Il Dopo Guerra
Il Dopo Guerra
Il Dopo Guerra
Il bilancio della Grande Guerra è spaventoso: 15 milioni di morti, 34 milioni di feriti e ben 11
milioni di prigionieri. L'applicazione da parte dei Tedeschi della “Teoria del terrore” inoltre ha
generato fra gli alleati un forte desiderio di vendetta. Come se non bastasse tra il 1918 e il 1919 si
scatena in Europa la “Febbre spagnola” , che provocherà ben 50 milioni di morti.
Mentre infieriva la “spagnola” , nei palazzi del potere si provvedeva a dare nuova identità
all'Europa; nel 1919 difatti abbiamo la Conferenza di Parigi, dove si decisee far prevalere la
vendetta o la clemenza. Gli occhi erano tutti puntati sul presidente degli Stati Uniti Woodrow
Wilson. Fu lui a dare le linee guida della Conferenza proponendo come base della discussione un
documento in 14 punti, il quale consisteva in un piano di respiro universale per ricostruire il mondo.
I punti 6-13 riguardavano la definizione di vari confini e la creazione di nuovi stati. Si adattò quindi
“il principio di autodeterminazione dei popoli”.
Dopo la Conferenza di Parigi si passò ai trattati di pace. Le condizioni della resa furono esposte nel
Trattato di Versailles, il quale fu inquinato dalla sete di vendetta della Francia, che volle inserire
una clausola umiliante: “una dichiarzione di colpevolezza”. Con un altro trattato viene smembrato
l'impero austro-ungarico.
Pr quanto riguarda il versante italiano, quando Vittorio Emanuele Orlando espose i contenuti del
Patto segreto di Londra, W. Wilson andò su tutte le furie, e rivendicò il primo punto del suo
documento in 14 punti. Aggiunse che le clausole Patto andavano contro il Pricipio di
Autodeterminazione, in quanto la Dalmazia era abitata principalmente da slavi, ma poi,
contraddicendosi concesse all'Italia Trento e Trieste insieme al Sud Tirolo (territorio composto da
austriaci). La delegazione italiana abbandonò le trattative.
Per concludere, i 14 punti di W.Wilson, fondamento della Conferenza di Parigi, fallirono tutti.
Anche l'ex impero ottomano è destinato alla dissoluzione. Grazie all'accordo S-P , Francia e Gran
Bretagna sottopongono Iraq e Palestina ad un mandato britannico, e Siria e Libano ad un mandato
Francese.Quanto alla Turchia, ssa subisce un occupzione militare da parte dei greci, ma Ataturk
chiama a raccolta tutte le forze disponibili, e dopo 4 anni di guerra la Grecia viene sconfitta. Nasce
la Repubblica di Turchia.
Nel frattempo però la Turchia si è macchiata del genocidio degli Armeni eseguito dal gruppo dei
“Giovani Turchi” tra il 1915 e il 1918.
La Rivoluzione russa e il totalitarismo di Stalin
Per tutto il mondo la guerra era finita nel 1918, ma non per la Russia. Infatti nel Marzo del 1918
aveva ottenuto una pace separata dalla Germania e si era ritirata da conflitto. Questa pace fu chiesta
dal governo in seguito a due rivoluzioni che abbatterono la monarchia.
La prima rivoluzione è nata, come “Rivoluzione di Febbraio” , la quale scoppiò nel 1917 a
Pietrogrado. La Russia era in piena guerra, e le notizie dal fronte erano disastrose. I solati non
avevano più proiettili da sparare. In città invece ne faceva da padrone il gelo, il quale aveva
spaccato i tbi dell'acqua;da più di un anno non c'era combstibile per scaldarsi.
In questo clima di disperazione, il 16 Febbraio le autorità di Pietrogrado dichiararono che le
provviste di farina sarebbero bastate per 12 giorni. Il 20 dello stesso mese la più grande fabbrica di
armi della capitale mise sul lastrico migliaia di operai.
Cominciarono gli scontri con l'esercito, ma il 27 Febbraio la guarnigione di Pietrogrado si rfiutò di
sparare ancora sulla folla, e insieme, operai e soldati saccheggiarono l'arsenale e si impadronirono
delle armi custodite. Lo scontro con lo stato assume i caratteri una guerra civile.
La Duma (il parlamento) impose al sovrano di abdicare ed elesse un governo provvisorio formato
da lberali moderati. Il nuovo governo abolì la censura e la pena di morte, proclamò l'uguagliaza di
tutte le religioni e stabilì l'elezione di un'Assemble Costituente.
Lenin inoltre promuoverà il comunismo di guerra, tutto era in favore dello stato, e fonderà la
Ceka, ovvero una polizia politica che verrà incaricata di eliminare la famiglia imperiale.
Vinta la guerra, Lenin vara la Nuova politica economica (Nep), restituendo a contani ed
imprenditori la libertà i produzione e di commercio.
Nel 1922 crea l'URSS (unione delle repubbliche socialiste sovietiche) e successivamente Lenin si
ammalerà e nominerà segretario Stalin, il quale in seguito al decesso di Lenin (1924) stabilirà una
vera e propria dittatura.
Stalin al contrario di Trotzkij era a favore di un'idea unica ed è deciso a trasformare una società
contadina in una società industriale. Nel 1928 abolisce la Nep e inizia a deportare i Kulaki
(agricoltori benestanti) in Siberia, i quali per non dare il proprio bestiame allo stato lo uccidono.
Nel 1927 ci fu un'enorme crisi economica che porterà stalin a intraprendere i “piani quinquennali”,
volti all'incremento dell'industria, la quale arriverà ad un incremento del 121%.
Dal 1936 al 1939 abbiamo l'apice per le “purghe” , un numero impressionante di epurazioni fra i
nemici di Stalin; lo stato socialista è diventato uno stato totalitario, rivolto solo al suo capo.