I am a tenured teacher of latin and greek literature at high school in Italy and I am also an independent researcher after the Ph. D. ( University of Human and Social Science-Scuola Normale - Italy). Now I'm working at University of Siena as Tutor of Teaching in Greek Language. I edited two books with Franco Cardini and I published essays on specialistic reviews about ancient classics, in particular Euripides, and comparative literature, in particular Tolkien and 18th Century in Italy in connection with the ancient greek and latin literature. I am former student of Vincenzo Di Benedetto (University of Pisa-Master’s Degree in Greek Language and Literature-Classic Philology) and of Tiziano Raffaelli (second Master’s Degree in Philosophy, History of political Thought). I held also a specialization post lauream in Logic and Models of Knowledge (University Tor Vergata-Rome). Address: Toscana, Italy
Jong, pubblicato in Italia per la prima volta nel 2003, ha inteso rielaborare le notizie biografi... more Jong, pubblicato in Italia per la prima volta nel 2003, ha inteso rielaborare le notizie biografiche che ci sono state tramandate sulla poetessa di Lesbo 1 , ricostruendo la sua vita in una storia che si ispira, a detta dell'autrice, a scrittori come Robert Graves, a Marguerite Yourcenar, a Mary Renault e Gore Vidal. La scrittrice afferma nella postfazione: «[...] il romanzo storico è un artificio. Gli antichi greci non parlavano certo inglese. Inoltre, nella trama sono inseriti molti elementi di mito e di fantasia» (Jong 2003: 371). Probabilmente, proprio seguendo queste premesse, accade che la ricodifica del messaggio antico si svolga, nel libro, attraverso un dinamismo creativo a doppio senso, che prevede sia una rielaborazione personale delle notizie su Saffo e sul suo ambiente storico e culturale, che è strettamente funzionale all'economia della storia 2 , sia una "modifica parziale" delle informazioni veicolate nei frammenti citati.
in “The Future of Education”, Atti del convegno, Florence-Italy, 13-14 June 2013, libreriauniversitaria.it, 2013
My essay starts from the results of experimental cognitive studies[1] in order to demonstrate tha... more My essay starts from the results of experimental cognitive studies[1] in order to demonstrate that the classical languages, during adolescence, incentives a development of neural synapses, due to the peculiarities of the translation activity that, unlike the modern languages, are more codified[2]. Their particular inclination in order to be decoded through logical steps, basically repetitive, creates persistent and long lasting feedbacks. So classical languages can be, in the postmodernity too, an ideal instrument for the development of multiple and autonomous intelligences and became ideal to understand different contexts of the modern and technological life[3]. Chomsky[4], for example, has shown a development of the synapses that realizes an indirect activation of both areas of the brain, because both are pursued in the moment of the translation of classic texts. The study combines a reflection concerning the method of teaching conceived by Lucien Tesnière[5]: the "dependence grammar" is more functional than other teaching methods, because applies a sort of short-teaching and encourages a working laboratory (Active Learning Classroom) and the new technologies for disciplines considered, by the majority, obsolete[6]. The concept of atoms and bonds, taken from chemistry, leads to a type of learning by trial and error in ever-changing variants[7]. The ability to receive different and polysemantic messages requires alertness, speed of processing, cognitive clarity for the causes, ability to find logical solutions in different contexts [8]. The link of cognitive sciences[9] and "dependence grammar" for Latin and Greek can be the "key" to making these languages interesting even today because develop intellectual abilities for the new "digital" generations, very important to reading postmodernity.
Il romanzo Il salto di Saffo di Erica Jong, pubblicato in Italia per la prima volta nel 2003, ha ... more Il romanzo Il salto di Saffo di Erica Jong, pubblicato in Italia per la prima volta nel 2003, ha inteso rielaborare le notizie biografiche che ci sono state tramandate sulla poetessa di Lesbo, ricostruendo la sua vita in una storia che si ispira, a detta dell'autrice, a scrittori come Robert Graves, a Marguerite Yourcenar, a Mary Renault e Gore Vidal. La scrittrice afferma nella postfazione: «[...] il romanzo storico è un artificio. Gli antichi greci non parlavano certo inglese. Inoltre, nella trama sono inseriti molti elementi di mito e di fantasia» (Jong 2003: 371). Probabilmente, proprio seguendo queste premesse, accade che la ricodifica del messaggio antico si svolga, nel libro, attraverso un dinamismo creativo a doppio senso, che prevede sia una rielaborazione personale delle notizie su Saffo e sul suo ambiente storico e culturale, che è strettamente funzionale all'economia della storia, sia una "modifica parziale" delle informazioni veicolate nei frammenti ci...
L'articolo mette in evidenza alcune tematiche politiche ed etiche all'interno dei testi delle can... more L'articolo mette in evidenza alcune tematiche politiche ed etiche all'interno dei testi delle canzoni di Roberto Vecchioni, scoprendo alcune citazioni libere all'interno dei suoi testi in italiano, poiché il cantautore, anche docente di Greco nei licei per molti anni, ha attinto da fonti originali per costruire i suoi testi. L'articolo si inserisce all'interno di un approccio comparatistico ed è stato accolto su call for papers all'interno del simposio tenutosi presso l'Università di Atene nel 2018 e poi inserito in un volume miscellaneo di carattere scientifico nel 2020.
Gloria Larini*, Alcune osservazioni sul F 46 Kn., 11-12.
In this contribution we consider the add... more Gloria Larini*, Alcune osservazioni sul F 46 Kn., 11-12. In this contribution we consider the additions and conjectures proposed by Wilamowitz to F 46 K. 11-12 (= F 6 Sn.; F 5 Jouan-van Looy) that belong to the Euripides' tragedy Alexandros. The criticism, starting from the publication of the Strasbourg Papyrus, has accepted almost unanimously his proposals, but it has often underlined the need to be careful towards these hypotheses for the lacunosity of the verses. Applying the results of my doctoral thesis to the implicit stage direction during actor's entrance, that F 46 K, 11-12 contains, the aim of my paper is to propose some reflections on Wilamowitz's integrations and conjectures through a new approach to the text: generally each linguistic segment of the stage directions of actor's entrances depends not only on linguistic factors, but also on performative and dialogical factors and some sentence's segments have greater autonomy respect to the formularity that this type of implicit captions presents in Euripides. The argument is based on the application of the most important principles of pragmatics, of language's philosophy and dependence's grammar, which supports and enriches philological analysis. The implicit stage directions in entrance's scenes are informative-descriptive sentences and for this characteristic they can be considered a small drama in the drama, as it is a statement that accompanies and describes an action of movement of entrances on the scene. This approach, thanks to the results of a systematic research on implicit announcement captions of entrances in Euripides' tragedies can be applicated to the fragmentaries tragedy in order to argue new evidences for or against the conjectures and additions contemplated by the scholars and highlight new possible hypotheses. This research ultimately proves that the formularity of Euripidean entry announcements and the author's linguistic choices depend strictly on the staging. [article's incipit] Mi sembra importante iniziare questo mio contributo con una considerazione di metodo, che sta alla base della mia ricerca dottorale [1]. Per far questo ho deciso di riportare alla lettera quanto affermato da Enrico Medda nell'introduzione alla sua recente edizione critica dell' "Agamennone" di Eschilo, in cui si sottolinea la necessità "di non perdere di vista l'idea di fondo che solo un approfondimento incessante della conoscenza dei tratti peculiari della lingua, dello stile e della metrica dell'autore può consentire da una parte di non rinunciare troppo facilmente alla possibilità di interpretare ciò che è tramandato, dall'altra di scegliere congetture e formularne di nuove nel modo più aderente possibile alle caratteristiche della scrittura del poeta". * PhD. Istituto Italiano di Scienze Umane e Sociali / Scuola Normale. [1] LARINI 2011, tesi di dottorato discussa presso l'Istituto Italiano di Scienze Umane e Sociali/Scuola Normale. Essa analizza, in particolare, le didascalie implicite di annuncio d'ingresso nel loro rapporto con la messa in scena delle tragedie di Euripide. Questo contributo fa parte di un lavoro più ampio, ancora in corso, sul frammento stesso nella sua totalità.
Ho messo a disposizione un estratto (pp. 155 -159) del mio articolo "Pensare in greco. Passaggi c... more Ho messo a disposizione un estratto (pp. 155 -159) del mio articolo "Pensare in greco. Passaggi cognitivi, calchi strutturali e semantici nella poesia di Ugo Foscolo", in Francesca Irene Sensini e Christian Del Vento (a cura di), "Ugo Foscolo tra Italia e Grecia. Esperienza e fortuna di un intellettuale europeo", Mimesis, Sesto San Giovanni, 2020, pp. 155-170. Sulle orme degli studi di Vincenzo di Benedetto, la mia si presenta come un’indagine che cerca di avvicinarsi alla fonte linguistica dell’ispirazione foscoliana, passando dall’archetipo strutturale. Quest’ultimo, pertanto, potrà fornire, ricontestualizzato ab origine, cioè all’interno dell’opera originale greca, livelli di senso più profondi, in una sorta di esegesi strutturale, che si innesta con quella semantica e la amplifica. Per quest’ultima si cercherà di provare anche che, in alcuni casi, Ugo Foscolo opera una sorta di doppio passaggio dalla lingua greca alla lingua latina, per giungere a parole e ad espressioni in lingua italiana, reperibili nella lingua letteraria greca in contesti poetici che, se scoperti, aumentano il senso del messaggio in passi noti tratti da "I Sepolcri" e dalle poesie, in particolare "A Zacinto".
in "Tolkien and the Classics", Walking Tree Publishers, 2019
This is the first page of English translation of my italian paper "Morire per amore. Archetipi f... more This is the first page of English translation of my italian paper "Morire per amore. Archetipi femminili in Tolkien ed Euripide, edited by Walking Tree Publishers, 2019. For the full article, please, contact me by e-mail gloria.larini@sns.it, indicating name, surname and affiliation or research program. Thanks!
in "Tolkien and the Classics" edd. by Roberto Arduini et a., Walking Tree Publishers, 2019
This is only the first page of the english version of my italian article "Giganti, solitari, ana... more This is only the first page of the english version of my italian article "Giganti, solitari, anarchici". It was published in 2019 by the Walking Tree Publishers. For the full article, please, contact me by e-mail gloria.larini@sns.it, indicating name, surname and affiliation or research program. Thanks!
Il romanzo Il salto di Saffo di Erica Jong, pubblicato in Italia per la prima volta nel 2003, ha ... more Il romanzo Il salto di Saffo di Erica Jong, pubblicato in Italia per la prima volta nel 2003, ha inteso rielaborare le notizie biografiche che ci sono state tramandate sulla poetessa di Lesbo, ricostruendo la sua vita in una storia che si ispira, a detta dell'autrice, a scrittori come Robert Graves, a Marguerite Yourcenar, a Mary Renault e Gore Vidal. La scrittrice afferma nella postfazione: «[...] il romanzo storico è un artificio. Gli antichi greci non parlavano certo inglese. Inoltre, nella trama sono inseriti molti elementi di mito e di fantasia» (Jong 2003: 371). Probabilmente, proprio seguendo queste premesse, accade che la ricodifica del messaggio antico si svolga, nel libro, attraverso un dinamismo creativo a doppio senso, che prevede sia una rielaborazione personale delle notizie su Saffo e sul suo ambiente storico e culturale, che è strettamente funzionale all'economia della storia, sia una "modifica parziale" delle informazioni veicolate nei frammenti citati. ù
in "Femminile e maschile nel Settecento", a cura di Cristina Passetti, Lucio Tufano, Biblioteca di Storia, 31, Firenze University Press, 2018
Femminile e maschile nel Settecento / a cura di Cristina Passetti, Lucio Tufano. -Firenze : Firen... more Femminile e maschile nel Settecento / a cura di Cristina Passetti, Lucio Tufano. -Firenze : Firenze University Press, 2018. (Biblioteca di Storia ; 31) http://digital.casalini.it/9788864537139 ISBN 978-88-6453-711-5 (print) ISBN 978-88-6453-713-9 (online)
in "Lo spettro e la verità. Fantasmi, apparizioni, profezie dalla Bibbia al Decameron", a cura di Gloria Larini e Franco Cardini, Padova, libreriauniversitaria.it, 2017
in "Controversie. Dispute letterarie, storiche, religiose, a cura di Gloria Larini, prefazione di Franco Cardini, Padova, libreriauniversitaria.it, 2013
Workshop (online)-"A Proletarian Classics?" University of St. Andrews- (dall'abstract): "The stud... more Workshop (online)-"A Proletarian Classics?" University of St. Andrews- (dall'abstract): "The study of the relationship between Pier Paolo Pasolini and the especially Greek and above all tragic classics has been brought to attention in recent years by academic studies, which have probed his relationship with the classicism and with the communist climate of the 1970s in Italy. My study will try to probe the treatment of the Greek myth in Pasolini's work, questioning the status quaestionis of current criticism."
Speaker al Convegno "Atena e Minerva tra iconografia e letteratura"- AICC Antico e Moderno-Museo ... more Speaker al Convegno "Atena e Minerva tra iconografia e letteratura"- AICC Antico e Moderno-Museo delle Religioni Raffaele Pettazzoni - Velletri-(dall'abstract): "Lo scopo di questo contributo è quello di mettere a confronto la percezione che Euripide ha della divinità sia a livello religioso che a livello di personaggio drammatico, confrontandola con la concezione omerica, per cercare di dedurre, considerando ovviamente le tipologie diverse di genere letterario, se vi sia stata una evoluzione della portata religiosa della dea all'interno dell'Atene del V secolo a.C. nel teatro classico."
International Conference - University of Athens and Sidney (online)-(dall'abstract): "Whithout qu... more International Conference - University of Athens and Sidney (online)-(dall'abstract): "Whithout questioning virtue of fidelity, I would like to highlight through a narratological analysis (the relationship between Penelope and the other characters) and philological analysis (the linguistic phrases that refer to the character and characterize him) and the dynamics of the story (Penelope towards the suitors, her son, the men of the palace in general) demonstrating that a characteristic of the character little studied is the will to maintain her role, to be free to decide what to become, the courage to fight, alone and for long years, without giving in, against an etherìa of men. This attitude highlights the strength of the female gender in Itacese society and reveals a sort of feminism ante litteram in the figure of Penelope [...]"
Jong, pubblicato in Italia per la prima volta nel 2003, ha inteso rielaborare le notizie biografi... more Jong, pubblicato in Italia per la prima volta nel 2003, ha inteso rielaborare le notizie biografiche che ci sono state tramandate sulla poetessa di Lesbo 1 , ricostruendo la sua vita in una storia che si ispira, a detta dell'autrice, a scrittori come Robert Graves, a Marguerite Yourcenar, a Mary Renault e Gore Vidal. La scrittrice afferma nella postfazione: «[...] il romanzo storico è un artificio. Gli antichi greci non parlavano certo inglese. Inoltre, nella trama sono inseriti molti elementi di mito e di fantasia» (Jong 2003: 371). Probabilmente, proprio seguendo queste premesse, accade che la ricodifica del messaggio antico si svolga, nel libro, attraverso un dinamismo creativo a doppio senso, che prevede sia una rielaborazione personale delle notizie su Saffo e sul suo ambiente storico e culturale, che è strettamente funzionale all'economia della storia 2 , sia una "modifica parziale" delle informazioni veicolate nei frammenti citati.
in “The Future of Education”, Atti del convegno, Florence-Italy, 13-14 June 2013, libreriauniversitaria.it, 2013
My essay starts from the results of experimental cognitive studies[1] in order to demonstrate tha... more My essay starts from the results of experimental cognitive studies[1] in order to demonstrate that the classical languages, during adolescence, incentives a development of neural synapses, due to the peculiarities of the translation activity that, unlike the modern languages, are more codified[2]. Their particular inclination in order to be decoded through logical steps, basically repetitive, creates persistent and long lasting feedbacks. So classical languages can be, in the postmodernity too, an ideal instrument for the development of multiple and autonomous intelligences and became ideal to understand different contexts of the modern and technological life[3]. Chomsky[4], for example, has shown a development of the synapses that realizes an indirect activation of both areas of the brain, because both are pursued in the moment of the translation of classic texts. The study combines a reflection concerning the method of teaching conceived by Lucien Tesnière[5]: the "dependence grammar" is more functional than other teaching methods, because applies a sort of short-teaching and encourages a working laboratory (Active Learning Classroom) and the new technologies for disciplines considered, by the majority, obsolete[6]. The concept of atoms and bonds, taken from chemistry, leads to a type of learning by trial and error in ever-changing variants[7]. The ability to receive different and polysemantic messages requires alertness, speed of processing, cognitive clarity for the causes, ability to find logical solutions in different contexts [8]. The link of cognitive sciences[9] and "dependence grammar" for Latin and Greek can be the "key" to making these languages interesting even today because develop intellectual abilities for the new "digital" generations, very important to reading postmodernity.
Il romanzo Il salto di Saffo di Erica Jong, pubblicato in Italia per la prima volta nel 2003, ha ... more Il romanzo Il salto di Saffo di Erica Jong, pubblicato in Italia per la prima volta nel 2003, ha inteso rielaborare le notizie biografiche che ci sono state tramandate sulla poetessa di Lesbo, ricostruendo la sua vita in una storia che si ispira, a detta dell'autrice, a scrittori come Robert Graves, a Marguerite Yourcenar, a Mary Renault e Gore Vidal. La scrittrice afferma nella postfazione: «[...] il romanzo storico è un artificio. Gli antichi greci non parlavano certo inglese. Inoltre, nella trama sono inseriti molti elementi di mito e di fantasia» (Jong 2003: 371). Probabilmente, proprio seguendo queste premesse, accade che la ricodifica del messaggio antico si svolga, nel libro, attraverso un dinamismo creativo a doppio senso, che prevede sia una rielaborazione personale delle notizie su Saffo e sul suo ambiente storico e culturale, che è strettamente funzionale all'economia della storia, sia una "modifica parziale" delle informazioni veicolate nei frammenti ci...
L'articolo mette in evidenza alcune tematiche politiche ed etiche all'interno dei testi delle can... more L'articolo mette in evidenza alcune tematiche politiche ed etiche all'interno dei testi delle canzoni di Roberto Vecchioni, scoprendo alcune citazioni libere all'interno dei suoi testi in italiano, poiché il cantautore, anche docente di Greco nei licei per molti anni, ha attinto da fonti originali per costruire i suoi testi. L'articolo si inserisce all'interno di un approccio comparatistico ed è stato accolto su call for papers all'interno del simposio tenutosi presso l'Università di Atene nel 2018 e poi inserito in un volume miscellaneo di carattere scientifico nel 2020.
Gloria Larini*, Alcune osservazioni sul F 46 Kn., 11-12.
In this contribution we consider the add... more Gloria Larini*, Alcune osservazioni sul F 46 Kn., 11-12. In this contribution we consider the additions and conjectures proposed by Wilamowitz to F 46 K. 11-12 (= F 6 Sn.; F 5 Jouan-van Looy) that belong to the Euripides' tragedy Alexandros. The criticism, starting from the publication of the Strasbourg Papyrus, has accepted almost unanimously his proposals, but it has often underlined the need to be careful towards these hypotheses for the lacunosity of the verses. Applying the results of my doctoral thesis to the implicit stage direction during actor's entrance, that F 46 K, 11-12 contains, the aim of my paper is to propose some reflections on Wilamowitz's integrations and conjectures through a new approach to the text: generally each linguistic segment of the stage directions of actor's entrances depends not only on linguistic factors, but also on performative and dialogical factors and some sentence's segments have greater autonomy respect to the formularity that this type of implicit captions presents in Euripides. The argument is based on the application of the most important principles of pragmatics, of language's philosophy and dependence's grammar, which supports and enriches philological analysis. The implicit stage directions in entrance's scenes are informative-descriptive sentences and for this characteristic they can be considered a small drama in the drama, as it is a statement that accompanies and describes an action of movement of entrances on the scene. This approach, thanks to the results of a systematic research on implicit announcement captions of entrances in Euripides' tragedies can be applicated to the fragmentaries tragedy in order to argue new evidences for or against the conjectures and additions contemplated by the scholars and highlight new possible hypotheses. This research ultimately proves that the formularity of Euripidean entry announcements and the author's linguistic choices depend strictly on the staging. [article's incipit] Mi sembra importante iniziare questo mio contributo con una considerazione di metodo, che sta alla base della mia ricerca dottorale [1]. Per far questo ho deciso di riportare alla lettera quanto affermato da Enrico Medda nell'introduzione alla sua recente edizione critica dell' "Agamennone" di Eschilo, in cui si sottolinea la necessità "di non perdere di vista l'idea di fondo che solo un approfondimento incessante della conoscenza dei tratti peculiari della lingua, dello stile e della metrica dell'autore può consentire da una parte di non rinunciare troppo facilmente alla possibilità di interpretare ciò che è tramandato, dall'altra di scegliere congetture e formularne di nuove nel modo più aderente possibile alle caratteristiche della scrittura del poeta". * PhD. Istituto Italiano di Scienze Umane e Sociali / Scuola Normale. [1] LARINI 2011, tesi di dottorato discussa presso l'Istituto Italiano di Scienze Umane e Sociali/Scuola Normale. Essa analizza, in particolare, le didascalie implicite di annuncio d'ingresso nel loro rapporto con la messa in scena delle tragedie di Euripide. Questo contributo fa parte di un lavoro più ampio, ancora in corso, sul frammento stesso nella sua totalità.
Ho messo a disposizione un estratto (pp. 155 -159) del mio articolo "Pensare in greco. Passaggi c... more Ho messo a disposizione un estratto (pp. 155 -159) del mio articolo "Pensare in greco. Passaggi cognitivi, calchi strutturali e semantici nella poesia di Ugo Foscolo", in Francesca Irene Sensini e Christian Del Vento (a cura di), "Ugo Foscolo tra Italia e Grecia. Esperienza e fortuna di un intellettuale europeo", Mimesis, Sesto San Giovanni, 2020, pp. 155-170. Sulle orme degli studi di Vincenzo di Benedetto, la mia si presenta come un’indagine che cerca di avvicinarsi alla fonte linguistica dell’ispirazione foscoliana, passando dall’archetipo strutturale. Quest’ultimo, pertanto, potrà fornire, ricontestualizzato ab origine, cioè all’interno dell’opera originale greca, livelli di senso più profondi, in una sorta di esegesi strutturale, che si innesta con quella semantica e la amplifica. Per quest’ultima si cercherà di provare anche che, in alcuni casi, Ugo Foscolo opera una sorta di doppio passaggio dalla lingua greca alla lingua latina, per giungere a parole e ad espressioni in lingua italiana, reperibili nella lingua letteraria greca in contesti poetici che, se scoperti, aumentano il senso del messaggio in passi noti tratti da "I Sepolcri" e dalle poesie, in particolare "A Zacinto".
in "Tolkien and the Classics", Walking Tree Publishers, 2019
This is the first page of English translation of my italian paper "Morire per amore. Archetipi f... more This is the first page of English translation of my italian paper "Morire per amore. Archetipi femminili in Tolkien ed Euripide, edited by Walking Tree Publishers, 2019. For the full article, please, contact me by e-mail gloria.larini@sns.it, indicating name, surname and affiliation or research program. Thanks!
in "Tolkien and the Classics" edd. by Roberto Arduini et a., Walking Tree Publishers, 2019
This is only the first page of the english version of my italian article "Giganti, solitari, ana... more This is only the first page of the english version of my italian article "Giganti, solitari, anarchici". It was published in 2019 by the Walking Tree Publishers. For the full article, please, contact me by e-mail gloria.larini@sns.it, indicating name, surname and affiliation or research program. Thanks!
Il romanzo Il salto di Saffo di Erica Jong, pubblicato in Italia per la prima volta nel 2003, ha ... more Il romanzo Il salto di Saffo di Erica Jong, pubblicato in Italia per la prima volta nel 2003, ha inteso rielaborare le notizie biografiche che ci sono state tramandate sulla poetessa di Lesbo, ricostruendo la sua vita in una storia che si ispira, a detta dell'autrice, a scrittori come Robert Graves, a Marguerite Yourcenar, a Mary Renault e Gore Vidal. La scrittrice afferma nella postfazione: «[...] il romanzo storico è un artificio. Gli antichi greci non parlavano certo inglese. Inoltre, nella trama sono inseriti molti elementi di mito e di fantasia» (Jong 2003: 371). Probabilmente, proprio seguendo queste premesse, accade che la ricodifica del messaggio antico si svolga, nel libro, attraverso un dinamismo creativo a doppio senso, che prevede sia una rielaborazione personale delle notizie su Saffo e sul suo ambiente storico e culturale, che è strettamente funzionale all'economia della storia, sia una "modifica parziale" delle informazioni veicolate nei frammenti citati. ù
in "Femminile e maschile nel Settecento", a cura di Cristina Passetti, Lucio Tufano, Biblioteca di Storia, 31, Firenze University Press, 2018
Femminile e maschile nel Settecento / a cura di Cristina Passetti, Lucio Tufano. -Firenze : Firen... more Femminile e maschile nel Settecento / a cura di Cristina Passetti, Lucio Tufano. -Firenze : Firenze University Press, 2018. (Biblioteca di Storia ; 31) http://digital.casalini.it/9788864537139 ISBN 978-88-6453-711-5 (print) ISBN 978-88-6453-713-9 (online)
in "Lo spettro e la verità. Fantasmi, apparizioni, profezie dalla Bibbia al Decameron", a cura di Gloria Larini e Franco Cardini, Padova, libreriauniversitaria.it, 2017
in "Controversie. Dispute letterarie, storiche, religiose, a cura di Gloria Larini, prefazione di Franco Cardini, Padova, libreriauniversitaria.it, 2013
Workshop (online)-"A Proletarian Classics?" University of St. Andrews- (dall'abstract): "The stud... more Workshop (online)-"A Proletarian Classics?" University of St. Andrews- (dall'abstract): "The study of the relationship between Pier Paolo Pasolini and the especially Greek and above all tragic classics has been brought to attention in recent years by academic studies, which have probed his relationship with the classicism and with the communist climate of the 1970s in Italy. My study will try to probe the treatment of the Greek myth in Pasolini's work, questioning the status quaestionis of current criticism."
Speaker al Convegno "Atena e Minerva tra iconografia e letteratura"- AICC Antico e Moderno-Museo ... more Speaker al Convegno "Atena e Minerva tra iconografia e letteratura"- AICC Antico e Moderno-Museo delle Religioni Raffaele Pettazzoni - Velletri-(dall'abstract): "Lo scopo di questo contributo è quello di mettere a confronto la percezione che Euripide ha della divinità sia a livello religioso che a livello di personaggio drammatico, confrontandola con la concezione omerica, per cercare di dedurre, considerando ovviamente le tipologie diverse di genere letterario, se vi sia stata una evoluzione della portata religiosa della dea all'interno dell'Atene del V secolo a.C. nel teatro classico."
International Conference - University of Athens and Sidney (online)-(dall'abstract): "Whithout qu... more International Conference - University of Athens and Sidney (online)-(dall'abstract): "Whithout questioning virtue of fidelity, I would like to highlight through a narratological analysis (the relationship between Penelope and the other characters) and philological analysis (the linguistic phrases that refer to the character and characterize him) and the dynamics of the story (Penelope towards the suitors, her son, the men of the palace in general) demonstrating that a characteristic of the character little studied is the will to maintain her role, to be free to decide what to become, the courage to fight, alone and for long years, without giving in, against an etherìa of men. This attitude highlights the strength of the female gender in Itacese society and reveals a sort of feminism ante litteram in the figure of Penelope [...]"
Bilingual Conference: Christianity and Crisis: Theological Discourses in Antiquity (Buenos Aires-... more Bilingual Conference: Christianity and Crisis: Theological Discourses in Antiquity (Buenos Aires-New York online) (dal programma):
El vicio de la soberbia como alegoría de la crisis de la identidad romana en la Psychomachia de Aurelio Clemente Prudencio
Conference Presentation: "The Citizen in Late Antiquity: Citizenship Discourses in the Early Midd... more Conference Presentation: "The Citizen in Late Antiquity: Citizenship Discourses in the Early Middle Ages-Utrecht - (dall'abstract) si è cercato di dimostrare che la Psychomachia oltre ad essere un poemetto di argomento religioso contiene anche, in particolar modo nella presentazione della Superbia a cavallo, l'allegoria della cultura romana al tempo di Prudenzio di una integrazione "incompiuta" tra Romani e barbari e di una eredità ideologica del "mos maiorum", che trova la sua continuazione nei valori cristiani.
Seminario delle religioni fantastiche . Mythos III-I Miti e l’Epica dell’Antichità Classica e del... more Seminario delle religioni fantastiche . Mythos III-I Miti e l’Epica dell’Antichità Classica e del Mondo Medievale -Palazzo Sforza Cesarini-Genzano di Roma luglio 2021-(dall'abstract)-"Si cercherà di dimostrare che l’autore tende a mantenere, per certi aspetti, una simbologia non netta, sebbene faccia prevalere nel personaggio la positività, la saggezza. Pur evidenziando il ruolo protettivo e dominatore, che lo associa alla figura del Cristo Redentore della Bibbia, si cercherà di dimostrare che in Lewis si può reperire una stratificazione di fonti letterarie, che, a partire dalla Bibbia, trascorrono in connotazioni differenziate di questo animale presenti in alcuni autori classici, tardoantichi e medievali. Sebbene non sia ovviamente possibile sondare tutte le testimonianze letterarie, si evidenzia, analizzando i testi ritenuti maggiormente significativi, che Lewis giunge ad una amplificazione e complicazione della simbologia letteraria tipica dell’animale, non relegabile solamente all’associazione certa con i passi biblici, come spesso la critica ha rilevato, ma che è imputabile anche ad altre influenze letterarie collocate in un arco di tempo piuttosto vasto, che hanno fatto sì che proprio questo animale sia uno dei personaggi più importanti e innovativi della saga".
Conference Presentation: "Seminario "All'ombra di Innsmouth. Religioni e
miti nell'opera di Howa... more Conference Presentation: "Seminario "All'ombra di Innsmouth. Religioni e miti nell'opera di Howard Phillips Lovecraft, III"- Museo delle Religioni Raffaele Pettazzoni - (dall'abstract) "Il mio studio cercherà di approfondire le cause storiche e psicologiche della distanza tra Lovecraft e gli ‘amati’ classici antichi, considerando in particolare l’ambito greco classico. Infatti la mitopoiesi delle divinità della Grecia classica sembra collocarsi in antitesi rispetto a quella di Lovecraft, dove le divinità sono entità mostruose, esseri incomprensibili, non categorizzabili, panici, che seguono leggi sconosciute all’uomo. Invece gli dei del mito classico hanno caratteristiche prevedibili e possono rendere l’uomo un eroe, proponendogli sfide in vista dell’areté e del klèos. Il divino di Lovecraft, al contrario, provoca soltanto angoscia in quanto non definibile, non descrivibile, non fronteggiabile: potenze aliene in senso lato circondano l’uomo e quasi lo assorbono, lo possono inghiottire all’improvviso, senza che si possa difendere, facendolo sentire in perenne pericolo di morte e di annientamento senza una causa".
Atene Roma Bisanzio. Tolkien e l'Antichità Classica, 2021
Tre giornate di relazioni che hanno come argomento le opere di Tolkien messe a confronto con i Cl... more Tre giornate di relazioni che hanno come argomento le opere di Tolkien messe a confronto con i Classici antichi e Tardoantichi, giornate in cui si alterneranno neolaureati in lettere, dottori di ricerca e docenti più esperti, con la collaborazione di docenti universitari e la possibilità, a seguito di peer review, di pubblicare gli studi con la casa editrice Eterea di Roma. L'eventi è promosso dall'AIST, Associazione Studi Tolkieniani. Il link si trova nella locandina. La partecipazione stessa all'evento online sottende il tacito assenso ai fini della registrazione delle tre giornate, con le discussioni e gli interventi dell'audience.
Title of my proposal: “Golden furnishings: the aesthetics of the ‘beautiful objects’ in a confron... more Title of my proposal: “Golden furnishings: the aesthetics of the ‘beautiful objects’ in a confrontation (also political) between Iliad and Odyssey”.
Paper: "Pensare in greco: possibili calchi strutturali e semantici dall’epica, dalla tragedia e d... more Paper: "Pensare in greco: possibili calchi strutturali e semantici dall’epica, dalla tragedia e dalla lirica greca nella poesia di Ugo Foscolo".
Marina di Massa, 27-29 maggio 2013 (Torre Marina, via Fortino di San Francesco, 1) 27 maggio 2013... more Marina di Massa, 27-29 maggio 2013 (Torre Marina, via Fortino di San Francesco, 1) 27 maggio 2013, ore 14.30-Sala 1-Saluti delle autorità-Beatrice Alfonzetti, Apertura dei lavori Ruoli sociali I.-Presiede Lodovica Braida-ore 15.00-Sala 1 Elisa Strumia, «Rivoluzionare il bel sesso» Flavia Luise, Una pittrice napoletana nel suo ruolo di donna e di artista: Mariangela de Matteis Annalisa Nacinovich, I trionfi arcadici di Corilla Olimpica: prospettive di genere del rinnovamento letterario Marco Natalizi, Di passioni e lumi: i seduttori della zarina. Favoriti e favoritismo nella Russia della seconda metà del Settecento Valentina Varano, Margherita Boccapadule e il teatro: tra salotto e biblioteca Giuseppina D'Antuono, Femminile e maschile: discorsi politici nell'Europa rivoluzionaria del Settecento Immagini e rappresentazioni I.-Presiede Lorenzo Bianchi-ore 15.00-Sala 2 Roberta Turchi, Dalla madre alla figlia: modelli femminili in Pietro Verri Gugliemo Gabbiadini, "Ausschweifende Empfindlichkeit". Maschilità melanconiche ed equilibri del femminile nel Woldemar di Friedrich Heinrich Jacobi Giulietta Bazoli, Le donne dentro (e dietro) il teatro. Esplorazioni nelle pièces e nelle pagine della letteratura del XVIII secolo Maria Gabriella Signorello, La donna di Pietro Chiari: teatro e romanzo nel Settecento a Venezia. Milena Montanile, Il Dialogue sur les femmes di Ferdinando Galiani Francesca Di Blasio, Subalterno/Femminile: Omai nella Londra di fine Settecento Identità e regolamentazione I.-Presiede Marcello Verga-ore 15.00-Sala 3 Anna Maria Rao, «Elle n'a pas encore ses affaires». Le regole delle donne Massimo Galtarossa, L'anatomia in società. Letture sull'opera dell'abate Antonio Conti (1721) Cristophe Regina, La guerre du genre n'aura pas lieu : masculin et féminin face à la justice criminelle de la sénéchaussée de Marseille Francesco Codato, La medicalizzazione della masturbazione come strumento di soggettivazione nel XVIII secolo Luigi Traetta, Le donne di Mesmer. Il femminile nella genesi del magnetismo animale Rosa Passaro, "Fuori dalla norma". Devianza maschile e femminile e patologie nervose nella medicina sette-ottocentesca 28 maggio 2013, ore 09.00 Immagini e rappresentazioni II.-Presiede Marina Formica-Sala 1 Stefania Buccini, La rappresentazione della lettrice nella tradizione letteraria del Settecento Maria Polita, Confessore e monache. Rappresentazione linguistica del rapporto uomo-donna in un manoscritto anonimo del Settecento Elisabetta Serafini, Oriente al femminile. Lettere turche di due signore inglesi Persida Lazarevich, Dalle province degli imperi verso l'Europa: femminile e maschile nell'illirico Gloria Larini, Saffo e Faone: una "anomala" e "anacronistica" distinzione di genere nel romanzo Le avventure di Saffo poetessa di Mitilene di Alessandro Verri Lorenzo Lattanzi, Maschile e femminile, bello e sublime nella riflessione estetica del Settecento Identità e regolamentazione II.-Presiede Rolando Minuti-Sala 2 Elena Brambilla, Barbara Giacchi, Maschile o femminile? Laura Greppi Cotta e il suo matrimonio a distanza nella Milano "bene" di fine Settecento Serena Bisogno, Federica Comes, Marilena Malangone, Identità di genere nell'architettura religiosa del XVIII secolo. Strutture monastiche e conventuali a Napoli nel Settecento
My paper was: "Ripresa dei classici e ideologie pre-romantiche nel romanzo di Alessandro Verri “L... more My paper was: "Ripresa dei classici e ideologie pre-romantiche nel romanzo di Alessandro Verri “Le avventure di Saffo poetessa di Mitilene” (1780-1782)”
My paper was A criptic visual message of a democratic reconstruction in Euripides' "Iphigenia in ... more My paper was A criptic visual message of a democratic reconstruction in Euripides' "Iphigenia in Tauris".
Partecipazione come communicant al convegno internazionale (settembre 2018) “Something Old, Something New: The Reception of Classics in Modern and Contemporary Songwriting”, Athens (Greece) National and Kapodistrian University of Athens, 2018
Larini, Gloria, Thomas Honegger: Bilbo è veramente lo zio di Frodo?, recensione a Honegger, Thoma... more Larini, Gloria, Thomas Honegger: Bilbo è veramente lo zio di Frodo?, recensione a Honegger, Thomas, 'Uncle me no uncle!' Or Why Bilbo Is and Isn't Frodo's Uncle», "Journal of Tolkien Research" 9, 1/4 (2020), pp. 1-11, in https://www.jrrtolkien.it/2020/07/14/thomas-honegger-bilbo-e-lo-zio-di-frodo/. 1. La questione Jane Chance più volte nel suo Tolkien, Self and Other. This Queer Creature definisce Frodo "nipote di Bilbo", come la maggior parte dei critici (Cf. Werber 2018: 95), ma altrove afferma che è sia "cugino" (cousin) sia "nipote" (nephew) (cf. Honegger: 1). Prendendo spunto da questa constatazione, che riflette una certa incertezza terminologica da parte della critica, Thomas Honegger analizza sotto varie prospettive la questione della parentela tra Frodo e Bilbo (e viceversa) [...].
Nell'introduzione a questo studio, Gary K. Browning mette in luce la complessità e la contradditt... more Nell'introduzione a questo studio, Gary K. Browning mette in luce la complessità e la contraddittorietà del pensiero di Lyotard: la consapevolezza di avere di fronte un autore tanto asistematico quanto ricco di intuizioni è il tratto distintivo di quest'opera, che nasce nell'ambito delle attività di ricerca e di insegnamento svolte da Browning presso l'Università di Oxford. Egli precisa che la finalità del suo lavoro è quella di individuare il percorso che conduce il filosofo all'idea della fine delle grandi narrazioni, simbolo di una più radicale critica ad ogni teoria universalizzante. L'introduzione, suddivisa in paragrafi, elenca e commenta i contenuti fondamentali del pensiero lyotardiano: le grandi narrazioni, la ragione e la realtà, l'identità e la differenza, il radicalismo politico e la fine delle grandi narrazioni. Browning osserva che i concetti centrali della filosofia di Lyotard derivano dal particolare rapporto che egli concepisce tra ragione e realtà, tra identità e differenza e si basano sull'assunto secondo il quale la ragione non è in grado di comprendere appieno ciò che ci circonda. La fine delle grandi narrazioni caratterizza la condizione post-moderna ed è la conseguenza della tensione esistente tra le dimensioni sociologica e logica, tra “mondo tecnologico” e pensiero.
"Bollettino telematico di filosofia politica", 2001
Il primo volume dell'opera Dispotismo, a cura di Domenico Felice, raccoglie una serie di studi ch... more Il primo volume dell'opera Dispotismo, a cura di Domenico Felice, raccoglie una serie di studi che trattano la storia del concetto di dispotismo dalla descrizione che ne fa Aristotele al totalitarismo arendtiano, il quale ne rappresenta, come è sottolineato nella premessa al tomo I, la trasfigurazione o, secondo una definizione dello stesso Domenico Felice, la "versione aggravata". Il metodo utilizzato nella stesura dei contributi si basa sull'analisi testuale e pone l'attenzione sulle accezioni che la parola ha assunto nei diversi autori ed in varie epoche storiche.
"Bollettino telematico di Filosofia politica", 2002
Prefazione, di Virgilio Mura. 1. Sulla nozione di cittadinanza, di Virgilio Mura. 2. La cittadina... more Prefazione, di Virgilio Mura. 1. Sulla nozione di cittadinanza, di Virgilio Mura. 2. La cittadinanza democratica: il modello di Johann Adam Bergk, di Vanda Fiorillo. 3. La dimensione costituzionale della cittadinanza nella rivoluzione francese (1789-1793), di Gabriele Magrin. 4. Il repubblicanesimo: appunti sul recupero di una tradizione, di Raffaella Sau. 5. Il nazionalismo liberale e i suoi limiti. Le teorie di Yael Tamir e David Miller, di Vivaldo Urtis. Note sugli autori. Indice dei nomi.
Limes, revista Centro de Estudios Clásicos, Santiago de Chile, 2014
Controversie. Dispute letterarie, storiche, religiose dall'Antichità al Rinascimento, a cura di G... more Controversie. Dispute letterarie, storiche, religiose dall'Antichità al Rinascimento, a cura di Gloria Larini, presentazione di Franco Cardini, Libreriauniversitaria.it Edizioni, 2013, in "Limes", Centro de Estudios Clásicos, Santiago de Chile, 2014. di Gloria Larini Il volume miscellaneo, che si apre con la presentazione del professor Franco Cardini, si presenta come un percorso tematico sulle "controversie" letterarie, storiche e religiose, declinato attraverso una serie di studi scientifici di diverso taglio disciplinare. L'idea nasce da un seminario proposto dal professor Franco Cardini agli studenti del Dottorato di Ricerca in Antichità Medioevo Rinascimento dell'Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze, ora fuso con la Scuola Normale Superiore. Alla base di questa ricerca c'è il desiderio di una riflessione scientifica su un concetto di controversia, che risulti svincolato da strutture ideologiche fuorvianti, da interpretazioni, talvolta tendenziose, la volontà di rivisitare giudizi su alcuni avvenimenti, specialmente dopo il tragico 11 settembre 2001, basati, talvolta, su tesi "pseudo-culturali", che sottolineano spesso il tema dello "scontro tra civiltà", con un revival delle teorie spengleriane, dell'Untergang des Abenlandes, dagli intenti spesso mistificatori (dalla Presentazione di Franco Cardini, p. 9). La parola "controversia" in questa miscellanea si deve intendere in senso lato come "confronto, contrasto, combattimento" sia verbale che reale, termine derivato dal latino "contra vertere", che letteralmente significa "volgere di fronte, contro" (dall'Introduzione di Gloria Larini, p. 11). I saggi che la compongono, in tutto sette, sono stati accorpati in settori distinti del volume, a seconda del diverso modo in cui si può intendere l'idea di controversia.
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Papers by Gloria Larini
In this contribution we consider the additions and conjectures proposed by Wilamowitz to F 46 K. 11-12 (= F 6 Sn.; F 5 Jouan-van Looy) that belong to the Euripides' tragedy Alexandros. The criticism, starting from the publication of the Strasbourg Papyrus, has accepted almost unanimously his proposals, but it has often underlined the need to be careful towards these hypotheses for the lacunosity of the verses. Applying the results of my doctoral thesis to the implicit stage direction during actor's entrance, that F 46 K, 11-12 contains, the aim of my paper is to propose some reflections on Wilamowitz's integrations and conjectures through a new approach to the text: generally each linguistic segment of the stage directions of actor's entrances depends not only on linguistic factors, but also on performative and dialogical factors and some sentence's segments have greater autonomy respect to the formularity that this type of implicit captions presents in Euripides. The argument is based on the application of the most important principles of pragmatics, of language's philosophy and dependence's grammar, which supports and enriches philological analysis. The implicit stage directions in entrance's scenes are informative-descriptive sentences and for this characteristic they can be considered a small drama in the drama, as it is a statement that accompanies and describes an action of movement of entrances on the scene. This approach, thanks to the results of a systematic research on implicit announcement captions of entrances in Euripides' tragedies can be applicated to the fragmentaries tragedy in order to argue new evidences for or against the conjectures and additions contemplated by the scholars and highlight new possible hypotheses. This research ultimately proves that the formularity of Euripidean entry announcements and the author's linguistic choices depend strictly on the staging.
[article's incipit]
Mi sembra importante iniziare questo mio contributo con una considerazione di metodo, che sta alla base della mia ricerca dottorale [1]. Per far questo ho deciso di riportare alla lettera quanto affermato da Enrico Medda nell'introduzione alla sua recente edizione critica dell' "Agamennone" di Eschilo, in cui si sottolinea la necessità
"di non perdere di vista l'idea di fondo che solo un approfondimento incessante della conoscenza dei tratti peculiari della lingua, dello stile e della metrica dell'autore può consentire da una parte di non rinunciare troppo facilmente alla possibilità di interpretare ciò che è tramandato, dall'altra di scegliere congetture e formularne di nuove nel modo più aderente possibile alle caratteristiche della scrittura del poeta".
* PhD. Istituto Italiano di Scienze Umane e Sociali / Scuola Normale.
[1] LARINI 2011, tesi di dottorato discussa presso l'Istituto Italiano di Scienze Umane e Sociali/Scuola Normale. Essa analizza, in particolare, le didascalie implicite di annuncio d'ingresso nel loro rapporto con la messa in scena delle tragedie di Euripide. Questo contributo fa parte di un lavoro più ampio, ancora in corso, sul frammento stesso nella sua totalità.
For the full article, please, contact me by e-mail gloria.larini@sns.it, indicating name, surname and affiliation or research program. Thanks!
Conference Presentations by Gloria Larini
In this contribution we consider the additions and conjectures proposed by Wilamowitz to F 46 K. 11-12 (= F 6 Sn.; F 5 Jouan-van Looy) that belong to the Euripides' tragedy Alexandros. The criticism, starting from the publication of the Strasbourg Papyrus, has accepted almost unanimously his proposals, but it has often underlined the need to be careful towards these hypotheses for the lacunosity of the verses. Applying the results of my doctoral thesis to the implicit stage direction during actor's entrance, that F 46 K, 11-12 contains, the aim of my paper is to propose some reflections on Wilamowitz's integrations and conjectures through a new approach to the text: generally each linguistic segment of the stage directions of actor's entrances depends not only on linguistic factors, but also on performative and dialogical factors and some sentence's segments have greater autonomy respect to the formularity that this type of implicit captions presents in Euripides. The argument is based on the application of the most important principles of pragmatics, of language's philosophy and dependence's grammar, which supports and enriches philological analysis. The implicit stage directions in entrance's scenes are informative-descriptive sentences and for this characteristic they can be considered a small drama in the drama, as it is a statement that accompanies and describes an action of movement of entrances on the scene. This approach, thanks to the results of a systematic research on implicit announcement captions of entrances in Euripides' tragedies can be applicated to the fragmentaries tragedy in order to argue new evidences for or against the conjectures and additions contemplated by the scholars and highlight new possible hypotheses. This research ultimately proves that the formularity of Euripidean entry announcements and the author's linguistic choices depend strictly on the staging.
[article's incipit]
Mi sembra importante iniziare questo mio contributo con una considerazione di metodo, che sta alla base della mia ricerca dottorale [1]. Per far questo ho deciso di riportare alla lettera quanto affermato da Enrico Medda nell'introduzione alla sua recente edizione critica dell' "Agamennone" di Eschilo, in cui si sottolinea la necessità
"di non perdere di vista l'idea di fondo che solo un approfondimento incessante della conoscenza dei tratti peculiari della lingua, dello stile e della metrica dell'autore può consentire da una parte di non rinunciare troppo facilmente alla possibilità di interpretare ciò che è tramandato, dall'altra di scegliere congetture e formularne di nuove nel modo più aderente possibile alle caratteristiche della scrittura del poeta".
* PhD. Istituto Italiano di Scienze Umane e Sociali / Scuola Normale.
[1] LARINI 2011, tesi di dottorato discussa presso l'Istituto Italiano di Scienze Umane e Sociali/Scuola Normale. Essa analizza, in particolare, le didascalie implicite di annuncio d'ingresso nel loro rapporto con la messa in scena delle tragedie di Euripide. Questo contributo fa parte di un lavoro più ampio, ancora in corso, sul frammento stesso nella sua totalità.
For the full article, please, contact me by e-mail gloria.larini@sns.it, indicating name, surname and affiliation or research program. Thanks!
El vicio de la soberbia como alegoría de la crisis de la identidad romana en la Psychomachia de Aurelio Clemente Prudencio
miti nell'opera di Howard Phillips Lovecraft, III"- Museo delle Religioni Raffaele Pettazzoni - (dall'abstract) "Il mio studio cercherà di approfondire le cause storiche e psicologiche della distanza tra Lovecraft e gli ‘amati’ classici antichi, considerando in particolare l’ambito greco classico. Infatti la mitopoiesi delle divinità della Grecia classica sembra collocarsi in antitesi rispetto a quella di Lovecraft, dove le divinità sono entità mostruose, esseri incomprensibili, non categorizzabili, panici, che seguono leggi sconosciute all’uomo. Invece gli dei del mito classico hanno caratteristiche prevedibili e possono rendere l’uomo un eroe, proponendogli sfide in vista dell’areté e del klèos. Il divino di Lovecraft, al contrario, provoca soltanto angoscia in quanto non definibile, non descrivibile, non fronteggiabile: potenze aliene in senso lato circondano l’uomo e quasi lo assorbono, lo possono inghiottire all’improvviso, senza che si possa difendere, facendolo sentire in perenne pericolo di morte e di annientamento senza una causa".
L'eventi è promosso dall'AIST, Associazione Studi Tolkieniani. Il link si trova nella locandina. La partecipazione stessa all'evento online sottende il tacito assenso ai fini della registrazione delle tre giornate, con le discussioni e gli interventi dell'audience.
1. La questione
Jane Chance più volte nel suo Tolkien, Self and Other. This Queer Creature definisce Frodo "nipote di Bilbo", come la maggior parte dei critici (Cf. Werber 2018: 95), ma altrove afferma che è sia "cugino" (cousin) sia "nipote" (nephew) (cf. Honegger: 1). Prendendo spunto da questa constatazione, che riflette una certa incertezza terminologica da parte della critica, Thomas Honegger analizza sotto varie prospettive la questione della parentela tra Frodo e Bilbo (e viceversa) [...].
Egli precisa che la finalità del suo lavoro è quella di individuare il percorso che conduce il filosofo all'idea della fine delle grandi narrazioni, simbolo di una più radicale critica ad ogni teoria universalizzante.
L'introduzione, suddivisa in paragrafi, elenca e commenta i contenuti fondamentali del pensiero lyotardiano: le grandi narrazioni, la ragione e la realtà, l'identità e la differenza, il radicalismo politico e la fine delle grandi narrazioni.
Browning osserva che i concetti centrali della filosofia di Lyotard derivano dal particolare rapporto che egli concepisce tra ragione e realtà, tra identità e differenza e si basano sull'assunto secondo il quale la ragione non è in grado di comprendere appieno ciò che ci circonda.
La fine delle grandi narrazioni caratterizza la condizione post-moderna ed è la conseguenza della tensione esistente tra le dimensioni sociologica e logica, tra “mondo tecnologico” e pensiero.