Macedonia del Nord

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{{Stato |nomeCorrente = Repubblica di Macedonia |nomeCompleto = Repubblica di Macedonia |nomeUfficiale = Република Македонија republika e maqedonisë |linkBandiera = Flag of Macedonia.svg |paginaBandiera = Bandiera della Macedonia |linkStemma = Coat of arms of the Republic of Macedonia.svg |paginaStemma = Emblema della Repubblica di Macedonia |linkLocalizzazione = Europe-Macedonia.svg |linkMappa = Mappa_Macedonia_IT.PNG

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  • (MK) Слобода или смрт
  • trasl. Sloboda ili smrt
  • (LA) Libertate ica moarte
  • (IT) Libertà o morte

|lingua = [[lingua macedone|macedoneeë,albanese |altrelingue =[[]] (regionale), arumeno, turco (regionale), romaní, serbo |capitale = Skopje |capitaleAbitanti = 506.926 |capitaleAbitantiAnno = 2002 |governo = Repubblica parlamentare |presidente = Gjorge Ivanov |primoMinistro = Zoran Zaev |elenco capi di stato = Presidente |elenco capi di governo = Primo ministro |indipendenza = Dalla Jugoslavia,
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Il territorio governato dalla Repubblica di Macedonia era in precedenza la parte meridionale estrema della Jugoslavia. I confini odierni vennero fissati poco dopo la Seconda guerra mondiale, quando la Jugoslavia socialista stabilì nella zona la Repubblica Popolare di Macedonia, riconoscendo i Macedoni come una nazione separata all'interno della Jugoslavia.

Rinominatasi Repubblica di Macedonia l'8 settembre 1991, si separò pacificamente dalla Jugoslavia senza ulteriori modificazioni territoriali.

Geografia

Il fiume Radika con il paese di Dolno Kosovrasti

Geografia fisica

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Repubblica di Macedonia.

La Repubblica di Macedonia comprende solo una parte della regione geografica della Macedonia: il rimanente è diviso tra la vicina Grecia (con poco più della metà del totale) e la Bulgaria (con meno di un decimo).

Il terreno è montuoso per la maggior parte aspro con valli e bacini profondi, dislocato tra il Šar e il Rhodope intorno alla valle del Vardar. Tre grandi laghi, il Lago di Ocrida, il Lago Prespa e il Lago Dojran si trovano sui confini meridionali della Repubblica, tagliati dalle frontiere con l'Albania e la Grecia. Il fiume più importante è il Vardar, che prosegue in Grecia con il nome Axios.

Il clima è temperato caldo, con estati e autunni secchi, e inverni relativamente freddi con pesanti nevicate.

La regione è sismicamente molto attiva e ha subìto terremoti distruttivi in passato, il più recente avvenuto nel 1963, quando Skopje fu pesantemente danneggiata da un sisma molto violento.

Geografia politica

La città più grande è la capitale Skopje, che ha circa 600.000 abitanti. Dopo di essa, le città più grandi sono Kumanovo, Tetovo, Gostivar, Struga, Bitola, Prilep, Ocrida e Veles, con una popolazione compresa tra 50.000 e 100.000 persone.

Suddivisione amministrativa

Lo stesso argomento in dettaglio: Comuni della Repubblica di Macedonia.

Template:Macedonia - Mappa attiva Il paese è suddiviso in 85 comuni (in lingua macedone: oпштини, opštini; singolare: oпштина, opština), dieci dei quali raggruppati nella Grande Skopje, una città metropolitana.

Ambiente

Oltre il 7% del territorio è totalmente/parzialmente protetto [6]. Nella Repubblica di Macedonia vi sono:

  • 3 parchi nazionali (Pelister dal 1948, Mavrovo dal 1949, Monte Galichica dal 1958)
  • 4 riserve naturali integrali
  • 3 paesaggi protetti
  • 14 aree con flora o fauna particolari
  • 33 aree dichiarate monumenti naturali

Popolazione

Città

Lo stesso argomento in dettaglio: Città della Repubblica di Macedonia.

Nella Repubblica di Macedonia vi sono 34 città, di cui solo cinque hanno una popolazione che supera i 50.000 abitanti. La capitale Skopje da sola raggruppa il 25% circa del totale della popolazione nazionale.

Etnie

Lo Stato macedone è composto da due principali gruppi etnici. Secondo gli ultimi sondaggi della CIA del 2016 sono così suddivisi:[7]

  • il gruppo principale (64.2%[8] della popolazione) sono i macedoni la cui lingua materna, il macedone, una lingua slava meridionale, è parlata da circa 1,5 milioni di abitanti.
  • il secondo gruppo etnico (25.2%) è l'albanese, la cui lingua viene parlata da circa 600 000 persone; per legge, l'albanese è lingua ufficiale a livello comunale nei comuni in cui vi è presenza etnica albanese superiore al 20% della popolazione.[9]

Vi sono poi alcune minoranze, fra le quali le più importanti sono: bulgari, turchi, serbi, arumeni (o macedo-rumeni), rom.

Centro storico di Bitola

Demografia

Lo stesso argomento in dettaglio: Demografia della Repubblica di Macedonia.

Come in tutte le repubbliche della ex-Jugoslavia, la caduta del regime comunista e della repubblica federale ha aperto le frontiere, avendo come conseguenza una significativa emigrazione, accentuata dalle tensioni etniche. Più di 4000 cittadini macedoni provenienti dal nord-ovest della Repubblica di Macedonia - in particolare dai villaggi di Skudrinje, Žirovnica, Trebište, Rostuša, Golem Papradnik, Centar Zupa e dalla città di Gostivar - sono emigrati in Italia a partire dalla metà degli anni novanta insediandosi in città come Roma, Ancona, Treviso.

Lingue

La lingua ufficiale del paese è il macedonee la lingua Albanese (dal 14/03/2018). Oltre alle lingue dei tre gruppi etnici riconosciuti tra i quali la lingua albanese e la lingua turca vi sono altre sei lingue minoritarie come il romaní (parlato dalla popolazione di etnia rom), il serbo, l'arumeno e la variante di quest'ultimo, il meglenorumeno. Lo Stato macedone è l'unico a riconoscere ufficialmente la lingua arumena, lingua autoctona della regione, parlata come madrelingua da 9.695 aromeni (censimento 2002), ma conosciuta da altre migliaia di cittadini macedoni, di discendenza arumena che si sono urbanizzati.

Religioni

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa ortodossa macedone.

Secondo il censimento del 2002 la maggioranza della popolazione è composta da membri della Chiesa ortodossa macedone (64,8%). La seconda fede più diffusa del paese è l'Islam (33,3%), religione della minoranza turca, di parte della minoranza albanese e dei Torbesh, ovvero i macedoni di fede musulmana. 1,5% è rappresentato da altro tipo di religione non specificata (arumeni, romanì).

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Repubblica di Macedonia.

Il territorio dell'attuale Repubblica di Macedonia ha fatto parte, durante i secoli, di numerosi Stati e imperi antichi. La Peonia, l'antica Macedonia, l'Impero romano e l'Impero bizantino; nel VI-VII secolo d.C. arrivarono i primi Slavi e in seguito si formarono gli Stati medioevali di Bulgaria e di Serbia. Nel XV secolo la regione venne conquistata dall'Impero ottomano.

In seguito alle due guerre balcaniche nel 1912 e nel 1913 e la dissoluzione dell'Impero ottomano, diventò parte della Serbia e fu riconosciuta come Јужна Србија (Južna Srbija, "Serbia meridionale"). Dopo la Prima guerra mondiale la Serbia si unì al neo-formato Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni. Nel 1929, il regno fu rinominato Jugoslavia e diviso in province chiamate "banovina". Il territorio della moderna Repubblica di Macedonia divenne la Provincia di Vardar (Vardarska Banovina).

Nel 1941, la Jugoslavia venne occupata dalle Potenze dell'Asse. La provincia Vardarska Banovina venne spartita tra la Bulgaria e l'Italia, che al momento occupava l'Albania. Il rigido governo che le forze occupanti stabilirono nella zona incoraggiò molti slavi macedoni ad appoggiare il movimento di resistenza di Josip Broz Tito, che divenne il presidente della Jugoslavia alla fine della guerra. Dopo la conclusione della Seconda guerra mondiale, la Repubblica Popolare di Macedonia in Jugoslavia diventò una delle sei repubbliche della Repubblica Popolare Federale di Jugoslavia. In seguito alla ridenominazione della Federazione Jugoslava in Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia nel 1963, la Repubblica Federale di Macedonia fu ridenominata allo stesso modo Repubblica Socialista di Macedonia. La repubblica si ridenominò Repubblica di Macedonia nel 1991, quando si separò pacificamente dalla Jugoslavia. Entrò in conflitto formale con la Grecia a proposito del nome ufficiale dello Stato dopo la sua dichiarazione d'indipendenza, e nel 2013 la disputa persiste.

Vista di Skopje

La Repubblica di Macedonia rimase in pace durante la Guerra civile jugoslava nei primi anni novanta ma fu parzialmente coinvolta nella Guerra del Kosovo nel 1999, quando circa 360 000 albanesi si rifugiarono dal Kosovo nel paese. I profughi ritornarono velocemente nella loro regione alla fine della guerra, ma, poco dopo, i radicali albanesi di entrambi i lati del confine presero le armi per rivendicare l'autonomia o l'indipendenza per le aree a maggioranza albanese della Repubblica. Venne combattuta una piccola guerra civile e le etnie albanesi si ribellarono, soprattutto nel nord e nell'est del paese, nel marzo/giugno del 2001. Si arrivò a una conclusione del conflitto con l'intervento di un piccolo contingente di monitoraggio della NATO e con l'impegno del governo a riconoscere culturalmente la minoranza albanese.

Politica

Lo stesso argomento in dettaglio: Politica della Repubblica di Macedonia.

Politica interna

La Repubblica di Macedonia è una democrazia parlamentare con un governo composto da una coalizione di partiti dalla legislatura unicamerale (Собрание, Sobranie), e un potere giudiziario indipendente con una corte costituzionale. Il ruolo del Presidente della Repubblica è per lo più cerimoniale, il potere reale è nelle mani del Presidente del Governo di Macedonia.

Palazzo della Sobranie macedone

Con il passaggio a un nuovo sistema di leggi e le elezioni tenute nel 2005, le funzioni governative locali sono state divise in 78 comuni (општини opštini, singolare - општина opština). La capitale, Skopje, viene governata come insieme di 10 comuni, a cui ci si riferisce collettivamente come "Град Скопjе" "la Città di Skopje".

Politica estera

La Repubblica di Macedonia è un membro di varie organizzazioni internazionali quali le Nazioni Unite e l'OSCE, dove è iscritta con la denominazione provvisoria "the former Yugoslav Republic Of Macedonia" (Repubblica Ex Jugoslava di Macedonia[10]). Tuttora lo Stato sta cercando di unirsi alla NATO e all'Unione europea (già accettato come paese candidato all'entrata, al pari della Turchia).

Rapporti con l'Unione europea

Lo stesso argomento in dettaglio: Adesione della Macedonia all'Unione europea.

A partire dal 2001, anno della firma dell'Accordo di stabilizzazione e associazione, il processo di integrazione europea del Paese ha conosciuto una serie di alti e bassi, che ne ha protratto notevolmente i tempi. Il Paese è comunque ufficialmente candidato all'ingresso nell'Unione europea, ed è probabile che a breve saranno avviati i negoziati per la fase finale del processo di adesione.

Queste le tappe già percorse:

  • 9 aprile 2001: firma l'Accordo di stabilizzazione e associazione;
  • 27 aprile 2002: inoltro presso il Segretariato generale dell'Unione europea degli strumenti di ratifica dell'Accordo di stabilizzazione e associazione;
  • 22 marzo 2004: presenta la domanda di adesione all'Unione europea;
  • 1º aprile 2004: entra in vigore l'Accordo di stabilizzazione e di associazione;
  • 17 dicembre 2005: il Consiglio europeo conferisce lo status di candidato a membro dell'UE.

La disputa sul nome

La Repubblica di Macedonia, fin dal giorno della sua indipendenza (1991), è impegnata in una disputa con la Grecia a proposito del nome ufficiale del paese, i simboli nazionali e la costituzione. Tale questione sta bloccando i negoziati di adesione del paese balcanico all'Unione europea.

Al momento della proclamazione dell'indipendenza del nuovo Stato, il governo greco sollevò tre obiezioni che ne impedivano il riconoscimento:

  • la prima, tuttora formalmente irrisolta, sull'utilizzo del nome "Macedonia", in virtù del fatto che il termine (ritenuto dalla Grecia parte esclusiva della propria storia e della propria eredità culturale[11]) indica anche l'odierna regione greca Macedonia;
  • la seconda relativa alla bandiera originalmente adottata dalla Repubblica macedone, su cui campeggiava la Stella di Vergina, simbolo della dinastia di Filippo il Macedone, padre di Alessandro Magno, in quanto la Grecia rimproverava alla nuova Repubblica di essersi appropriata indebitamente di un simbolo dell'antico Stato di Macedonia;
  • infine, la terza obiezione riguardava alcune clausole incluse nella costituzione della nuova Repubblica, che potevano essere interpretate come presagio di possibili pretese territoriali.[senza fonte]

D'altra parte, la Repubblica di Macedonia era preoccupata che possibili soluzioni alternative potessero costituire appigli per rivendicazioni territoriali, prima della Jugoslavia e poi della Serbia.

Le opposizioni avanzate dalla Grecia contro l'uso del nome Macedonia da parte del nuovo Stato sono le già citate origini elleniche del nome, che contrastano con il fatto che le tribù slave non si insediarono nel territorio fino al VI secolo. In seguito, il governo greco ha dichiarato che il nome Macedonia era stato assegnato al paese per la prima volta da Tito, presidente della Jugoslavia, intorno al 1950, quando essa era la provincia meridionale estrema della Jugoslavia: sotto il Regno di Jugoslavia, infatti, il territorio costituiva la "provincia (banovina) del Vardar". Tuttavia, nell'Impero ottomano la regione compresa tra il Mar Egeo a sud, il lago di Ocrida a ovest, il fiume Mesta a est e la catena montuosa della Sar Planina a nord era comunemente indicata come Macedonia.[12]

Come compromesso, l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha riconosciuto la repubblica nella primavera del 1993 con il nome di "the former Yugoslav Republic Of Macedonia" (Repubblica ex Jugoslava di Macedonia). Dopo l'ammissione del nuovo Stato nelle Nazioni Unite con tale nome, altre organizzazioni internazionali hanno adottato la medesima convenzione, comprese l'Unione europea, la NATO e il Comitato Olimpico Internazionale.

Le dispute sulla bandiera e sulla costituzione sono state risolte, come desiderato dalla Grecia, mediante l'Interim Accord firmato dai due Stati a New York il 13 settembre 1995, ma la questione sul nome rimane tuttora irrisolta.

Centodiciotto Stati (tra cui gli Stati Uniti d'America, la Russia, la Cina e la Bulgaria) riconoscono la nazione come "Repubblica di Macedonia", o semplicemente "Macedonia",[11] mentre altri paesi la riconoscono come "the former Yugoslav Republic of Macedonia", altri ancora invece non hanno una posizione univoca. Tutti hanno comunque accettato di riconoscere ogni accordo finale risultante da trattative in seno alle Nazioni Unite. Anche lì, dove questo Stato è riconosciuto con il nome "Former Yugoslav Republic of Macedonia", spesso comunque viene indicato per semplicità come Macedonia[senza fonte].

Dopo aver proposto quale soluzione della controversia i nomi: "Repubblica di Skopje" e "Repubblica del Vardar" (entrambi rifiutati dalla Repubblica di Macedonia),[11][13] la Grecia è passata da un'assoluta opposizione al nome "Macedonia" nella denominazione ufficiale del nuovo Stato alla richiesta che il nome sia accompagnato da un qualificativo ("Alta Macedonia", "Nuova Macedonia", "Macedonia-Skopje", ...),[11] convergendo dunque con le proposte dei mediatori incaricati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite, Cyrus Vance e, successivamente, Matthew Nimitz.[11] Ma, al momento, la Repubblica di Macedonia rifiuta ogni qualificativo ed è disposta ad ammettere un doppio nome a scelta dello Stato che lo usa, il che implica però il nome senza qualificativi nelle organizzazioni internazionali, le quali adottano di norma la denominazione preferita dallo Stato stesso.

Benché la disputa sul nome con la Grecia continui e stia bloccando l'accesso della Repubblica di Macedonia all'Unione europea e alla NATO[14] (nonostante in pratica i due paesi si siano accordati sulle altre questioni), le relazioni economiche e la cooperazione si sono talmente sviluppate dal 1995, che la Grecia è considerata adesso uno dei più importanti partner e investitori stranieri.[15]

All'interno della Repubblica di Macedonia, la principale divergenza politica è tra i partiti basati per la maggior parte su distinzioni etniche e che rappresentano la maggioranza macedone del paese e la minoranza albanese. La questione del bilanciamento dei poteri tra le due comunità portò a una breve guerra civile nel 2001, in seguito alla quale è stato raggiunto un accordo sulla condivisione dei poteri.

Economia

Lo stesso argomento in dettaglio: Economia della Repubblica di Macedonia.

La Repubblica Macedone era una delle aree più povere dell'ex Jugoslavia. Nel settembre 1991 anno della sua pacifica indipendenza, produceva soltanto il 5% di tutti i beni e servizi della Repubblica Federale. L'indipendenza ha fatto cessare l'arrivo dei fondi provenienti dal governo federale, acuendo la difficile situazione economica. I primi anni di indipendenza hanno risentito gli effetti negativi di molte situazioni: l'assenza di infrastrutture; la mancanza di un mercato libero; le sanzioni dell'ONU alla Serbia che rappresenta uno dei suoi principali mercati; l'embargo economico dalla Grecia per la controversia legata al nome e alla costituzione. Per tutto questo l'economia è ristagnata fino al 1996; dopo di che si è avuta una ripresa fino al 2000. Successivamente si è avuto l'effetto negativo dell'insurrezione albanese del 2001, che ha comportato una riduzione degli scambi commerciali. L'aumento della disoccupazione e la diffusione del mercato nero continuano a essere un grave peso per lo sviluppo dell'economia macedone. Il PIL pro capite rimane uno dei più bassi d'Europa.

Cultura

Icona dell'Annunciazione, chiesa di San Clemente di Ocrida, XIV secolo

La Repubblica di Macedonia ha una grande eredità nell'arte, architettura e musica. Vi sono molti siti religiosi che sono protetti e ammirati in tutto il mondo. Festival di poesia, musica, e cinema vengono tenuti annualmente.

Gli stili musicali tradizionali macedoni si sono sviluppati sotto la forte influenza della musica ecclesiastica bizantina.

La Repubblica di Macedonia è uno dei paesi dove si trovano i più belli e meglio preservati affreschi bizantini, soprattutto dal periodo tra l'XI e il XVI secolo[senza fonte]. Ci sono varie migliaia di metri quadrati di affreschi ben preservati, la maggior parte delle quali è in ottime condizioni e rappresenta i capolavori della scuola macedone di pittura ecclesiastica.

Nella Repubblica l'architettura passata incontra spesso quella presente; l'architettura antica dei monasteri e delle chiese di grande bellezza rendono un interessante contrasto con l'architettura moderna ormai presente nel paese. La maggior parte dei monasteri macedoni, costruiti in vari periodi, e particolarmente quelli costruiti tra l'XI e il XV-XVI secolo, sono giunti a oggi perfettamente conservati. Le icone macedoni, e in particolare quelle di Ocrida fanno parte delle collezioni più preziose del mondo odierno. Secondo il punto di vista degli studi bizantini, sono quasi uniche.

Letteratura

Una letteratura propria macedone si afferma nel XX secolo con il poeta Koco Racin, il fondatore della letteratura macedone moderna.

Musica

Lo strumento propriamente macedone è la gaida, usato anche il fyelli o kaval, anche la çiftelia trova posto nella musica tradizionale del paese. Gli eventi culturali più importanti del paese sono il Festival estivo di Ocrida di musica classica e del dramma, le serate poetiche con poeti da più di 50 paesi del mondo, le Serate all'Opera di Sofia di maggio, il Camera Festival a Bitola, Il Teatro aperto giovanile e i festival jazz a Skopje, ecc.

Festività pubbliche

Le principali festività della Repubblica di Macedonia sono:

Data Nome italiano Nome locale Note
1º–2 gennaio Capodanno Нова Година, Nova Godina  
7 gennaio Natale (ortodosso) Прв ден Божик, Prv den Božik  
Aprile/maggio Venerdì Santo (ortodosso) Велики Петок, Veliki Petok
Aprile/maggio Pasqua (ortodossa) Прв ден Велигден, Prv den Veligden la Pasqua ortodossa non coincide con quella cattolica
Aprile/maggio Lunedì dell'Angelo (ortodosso) Втор ден Велигден, Vtor den Veligden
1º maggio Festa dei lavoratori Ден на трудот, Den na trudot  
24 maggio Giorno di San Cirillio e San Metodio Св. Кирил и Методиј, Ден на сѐсловенските просветители; Sv. Kiril i Metodij, Den na sèslovenskite prosvetiteli  
2 agosto Giorno della Repubblica Ден на Републиката, Den na Republikata Giorno in cui fu fondata la Repubblica di Macedonia nel 1944, coincidente con la rivolta di Ilinden nel 1903 e la vittoria nella battaglia di Cheronea nel 338 a.C.
8 settembre Giorno dell'indipendenza della Repubblica di Macedonia Ден на независноста, Den na nezavisnosta Giorno dell'indipendenza dalla Jugoslavia, nel 1991
11 ottobre Giorno della rivoluzione Ден на востанието, Den na vostanieto Inizio della guerra antifascista durante la seconda guerra mondiale nel 1941
23 ottobre Giorno della lotta rivoluzionaria macedone Ден на македонската револуционерна борба,Den na makedonskata revolucionarna borba Giorno in cui fu fondata l'Organizzazione rivoluzionaria interna macedone (VMRO) nel 1893.
8 dicembre Giorno di San Clemente di Ocrida Св. Климент Охридски, Sv. Kliment Ohridski Santo Patrono della Repubblica di Macedonia

Oltre a queste ci sono svariate festività religiose minori

Alfabetizzazione

Popolazione totale (di età maggiore di anni 15): 96,1% (Stime 2002 tratte dal CIA Factbook)

  • maschi: 98,2%
  • femmine: 94,1%

Istruzione

L'istruzione è gratuita e obbligatoria per 12 anni, divisi in due cicli: 8 anni di scuola elementare, 4 anni di scuola superiore. Nel paese vi sono 7 università.

Sport

Lo sport più praticato in Macedonia è il calcio; il giocatore più famoso è Goran Pandev, un idolo per la popolazione macedone. Un altro sport molto diffuso è la pallamano; la pallacanestro ha avuto un grande successo negli ultimi anni, anche grazie alla qualificazione della nazionale macedone al campionato europeo del 2009 e alle semifinali degli europei del 2011.

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013.
  2. ^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013
  3. ^ Tasso di fertilità nel 2011, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  4. ^ Ministero degli Affari Esteri - Paesi candidati - Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, su esteri.it. URL consultato il 25 ottobre 2013.
  5. ^ Igor Janev, Legal Aspects of the Use of a Provisional Name for Macedonia in the United Nations System, AJIL, Vol. 93. no 1. 1999.
  6. ^ whc.unesco.org, http://whc.unesco.org/en/statesparties/mk/.
  7. ^ CIA - The World Factbook
  8. ^ The World Factbook — Central Intelligence Agency, su www.cia.gov. URL consultato il 9 gennaio 2017.
  9. ^ La legge sulla lingua ufficiale è stata approvata dal Parlamento, in macedoniaonline.eu, 26 luglio 2008. URL consultato il 27 luglio 2008.
    «Користејќи ги Бадентеровите принципи, Парламентот го изгласа законот за употреба на јазиците кој ги засега сите етнички групи во Македонија. Законот не дозволува употреба на албанскиот или било кој малцински јазик како втор официјален јазик на територијата на Македонија.»
  10. ^ Risoluzione Assemblea Generale dell'ONU "By resolution A/RES/47/225 of 8 April 1993, the General Assembly decided to admit as a Member of the United Nations the State being provisionally referred to for all purposes within the United Nations as "the former Yugoslav Republic of Macedonia" pending settlement of the difference that had arisen over its name."
  11. ^ a b c d e Risto Karajkov, Il nome della discordia - Un riepilogo, su osservatoriobalcani.org, Osservatorio Balcani, 3 aprile 2008. URL consultato il 18 luglio 2009.
  12. ^ Dott. Rodolfo Bastianelli, La questione macedone, Informazioni della Difesa, 2/2004 (PDF[collegamento interrotto])
  13. ^ Matteo Tacconi, Chi ha il diritto di chiamarsi Macedonia? Il duello tra Atene e Skopje, su europaquotidiano.it, 25 marzo 2008. URL consultato il 18 luglio 2009.
  14. ^ Il 5 dicembre 2011 la Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) ha stabilto che la Grecia, nell'ostacolare l'ingresso della Repubblica di Macedonia nella NATO, ha violato l'Interim Accord stipulato tra i due paesi il 13 settembre 1995. La Corte ha altresì riconosciuto che la Macedonia, nel 2004, ha violato lo stesso accordo facendo uso di un simbolo da esso proibito.
    (EN) International Court of Justice, Press Release Unofficial No. 2011/37 (PDF), 5 dicembre 2011. URL consultato il 15 luglio 2013 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2012).
  15. ^ (EN) Banca Nazionale della Repubblica di Macedonia, Rapporto annuale 2003, (PDF)

Altri progetti

Collegamenti esterni

Siti ufficiali del governo

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