Cassina Valsassina
Cassina Valsassina comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Lecco |
Amministrazione | |
Sindaco | Polvara Michele (lista civica) dal 10-06-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°54′55.22″N 9°29′07.18″E |
Altitudine | 849 m s.l.m. |
Superficie | 2,72 km² |
Abitanti | 537[2] (30-11-2023) |
Densità | 197,43 ab./km² |
Frazioni | Mezzacca[1] |
Comuni confinanti | Barzio, Cremeno, Moggio, Morterone |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 23817 |
Prefisso | 0341 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 097018 |
Cod. catastale | C024 |
Targa | LC |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 272 GG[4] |
Nome abitanti | cassinesi |
Cartografia | |
Posizione del comune di Cassina Valsassina nella provincia di Lecco | |
Sito istituzionale | |
Cassina Valsassina (Casìna in dialetto valsassinese[5], in origine semplicemente Cassina) è un comune italiano di 537 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il comune si sviluppa lungo un asse nord-sud, con il centro abitato posto nel lembo più settentrionale che crea una conurbazione unica con Cremeno e Moggio. Alle spalle dello stesso, in direzione sud, si apre la vallata di Mezzacca, ove è situata l'omonima frazione e dove la SP64, dopo aver attraversato l'abitato di Moggio, rientra nel territorio comunale percorrendone il versante orientale fino a raggiungere Culmine San Pietro, punto di chiusura della vallata, nonché il più alto e più meridionale del comune.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Originariamente feudo dei Torriani, il territorio di Cassina seguì il destino del resto della Valsassina.[6]
Aggregato a Cremeno sotto il fascismo, dal 1948 Cassina costituisce un'entità comunale autonoma.[6]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del Comune di Cassina Valsassina è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica dell'11 maggio 2005.[7]
«D'argento, alla torre d'azzurro, merlata di cinque alla guelfa, mattonata di nero, chiusa di azzurro, sostenuta dal monte all'italiana di cinque colli, tre, due, di verde, fondato in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
La torre, già presente nello stemma dei Torriani, ricorda i fortilizi medievali risalenti alla dominazione di questa famiglia prima e dei Visconti poi, di cui si trovano ancora vestigia odierne[8], e nello specifico, la torre situata all'imbocco della strada per il Culmine di San Pietro e la località di Mezzacca, eretta a presidio di un'importante via di comunicazione commerciale e posizionata in modo da rimanere in comunicazione visiva con la Rocca di Baiedo a Pasturo.[9]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Ruderi della torre dei Torriani[6]
Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- L'oratorio di San Giovanni evangelista, alle dipendenze della chiesa di San Giorgio Martire di Cremeno, fu ampliato negli anni 1898-1899.[10] Internamente, la chiesa ospita una serie di affreschi di Luigi Tagliaferri; le pitture a fianco dell'altare raffigurano i santi Ambrogio e Rocco, mentre la volta dell'abside ospita le raffigurazioni di Dio Padre, dell'Assunzione di Maria e di San Giorgio.[10]
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]- 238 nel 1722
- 254 nel 1805
- annessione a Barzio nel 1809
- 544 nel 1853
- annessione a Cremeno nel 1928
- 387 nel 1951
Abitanti censiti[11]
Comunità montana
[modifica | modifica wikitesto]Fa parte della Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Comune di Cassina Valsassina, Statuto (PDF), su incomune.interno.it.
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Amanzio Aondio e Felice Bassani (a cura di), Dialetto da salvare, Oggiono, Cattaneo Editore, 1983, p. 216.
- ^ a b c Borghese, p.151.
- ^ Emblema del Comune di Cassina Valvassina, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2004. URL consultato il 29 gennaio 2021.
- ^ Storia del Comune, su comune.cassinavalsassina.lc.it, Comune di Cassina Valsassina. URL consultato il 30 gennaio 2021.
- ^ Gli stemmi del territorio: la torre blu e il monte "all'italiana" di Cassina, su valsassinanews.com, 21 dicembre 2019. URL consultato il 30 dicembre 2021.
- ^ a b Zastrow, p. 170.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annalisa Borghese, Cassina Valsassina, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 151.
- Oleg Zastrow, Sant'Ambrogio - Immagini tra Lario e Brianza, Oggiono, Cattaneo Editore, 1997.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cassina Valsassina
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cassina Valsassina, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.