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Massimo Gallaccio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Massimo Gallaccio
Massimo Gallaccio con la maglia del Pisa (1992)
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza178 cm
Peso70 kg
Calcio
RuoloCentrocampista
Termine carriera2005
Carriera
Giovanili
Lodigiani
Squadre di club1
1988-1990Torino3 (0)
1990-1991Barletta21 (1)
1991-1993Pisa36 (0)
1994-1997Prato30 (1)
1997Turris20 (0)
1998-1999Trento25 (1)
1999-2001 Volpiano24+ (3+)
2001-2002Ivrea24 (0)
2002-2003Canavese? (?)
2003-2005Rivoli? (?)
2005 Pool CirièVauda? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 14 maggio 2009

Massimo Gallaccio (Roma, 20 luglio 1970) è un ex calciatore italiano, che militava nel ruolo di centrocampista.

Cresciuto nella Lodigiani, viene acquistato nel 1988 dal Torino per rinforzare le formazioni giovanili, riuscendo anche ad esordire in Serie A nella stagione 1988-1989 (raccogliendo 2 presenze) e in Serie B la stagione successiva (1 presenza), vincendo il campionato.

Nel 1990 è al Barletta sempre in Serie B, serie che continua a disputare con la maglia del Pisa fino al 1993.

Dopo essersi svincolato dalla società toscana a seguito del fallimento del 1994, s'accasa al Prato in Serie C1, raccogliendo solo 30 presenze ed 1 rete in quattro stagioni segnate da numerosi infortuni[1].

Nel 1998 passa al Trento in Serie C2, stagione conclusasi con la retrocessione della squadra trentina.

Da qui cominciano esperienze tra i dilettanti della realtà piemontese: prima con la maglia del Volpiano, dell'Ivrea (con cui perde uno spareggio per la promozione in Serie C2), della Canavese, del Rivoli ed infine del Pool CirièVauda, dove si svincola a fine 2005, concludendo l'attività agonistica.

Competizioni nazionali

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Torino: 1989-1990
  1. ^ Nuovo infortunio al centrocampista Massimo Gallaccio: inutile la sua tenacia contro la malasorte, Il Tirreno, 27 settembre 1997, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 28 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).

Collegamenti esterni

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