Moschea Maghoki-Attar
Aspetto
Moschea Maghoki-Attar | |
---|---|
Stato | Uzbekistan |
Località | Bukhara |
Coordinate | 39°46′23.47″N 64°25′06.06″E |
Religione | musulmana |
Stile architettonico | Qarakhanide |
Inizio costruzione | IX secolo |
Completamento | 1546-7 |
Bene protetto dall'UNESCO | |
---|---|
Centro storico di Bukhara | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturali |
Criterio | (ii) (iv) (vi) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1993 |
Scheda UNESCO | (EN) Historic Centre of Bukhara (FR) Scheda |
La moschea Maghoki-Attar è la più antica moschea dell'Asia centrale e si trova a Bukhara in Uzbekistan.
L'edificio venne eretto nel IX secolo, mentre altre parti sono state aggiunte da Abdul Aziz Khan nel 1546-7[1]. Negli anni 30 del secolo scorso l'archeologo russo V. A. Šiškin trovò i resti di un tempio zoroastriano del V secolo, nonché quelli di un precedente tempio buddista. La moschea sopravvisse alle devastazioni mongole, perché (secondo la leggenda) la gente del posto la seppellì sotto la sabbia occultandola[2]. Ciò l'avrebbe preservata nel tempo.
La moschea ospita attualmente il museo del tappeto.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Magak-i 'Attari Masjid | Detail view of geometric ornament on facade. | Archnet [collegamento interrotto], su archnet.org. URL consultato il 3 marzo 2017.
- ^ Lonely planet
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bradley Mayhew, Mark Elliott, Tom Masters e John Noble, Asia centrale, Torino, Lonely Planet, 2014, pp. 201-203, ISBN 978-88-5920-473-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su moschea Maghoki-Attar
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Magoki-Attori Mosque, Bukhara, su advantour.com. URL consultato il 3 marzo 2017.
- PageTour - Private collection, Uzbekistan, Bukhara Map, Madrasah, Mosque, Ensemble, Mausoleum, Ark, Kalyan, Minaret, su pagetour.org. URL consultato il 3 marzo 2017.