene sciroppate: un connubio irresistibile!
1 Separare gli albumi dai tuorli e montare questi ultimi con 100 g
1 torta
di zucchero. Montare gli albumi a neve con l’altra metà dello zucchero
tempo di preparazione 40 minuti
tempo di cottura 40 minuti finché saranno lucidi e sodi.
tortiera 24 cm
2 A parte mescolare la farina con l’amido di mais, il cacao amaro
per il pan di Spagna e il sale, setacciarli e incorporarli alla montata di tuorli in due volte,
8 uova a temperatura ambiente alternandoli agli albumi montati, mescolando dal basso verso l’alto
200 g zucchero semolato con una spatola. Prelevare una piccola quantità di impasto e
150 g farina di tipo 00
mescolarla con il burro fuso e l’estratto di vaniglia. Incorporare questa
50 g amido di mais
50 g cacao amaro in polvere miscela all’impasto.
1 pizzico sale fino
3 Versare l’impasto in una tortiera con cerniera del diametro di
30 g burro fuso
1 cucchiaio estratto di vaniglia 24 cm imburrata e foderata sul fondo con carta da forno.
150
↘ CROSTATA ALLE NOCI PECAN E CARAMELLO
153
TORTA ALLO YOGURT, FRAGOLE
E MANDORLE
La torta allo yogurt riesce sempre a mettere tutti d’accordo. Soffice e delicata,
arricchita in questo caso con fragole e mandorle, è perfetta per accompagnare una
buona tazza di caffelatte fumante per un dolce risveglio.
La crostata è uno di quei dolci di casa che sa sempre mettere di buon umore.
Il profumo della frolla che, con le sue note burrose, si diffonde per la cucina durante la
cottura, il ripieno cremoso a base di cioccolato fondente con un goccio di whisky e il
ciuffo di panna vellutata: tutto ciò rende questa crostata irresistibile. Avete mai visto
The Help? Per questa crostata ho preso ispirazione proprio da questo film del 2011.
per decorare
200 ml panna fresca da montare
156
↘ CROSTATA AL CIOCCOLATO
159
TORTA ALLE MELE E CANNELLA
La torta di mele è uno dei miei dolci preferiti e il suo impasto non può non essere
arricchito che con della profumatissima cannella. Questa torta ricorda proprio quella che
faceva mia mamma e che preparava nella leccarda del forno, per ottenere una quantità
maggiore di fette; ma appena sfornata, quando era ancora calda, veniva presa d’assalto
perché il suo profumo la rendeva irresistibile. Le mele golden sono ideali per realizzare
una torta: non essendo troppo succose durante la cottura rilasciano poca acqua.
per 3 giorni.
160
TORTA GIN TONIC
163
CIAMBELLONE CON FARINA DI MAIS,
MORE E MIELE
Questo ciambellone è un ricordo d’estate. Il colore giallo-dorato conferito dalla
farina di mais, il cereale estivo per eccellenza, il miele e la forma a ciambella
rimandano al sole, mentre la dolcezza delle more mi fa tornare alla mente il
cortile della casa a Caldaro, dove c’era un rovo selvatico dal quale raccoglievamo
questi piccoli frutti. Insomma, questa torta ha il dolce profumo della nostalgia.
165
TORTA INTEGRALE ALLE NOCI
La torta integrale alle noci può essere perfetta per un’ottima prima colazione: le fibre
contenute nella farina integrale, l’energia data dalle noci e la vivacità della confettura
vi daranno le forze per iniziare la giornata nel migliore dei modi.
166
TORTA DI ROSE
La torta di rose è un dolce tipico della cucina mantovana che, come vuole la storia, venne
creato nel 1490 per celebrare l’arrivo di Isabella d’Este alla corte dei Gonzaga. L’impasto
della torta di rose, simile al pan brioche, viene lavorato dandogli la forma di tanti boccioli
di rosa, farciti con burro e zucchero. La mia versione è molto semplice da preparare e ha
un piccolo tocco rustico, dato dalla farina semintegrale. Un dolce antico, piacevolmente
burroso e sempre buonissimo.
per spennellare
4 cucchiai confettura di SEGUE A PAGINA 170 ↘
albicocche setacciata
Torte
169
↘ TORTA DI ROSE
per 3 giorni.
170
Millionaire’s shortbread,
ricetta a pagina 181
Biscotti
173
SPITZBUBEN AL CACAO
CON CARAMELLO SALATO
Gli Spitzbuben sono dei biscotti di pasta frolla farciti, che in Alto Adige vengono preparati
nel periodo natalizio (chi mi segue da anni dovrebbe saperlo ancor meglio di me).
Questa versione è da triplo wow! Ho aggiunto del cacao all’impasto e ho sostituito la
tradizionale confettura con del cremoso caramello salato. Sono così buoni che vi verrà
voglia di prepararli in ogni momento dell’anno!
175
↘ SPITZBUBEN AL CACAO CON CARAMELLO SALATO
176
BISCOTTI DIGESTIVE
I digestive sono i tipici biscotti della tradizione anglosassone. Sono stati inventati
agli inizi dell’Ottocento da due dottori scozzesi, i quali ritenevano che, grazie alla
presenza del bicarbonato di sodio nell’impasto, avessero proprietà digestive, e da
questo deriva il loro nome. La farina integrale e la farina d’avena li rendono friabili
e ricchi di fibre, inoltre conferiscono loro un inconfondibile e caratteristico sapore.
Quanto adoro inzupparli nel latte caldo!
178
MILLIONAIRE’S SHORTBREAD
Gli shortbread sono dei biscotti scozzesi ricchi di burro dalla caratteristica forma
rettangolare, con una nota leggermente salata e dalla superficie bucherellata.
Ma i millionaire’s shortbread sono ancora più golosi della versione classica: sono
infatti ricoperti di caramello e cioccolato fondente, per tre strati di puro piacere.
Questi biscotti sono un tripudio di zenzero, utilizzato in tre diversi modi – in polvere,
fresco ed essiccato – per un sapore fresco e leggermente piccante. Friabili e di
semplice preparazione, sono perfetti per ravvivare ogni momento della giornata.
182
ROTOLINI AI FICHI
Questi biscotti ai fichi sono dei piccoli scrigni che al loro interno custodiscono un
dolce ripieno a base di fichi secchi con un leggero tocco speziato. Ricordano
tantissimo i fig rolls, che avevo scoperto nei miei anni di vita a Londra, e penso
che siano bellissimi da presentare assieme a una calda tazza di tè.
185
↘ ROTOLINI AI FICHI
186
CRINKLE COOKIES
189
MINI COOKIES ALLE ARACHIDI
SENZA GLUTINE
I cookies, i tipici biscotti americani, sono stati inventati alla fine degli anni Trenta
a Whitman, nel Massachusetts, dalla ristoratrice Ruth Graves Wakefield. Tondi e
di grandi dimensioni, i cookies solitamente sono preparati con gocce di cioccolato
e frutta secca, ma io ho voluto renderli golosissimi usando per l’impasto il burro
di arachidi, un ingrediente molto ghiotto e tipicamente statunitense. Senza
lattosio e senza glutine: cosa si potrebbe pretendere di più?
191
BISCOTTI MORBIDI ALLA BANANA
Quando ci si ritrova con qualche banana un po’ troppo matura è il momento giusto
per preparare questi piccoli e morbidi bocconcini, la cui consistenza ricorda
vagamente quella degli amaretti. L’impasto è preparato solamente con banane,
mandorle e sciroppo d’acero, quindi senza lattosio né glutine, e la spolverata finale
di zucchero e cannella rende questi biscotti irresistibili.
192
BISCOTTI CINNAMON ROLL
Questi biscotti replicano il gusto e la bellissima spirale dei cinnamon roll, quelle
buonissime girelle di origine scandinava farcite con tanta cannella. Friabili e speziati, si
sciolgono in bocca e a ogni morso portano nei meravigliosi paesaggi del Nord Europa.
Dei biscotti salati, perché no? Questa versione al basilico con parmigiano è perfetta
per un aperitivo in compagnia, magari da accompagnare a un chutney oppure a un
tagliere di formaggi. Sottili e friabili come i cracker, sono veramente semplici da
preparare e hanno un gusto deciso e raffinato.
196
BISCOTTI SPEZIATI
CON CREMA DI GORGONZOLA
Questi biscotti, che nella forma ricordano gli Spitzbuben, vi sorprenderanno per la
loro unicità. L’impasto speziato e aromatizzato con caffè e miele di castagno incontra
un cremoso ripieno a base di gorgonzola: il risultato sono dei biscotti saporiti dal
gusto sorprendente, che potranno accompagnare con grande classe i vostri aperitivi.
Rieper è espressione dei buoni prodotti dell’Alto Adige e dei valori che portano con
sé, a cui, viste le mie origini, sono affezionato ed è inoltre sinonimo di passione
per la farina, da intendere come un ritorno alla manualità e alle origini del gusto,
da scoprire nella semplicità di un impasto, in un piatto della tradizione o in una
ricetta di propria creazione e nel desiderio di consumare alimenti genuini.
La storia di Rieper ha inizio nella seconda metà dell’Ottocento quando Alois Anton
Rieper acquistò una tenuta a Vandoies, in Val Pusteria, dotata di un impianto per la
lavorazione dei cereali e di un mulino ad acqua, divenuto nel secolo seguente uno
dei primi mulini industriali dell’Italia settentrionale.
Da oltre un secolo Rieper produce farine con materie prime di elevata qualità prive
di additivi chimici, conservanti, glutine secco e OGM. L’eccellente qualità dei
prodotti parte dal processo d’acquisto delle migliori partite di grano selezionate, è
garantita poi da un attento sistema di gestione, differenziato per ogni fase di
lavorazione, e dal monitoraggio continuo dei singoli processi.
I cereali, una volta giunti al mulino, vengono puliti per eliminare residui di polvere,
sabbia, pietre e metalli ed eventuali organismi nocivi presenti sulla parte esterna
dei chicchi. Vengono quindi bagnati con acqua di sorgente per consentire una
macinatura delicata, la quale avviene con impianti appositamente studiati che
grazie ad avanzati sistemi di controllo computerizzati garantiscono lo standard
qualitativo ricercato dall’azienda. Prima del confezionamento, le farine sono sotto-
poste a ulteriori controlli, quindi preparate per la commercializzazione.
Rieper offre una vasta selezione di farine e semole, ad esempio di grano tenero,
grano duro, segale, farro, mais, orzo, grano saraceno, kamut, oltre a mix per pane,
farine per pizza e la più recente linea Vitagran, che include la farina proteica e
quella multicereali. Insomma, grazie ai loro prodotti la fantasia in cucina non
manca mai!
202
203
204
Ringraziamenti
Inizio con il ringraziare i mitici Lucia e Claudiu di Frollemente che hanno realizzato
le fotografie di questo libro. Abbiamo lavorato sodo per molti giorni e in piena
sintonia. Ci siamo divertiti, ci siamo guardati negli occhi un po’ sconsolati quando
alcune ricette per tre volte di fila non sono venute, ma ci siamo rimboccati le
maniche e fatti forza a vicenda per ottenere poi risultati al limite della perfezione.
Grazie veramente per questo bellissimo risultato che abbiamo ottenuto!
Fossi in voi darei un’occhiata al loro profilo Instagram (@frollemente) e al loro sito
frollemente.it dove potrete trovare deliziose ricette di panificati, anche con il lievito
madre.
Un grande grazie va a Rieper, a Sandra, a Katrin e a tutta la loro grande famiglia per
aver sostenuto la realizzazione di questo libro. Sono già alcuni anni che ho il
piacere e l’onore di collaborare insieme a questa azienda, anche se le loro farine,
come già accennato, mi hanno accompagnato in cucina fin da quando ero piccolo.
Grazie al super Federico, che già da qualche anno collabora con me, e che è stato un
valido aiuto nella realizzazione e revisione dei testi di questo libro.
Grazie a tutte le persone che mi sono sempre vicine, dai miei genitori Patrizia e
Marco e mia sorella Nathalie, a Ezio oramai fedele compagno di vita e d’avventure,
ma anche a tutti gli amici che si sono pappati le ricette di questo libro che, di volta
in volta, venivano sporzionate e preparate per il take-away in comode doggy bag.
205
L’autore
Stefano Cavada è un cuoco e food influencer altoatesino, già
autore de La mia cucina altoatesina. 45 ricette per ogni occasione
(2019) e Il mio Natale altoatesino. 60 ricette per il periodo più
magico dell’anno (2021). Dopo un periodo di formazione passato
tra Londra e Parigi in cui ha iniziato a pubblicare i primi con-
tenuti online, nell’ottobre del 2018 a Brescia ha dato vita a Essen,
la cucina-studio in cui crea ogni sua ricetta. Caposaldo della
cucina tradizionale dell’Alto Adige di cui condivide, assieme a
piatti moderni, le ricette sui suoi profili social, ha prestato negli
ultimi anni il proprio volto al piccolo schermo. Nel 2022 ha par-
tecipato a Detto Fatto, programma pomeridiano di Rai 2, ma
prima ancora è apparso a La Prova del Cuoco sui Rai 1 (2020) e
ha condotto Food (R)evolution su Rai 3 Alto Adige (2019) e Selfie-
Food su La7d (2018).
@stefanocavada
stefanocavada.it
207
1ª edizione 2022
© Athesia Buch Srl, Bolzano
ISBN 978-88-6839-643-5
ISBN 978-88-6839-644-2 (e-Book)