Coordinate: 35°20′25″N 25°08′04″E

Candia

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Candia
comune
(EL) Ηράκλειο Κρήτης
Candia – Stemma
Candia – Veduta
Candia – Veduta
Localizzazione
StatoGrecia (bandiera) Grecia
PeriferiaCreta
Unità perifericaCandia
Amministrazione
SindacoVasilis Lamprinos (Nuova Democrazia) dal 2-6-2019
Data di istituzione2011
Territorio
Coordinate35°20′25″N 25°08′04″E
Altitudine33 m s.l.m.
Superficie245 km²
Abitanti159 046 (2011)
Densità649,17 ab./km²
FrazioniHeraklion, Gorgolainis, Nea Alikarnassos, Paliani, Temenos
Comuni confinantiMalevizi, Gortina, Archanes-Asterousia, Chersonissos
Altre informazioni
LingueGreco
Cod. postale713xx
Prefisso2810
Fuso orarioUTC+2
TargaHK, HP, HZ
Nome abitanticandioti
Patronosan Menna
Cartografia
Mappa di localizzazione: Grecia
Candia
Candia
Candia – Mappa
Candia – Mappa
Sito istituzionale

Candia[1][2][3][4] (AFI: /ˈkandja/),[2][4] nota anche come Eraclio (/eraˈkli.o/)[5] o Eracleo (/eraˈklɛ.o/;[5][6] in greco Ηράκλειο?, Īrákleio; in greco antico: Ἡράκλειον?, Hērákleion), è un comune greco nell'isola di Creta (unità periferica di Candia), con 159.046 abitanti secondo i dati del censimento 2011[7]. A seguito della riforma amministrativa detta Programma Callicrate in vigore dal gennaio 2011[8] che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, la superficie del comune è ora di 245 km² e la popolazione è passata da 137.711[9] a 159.046 abitanti, in seguito all'aggregazione dei comuni di Nuova Alicarnasso, Temenos e Paliani.

È la più popolosa città di Creta di cui è dal 1971 il capoluogo regionale. Il toponimo "Candia" deriva dall'arabo al-khandaq (الخندق‎), che significa "il fossato".[10] La città era chiamata Candia anche nel periodo storico in cui fu parte dello Stato da Mar, costituito dall'insieme dei domini marittimi della Repubblica di Venezia.

Dal 2005 è sede dell'Agenzia dell'Unione europea per la cibersicurezza.

Geografia fisica

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La loggia veneziana.
La cattedrale di San Minas.
La fontana del Morosini.

La città è situata al centro-nord dell'isola di Creta, ed affaccia sul Mar Egeo. Il clima della città, come del resto di tutta l'isola, è molto mite durante tutto l'anno. Data la sua latitudine meridionale 34/35º parallelo (minore per esempio ad Atene che si trova sul 38º parallelo), Creta è maggiormente esposta ai venti meridionali provenienti dai deserti egiziani e per questo le temperature salgono più facilmente che nel resto della Grecia, toccando punte di 37/40 °C con umidità bassissima (10/15%). In condizioni normali però l'isola è ben ventilata e le temperature rimangono fisse sui 30 °C di giorno e 26º di notte.

In inverno la sua posizione la rende meno esposta ai venti freddi dall'est europeo infatti la temperatura diurna rimane sui 14/17 °C a gennaio, ma diventa facilmente 21/22º in occasione di anticiclone o di masse d'aria desertica. Piovosità scarsa (come del resto le altre isole greche).

Si suppone che Candia sia stato uno degli scali di Cnosso in epoca minoica. Ma le sue fortune iniziarono nell'anno 824 d.C., sei anni dopo la conquista araba di Creta. La località diventò il rifugio di ribelli espulsi dal califfato di Cordova che fondarono l'emirato di Creta e si dettero a una lucrosa attività di guerra di corsa e pirateria ai danni dell'impero bizantino. Il generale bizantino Niceforo II Foca riprese Creta nel 961 annientando la popolazione musulmana, agli occhi dei bizantini responsabile di due secoli di saccheggi e pirateria. Nel 1204, in seguito agli eventi della IV crociata, la città passò sotto il dominio veneziano. Questi la mantennero fino al 27 settembre 1669, data in cui la città fu presa dagli Ottomani che ne adattarono il nome in Kandiye.

Ne rimane traccia nell'antico modo di dire veneziano, ancora in uso, Ti xe seco incandìo (lett. 'Sei magro "incandito'", da "Candia"), per indicare una persona particolarmente magra e che porti i segni di una sofferenza subita. Infatti, dopo la conquista turca — seguita a una strenua difesa da parte veneziana — della città, i coloni veneziani, ma anche molti abitanti locali che non vollero sottomettersi ai turchi, volsero in fretta e furia verso Venezia, senza ovviamente riuscire a far scorta di viveri. Arrivarono così, profughi, particolarmente provati, tanto da destare una particolare impressione ai veneziani che li accolsero. Da quel momento, l'aggettivo incandìo iniziò a indicare una persona particolarmente provata, dal punto di vista sia fisico sia psicologico.

Sotto il dominio ottomano essa non fu che una roccaforte. Nel 1889 le truppe ottomane lasciarono Creta che divenne indipendente e nel 1913 fu unita alla Grecia. Conobbe allora un forte sviluppo economico e nel 1971 scalzò La Canea dal rango di capitale regionale.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Geografia antropica

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I quartieri di Candia:

• Agia Ekaterini • Dimokratias • Marathitis
• Agia Erini Chrisovalantou • Estavromenos • Mastabas
• Agia Marina • Filothei • Mesabelies
• Agia Triada • Fortetsa • Mpentevi
• Agios Dimitrios • Ilioupoli • Nea Alatsata
• Agios Ioannis Chostos • Kamaraki • Pananio
• Agios Minas • Kaminia • Papatitou Metochi
• Agios Titos • Katsampas • Pateles
• Akadimia • Kenouria Porta • Poros
• Ampelokipoi • Kipoupoli • Therissos
• Analipsi • Komeno Mpenteni • Tris Vagies
• Atsalenio • Korakovouni • Xiropotamos
• Chanioporta • Koroni Magara
• Chrisopigi • Knossos
• Dilina • Lido

Le principali fonti dell'economia di Candia sono il turismo e il commercio.

Infrastrutture e trasporti

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Candia è la principale porta di accesso a Creta. Ha un aeroporto internazionale molto trafficato d'estate. Il suo porto è collegato al Pireo ed alcune delle Cicladi.

L'Aeroporto Internazionale di Candia, situato circa 5 km ad est della città, è dedicato a Nikos Kazantzakis, scrittore, poeta e filosofo nato a Candia. L'aeroporto la collega con altre città della Grecia e del resto dell'Europa. Le compagnie low cost gestiscono vari voli internazionali da questo aeroporto (ad esempio Arkefly, Condor Flugdienst).[12]

Amministrazione

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La squadra principale della città è l'Omilos Filathlōn Īrakleiou.

È presente anche il Podosfairikos Athlītikos Syllogos Alikarnassu Īrodotos, situato a Nea Alikarnassos.

  1. ^ Cfr. Candia, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 3 aprile 2015.
  2. ^ a b Cfr. Candia, in Sapere.it, De Agostini. URL consultato il 3 aprile 2015.
  3. ^ Atlas. L'atlante geografico de Agostini, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1993, p. 113, ISBN 88-402-0098-3.
  4. ^ a b Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Candia", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  5. ^ a b Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Eraclio", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  6. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Eracleo", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  7. ^ Popolazione comuni greci, su statoids.com. URL consultato il 4 aprile 2011.
  8. ^ Programma Callicrate (PDF), su kedke.gr. URL consultato il 4 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  9. ^ Censimento 2001 (XLS), su ypes.gr. URL consultato il 4 aprile 2011.
  10. ^ (EL) G. Babiniotis, s.v., Ηράκλειο, in Λεξικό τής Νέας Ελληνικής Γλώσσας, 2002, p. 734.
  11. ^ Krisztina Ilko, Recovering the Augustinian Convent of San Salvatore in Venetian Candia, in Journal of Ecclesiastical History, vol. 72, n. 2.
  12. ^ Aeroporto di Heraklion (Codice IATA: HER).
  13. ^ città gemellate dal sito di Costanza, su primaria-constanta.ro. URL consultato il 25 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2010).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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