Hiro G2H

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Hiro G2H
Descrizione
Tipobombardiere
aereo da ricognizione
Equipaggio6/7
CostruttoreGiappone (bandiera) Undicesimo Arsenale Tecnico Aeronavale
Giappone (bandiera) Mitsubishi
Data primo volomaggio 1933
Data entrata in servizioaprile 1936
Data ritiro dal servizioprimi anni quaranta
Utilizzatore principaleGiappone (bandiera) Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu
Esemplari8
Dimensioni e pesi
Lunghezza20,15 m
Apertura alare31,68 m
Altezza6,28 m
Superficie alare140,0
Carico alare78,5 kg/m²
Peso a vuoto7 567 kg
Peso carico11 000 kg
Propulsione
Motore2 Hiro Type 94
18 cilindri a W raffreddati a liquido
Potenza1 180 hp (880 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max244 km/h (132 kt) a 1 000 m (3 280 ft)
Velocità di crociera167 km/h (90 kt)
Velocità di salitaa 3,000 m (9 ,843 ft) in 9 min 30 s
Autonomia2 000-2 884 km (1 080-1 557 nmi)
Tangenza5 130 m (16 830 ft)
Armamento
Mitragliatrici4 calibro 7,7 mm
Bombe6 da 250 kg o
4 da 400 kg su attacchi subalari
Notedati riferiti alla versione G2H1

i dati sono estratti da Japanese Aircraft 1910-1941[1]

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L'Hiro G2H (?), indicato anche come aereo Hiro da attacco bimotore basato a terra per la Marina Tipo 95 (九五式陸上攻撃機?) in base al codice "lungo", era un bombardiere/aereo da ricognizione a lungo raggio ad ala media sviluppato in Giappone dall'Undicesimo Arsenale Tecnico Aeronavale di Hiro negli anni trenta, costruito dalla stessa (sei esemplari) e dalla Mitsubishi Jūkōgyō (2 esemplari) ed impiegato nella Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu, il servizio aeronautico della Marina imperiale giapponese.

Storia del progetto

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Nei primi anni trenta la Marina imperiale giapponese avviò un programma di ammodernamento della propria flotta aerea indicato come "Programma sperimentale 7-Shi", in cui vennero emessi svariate specifiche promuovendo lo sviluppo di nuovi aerei da caccia, bombardieri in picchiata, aerosiluranti, idroricognitori e bombardieri basati a terra.[2]

L'ufficio di progettazione aeronautica dell'Undicesimo Arsenale Tecnico Navale di Hiro decise di proporre un nuovo modello per rispondere a quest'ultima esigenza. Il progetto, sviluppato da un gruppo di lavoro diretto dal capo ingegnere Kaigun Shōsa (grado equivalente a capitano di corvetta) Jun Okamura[2], era relativo ad un grande velivolo monoplano ad ala media a sbalzo mosso da due motori Hiro Type 94 18 cilindri a W raffreddati a liquido da 1 180 hp (880 kW) ciascuno (al decollo).[1]

Il prototipo venne realizzato nel 1933 ma ai primi test risultò gravato di debolezza strutturale. Ciò nonostante il programma di sviluppo venne incoraggiato e il modello venne accettato ed avviato alla produzione in serie.

Gli esemplari in servizio soffrirono della congenita inaffidabilità dei motori, che ne compromisero l'operatività e che limitarono la produzione finale a soli otto unità, prototipo compreso. Lo sviluppo del modello era costoso sia in risorse umane che economiche ed il G2H non risultò all'altezza delle aspettative. Ciò nonostante l'esperienza acquisita nella formazione degli equipaggi e nella gestione del velivolo si rivelò preziosa per i reparti aerei della Marina imperiale che riutilizzarono in occasione della Guerra del Pacifico.

Impiego operativo

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Tranne un esemplare perso in un incidente, i G2H rimanenti vennero utilizzati durante le prime fasi della seconda guerra sino-giapponese in operazioni sopra il territorio cinese. Nel 1937 un incendio sviluppato sulla base aerea situata sull'isola di Jeju distrusse cinque esemplari in sosta presso l'aeroporto.

Giappone (bandiera) Giappone
  1. ^ a b Mikesh e Abe 1990, p. 101.
  2. ^ a b Rickard.
  • (EN) The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985), Orbis Publishing, 1985, IEA.
  • (EN) René J. Francillion, Japanese Aircraft of the Pacific War, 2nd edition, London, Putnam & Company Ltd., 1979 [1970], ISBN 0-370-30251-6.
  • (EN) William Green, War Planes of the Second World War, Volume Three: Fighters, 7th impression, London, Macdonald & Co.(Publishers) Ltd., 1973 [1961], ISBN 0-356-01447-9.
  • (EN) Robert C. Mikesh, Shorzoe Abe, Japanese Aircraft 1910-1941, London, Putnam Aeronautical Books, 1990, ISBN 0-85177-840-2.

Collegamenti esterni

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