Markus Tymister
Priest of the Archdiocese of Hamburg (Germany), where he collaborates in the liturgical formation of the candidates for the permanent diaconate and the presbyterate and is chairman of the diocesan liturgical commission.
Doctor in liturgy, he is a full professor at the Pontifical Liturgical Institute in Rome and was an invited professor at the Pontifical Urbaniana University(from 1018 to 2024). He specially deals with liturgical history, Sacraments of reconciliation and anointing, Eucharistic concelebration, and Sunday assemblies in the absence of the priest.
Scientific director of "Ecclesia orans", Rome and member of the editorial board of "Ephemerides liturgicae", Rome. Member of the scientific councils of "Teologiczne Studia Siedleckie", Siedlce, and "Bogoslovka smotra", Zagreb.
Address: Piazza Cavalieri di Malta, 5
00153 Roma, Italy
Doctor in liturgy, he is a full professor at the Pontifical Liturgical Institute in Rome and was an invited professor at the Pontifical Urbaniana University(from 1018 to 2024). He specially deals with liturgical history, Sacraments of reconciliation and anointing, Eucharistic concelebration, and Sunday assemblies in the absence of the priest.
Scientific director of "Ecclesia orans", Rome and member of the editorial board of "Ephemerides liturgicae", Rome. Member of the scientific councils of "Teologiczne Studia Siedleckie", Siedlce, and "Bogoslovka smotra", Zagreb.
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Papers by Markus Tymister
a turning point in the conception of liturgy. After centuries dominated by a
rather static conception that is mainly concerned with the “real” presence of Christ under the Eucharistic species, there is a shift to a dynamic conception of the liturgy as a sacred action whose actors are Christ and the assembly. The contribution investigates the genesis of the conciliar text and its reception in post-conciliar liturgical documents and books. Finally, some consequences for liturgical practice are highlighted.
a turning point in the conception of liturgy. After centuries dominated by a
rather static conception that is mainly concerned with the “real” presence of Christ under the Eucharistic species, there is a shift to a dynamic conception of the liturgy as a sacred action whose actors are Christ and the assembly. The contribution investigates the genesis of the conciliar text and its reception in post-conciliar liturgical documents and books. Finally, some consequences for liturgical practice are highlighted.
Origin and formation of an individual and personal Sunday precept in the Occidental Church.
The conciliar constitution on the liturgy, in article 53, calls for a restoration of the "common prayer". Since the Prayer of the Faithful was re-introduced into the Ordo Missae of 1969, it has raised questions and concerns, confronting our assemblies with issues that, even 60 years af-ter the proclamation of the liturgical constitution, remain unresolved. The contributions collected in this volume aim to keep the discussion alive at both the academic and practical-pastoral levels, in order to high-light the significance of the Prayer of the Faithful and to provide guid-ance for liturgical practice.
Per aprire delle strade verso una presa di posizione nei confronti dei questi interrogativi, il presente studio si impegna a esporre, dettagliatamente, la storia della concelebrazione eucaristica in Occidente. La ricerca è condotta secondo un metodo indirizzato a un contatto diretto con le fonti patristiche, liturgiche, magisteriali e canoniche tenendo conto della mentalità di ciascun’epoca per evitare di giudicare la storia partendo da acquisizioni teologiche più recenti. Si citano le fonti in lingua originale con la rispettiva traduzione, affinché il lettore possa farsi un’idea sia del genere delle fonti sia della loro interpretazione e, così, seguire meglio gli elementi presentati e le ipotesi di ricerca che vengono proposte.
Dopo un quadro sul celebrare nel primo capitolo, il secondo capitolo dello studio presenta il percorso storico di cui fanno parte anche le riflessioni divergenti e convergenti dei teologi dal Medioevo fino ad oggi e gli interventi del magistero. Nel terzo capitolo si discute, oltre i riti di concelebrazione eucaristica in vigore prima del Concilio Vaticano II, anche la concelebrazione delle ordinazioni stesse e quella della consacrazione degli olî santi. Questa discussione vuole contribuire a mettere in una luce equilibrata il funzionamento della concelebrazione. Il quarto capitolo si occupa del dibattito prima e durante il Concilio Vaticano II e del divenire nonché del contenuto dei documenti conciliari e postconciliari riguardo alla concelebrazione, mentre il quinto e ultimo capitolo è dedicato al rito della concelebrazione nella sua prima stesura del 1965 e, poi, al rito come si trova oggi nella terza edizione tipica del Messale Romano del 2008. Commentando questo rito si vogliono dare, accanto alle riflessioni liturgico-teologiche, delle indicazioni per la messa in pratica del rito. La crescente mobilità della società odierna comporta, già da parecchi anni, un aumento di occasioni in cui si celebra l’eucaristia con grande afflusso non solo di laici, partecipanti nell’assemblea, ma anche di (vescovi e) presbiteri concelebranti. Non si poteva, quindi, fare a meno di presentare la problematica di queste celebrazioni connessa con qualche proposta in vista di una soluzione delle domande più scottanti.
Lo scopo di questo libro è esaminare una fonte liturgica del X secolo, ossia il rito della penitenza private del Pontificale Romano-Germanico, spiegando il suo contesto storico, pastorale e teologico, individuando le sue fonti letterarie e bibliche, analizzando la teologia emergente.
Nella Lettera agli Ebrei, da cui prende avvio la presentazione della pubblicazione degli Atti del IX Congresso Internazionale di Liturgia del Pontificio Istituto Liturgico di Sant’Anselmo, dal titolo Il Pontificio Istituto Liturgico: tra memoria e profezia, celebratosi a Roma dal 4 al 6 maggio 2011, l’autore sacro si rivolge agli Ebrei esortandoli ad imitare i buoni esempi e la pratica del Vangelo scritta nelle pieghe della vita e manifestata dalla fede dei loro Padri. In una parola: dalla lex credendi alla lex operandi!
read more in https://sites.google.com/a/anselmianum.com/ecclesiaorans/home/annate/Anno-XXIX-2012/Presentazione-XXIX-2012
Proceedings of the XII International Congress of Liturgy Rome, Pontifical Athenaeum S. Anselmo – Pontifical Liturgical Institute 20-22 October 2021
La pandemia causata dal coronavirus ha imposto alla Chiesa cambiamenti significativi nella sua vita liturgica. Diverse forme di liturgie “virtuali” hanno mirato a sostituirsi alle celebrazioni in presenza del popolo per cui, finita l’emergenza, non si potrà semplicemente tornare alla normalità: lo spazio liturgico virtuale è diventato una realtà che non può essere negata. I contributi raccolti in questo volume cercano di valutare la problematica dal punto di vista antropologico, storico e liturgico-pastorale.
The pandemic caused by the coronavirus has forced significant changes in the Church’s liturgical life. Various forms of liturgies in the digital world aimed to replace celebrations with the physical presence of the people, and there will simply be no going back to normal. Virtual liturgical space has become a reality that cannot be denied. The contributions collected in this volume attempt to evaluate the issue from anthropological, historical, and liturgicalpastoral perspectives.