GALILEO GALILEI (1)
GALILEO GALILEI (1)
GALILEO GALILEI (1)
La vita
La formazione e l'insegnamento universitario: Galileo galilei nasce a Pisa nel 1564, da una famiglia
di origini fiorentine. Suo Padre era un commerciante appassionato di letteratura e musica ed era
uno dei soci della Camerata Fiorentina in cui nacque il melodramma.Nei primi anni della sua vita
ricevette un'educazione artistica e letteraria e nel 1581 il padre Lui scrisse alla facoltà di medicina
presso l'Università di Pisa. Galileo Galilei abbandonò questo indirizzo di studi per dedicarsi alla
matematica e alla fisica. Galileo era appassionato della letteratura e scrisse un articolo Partecipando
alla polemica sul poema epico migliore tra quello di Ariosto e quello di Tasso, in particolare Galileo
sosteneva Ariosto. Galileo si laurea o nel 1589 gli fu assegnata la cattedra di matematica presso
l'Università di Pisa, che aveva frequentato. Nel 1592 gli fu offerta la fabbrica di matematica
nell'università di Padova così in lui si trasferì e iniziò ad insegnare a Padova per 18 anni , questi
furono gli anni migliori della sua vita. A Padova e a Venezia frequenta scienziati e letterati. A Padova
la cosa migliore che trova è la libertà di poter fare ricerche.
Le scoperte astronomiche e la teoria copernicana: Nel 1509 perfezionò la fabbricazione del
cannocchiale, potenziandolo a tal punto da poterlo usare per osservare la volta celeste. Con il
cannocchiale fece molte scoperte come: la superficie della luna che non è perfettamente sferica, i
satelliti di Giove che chiama satelliti medicei e le fasi del pianeta Venere. L'anno dopo pubblicò il
"sidereus nuncius" un trattato in latino in cui pubblica i risultati delle sue ricerche astronomiche, che
confermarono la teoria eliocentrica di Copernico. Nel 1610 inizia a crescere la sua fama e si
trasferisce a Firenze per ricoprire l'incarico di "primario matematico e filosofo" che era un incarico
prestigioso e ben pagato.Nel 1611 entra a far parte dell'Accademia dei Lincei.
Il conflitto con la chiesa: Con la sua fama crescono anche i sospetti da parte dei gesuiti nei suoi
confronti. Tra il 1613 e il 1615 pubblica 4 lettere copernicane che oltre a sostenere le tesi di copernico
parlava dei rapporti fra la scienza e la fede. Dopo queste lettere gli astronomi gesuiti denunciano
Galileo al tribunale della santa inquisizione, che viene ammonito e gli viene negato di insegnare e di
diffondere la teoria eliocentrica. Nonostante tutto lui continuò a fare ricerche. Per 60 anni la sua
opera circolò tranquillamente fino a quando finì nell'indice dei libri proibiti perché nessuno aveva
confermato le sue affermazioni.
Il processo e la condanna :Nel 1623 divenne papa con il nome di Papa Urbano VIII il cardinale
Barberini che fu negli anni precedenti un sostenitore di Galileo, quest'ultimo incoraggiato da queste
circostanze intensifica le sue ricerche e la scrittura della sua opera più importante "dialogo sopra i
due massimi sistemi del mondo", in volgare perché tutti dovevano avere la possibilità di conoscere.
Nel 1630 finisce di scrivere l'opera ma verrà pubblicata nel 1632 perchè galileo ha dovuto aspettare
l'imprimatur ovvero l'autorizzazione del papa. Nello stesso periodo scrive anche "il saggiatore" a papa
Urbano VIII, sperando in un'apertura della chiesa al suo pensiero, una delle frasi più celebri del
saggiatore è "La matematica è il linguaggio in cui dio ha scritto l'universo". Dopo 6 mesi viene
nuovamente denunciato al tribunale dell'inquisizione dai gesuiti e dai domenicani che lo accusano
di eresia. Il processo si concluse con la condanna al carcere perpetuo (arresti domiciliari) a vita ed è
costretto ad abiurare, dopo averlo fatto egli alzò lo sguardo al cielo e giù verso terra e battendo il
piede, con animo contemplativo disse: Eppur si muove; ossia, tuttavia si muove, intendendo la terra.
Anche durante l'arresto continuò a fare ricerche.Nel 1592 muore da eretico.
Una delle sue frasi più celebri : "Dietro ogni problema c'è un'opportunità."
l'elaborazione del pensiero scientifico e il metodo galileiano
La nuova ricerca scientifica e il linguaggio matematico
All' epoca la chiesa non concedeva Libertà agli studiosi di indagare poiché imponeva il divieto di
contraddire le affermazioni dei grandi autori del passato. Galileo gettò le fondamenta della nuova
ricerca scientifica per trovare la verità che non era più rivelata da Dio né da Aristotele ma forniva
delle prove tramite gli esperimenti e le certezze delle leggi matematiche.
“Chi non conosce la verità è sciocco, ma chi pur conoscendola la chiama menzogna è un criminale.”
il metodo sperimentale di galileo:
1. osservazione del fenomeno
2. trascrizione del fenomeno in termini matematici
3. formulazione di ipotesi per spiegare il fenomeno
4. verifica delle ipotesi attraverso esperimenti
5. rielaborazione dei dati raccolti su un modello matematico
6. formulazione di una teoria di valore generale
Il rapporto con la chiesa
Nel 1989 Papa Giovanni Paolo II ammette che la chiesa ha sbagliato a condannare Galileo perché
nella sua opera non c'era niente di eretico. Galileo era credente ma la sua grandezza fu riuscire a
separare la scienza della religione. Lui non voleva mettere in discussione le Sacre Scritture, secondo
lui Dio si è manifestato in due modi
● attraverso le sacre scritture: ispirando i profeti nella composizione della Bibbia:
● attraverso la natura creandola.
Quindi la natura, oggetto della scienza, e la Bibbia, base della religione, derivando entrambe da Dio,
non possono contraddirsi e il rapporto tra scienza e fede é inesistente. Galileo afferma che l'errore
non dipende dalla scienza o dalla Bibbia, ma dall'interpretazione sbagliata che si ho di quest'ultima