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Mahalia Jackson

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Mahalia Jackson
Mahalia Jackson nel 1962
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereJazz
Gospel
Periodo di attività musicale1927 – 1971
EtichettaDecca
Apollo
Columbia
Album pubblicati154
Studio14
Raccolte140
Sito ufficiale

Mahalia Jackson (New Orleans, 26 ottobre 1911Evergreen Park, 27 gennaio 1972) è stata una cantante statunitense.

Considerata una delle migliori cantanti femminili del XX secolo, la sua voce era caratterizzata da uno stile interpretativo inconfondibile e dal forte impatto emotivo.[1][2]

Nel corso di tutta la carriera si dedicò esclusivamente alla musica religiosa[3] tanto da meritarsi il titolo di "Regina del Gospel"[4].

Oltre ad un timbro possente e autorevole, a un'emissione di grande estensione che copriva quasi 5 ottave[3], la Jackson aveva notevoli capacità interpretative, tali da commuovere l'ascoltatore come poche altre cantanti della musica nera.[1]

Per la sua intensa religiosità e devozione si rifiutò di partecipare a programmi che prevedessero la commistione fra i suoi canti gospel e musica non religiosa[5]. È ricordata anche per il suo impegno sul fronte dei diritti civili, in special modo in favore dei neri d'America[6].

Mahalia Jackson nacque da John Jackson, scaricatore di porto, barbiere e pastore Battista, e da Charity Clark, che lavorava come cameriera e lavandaia[7]. A cinque anni la madre morì e Mahalia venne affidata alle cure di una zia la cui famiglia era molto religiosa e severa quanto a scelte musicali. Già a quattro anni cantava nel coro giovanile della chiesa del padre, e in seguito, nonostante i gusti della zia, ebbe modo di ascoltare e di assorbire le musiche dei pionieri del jazz di Storyville, gli spiritual, le musiche delle bande di strada che si esibivano nelle sfilate del Mardi Gras, il blues di Bessie Smith e Ma Rainey[8], ma anche le arie di Enrico Caruso, di cui fu sempre grande ammiratrice.

Con questo bagaglio musicale, poco più che quindicenne si spostò a Chicago nel 1927, appoggiandosi alla zia Hannah Robinson. Nella città americana, oltre a svolgere vari lavori e a studiare per diventare estetista, manifestò la passione per il canto divenendo prima una corista della Greater Salem Baptist Church e unendosi poi ai Johnson Gospel Singers, un quartetto vocale con cui si esibì per alcuni anni. Lo scioglimento del gruppo a metà degli anni trenta diede l'opportunità a Mahalia Jackson di iniziare la propria carriera da solista, nella quale esordì per la Decca con il primo successo, God's Gonna Separate the Wheat from the Tares. Successivamente venne a contatto con il pianista Thomas A. Dorsey[7]. Dorsey era stato il primo a fondere la musica religiosa con il blues e il jazz, favorendo il nascere dei gospel songs che divennero indissolubili con le liturgie delle Chiese Santificate[9]; e ispirò la prima leva di cantanti di gospel, da Sallie Martin a Clara Ward, da Roberta Martin alla Jackson, vocalist che diffusero il gospel nelle chiese di tutto il mondo[10].

Il Lincoln Memorial di Washington, 28 agosto 1963

Con il 78 giri Move On Up A Little Higher, Mahalia Jackson entrò nelle case e nei cuori di tante persone. Non era il suo primo disco, ma fu il primo a farne la più grande interprete di canti religiosi del nostro tempo. Inciso a Chicago per l'etichetta Apollo nel settembre 1947, quel disco, a più di sessant'anni di distanza, viene ancora venduto in tutti i paesi del mondo. Nel quarto di secolo successivo, Mahalia Jackson avrebbe tenuto fede alla promessa di guidare la sua vasta congregazione "fino alla sorgente cristiana". Il suo vangelo di fede è risuonato nelle chiese e nei templi battisti, per radio, per televisione, su disco, nelle sale da concerto di tutti gli Stati Uniti d'America e in molti altri Paesi.[11]

Con Dorsey la Jackson formò un sodalizio artistico che durò per una decina d'anni fino al 1946[8]. In quell'anno ritornò in studio di registrazione, ma il disco prodotto ebbe risultati modesti. Invece gli inizi del 1948 videro l'esplosione della popolarità dell'artista con Move on Up a Little Higher, che è considerato il disco gospel più venduto di sempre. La fama fulminea la portò nel 1950 sugli schermi televisivi assieme al giornalista e scrittore Studs Terkel, e qualche anno dopo con Ed Sullivan nel suo celebre programma[2].

Nei primi anni cinquanta Mahalia Jackson si dedicò alle tournée: in Europa nel 1952, poi in Africa, Giappone, India e Israele. Negli Usa, oltre alle apparizioni – fra le quali una alla Carnegie Hall – incise per la Columbia Joshua Fought the Battle of Jericho, Down by the Riverside, He's Got the Whole World in His Hands e When the Saints Go Marching In. Fece una memorabile esibizione trionfale la domenica del 6 luglio 1958 al Newport Jazz Festival[8], da cui fu tratto probabilmente il suo album di maggior successo commerciale ( " Mahalia Jackson : Live at Newport - Columbia 1958 ) . Ma Risale a quell'anno la sua prima esperienza cinematografica, nel film St. Louis Blues in cui è presente assieme ad altri cantanti fra cui Nat King Cole, Cab Calloway ed Ella Fitzgerald[12] e, l'anno successivo, in Imitation of Life[13].

Gli anni sessanta la videro in prima linea nel movimento per i diritti civili dei neri d'America, iniziato in Alabama a metà anni cinquanta a fianco di Rosa Parks. Insieme a Martin Luther King condusse altre battaglie e partecipò alla marcia di protesta dell'agosto 1963 su Washington. Davanti a 250.000 persone, prima dello storico discorso “I Have a Dream” pronunciato da Luther King, intonò il classico gospel song I've Been 'Buked, and I've Been Scorned[14]. Due anni prima, la Jackson aveva cantato per l'inaugurazione della presidenza Kennedy e nel 1968 avrebbe eseguito Take My Hand, Precious Lord, in occasione dei funerali di Martin Luther King[8]. Quell'anno vide anche il ritiro della Jackson dall'impegno per i diritti civili, sconfortata dalla morte di King e dei due fratelli Kennedy[2]. Nonostante gli inviti alla prudenza da parte dei medici, la cantante volle intraprendere un tour d'addio in Germania, e durante il concerto di Monaco di Baviera nel settembre del 1971 ebbe un collasso. Morì per un attacco cardiaco nel gennaio dell'anno successivo nella sua casa ai margini di Chicago, e venne sepolta al Providence Memorial Park di Metairie, in Louisiana[7]. Aretha Franklin (che per la carriera era stata incoraggiata proprio dalla Jackson[15]) al servizio funebre tenutosi a Chicago davanti a 50.000 persone volle riprendere Take My Hand, Precious Lord. In occasione dei funerali di tre giorni dopo a New Orleans, 6.000 spettatori gremirono stipati il Rivergate Convention Center in una cerimonia che ripercorse il repertorio della cantante scomparsa[16].

Mahalia Jackson è stata insignita di tre Grammy Awards[17], e i suoi brani Move On Up a Little Higher, His Eye Is on the Sparrow e Precious Lord, Take My Hand sono stati inseriti nella Grammy Hall of Fame[18]. Alla cantante è intitolato il teatro situato all'interno del Louis Armstrong Park di New Orleans, che nel 1993 il consiglio municipale della città volle ribattezzare “Mahalia Jackson Theater for the Performing Arts”[19].

Album in studio (parziale)

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  • 1956 - Bless This House
  • 1958 - Black, Brown and Beige
  • 195? - Silent Night, Holy Night
  • 1960 - The Power and the Glory
  • 1961 - Sweet Little Jesus Boy
  • 1962 - Recorded in Europe During Her Latest Concert Tour
  • 1962 - Silent Night: Songs for Christmas
  • 1965 - Mahalia
  • 1967 - In Concert Easter Sunday, 1967
  • 1968 - Sings the Best-Loved Hymns of Dr. M.L.King
  • 1968 - Christmas with Mahalia
  • 1968 - A Mighty Fortress
  • 1976 - How I Got Over
  • 1958 - Live at Newport 1958
  • 1960 - Just as I Am
  • 1963 - Greatest Hits
  • 1975 - The World's Greatest Gospel Singer
  • 1976 - The Best of Mahalia Jackson
  • 1977 - Sings America's Favorite Hymns
  • 1977 - Amazing Grace
  • 1985 - The Mahalia Jackson Collection
  • 1989 - The Christmas Songs
  • 1991 - No Matter How You
  • 1991 - Wishing You a Merry Christmas
  • 1991 - Mahalia Jackson
  • 1991 - Gospels, Spirituals, Hymns
  • 1991 - The Great Mahalia Jackson
  • 1992 - Christmas Songs
  • 1992 - Chrismas with Mahalia Jackson
  • 1992 - Christmas with
  • 1992 - Christmas with Mahalia Jackson
  • 1992 - Gospel Christmas/Silent Night
  • 1992 - I'm Going to Tell God
  • 1993 - Nobody Knows the Trouble I've Seen
  • 1993 - Christmas with Mahalia Jackson
  • 1993 - 1911-1972
  • 1993 - Go Tell It on the Mountain
  • 1994 - Negro Spirituals: Les Plus Grands Thèmes
  • 1994 - The Apollom Sessions 1946-1951
  • 1994 - The Essence of Mahalia Jackson
  • 1995 - Amazing Grace
  • 1995 - I Sing Because I'm Happy
  • 1995 - Give God the Glory
  • 1995 - The Best loved Spirituals
  • 1995 - Mahalia Sings Songs of Christmas!
  • 1995 - The Apollo Sessions, Vol. 2
  • 1996 - 16 Most Requested Songs
  • 1996 - Gospel at Its Best
  • 1996 - For Collectors Only
  • 1997 - Queen of Gospel
  • 1997 - In the Upper Room
  • 1998 - The Queen of Gospel
  • 1998 - Gospel, Spirituals & Hymns, Vol. 2
  • 1998 - Gold Collection
  • 1998 - Christmas Gold
  • 1998 - The Legend of Gospel & Blues
  • 1998 - The Legend of Gospel & Blues, Vol. 2
  • 1998 - How I Got Over: The Apollo Records Sessions 1946-1954
  • 1998 - Gospel for Christmas
  • 1999 - Mahalia Jackson, Vol 1
  • 1999 - Mahalia Jackson, Vol. 2
  • 1999 - Mahalia Jackson
  • 1999 - Mahalia Jackson, Vol. 1
  • 1999 - Gospel Queen
  • 1999 - Amazing Grace
  • 1999 - We Shall Overcome
  • 1999 - Thank You Jesus
  • 2000 - Spiritual Christmas
  • 2000 - Queen of Gospel: I Have a Friend
  • 2000 - The Ultimate Collection
  • 2000 - Soul of a Woman
  • 2000 - The Essential Mahalia Jackson
  • 2001 - Amazing Grace
  • 2001 - Sunday Morning Prayer with Mahalia
  • 2001 - A Portrait of Mahalia Jackson
  • 2001 - It's in My Heart
  • 2001 - Gospel Queen
  • 2002 - Selection of Gospel
  • 2002 - City Called Heaven
  • 2002 - Queens of Gospel
  • 2002 - Cabu Collection
  • 2002 - Integrale Mahalia Jackson, Vol. 1: 1937-1946
  • 2002 - Gospel Country
  • 2002 - Oh My Lord
  • 2002 - The Gospel Queen
  • 2003 - Portrait
  • 2003 - Integrale Mahalia Jackson, Vol. 2: 1947-1950
  • 2003 - First Lady of Gospel
  • 2003 - Integrale Mahalia Jackson, Vol. 3: 1950-1952
  • 2003 - O Holy Night
  • 2003 - Classic American Voices
  • 2003 - The Gospel Queen
  • 2003 - Queen of Gospel
  • 2004 - Christmas
  • 2004 - The Essential Mahalia Jackson
  • 2004 - Come on Children Let's Sing: Great Songs of Love and Faith
  • 2004 - Mahalia Jackson
  • 2004 - Mahalia Jackson This Is Gold
  • 2004 - A Proper Introduction to Mahalia Jackson: In the Upper Room
  • 2004 - Sings Songs of Christmas
  • 2004 - Mahalia Jackson
  • 2004 - This Is Gold (CD 1)
  • 2004 - This Is Gold (CD 2)
  • 2004 - This Is Gold (CD 3)
  • 2004 - Mahalia Jackson, Vol. 2
  • 2005 - Mahalia Jackson
  • 2005 - Amazing Grace
  • 2005 - The Lord's Prayer
  • 2005 - The Forgotten Recordings
  • 2005 - Integrale Mahalia Jackson, Vol. 4: 1953-1954
  • 2005 - Oh My Lord and I
  • 2005 - Gospel Lady
  • 2005 - Just over the Hill There's a City Called Heaven
  • 2005 - The Gospel Queen
  • 2005 - Best of Southern Gospel
  • 2005 - Silent Night
  • 2005 - The Herald Angels Sing
  • 2005 - Best of Mahalia Jackson
  • 2005 - Sings the Songs of Christmas
  • 2006 - Silent Night - Gospel Christmas with Mahalia Jackson
  • 2006 - Christmas with Mahalia
  • 2006 - Amazing Grace
  • 2006 - Original Songs
  • 2006 - 24 Gospel Gems
  • 2006 - Come to Jesus
  • 2006 - The Immortal Mahalia Jackson
  • 2006 - Legend: The Best of Mahalia Jackson
  • 2006 - Gospel Book
  • 2006 - He's My Light
  • 2006 - Joy to the World: A Gospel Christmas
  • 2007 - World's Greatest Gospel Singer
  • 2007 - Songs of Hope and Faith
  • 2007 - Dig a Little Deeper
  • 2007 - Best of Mahalia Jackson
  • 2007 - 18 Greatest
  • 2007 - Mahalia Jackson: Platinum Artist Series
  • 2007 - Come to Jesus
  • 2007 - Christmas with Mahalia Jackson
  • 2007 - The Best of Mahalia Jackson
  • 2007 - Complete Mahalia Jackson, Vol. 5: 1954-1955
  • 2007 - Highway Up to Heaven
  • 2007 - Mahalia Jackson 1947-1962
  • 2007 - Highway Up to Heaven, Disc 1
  • 2007 - Highway Up to Heaven, Disc 2
  • 2008 - Silent Night
  • 2008 - The Legendary
  • 2008 - Gospel According to Mahalia Jackson
  • 2008 - A Christmas Gospel
  • 2008 - Amazing Grace
  • 2009 - The Gospel Collection
  • 2010 - Christmas Album
  • 2012 - Silent Night
  • 2012 - The Complete Mahalia Jackson, Vol. 10: 1958-1959[20]
  1. ^ a b (EN) Mahalia Jackson Biography, su rockhall.com, Rock&Roll Hall of Fame. URL consultato il 12 agosto 2013.
  2. ^ a b c (EN) Jason Ankeny, Mahalia Jackson - Artist Biography, su allmusic.com, Allmusic. URL consultato il 12 agosto 2013.
  3. ^ a b Eric J. Hobsbawm, Storia sociale del jazz, Editori Riuniti, Roma 1982, pag. 142.
  4. ^ (EN) Mahalia Jackson, su britannica.com, Enciclopædia Britannica. URL consultato il 12 agosto 2013.
  5. ^ Eric J. Hobsbawm, Storia sociale del jazz, Editori Riuniti, Roma 1982, pag. 304.
  6. ^ (EN) Mahalia Jackson, Gospel Singer, And a Civil Right Symbol, Dies, su nytimes.com, The New York Times. URL consultato il 12 agosto.
  7. ^ a b c (EN) Mahalia Jackson, su nndb.com, NNDB. URL consultato il 12 agosto 2013.
  8. ^ a b c d (EN) Mahalia Jackson, su blackhistorynow.com, Black History Now. URL consultato il 12 agosto 2013.
  9. ^ Arrigo Polillo, Jazz, Mondadori, Milano, 1997, pagg. 236-8.
  10. ^ (EN) The birth of Gospel music, su chicagotribune.com, Chicago Tribune. URL consultato il 12 agosto 2013.
  11. ^ Gildo De Stefano, Il canto nero, Gammalibri, Milano 1982 Codice SBN RAV0126817
  12. ^ (EN) St. Louis Blues, su imdb.com, IMDb. URL consultato il 12 agosto 2013.
  13. ^ (EN) Lo specchio della vita, su imdb.com, IMDb. URL consultato il 12 agosto 2013.
  14. ^ (EN) Mahalia Jackson, the Queen of Gospel, puts her stamp on the March on Washington, su history.com, This Day in History. URL consultato il 12 agosto 2013.
  15. ^ (EN) Aretha Franklin - Biography, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 12 agosto 2013.
  16. ^ (EN) Two Cities Pay Tribute To Mahalia Jackson, su books.google.it, Ebony. URL consultato il 12 agosto 2013.
  17. ^ (EN) Past Winners, su grammy.com, Grammy.com. URL consultato il 13 agosto 2013.
  18. ^ (EN) Grammy Hall of Fame, su grammy.org, Grammy.org. URL consultato il 13 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2011).
  19. ^ (EN) The Mahalia Jackson Theater, su mahaliajacksontheater.com, Official Website. URL consultato il 13 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2013).
  20. ^ (EN) Mahalia Jackson:Discography - Compilations, su allmusic.com, Allmusic. URL consultato il 12 agosto 2013.

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