The Band
The Band | |
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Bob Dylan in concerto con i The Band nel 1974 a Chicago. | |
Paese d'origine | Canada Stati Uniti |
Genere | Roots rock[1] Americana[2] |
Periodo di attività musicale | 1967 – 1976 1983 – 1999 |
Etichetta | Capitol Records |
Album pubblicati | 12 |
The Band è stato un gruppo rock canadese-statunitense, formatosi nel 1967 a Toronto e scioltosi nel 1976 per poi riformarsi nel 1983 fino al 1999.
La formazione era composta da Robbie Robertson (chitarra), Richard Manuel (voce e pianoforte), Garth Hudson (organo e sassofono), Rick Danko (voce, basso e viola) e Levon Helm (unico statunitense, batteria, mandolino e voce).[3]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Iniziarono a suonare insieme facendosi chiamare The Hawks (e successivamente Levon And The Hawks) come spalla del cantante Ronnie Hawkins; in questo periodo produssero un singolo intitolato Canadian Squires, per la Ware Records.
La prima grande occasione, però, si presentò quando Bob Dylan li reclutò come propria band di supporto durante il suo tour del 1966 (documentato nell'album discografico The Bootleg Series Vol. 4: Bob Dylan Live 1966, The "Royal Albert Hall" Concert e nel film documentario Eat the Document)[4]; in studio, il gruppo collaborò con il cantautore statunitense durante le session di quello che molti ritengono il suo capolavoro assoluto, Blonde on Blonde (pubblicato nel 1966), e in seguito su The Basement Tapes (raccolta di sedute informali incise durante il 1967 mentre Dylan era convalescente a seguito di un grave incidente motociclistico) e Planet Waves (1974).
Fu proprio durante la tournée in Europa che The Band condivise con Dylan una storica contestazione «per preteso tradimento nei confronti del folk». Contestazione simile, in qualche modo, a quella del 23 maggio 1971[5] da parte del Movimento Rivoluzionario di Liberazione d'America direttamente sotto la casa dello stesso Dylan, sempre all'epoca del pieno sodalizio musicale col gruppo che, è stato scritto, «segnò la svolta nella produzione del maestro della canzone di protesta e la nascita del country-rock».[6]
Dopo aver lavorato con Dylan, il gruppo si ritirò per la prima volta per incidere del materiale proprio, e da allora è iniziata la loro instancabile carriera costellata di successi, con almeno due dischi epocali come Music from Big Pink (1968) e l'omonimo The Band (1969). In quegli anni presero parte al festival di Woodstock (pur non comparendo nel celebre film che documenta l'evento) e al festival dell'Isola di Wight.[7]
La cifra stilistica del gruppo, il cui materiale originale è composto soprattutto da Robertson, consiste in una sorta di zibaldone di tutto quanto di leggendario l'America abbia mai prodotto, un condensato antologico di miti musicali (folk, country, blues, bluegrass, gospel, soul), storici (la frontiera, le prime ferrovie, la guerra di secessione), geografici (le pianure, le catene montuose, le foreste), folkloristici (i medicine shows, i saloon, i predicatori itineranti) e religiosi (i valori della Bibbia, gli inni metodisti, le piccole chiese di provincia).[8] Più che un gruppo rock si possono considerare una piccola "orchestra acustica", il cui asso nella manica è costituito senza dubbio dalle straordinarie polifonie vocali con cui vengono colorati i loro brani, sempre saldamente radicati nella tradizione musicale del Nuovo Continente (anticipando di diversi anni la moda del roots rock).[9][10]
La Canadian Music Hall of Fame e la Rock and Roll Hall of Fame li hanno inclusi nella lista degli artisti storici, mentre la rivista Rolling Stone li ha classificati in posizione numero 50 nella classifica delle band immortali.[11]
L'ultimo valzer
[modifica | modifica wikitesto]L'ultimo valzer (titolo originale The Last Waltz) è il film-documentario dell'ultimo concerto dal vivo della Band. Il film, diretto da Martin Scorsese, racconta la vita del gruppo canadese con le parole di Robbie Robertson e degli altri componenti della Band. Nel film sono presenti artisti come Bob Dylan, Neil Young, Joni Mitchell, Dr. John, Neil Diamond, Eric Clapton, Muddy Waters, Van Morrison, Emmylou Harris, Ron Wood, Paul Butterfield e Ringo Starr. Oltre che di un documento eccezionale su un concerto memorabile, si tratta anche di un'opera notevole a livello tecnico (luci, montaggio, stile di intervista), che a suo modo ha fatto scuola nel mondo del documentario rock.[12][13]
Stile musicale
[modifica | modifica wikitesto]The Hawks fecero la loro gavetta come gruppo a supporto di Ronnie Hawkins, mescolando rhythm and blues e rock and roll e ispirandosi alle sonorità diffuse dalla Chess Records e dalla Sun Records; per diverso tempo ripercorsero i successi di Jerry Lee Lewis, Chuck Berry e Bo Diddley. A metà degli anni sessanta, dopo un incontro musicale con l’armonicista blues Sonny Boy Williamson II, Bob Dylan li volle con sé in tour, a supportarlo nella sua svolta “elettrica” non sempre apprezzata dal pubblico.[1] Con il tempo, le esperienze e il retroterra di provenienza di ciascun musicista crearono un amalgama sonoro in cui confluivano rock'n'roll, rockabilly, country, blues, gospel e rhythm and blues.[14]
Divenuti The Band nel 1968, seppero interpretare il tramonto della Summer of Love e del movimento hippy[15] con il passaggio al genere country distillato dalle musiche tradizionali dell'America, richiamandosi a gospel, blues, spiritual, soul, cajun, ragtime, rock and roll, con una spolverata di musica barocca da chiesa.[2] Questa miscela di linguaggi musicali si ritrova nel loro primo lavoro Music from Big Pink; il rock del successivo The Band mise assieme elementi tradizionali della musica rurale quali rag, honky-tonk, dixie, blues, country e folk, con sprazzi di "soul bianco" esaltato dall’uso dei fiati; il disco vide diversi spunti, dal bluegrass di The Night They Drove Old Dixie Down al soul rock di Jemima Surrender, dal country di Rockin' Chair condito di violino, fisarmonica e mandolino al soul rock di King Harvest (Has Surely Come).[14]
I lavori che seguirono non ebbero la stessa originalità e furono segnati da dissidi interni e dalle conseguenze di un uso sregolato di droghe, anche se videro la collaborazione con artisti di fama. Uno di essi fu il bluesman Muddy Waters, con il quale due membri storici della formazione, Helm e Hudson, incisero un disco di notevole fattura, apprezzato dalla critica ma trascurato dal pubblico.[1][16]
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]1964 - 1977
- Rick Danko – Voce, basso, violino, contrabbasso, trombone
- Levon Helm – Voce, batteria, mandolino, chitarra, basso
- Garth Hudson – organo, tastiere, pianoforte, sassofono, fisarmonica, legni, ottoni
- Richard Manuel – voce, pianoforte, batteria, organo, sassofono
- Robbie Robertson – chitarre, pianoforte, autoharp, voce
Membri aggiunti:
- John Simon – corno baritono, pianoforte, piano elettrico, sassofono tenore, tuba
1983–1985
- Rick Danko – basso, chitarre, voce
- Levon Helm – batteria, voce
- Garth Hudson – tastiere, sassofono, fisarmonica, legni, ottoni
- Richard Manuel – pianoforte, organo, voce
Membri aggiunti:
- Terry Cagle – batteria, voce
- Earl Cate – chitarre
- Earnie Cate – tastiere
- Ron Eoff – basso
1985–1986
- Rick Danko – basso, voce
- Levon Helm – batteria, voce
- Garth Hudson – tastiere, sassofono, fisarmonica, legni, ottoni
- Richard Manuel – pianoforte, voce
- Jim Weider – chitarre
1986–1989
- Rick Danko – basso, voce
- Levon Helm – batteria, voce
- Garth Hudson – tastiere, sassofono, fisarmonica, legni, ottoni
- Jim Weider – chitarre
Membri aggiunti:
- Buddy Cage – chitarra hawaiana
- Terry Cagle– Batteria, voce
- Fred Carter, Jr. – chitarre
- Jack Casady – basso
- Blondie Chaplin – chitarre, batteria, voce
- Jorma Kaukonen – chitarre
- Sredni Vollmer – armonica
1990
- Rick Danko – basso, voce
- Levon Helm – batteria, voce
- Garth Hudson – tastiere, sassofono, fisarmonica, legni, ottoni
- Stan Szelest – tastiere
- Jim Weider – chitarre
1990–1991
- Rick Danko – basso, voce
- Levon Helm – batteria, percussioni, voce
- Garth Hudson – tastiere, sassofono, fisarmonica, legni, ottoni
- Randy Ciarlante – batteria, percussioni, voce
- Stan Szelest – tastiere
- Jim Weider – chitarre
Membri aggiunti:
- Sredni Vollmer – armonica
1991
- Rick Danko – basso, voce
- Levon Helm – batteria, percussioni, voce
- Garth Hudson – tastiere, sassofono, fisarmonica, legni, ottoni
- Randy Ciarlante – batteria, percussioni, voce
- Jim Weider – chitarre
Membri aggiunti:
- Billy Preston - tastiere, voce
1992–1999
- Rick Danko – basso, voce
- Levon Helm – batteria, percussioni, voce
- Garth Hudson – tastiere, sassofono, fisarmonica, legni, ottoni
- Richard Bell – tastiere
- Randy Ciarlante – batteria, percussioni, voce
- Jim Weider – chitarre
Cronologia
[modifica | modifica wikitesto]Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppo
- 1968 - Music from Big Pink
- 1969 - The Band
- 1970 - Stage Fright
- 1971 - Cahoots
- 1973 - Moondog Matinee
- 1975 - Northern Lights - Southern Cross
- 1977 - Islands
- 1993 - Jericho
- 1996 - High on the Hog
- 1998 - Jubilation
- con Bob Dylan
- 1974 - Planet Waves
- 1975 - The Basement Tapes
Album live
[modifica | modifica wikitesto]Lista parziale.
- 1972 - Rock of Ages
- 1974 - Before the Flood (con Bob Dylan)
- 1978 - The Last Waltz (live/studio)
- 1995 - Live at Watkins Glen
- 2002 - The Last Waltz (boxset)
- 2010 - Live in Tokyo 1983 (con The Cate Brothers Band)
Raccolte
[modifica | modifica wikitesto]Lista parziale.
- 1976 - The Best of The Band
- 1978 - Anthology
- 1989 - To Kingdom Come: The Definitive Collection
- 1994 - Across the Great Divide
- 1999 - The Best of The Band, Vol. II
- 2000 - Greatest Hits
- 2021 - Cahoots [50th Anniversary Edition]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Bruce Eder, The Band - Artist Biography, su allmusic.com, Allmusic. URL consultato il 25 settembre 2016.
- ^ a b Piero Scaruffi, Band, su scaruffi.com, The History of Rock Music. URL consultato il 25 settembre 2016.
- ^ George-Warren e Romanowski, p. 45.
- ^ Rolf-Ulrich Kaiser, p. 209.
- ^ Fernanda Pivano, Introduzione a Bob Dylan. Blues, ballate e canzoni, Grandi Tascabili Economici Newton, Roma 1992 © 1972 by Bob Dylan.
- ^ Pier Tacchini, I grandi della musica pop, Longanesi & C., Milano 1979.
- ^ :: Music on Tnt :: Storia di una ... (The) Band - Parte settima, su music-on-tnt.com. URL consultato il 7 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2014).
- ^ The History of Rock Music. Band: biography, discography, reviews, links
- ^ Band - biografia, recensioni, discografia, foto :: OndaRock
- ^ http://www.allmusic.com/artist/the-band-mn0000038490/biography
- ^ The Band | Bio, Pictures, Videos | Rolling Stone
- ^ L'ultimo valzer - MYmovies
- ^ The Last Waltz (1978) - IMDb
- ^ a b Ariel Bertoldo, Graziano Edi Corazza, Band, su ondarock.it, Ondarock. URL consultato il 25 settembre 2016.
- ^ (EN) Barney Hoskyns, The Band, su britannica.com, Encyclopædia Britannica. URL consultato il 25 settembre 2016.
- ^ (EN) Bruce Eder, The Muddy Waters Woodstock Album, su allmusic.com, Allmusic. URL consultato il 27 settembre 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Holly George-Warren e Patricia Romanowski (a cura di), The Rolling Stone Encyclopedia of Rock & Roll, 3ª ed., New York, Simon & Schuster, 2001, ISBN 0-7432-0120-5.
- Rolf-Ulrich Kaiser, Band, in Guida alla musica pop, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1971, p. 209.
- Nick Logan e Bob Woffinden, The Band, in Enciclopedia del rock, Milano, Fratelli Fabbri Editore, 1977.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su The Band
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Barney Hoskyns, the Band, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN, FR) The Band / The Band (altra versione), su Enciclopedia canadese.
- The Band, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) The Band, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) The Band, su Discogs, Zink Media.
- (EN) The Band, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) The Band, su Billboard.
- (EN) The Band, su IMDb, IMDb.com.
- Monografia in Italiano, su music-on-tnt.com. URL consultato il 23 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 130105133 · ISNI (EN) 0000 0001 2358 764X · LCCN (EN) n91070645 · GND (DE) 10279868-0 · BNF (FR) cb139017996 (data) · J9U (EN, HE) 987007437992105171 |
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