Geografia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Geografia (disambigua).
Planisfero fisico-politico

La geografia (dal latino geographia, a sua volta dal greco antico: γῆ?, "terra" e γραφία, "descrizione, scrittura") è la scienza che ha per oggetto lo studio, la descrizione e la rappresentazione della Terra nella configurazione della sua superficie e nella estensione e distribuzione dei fenomeni fisici, biologici, umani che la interessano e che, interagendo tra loro, ne modificano continuamente l'aspetto.

La geografia è molto più ampia della cartografia, cioè lo studio delle carte geografiche, o della topografia, aggiungendo rispetto a esse l'indagine della dinamica e delle cause della posizione della Terra nello spazio, dei fenomeni che avvengono su di essa e delle sue caratteristiche.

La mappa del mondo di Eratostene

Tra i popoli dell'area mediterranea, i primi geografi sono stati gli Antichi Egizi,[1] a cui si aggiungono, in zone non mediterranee, le geografie babilonesi[2] e dell'India.[3] Dai Greci deriva il nome in uso in Occidente. Eratostene (al quale si deve anche l'introduzione del nome) introdusse l'uso delle coordinate sferiche (latitudine e longitudine) per individuare le località geografiche. Importanti progressi furono poi compiuti da Ipparco di Nicea, che in particolare introdusse l'uso di metodi astronomici per il calcolo delle longitudini.

Il primo geografo romano di cui abbiamo notizie fu Pomponio Mela che scrisse il breve trattato Chorogràphia; poi il greco Strabone (vissuto fra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.), compose un'imponente Storia (pervenutaci solo in pochi frammenti) e una non meno importante e completa Geografia, che invece ci è giunta in buone condizioni. L'opera di Strabone è tuttavia qualitativa e non usa le tecniche di geografia matematica che erano state introdotte da Eratostene e Ipparco.

Ritratto di Tolomeo
Un ritratto di Alexander von Humboldt

Lo studio della geografia matematica fu ripreso nel II secolo d.C. da Marino di Tiro e, soprattutto, da Claudio Tolomeo, la cui Geografia non solo riporta le coordinate sferiche di 8000 diverse località, ma espone anche i metodi di proiezione usati nella cartografia.

Nel Medioevo anche i geografi arabi crearono opere di estrema qualità, come per esempio il "Libro del Re Ruggero", di Idrisi (del XII secolo), e altri autori ancora come Ibn Battuta e Ibn Khaldun.

Con le grandi esplorazioni terrestri dirette in Asia (Il Milione di Marco Polo, nel XIII secolo, ne è un esempio affascinante) e quelle marittime, o ancora verso l'Asia o verso le Americhe, l'uomo "riscoprì" la passione per la geografia, e il bisogno di uno studio più accurato. Nella seconda metà del XV secolo la riscoperta in Europa dell'opera geografica di Tolomeo fu essenziale per la rinascita della cartografia. Sono infatti di quell'epoca i primi atlanti europei ottenuti con l'uso dei metodi della cartografia matematica. Al XVII secolo risalgono i tentativi di Varenio di sistemare la scienza geografica.

Nel Settecento si cominciò a intendere come scopo principale della geografia la raccolta di dati sulle caratteristiche fisiche, sociali, economiche e storiche di ogni paese.

Nell'Ottocento nacque la cosiddetta geografia moderna, per merito (soprattutto) dei tedeschi Alexander von Humboldt (che ne fondò l'indirizzo naturalistico) e Carl Ritter (che ne fondò l'indirizzo antropico-storico): con il passare del tempo questi due indirizzi si fusero poi in uno solo. Presto divenne una disciplina universitaria, a cominciare da Parigi e Berlino.

Negli ultimi due secoli, la quantità di conoscenze e il numero di strumenti disponibili sono aumentati molto. Ci sono forti legami tra la geografia e le scienze di geologia e botanica, come anche economia, sociologia e demografia. Nel XX secolo, in Occidente, la disciplina geografica venne esaminata in quattro diverse fasi: determinismo geografico, geografia regionale, rivoluzione quantitativa e geografia radicale.

Un geografo è uno scienziato la cui area di studio è la geografia, lo studio dell'ambiente fisico della Terra e l'habitat umano. Per diventare un geografo è necessario aver conseguito una laurea in geografia o scienze geografiche. Atenei italiani che offrono corsi di studio delle classi L-06 (geografia) o LM-80 (scienze geografiche) sono quelli della Basilicata (LM interateneo), Bergamo (LM), Bologna (LM), Firenze (LM), Genova (LM), Milano (L), Padova (LM), Roma (L, LM), Sassari (L) e Torino (LM)[4], ricordando che diversi esperimenti di espandere la disciplina sono stati esperiti anche in altri atenei, numericamente minori, come Pescara-Chieti (L).

Anche se i geografi sono storicamente conosciuti come persone che disegnano le carte geografiche, la carta è in realtà il campo di studio della cartografia, un sottoinsieme della geografia. Studio dei geografi non solo sono i dettagli fisici dell'ambiente, ma anche il suo impatto sulla salute umana, sull'ecologia, sulla meteorologia e sui modelli climatici, sull'economia e sulla cultura. Spetta ai geografi fisici di identificare, analizzare e interpretare la distribuzione e la disposizione geomorfologica e delle altre caratteristiche della superficie terrestre. I geografi moderni sono spesso coinvolti nella soluzione dei problemi ambientali.

Molti geografi moderni sono anche i principali operatori dei sistemi di informazione geografica e la cartografia. Essi sono spesso impiegati in enti statali, provinciali e comunali, nonché nel settore privato.

Paradigmi geografici

[modifica | modifica wikitesto]

La geografia umana contemporanea ha attraversato diverse fasi, così riassumibili:[5]

I rapporti spaziali sono la base di questa scienza, che utilizza le carte come strumento chiave. La cartografia classica si è unita alla più moderna analisi geografica, basata sul sistema informativo geografico (GIS).

I geografi usano quattro approcci correlati:

  • Sistematico: raggruppa il sapere geografico in categorie che possono essere esplorate globalmente.
  • Regionale: esamina relazioni sistematiche tra le categorie per una specifica regione o luogo nel pianeta.
  • Descrittivo: specifica semplicemente l'ubicazione di caratteristiche e popolazioni.
  • Analitico: Si chiede perché ci sono determinate caratteristiche e popolazioni in una certa area.

Branche della geografia

[modifica | modifica wikitesto]

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia fisica.

Questa branca considera la geografia come una scienza della Terra, che fa uso della biologia per comprendere il disegno della flora e della fauna globali, della matematica e della fisica. Si suddivide in:

Geografia matematica

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia matematica.

Questa branca della geografia si occupa di rappresentare e misurare la Terra. La Terra è il terzo pianeta in ordine di distanza dal Sole e il più grande dei pianeti terrestri del sistema solare, sia per massa sia per diametro. Sulla sua superficie, si trova acqua in tutti e tre gli stati (solido, liquido e gassoso) e un'atmosfera composta in prevalenza da azoto e ossigeno che, insieme al campo magnetico che avvolge il pianeta, protegge la Terra dai raggi cosmici e dalle radiazioni solari. Essendo l'unico corpo planetario del sistema solare adatto a sostenere la vita come concepita e conosciuta dagli esseri umani, è l'unico luogo nel quale vivono tutte le specie viventi conosciute. e studia il movimento della Terra in relazione agli altri corpi del sistema solare. Si suddivide in:

  • Cartografia: la cartografia è la scienza applicata volta alla realizzazione delle carte geografiche, il principale strumento di visualizzazione e analisi di dati geografici. Con lo sviluppo delle tecnologie informatiche i sistemi informativi geografici (GIS), hanno ampliato le possibilità di accesso, gestione ed elaborazione di dati geografici.
  • Geografia astronomica, che studia il movimento della Terra in relazione agli altri corpi del sistema solare.
  • Topografia, che studia gli strumenti e i metodi operativi, sia di calcolo sia di disegno, che sono necessari per ottenere una rappresentazione grafica, più o meno particolareggiata, di una parte della superficie terrestre.
  • Geomatica: si tratta dell'approccio sistemico integrato per selezionare gli strumenti e le tecniche appropriate per acquisire (in modo metrico e tematico), integrare, trattare, analizzare, archiviare e distribuire dati spaziali georiferiti con continuità in formato digitale.
  • Geodesia, che si occupa di misurare e rappresentare la Terra.

Geografia umana

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia umana.

Questa branca, detta anche geografia antropica, include gli aspetti economici, politici e culturali della geografia. Privilegiando la ricerca degli elementi soggettivi, trascendendo, quindi, i dati puramente fisici, sovente si avvale di discipline quali le scienze sociali e la psicologia, o di forme espressive e comunicative come la letteratura e le arti in genere, specie in ambito regionale. La geografia umana esamina come gli individui si adattano a un determinato quadro ambientale, in quale modo interpretano e vivono i luoghi nei quali operano e come interagiscono con il territorio. All'interno della geografia umana si possono distinguere alcuni specifici ambiti di ricerca e quali la geografia politica, la geografia economica, la geografia sociale, la geografia urbana.

Geografia politica

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia politica.

La geografia politica è l'ambito disciplinare che si occupa di studiare i differenti esiti, nei diversi luoghi, dei processi politici e di potere, così come i modi in cui quegli stessi processi sono condizionati dai contesti spaziali.

Geografia economica

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia economica.

In questa materia lo spazio geografico viene studiato in relazione ai fatti economici umani. In questo modo è possibile portare alla luce tutte le cause che determinano l'affioramento di un centro urbano in un luogo piuttosto che in un altro, così come è possibile studiare i motivi della divisione globale in paesi del Nord del mondo (economicamente sviluppati) contrapposti a quelli del Sud del mondo (poveri), e una serie di altre importanti fatti economici legati profondamente allo spazio geografico globale e locale come nel caso della globalizzazione.

Geografia della innovazione

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Innovazione.

Tale branca si occupa del rapporto tra territorio e innovazione, in particolare del rapporto tra determinismo geografico e innovazione.

Termini utilizzati in geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Continente.

AfricaAmericaAntartideAsiaEuropaOceania

  1. ^ Pierre Montet, "Eternal Egypt", Phoenix Press, 2000.
  2. ^ Catherine Delano Smith, Imago Mundi's Logo the Babylonian Map of the World, in Imago Mundi, vol. 8, 1996, pp. 209–211, DOI:10.1080/03085699608592846, ISSN 0308-5694 (WC · ACNP), JSTOR 1151277. pp. 209.
  3. ^ Anu Kapur, Indian Geography: Voice of Concern, Concept Publishing Company, 2002.
  4. ^ I percorsi formativi geografici in Italia, su ageiweb.it.
  5. ^ R. J. Johnston. Geography and Geographers: Anglo-American Human Geography since 1945, New York, Routledge 2016 (settima edizione).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàThesaurus BNCF 1323 · LCCN (ENsh00005919 · GND (DE4020216-1 · J9U (ENHE987007292715105171 · NDL (ENJA00573070