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capitolo terzo. | 41 |
andò a far l’imbasciata al cuoco, e la signora s’avvio verso il suo salotto da lavoro.
Allora, ma allora soltanto, una testina nera e irrequieta s’affacciò timidamente di dietro un divano; fiutò l’aria in giro per sentire se c’era qualcuno, e poi, le sta come un razzo, corse dalla parte della Caciotta. Era Ragù che avendo inteso tutta quell’ira di Dio, andava, ora che non c’era più alcuno, a domandare notizie e a recare conforti alla moglie.
Da quel giorno, la Caciotta fu trattata nella famiglia Sernici con ogni sorta di premure. I bocconi più ghiotti eran per lei; per lei i baci e le carezze de’ bambini; la stessa signora le aveva dato un bel pezzo di bamba-