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Lingua lussemburghese

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Lussemburghese
Lëtzebuergesch
Parlato inLussemburgo, Belgio, Francia, Germania
Locutori
Totale390 000[1]
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue germaniche
  Lingue germaniche occidentali
   Lingue erminoniche
    Lingue alto-tedesche
     Lingue tedesche centrali
      Lingue tedesche centrali occidentali
       Lingue medio-franconi
        Dialetto mosellano
         Lingua lussemburghese
Statuto ufficiale
Ufficiale inLussemburgo (bandiera) Lussemburgo
Regolato daConseil Permanent de la Langue Luxembourgeoise (CPLL)
Codici di classificazione
ISO 639-1lb
ISO 639-2ltz
ISO 639-3ltz (EN)
Glottologluxe1244 (EN)
Linguasphere52-ACB-db
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
Allé Mënsch gëtt fräi gebuer a gläich mam Respekt a Mënscherechter. Si hunn Verständnis a Gewësse a solle sech an engem bridderège Geescht behandelen.

La lingua lussemburghese[2] (Lëtzebuergesch in lussemburghese, Luxembourgeois in francese, Luxemburgisch in tedesco, Lussimbordjwès in vallone) è una lingua germanica del ramo occidentale parlata nel Lussemburgo, dove fu adottata come lingua ufficiale nel 1984. È parlata anche nelle zone di confine di Belgio, Francia e Germania, oltre che da alcuni discendenti di lussemburghesi emigrati negli Stati Uniti d'America. In totale, esistono circa 390 000 parlanti.

Il lussemburghese è una variante standardizzata del dialetto mosellano e appartiene quindi al tedesco centrale occidentale, facente parte a sua volta del gruppo linguistico dell'alto tedesco, al pari del tedesco. È evidente che, in quanto lingua germanica, per un parlante tedesco il lussemburghese possa essere di non difficile comprensione, nonostante la notevole influenza del francese, presente in particolare nei numerosi prestiti: per esempio, l'autista d'autobus – in francese Chauffeur de bus e in tedesco Busfahrer – in lussemburghese è detto Buschauffeur.

D'altro canto, l'ortografia del lussemburghese risente molto dell'influenza dell'alto tedesco. Sembra che l'idea di come scrivere correttamente in lussemburghese sia ancora pesantemente dipendente delle norme della grammatica tedesca. Da questo punto di vista, il lussemburghese è più vicino ad essere una varietà locale di tedesco di quanto non lo sia, ad esempio, l'olandese (lingua anch'essa molto vicina al tedesco, ma che se ne discosta più marcatamente nella fonetica, nella morfologia, nel lessico e nella sintassi).

Il tedesco standard è chiamato dai lussemburghesi Däitsch o Preisësch (cioè "prussiano"), anche se quest'ultima denominazione ha un carattere nazionalista e dispregiativo.

Il lussemburghese è usato come lingua veicolare nelle scuole materna ed elementare, ma non esistono libri di testo in lussemburghese. L'alfabetizzazione avviene in lingua tedesca, mentre dalla fine della seconda elementare viene introdotto il francese. Nelle scuole superiori sia il tedesco che il francese divengono lingue utilizzate per le materie di studio. Il lussemburghese è impiegato dalla televisione in Lussemburgo. La stampa locale riporta articoli in francese e in tedesco, raramente annunci in lussemburghese. La lingua amministrativa del paese è tuttavia il francese.

  • Jo. Sì.
  • Neen. No.
  • Villäicht. Forse.
  • Moien. Ciao.
  • Moien o Bonjour. Salve.
  • Äddi. Arrivederci, ciao (per lasciarsi).
  • Merci. Grazie.
  • Wéi ass et? – Come va?
  • Watgelift? o Entschëllegt? Mi scusi?
  • Wann ech gelift. Prego o Per favore
  • Metzleschjong. Figlio del macellaio
  • Schwätzt Dir Däitsch/Franséisch/Englesch? Parla tedesco/francese/inglese?
  • Politeschen Anstand. Decenza Politica
  • LëtzebuergLussemburgo
  • d'Stad – Lussemburgo città
  • lëtzebuergesch – lussemburghese

Secondo la legge lussemburghese del 24 febbraio 1984 le lingue utilizzate in Lussemburgo sono così suddivisibili:

  • Il lussemburghese è la lingua nazionale.
  • I testi legali sono redatti in francese.
  • La lingua amministrativa può essere scelta tra lussemburghese, tedesco e francese.
  • Nell'amministrazione hanno lo stesso status il lussemburghese, il tedesco ed il francese.

Il lussemburghese, pur avendo quasi lo stesso numero di parlanti del maltese, non è mai stato proposto come lingua ufficiale dell'Unione europea; in Germania non gode di nessuno status riconosciuto, mentre in Belgio è riconosciuto lingua regionale in Vallonia.

La conoscenza della lingua lussemburghese è una condizione indispensabile per poter presentare domanda di naturalizzazione in vista dell'acquisizione della cittadinanza lussemburghese.

Parentela col tedesco e influenza francese

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Pur essendo una lingua germanica, il lussemburghese è molto influenzato dal francese; ecco alcuni esempi di parentela col tedesco e di influenza del francese:

Lussemburghese Tedesco Italiano
Regelen Regeln regole
wéineger weniger minore
fräi frei libero
Lussemburghese Francese Italiano
Bulletin bulletin bollettino
Emprunt emprunt prestito
Charel Charles Carlo
Système système sistema
Merci merci grazie

Grammatica lussemburghese

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Sono riconosciute otto varietà locali di lussemburghese.

Questa sezione ha per scopo la descrizione della fonologia e della fonetica del lussemburghese centrale, la variante ritenuta standard.

Il sistema consonantico lussemburghese è simile a quello del tedesco standard:

Fonemi consonantici
Labiali Alveolari Postalveolari Palatali Velari Uvulari Glottidali
Nasali m n ŋ
Occlusive p b t d k g
Affricate ʦ ʧ
Fricative f v s z ʃ ʒ (ɕ) (ʑ) χ ʁ h
Vibranti ʀ
Approssimanti l j (w)

Le consonanti forti /p t k/ sono aspirate nella maggior parte dei contesti, le deboli /b d g/ sono spesso sorde. Il lussemburghese presenta desonorizzazione finale: le consonanti sonore si desonorizzano in finale di sillaba, a meno che non cambino sillaba a causa del sandhi. Inoltre, le consonanti forti affette dal sandhi si sonorizzano se seguite da una vocale, ad esempio eng interessant Iddi /eŋ intʀæˈsɑnd‿ˈidi/ "un'idea interessante".

Il fonema /ʀ/ può essere realizzato /ʁ/ da alcuni parlanti. Può inoltre vocalizzarsi in /ə/ o /ɐ/ in finale di parola. Davanti a vocali brevi e consonanti sonore si realizza /ʁ/, mentre davanti a consonanti sorde si desonorizza in /χ/.

I fonemi /ɕ/ e /ʑ/ sono allofoni di /χ/ e /ʁ/ rispettivamente; i fonemi /χ ʁ/ si realizzano davanti a vocali posteriori e gli allofoni in tutte le altre posizioni. I parlanti stanno perdendo sempre di più la distinzione tra fricative postalveolari e alveolopalatali.

Il fonema /w/ è allofono di /v/ dopo /k ʦ ʃ/, ad esempio zwee /ʦweː/ "due". Il fonema /ʒ/ può sostituirsi a /j/ in alcuni contesti, ad esempio Juni [ˈjuːniː] o [ˈʒuːniː] "giugno".

In sandhi esterno, /n/ finale di sillaba cade a meno che non sia seguito da /n t d ʦ h/, con poche eccezioni. Inoltre, alcuni gruppi inusuali di consonanti possono formarsi per cliticizzazione dell'articolo determinativo d' (per femminile, neutro e plurale), ad esempio d'Land /dlɑnt/ "il Paese" o d'Kräiz /tkʀæːɪ̯ʦ/ "la croce".

Il lussemburghese possiede quattordici vocali, /iː i eː e ə ɛː æ aː ɑ ɐ oː o uː u/, e otto dittonghi, /iə ɜɪ æːɪ ɑɪ uə əʊ æːʊ ɑʊ/. I suoni /e ə/ sono allofoni del fonema /e/, e si realizzano in distribuzione complementare: /e/ davanti a consonanti velari, /ə/ in tutte le altre posizioni. Il fonema /e/ può anche essere pronunciato /ɛ/. I fonemi /ə ɐ/ si realizzano soprattutto in posizione non accentata. Il fonema /ə/ può essere pronunciato con un leggero arrotondamento labiale. Le vocali lunghe nei dittonghi possono essere pronunciate brevi in un discorso veloce e in posizione atona. Ulteriori dittonghi si formano per vocalizzazione di /ʀ/ (come già detto sopra). Il fonema /e/ davanti a /ʀ/ è pronunciato /ɛ:/.

Ortografia IPA Esempio
a /ɑ/ Kapp
/a:/ Kap
aa waarm
ä /æ/ Käpp
e Decken
/ə/ liesen
ë hëllefen
é /e/ drécken
ee /e:/ Been
i /i/ Gitt
/i:/ siwen
ii Kiischt
o /o/ Sonn
/o:/ droleg
So
oo Sprooch
u /u/ Hutt
/u:/ Tut
uu L’uucht
Ortografia IPA Esempio
ai /ɑɪ̯/ Gebai
ei d’eier
éi /ɜɪ̯/ Schnéi
au /ɑʊ̯/ Mauer
/æ:ʊ̯/ Maul
äi /æ:ɪ̯/ räich
ou /əʊ̯/ Schoul
ie /iə/ liesen
ue /uə̯/ Buedem

Articoli e generi

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Il lussemburghese possiede tre generi: maschile, femminile e neutro.

Maschile Femminile Neutro
Determinativo de(n) d' d'
Indeterminativo e(n) eng e

Se la parola che segue l'articolo non comincia con le consonanti h, n, d, o t, l'articolo maschile perde la -n finale, come accade nei verbi (vedi la tabella "Esempi").

Verbi regolari

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Le forme verbali lussemburghesi sono simili a quelle del tedesco.

persona finale
ech (io) come all'infinito
du (tu) -s
hien, si, hatt (lui, lei,+neutro) -t
mir (noi) come all'infinito
dir (voi/Lei) -t
si (loro) come all'infinito

Due verbi lussemburghesi coniugati:

wunnen (abitare) drénken (bere)
ech wunnen drénken
du wunns drénks
hien, si, hatt wunnt drénkt
mir wunnen drénken
dir wunnt drénkt
si wunnen drénken

Verbi irregolari

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sinn (essere) hunn (avere)
ech sinn hunn
du bass hues
hien, si, hatt ass huet
mir sinn hunn
dir sidd hutt
si sinn hunn
Italiano Francese Tedesco Lussemburghese Pronuncia standard
la terra la terre die Erde d'Äerd /ɛət/
il cielo le ciel der Himmel den Himmel /ˈhɪməl/
l'acqua l'eau das Wasser d'Waasser /ˈvaːsɐ/
il fuoco le feu das Feuer d'Feier /ˈfaiɐ/
l'uomo l'homme der Mann de Mann /mɑn/
la donna la femme die Frau d'Fra /fʁaː/
mangiare manger essen iessen /ˈiə̯sən/
bere boire trinken drénken /ˈdʁeŋkən/
grande grand groß grouss /gʁəʊ̯s/
piccolo petit klein kleng /klɛŋ/
la notte la nuit die Nacht d'Nuecht /nuə̯ɕt/
il giorno le jour der Tag den Dag /daːx/

Nomi delle città del Lussemburgo in lussemburghese e tedesco

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Francese (ufficiale) Tedesco Lussemburghese
Luxembourg Luxemburg Lëtzebuerg
Clervaux Clerf Klierf
Troisvierges Ulflingen Ëlwen
Wincrange Wintger Wëntger
Bascharage Niederkerschen Nidderkäerjeng
Beaufort Befort Beefort
Bertrange Bartringen Bartreng
Bettembourg Bettemburg Beetebuerg
Boevange-sur-Attert Böwingen Béiwen-Atert
Boulaide Bauschleiden Bauschelt
Bourscheid Burscheid Buurschent
Burmerange Burmeringen Biermereng
Clemency Küntzig Kënzeg
Colmar-Berg Colmar-Berg Kolmar-Bierg
Diekirch Diekirch Dikrech
Differdange Differdingen Déifferdeng
Dudelange Düdelingen Diddeleng
Echternach Echternach Iechternach
Erpedange Erpeldingen Ierpeldeng
Esch-sur-Alzette Esch An Der Alzette
Esch An Der Alzig
Esch-Uelzecht
Esch-Sur-Sûre Esch-Sauer Esch-Sauer
Ettelbruck Ettelbrück Ettelbréck
Grevenmacher Grevenmacher Gréiwemaacher
Hesperange Hesperingen Hesper
Mondorf-Les-Bains Bad Mondorf Munneref
Vianden Vianden Veianen
Wiltz Wiltz Woltz

Letteratura in lussemburghese

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Accanto al francese e al tedesco (lingue già formatesi antecedentemente nel Lussemburgo), anche il lussemburghese ha una degna letteratura; il padre della letteratura lussemburghese è Antoine Meyer (1801 - 1857), ma è nel teatro che il lussemburghese ha la sua massima espressione letteraria. Dicks (al secolo Edmond de la Fontaine, 1823 - 1891) introduce personaggi caratteristici lussemburghesi nei suoi vaudevilles. Tit Schroeder (1911 - 1986), con D'Pölltchesfamill (1963), che fu il precursore del teatro sociopolitico di Guy Rewenig (1947) e di altri autori come Fernand Hoffmann e Pol Greisch (1930). Nella poesia Michel Lentz (1820 - 1893) è autore di versi romantici. La poesia ebbe sviluppo nel filone tradizionalista grazie a Tit Schroeder e Joseph Kreup (1911 - 1981), malgrado un impegno politico più marcato dopo il 1968. René Kartheiser (1926) cerca di rendere la poesia libera dalla rima. Svariati scrittori e autori hanno scelto l'epopea in versi per trattare temi di attualità senza riuscire totalmente nel loro intento; una eccezione è rappresentata da Léon Moulin in De Fuus (1968). Con Isidore Comes (1875 - 1960) e Nicolas Pleschette (1882 - 1965) appare il racconto epico in prosa.

  1. ^ (2010) Le nombre de locuteurs du luxembourgeois revu à la hausse (PDF), su infolux.uni.lu. URL consultato il 25 aprile 2016.
  2. ^ Riconoscendo l'arbitrarietà delle definizioni, nella nomenclatura delle voci viene usato il termine "lingua" in accordo alle norme ISO 639-1, 639-2 o 639-3. Negli altri casi, viene usato il termine "dialetto".

Peter Gilles, Jürgen Trouvain, "Luxembourgish", Journal of the International Phonetic Association 43 (1): 67–74, 2013

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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