Taifa di Huelva

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Taifa di Huelva
Taifa di Huelva - Localizzazione
Taifa di Huelva - Localizzazione
Dati amministrativi
CapitaleHuelva
Politica
Forma di StatoMonarchia
Nascita1012 con Abd al-Aziz al-Bakri
CausaCrollo del Califfato di Cordova
Fine1052 con Abd al-Aziz al-Bakri
CausaConquistata da Abbad II al-Mu'tadid, signore di Siviglia
Territorio e popolazione
Evoluzione storica
Preceduto daCaliffato di Cordova
Succeduto daTaifa di Siviglia
Ora parte diSpagna (bandiera) Spagna e Portogallo (bandiera) Portogallo

La Taifa di Huelva o Taifa di Saltes e Huelva (in arabo طائفة ولبة وشلطيش?) era un regno musulmano indipendente (emirato) costituito nel territorio sud-occidentale di al-Andalus in seguito alla disintegrazione che aveva subito dal 1009 il Califfato di Cordova. Fu creata, intorno al 1012, nei territori intorno alla città di Huelva e rimase indipendente sino al 1052, quando fu conquistata e integrata nella Taifa di Siviglia, come tutti gli altri regni sud-occidentali di taifa minori: Algarve, Mértola, Niebla e Silves, che furono tutti conquistati e incorporati nella Taifa di Siviglia, tra gli anni 1044 e 1063.
La città comprendeva l'isola fluviale di Saltes, nell'estuario dell'Odiel, considerata la capitale della taifa.

Taifa di Huelva nel 1031 a ovest della Taifa di Siviglia

Nel periodo iniziale della fitna di al-Andalus, descritta dallo storico Rafael Altamira[1], come riporta La web de las biografias, Abd al-Aziz al-Bakri (in arabo أبو عبيد عبد الله البكري?), nel 1012, si proclamò emiro assumendo il titolo di Izz al-Dawla[2].
Abd al-Aziz apparteneva alla famiglia araba dei Bakris, come riporta il Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus[3].
Abd al-Aziz governò la taifa per circa quarant'anni[2], sino a quando Abbad II al-Mu'tadid, emiro della Taifa di Siviglia, con la sua politica di annessione delle piccole taife, conquistò e annesse la Taifa di Huelva, come riporta il Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus[4]; come riporta La web de las biografias, Abd al-Aziz al-Bakri rimase a governare l'isola fluviale di Saltes[5], per circa un anno; dopo di che dovette abbandonare Saltes e di lui non si hanno più notizie[2].

Come testimonia anche il Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus Abd al-Aziz al-Bakri ebbe un figlio, Abu ʿUbayd al-Bakri, che fu un geografo e storico di al-Andalus[6].

Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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  • Rafael Altamira, "Il califfato occidentale", in: «Storia del mondo medievale», Cambridge History of Middle Age, vol. II, 1999, pp. 477–515.]
  • La recomquista

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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