Blood, Sweat & Tears
Blood, Sweat & Tears | |
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I Blood, Sweat & Tears nel 1972 | |
Paese d'origine | Stati Uniti |
Genere | Fusion Soft rock Rock progressivo |
Periodo di attività musicale | 1967 – 1978 (1979 - 1981, 1985 - 2004, 2005 - in attività) |
Etichetta | Columbia Records, ABC Records, Rhino Records, Sony Records, Mobile Fidelity Sound Lab, Wounded Bird Records. |
Album pubblicati | 18 |
Studio | 13 |
Live | 2 |
Raccolte | 3 |
Sito ufficiale | |
I Blood, Sweat & Tears (BS&T) sono un gruppo musicale rock statunitense formatosi nel 1967 a New York.
Diversamente dalle altre band "fusion", le canzoni dei BS&T mischiano gli stili rock, pop, R&B, soul aggiungendo anche elementi della tradizione dei gruppi musicali jazz.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La band nacque da un'intuizione di Al Kooper, già "ragazzo prodigio" che aveva esordito a soli quattordici anni e si era fatto notare sia come autore di diversi brani che avevano scalato le classifiche USA, sia come session man di Bob Dylan. Kooper fondò dapprima i Blues Project, staccandosene molto rapidamente e portando con sé Steve Katz. L'idea era quella di fondere rock e jazz (un ibrido che venne poi conosciuto come jazz-rock) basandosi soprattutto sulle capacità tecniche e interpretative dei singoli musicisti.[1]
Insieme ai già citati Kooper e Katz, del nucleo originale della band facevano parte Jim Fielder, Fred Lipsius, Randy Brecker, Jerry Weiss, Dick Halligan e Bobby Colomby[2].
Nel 1968 la band pubblicò il primo album, Child Is Father to the Man, in cui accanto a composizioni dello stesso Kooper compaiono cover di brani di Tim Buckley, Harry Nilsson, Randy Newman e Carole King, tutte arrangiate dando grande risalto ai fiati in un impasto di suoni innovativo per un gruppo rock dell'epoca.
Durante la preparazione del secondo album, Al Kooper abbandonò il gruppo ma vi entrò (fra altri tre elementi) come voce solista il canadese David Clayton-Thomas che, grazie al suo inconfondibile timbro di stampo blues, mise a segno due successi pubblicati anche come 45 giri: You've Made Me So Very Happy e Spinning Wheel. Entrambi i brani compaiono nell'album successivo del gruppo, intitolato semplicemente Blood, Sweat & Tears. Anche se la critica giudicò il lavoro meno "audace" del precedente,[3] l'effetto del cambio di formazione fu positivo dal punto di vista commerciale, tanto vero che l'album è rimasto il più venduto del gruppo.
Sulla scia del precedente e con una formazione praticamente uguale, nel 1970 fu pubblicato il successivo lavoro, Blood, Sweat & Tears 3, costituito da cover ma con qualche composizione originale, mentre l'anno seguente Blood, Sweat & Tears 4 rappresenta l'ultimo album in cui compaiono i fondatori Halligan e Lipsius e la voce solista di Clayton-Thomas. Quest'ultimo abbandonò il gruppo ufficialmente con lo scopo di tentare una carriera solista; sembra tuttavia che alla base della decisione ci fossero delle difficoltà sindacali dovute alla sua cittadinanza canadese.
Con una formazione parzialmente rinnovata e con la presenza di molti talentuosi musicisti quali i bassisti Jaco Pastorius e Wayne Pedzwater, il chitarrista svedese Georg Wadenius e il sassofonista Lou Marini, il gruppo si ripresentò al pubblico l'anno successivo con un album che, non a caso, abbandonava la consuetudine della semplice numerazione preferendo il titolo New Blood. Il nuovo repertorio fu lanciato nel corso di un tour (anche fuori dagli Stati Uniti, che toccò per pochissime date anche l'Italia), ma la mancanza di creatività e i cambiamenti di formazione (primo fra tutti la presenza di una voce solista meno carismatica) diede inizio a una involuzione che portò la band a perdere progressivamente i numerosi fans e ad esibirsi nei locali di intrattenimento di Las Vegas per un pubblico completamente differente.[4]
Nel 1976 rientra il cantante David Clayton-Thomas e tenta, con una formazione completamente rinnovata, di reinventare il gruppo, ma il risultato commerciale è deludente. Come unico titolare (insieme a Bobby Colomby) del marchio Blood Sweat & Tears, vi rimane fino al 2004, ma la produzione discografica si ferma al 1980.
Dal 2014 il cantante e front-man è Bo Bice.
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- 1968 - Child Is Father to the Man
- 1968 - Blood, Sweat & Tears
- 1970 - Blood, Sweat & Tears 3
- 1971 - Blood, Sweat & Tears 4
- 1972 - New Blood
- 1973 - No Sweat
- 1974 - Mirror Image
- 1975 - New City
- 1976 - More Than Ever
- 1977 - Brand New Day
- 1980 - Nuclear Blues
Live
[modifica | modifica wikitesto]- 1976 - In Concert
Raccolte
[modifica | modifica wikitesto]- 1972 - Greatest Hits
Colonne sonore
[modifica | modifica wikitesto]- 1970 - The Owl and the Pussy Cat
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Formazione attuale
[modifica | modifica wikitesto]- Chris Rodriguez - voce
- Julian Coryell - chitarra
- Adam Klipple - tastiera
- Anibal Rojas - flauto
- Ric Fierabracci - basso
- Dylan Elise - batteria
Ex componenti
[modifica | modifica wikitesto]- Al Kooper - voce, organo, piano
- Steve Katz - chitarra, liuto
- Jim Fielder - basso
- Bobby Colomby - batteria, percussioni, voce
- Randy Brecker - tromba, flicorno
- Lew Soloff - tromba, flicorno
- Jerry Weiss - tromba, flicorno
- Chuck Winfield - tromba, flicorno
- Dick Halligan - trombone
- Jerry Hyman - trombone
- Fred Lipsius - sassofono
- David Clayton-Thomas - voce
- Bobby Doyle - tastiera (1972)
- Joe Henderson - sassofono (1972)
- Lou Marini - sassofono (1972–1974)
- Larry Willis - tastiera (1972–1978)
- Georg Wadenius - chitarra (1972–1975)
- Jerry Fisher - voce (1972–1974)
- John Madrid - trombone (1973)
- Ron McClure - basso (1974–1975, 1976)
- Mike Stern - chitarra (1975–1977)
- Don Alias - batteria (1975–1976)
- Roy McCurdy - batteria (1976–1977)
- Randy Bernsen - chitarra (1977)
- Barry Finnerty - chitarra (1977–1978)
- Neil Stubenhaus - basso (1977–1978)
- Wayne Pedzwater - basso (1980-1981)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Riccardo Bertoncelli (a cura di), Enciclopedia Rock anni '60, Arcana Editrice, Milano, 1985, p.52. ISBN 8885008852
- ^ Colin Larkin (a cura di), 5th Concise Edition. The Encyclopedia of Popular Music, Omnibus Press, 2007, ISBN 978-0-85712-595-8.
- ^ (EN) William Ruhlmann, AllMusic Review, su AllMusic.com. URL consultato il 25 maggio 2024.
- ^ Riccardo Bertoncelli (a cura di), Enciclopedia Rock anni '70, Arcana Editrice, Milano, 1989, p. 80. ISBN 8885859143
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Grande enciclopedia rock, a cura di Federico Guglielmi e Cesare Rizzi, Firenze, Giunti, 2002, ISBN 88-09-02852-X.
- Nick Logan e Bob Woffinden, Enciclopedia del rock, Milano, Fratelli Fabbri Editore, 1977.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Blood, Sweat & Tears
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su bloodsweatandtears.com.
- Blood, Sweat & Tears, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
- (EN) Blood, Sweat & Tears, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Blood, Sweat & Tears, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Blood, Sweat & Tears, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Blood, Sweat & Tears, su WhoSampled.
- (EN) Blood, Sweat & Tears, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 159568308 · ISNI (EN) 0000 0001 0634 2982 · Europeana agent/base/147431 · LCCN (EN) no91023296 · GND (DE) 5179415-9 · BNF (FR) cb139020191 (data) · J9U (EN, HE) 987007419832405171 |
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