Rubbi
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I Rubbi erano, negli antichi Stati pontifici, unità di misura di superficie agraria, pari unitariamente a 184,8 are[1] . Il rubbio è stata anche un'antica unità di misura di capacità per cereali usata nell'Italia Centrale, con valori variabili da città a città (a Roma 294,46 litri).[2]
Il termine deriva dall'arabo rub'a, forse incrociato con il latino rubeus (rosso), in quanto la striscia rossa indicava il limite della misura.[3]
Diversi documenti datati tra il XVII e il XIX secolo e relativi alle campane delle chiese utilizzano invece questo termine come unità di misura del peso, corrispondente a poco più di 8 chilogrammi e suddiviso in rotoli[4][5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rubbi, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Giuseppe Tomassetti, La Campagna romana in genere, p. 159.
- ^ Devoto G., Oli G., Il dizionario della lingua italiana, Firenze, 1990, p. 1662.
- ^ Da cinque secoli in Sant'Ambrogio il "top" delle campane, su Franco Maria Boschetto - Sito didattico, novembre 2005. URL consultato il 9 ottobre 2022.
- ^ Alessandro Marinelli e Gianni Cenere, Le campane di Pietra Ligure (PDF), su Parrocchia di San Nicolò, p. 4. URL consultato il 9 ottobre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Tomassetti, La Campagna romana in genere, in Luisa Chiumenti e Fernando Bilancia (a cura di), La campagna romana, antica, medioevale e moderna, vol. I, Firenze, Leo Samuele Olschki, 1979, ISBN 978-88-222-2878-9.