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Michele Zarrillo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Michele Zarrillo
Michele Zarrillo in concerto al Teatro Colosseo di Torino nel 2013
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenerePop rock
Periodo di attività musicale1972 – in attività
StrumentoVoce, chitarra, pianoforte
EtichettaAris, CBS, Fonit Cetra, RTI Music, Sony Music, Universal
Album pubblicati16
Studio10
Live2
Raccolte4
Sito ufficiale
Premio del Festival di Sanremo Festival di Sanremo 1987 Nuove Proposte

Michele Zarrillo (Roma, 13 giugno 1957) è un cantautore e musicista italiano.

Cantante, chitarrista e pianista, ha suonato in alcuni gruppi della scena progressive rock italiana, ottenendo successo da solista con la vittoria al Festival di Castrocaro nel 1979 e al Festival di Sanremo 1987 nella sezione Nuove Proposte.

Ha venduto nella sua carriera più di 4 milioni di dischi.[1]

Nasce a Roma, nel quartiere di Centocelle, secondogenito di padre proveniente da Rionero in Vulture (PZ) e di madre originaria di Corbara (SA).[2]

Esordisce giovanissimo nel 1972 come chitarrista cantante con i Semiramis, band progressive con la quale pubblica un album. L'anno seguente il sodalizio si scioglie e Michele entra per breve tempo nei Rovescio della Medaglia, altra importante band dell'avanguardia musicale di quel periodo. Negli anni successivi si apre anche al mondo della musica pop pubblicando nello stesso periodo i primi due singoli da solista, con il nome d'arte (imposto dai discografici dell'epoca) di Andrea Zarrillo. Nel 1979 torna al suo vero nome e vince il Festival di Castrocaro con Indietro no, e compone le musiche di Sesso o esse per Renato Zero e Ricetta di donna per Ornella Vanoni (incisa anche da Roberto Vecchioni).

Nel 1981 esordisce a Sanremo con la canzone Su quel pianeta libero a cui fa seguito, l'anno successivo, in una discussa edizione del Festival, Una rosa blu, canzone che diventerà un successo molti anni dopo, e sarà inserita nel 1998, in una versione rivista, insieme ad altri 3 brani in una ristampa in CD dell'album Sarabanda intitolata proprio Una rosa blu, anche se in realtà l'anno prima era stato pubblicato un Compact Disc (della collana Musica Più) intitolato semplicemente Michele Zarrillo, che riproponeva gli stessi 10 brani del Long Playing d'esordio del cantante.

Michele Zarrillo al Festival di Sanremo 1987, in cui primeggiò nella categoria Nuove Proposte grazie al brano La notte dei pensieri.

Dopo un altro 45 giri passato inosservato, contenente i brani La voglia di volare e Valery, cambia casa discografica passando alla Fonit Cetra, e nel 1987 arriva la vittoria al Festival della canzone italiana nella sezione "Nuove Proposte" (nella quale era stato inserito nonostante le precedenti partecipazioni al Festival e oltre quindici anni di carriera) con il brano La notte dei pensieri. Il lato B del 45 giri, E intanto vivo, verrà inciso nello stesso anno anche in un duetto con Loretta Goggi, nell'album C'è poesia due, sempre della Fonit Cetra. Nel 1988 esce l'album Soltanto amici, seguito da alcuni anni di inattività.

Nel 1990 inizia una collaborazione con Alessandro Colombini, produttore storico della musica italiana (Battisti, Lauzi, PFM, Bennato, Dalla, Venditti) con il quale dà vita ad una collaborazione che porta alla realizzazione dell'album Adesso, preceduto dalla partecipazione alla 42ª edizione del Festival della Canzone Italiana con il brano Strade di Roma.

Al Festival della Canzone Italiana 1994 Michele Zarrillo presenta il brano Cinque giorni, che ottiene un buon consenso popolare e di vendite e che viene incluso nell'album Come un uomo tra gli uomini. Due anni dopo vi partecipa ancora con L'elefante e la farfalla. Il successivo lavoro, L'amore vuole amore (ottobre 1997), raccoglie varie canzoni di Zarrillo già pubblicate con l'aggiunta di due brani inediti (L'amore vuole amore e Ragazza d'argento) e di tre remake. Il disco verrà pubblicato in Spagna col titolo Cinco dias.

Nel giugno 2000 Michele Zarrillo pubblica il nuovo album dal titolo Il vincitore non c'è. Nel corso di un tour teatrale, Michele compone L'acrobata, che viene presentato a Sanremo 2001. Intanto, il cantante decide di incidere il suo primo album dal vivo. Registrato nel corso di due concerti tenuti a Roma e Firenze, nel 2002 esce Le occasioni dell'amore, con l'aggiunta di tre inediti. L'anno successivo viene pubblicato Liberosentire.

Nel 2006 è la volta dell'album L'alfabeto degli amanti e lo stesso anno partecipa alla 56ª edizione del Festival della Canzone Italiana, presentando l'omonimo brano, il quale giunge in finale. Una delle serate prevede un duetto con il cantante Tiziano Ferro. Nel 2008 partecipa ancora al Festival della Canzone Italiana con il brano dal titolo L'ultimo film insieme. Segue la pubblicazione dell'album Nel tempo e nell'amore, una raccolta dei successi dal 1981 al 2008, in due CD, contenente un inedito. Nel maggio 2009 esce Michele Zarrillo - Live Roma, un CD più DVD frutto del concerto del 30 maggio 2008 al Palalottomatica di Roma. Il lavoro contiene il brano inedito L'amore infinito. Nel 2009 canta nel disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A., nel brano Nuvole e sogni.

Il 20 settembre 2011 viene pubblicato l'album di inediti Unici al mondo.

Il 5 giugno 2013 viene colpito da un infarto e ricoverato in codice rosso nel reparto di Terapia intensiva dell'Ospedale Sant'Andrea di Roma[3][4]. Torna sulle scene il 7 ottobre 2014 con un concerto all'Auditorium Parco della Musica di Roma accompagnato dai jazzisti Danilo Rea e Stefano Di Battista.[5]

Nel febbraio 2017 partecipa alla 64ª edizione del Festival della Canzone Italiana con il brano Mani nelle mani, che si piazza in finale all'undicesimo posto.[6] Nello stesso anno esce l'album Vivere e rinascere.

Dal giorno 8 giugno 2018 è giurato e coach della prima edizione di Ora o mai più su Rai 1, condotto da Amadeus.

Il 31 dicembre 2019 viene annunciata la sua partecipazione alla 70ª edizione del Festival della Canzone Italiana.[7] Si presenta con il brano Nell'estasi o nel fango. La sua esibizione apre la quinta e ultima puntata del festival ed ottiene il 18º posto finale.[8]

Nel 2021 venne ospite alla quinta serata del Festival di Sanremo che cantò Cinque Giorni e La Notte dei pensieri.

Nel 2023 duettò con Will alla serata delle cover del Festival di Sanremo.

Zarrillo ha tre figli. La primogenita è nata da una precedente relazione. Successivamente il cantante ha sposato la musicista Anna Rita Cuparo, che lo ha reso padre di Luca, nato nel 2010, e di Alice, nata nel 2012.[9]

Con i Semiramis

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Album in studio

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Album dal vivo

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Partecipazioni al Festival di Sanremo

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  1. ^ Michele Zarrillo: 'Non sono un esordiente!', su rockol.it, 27 dicembre 2000. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  2. ^ Intervista a Michele Zarrillo, p.14 Archiviato il 19 gennaio 2012 in Internet Archive.
  3. ^ Michele Zarrillo in terapia intensiva: ricoverato a Roma per un infarto - Il Messaggero, su ilmessaggero.it. URL consultato il 6 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2013).
  4. ^ Michele Zarrillo ricoverato per un malore
  5. ^ Michele Zarrillo in concerto all'Auditorium Parco della Musica
  6. ^ Classifica ufficiale Sanremo 2017 diffusa dalla Rai (PDF), su rai.it. URL consultato il 12 febbraio 2017.
  7. ^ Redazione, Sanremo 2020: Ecco chi sono i 22 Big in gara della 70ª edizione del Festival, su comingsoon.it, Coming Soon, 31 dicembre 2019. URL consultato il 31 dicembre 2019.
  8. ^ Sanremo 2020, la classifica finale completa, su Il Post, 9 febbraio 2020. URL consultato il 9 febbraio 2020.
  9. ^ Fabrizio Capecelatro, Michele Zarrillo, chi è? Età, origini, vita privata, canzoni e Sanremo del cantante, su LA NOTIZIA, 21 marzo 2022. URL consultato il 31 ottobre 2023.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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