I hold a degree in Political Sciences from the University of Milan and a PhD in Sociology from the University of Bologna. Currently I'm Research Fellow at the Department of Letters, Philosophy, Communication (University of Bergamo) and I deal with the issues of death and dying. In general, my research interests concern immigration, adolescence, second generations and intergenerational relations (parenting styles, religion, language). Recently I dealt with the issue of immigrant representation by trade unions and the issues of national belonging and citizenship, and racism, discrimination and hate crime. I also worked on policies of inclusion for Roma and Sinti populations.
Laureata in Scienze Politiche presso l’Università di Milano e Dottore di Ricerca in Sociologia presso l’Università di Bologna, attualmente sono Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione dell'Università di Bergamo, dovo mi occupo del tema della morte, del morire e del lutto. I miei interessi di ricerca riguardano i temi dell’immigrazione, l’adolescenza, le seconde generazioni e le relazioni intergenerazionali all’interno delle famiglie immigrate, con particolare attenzione allo stile parentale, alla religione e alla lingua. Recentemente ho lavorato sul tema della rappresentanza degli immigrati da parte dei sindacati, sul tema dell’appartenenza nazionale e della cittadinanza, e su razzismo, discriminazione e crimini d'odio. Ho lavorato anche a progetti di politiche di inclusione delle popolazioni Rom e Sinti.
Laureata in Scienze Politiche presso l’Università di Milano e Dottore di Ricerca in Sociologia presso l’Università di Bologna, attualmente sono Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione dell'Università di Bergamo, dovo mi occupo del tema della morte, del morire e del lutto. I miei interessi di ricerca riguardano i temi dell’immigrazione, l’adolescenza, le seconde generazioni e le relazioni intergenerazionali all’interno delle famiglie immigrate, con particolare attenzione allo stile parentale, alla religione e alla lingua. Recentemente ho lavorato sul tema della rappresentanza degli immigrati da parte dei sindacati, sul tema dell’appartenenza nazionale e della cittadinanza, e su razzismo, discriminazione e crimini d'odio. Ho lavorato anche a progetti di politiche di inclusione delle popolazioni Rom e Sinti.
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European contexts, develop different policies of job inclusion for young people. The analysis
of three projects of job and social inclusion - "Dote formazione - dote lavoro" in Lombardia,
"Quadrifoglio II" in Campania and "Xenos" in Berlin - allows us to carry out a comparison
intra-national and international. The goal is to understand whether and how the analyzed local
policies have implemented the process of Europeanization, and if they have integrated the
European guidelines in their welfare systems. The comparison of the projects showed two
trends: convergence with EU policies -European welfare state- for the Berlin project, and a
more or less clear difference -net-local welfare- for both the Italian projects. Particular
attention was given to the actors - policy makers, public, private, third sector involved in the
design, implementation and project-management. From these news, through the network
analysis, taking into account the role of actors in decision-making, economic and emotional
dimensions, it has come to a typology of the projects analyzed, revealing the propensity to
different modes of integration.
Dimensione centrale per l’integrazione dell’immigrato nella società è lo sviluppo delle conoscenze linguistiche (lingua L2 – lingua seconda, in contrapposizione a L1, lingua madre).
L’importanza della questione linguistica è evidenziata a livello europeo da documenti ufficiali della Commissione Europea, del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea, ricordando la fondamentale necessità di politiche inerenti l’insegnamento della lingua L2. In Italia la conoscenza della lingua italiana è collegata ai criteri che regolano l’entrata e permanenza dell’immigrato sul suolo italiano, con l’Accordo di Integrazione, e la possibilità di ottenere il permesso di soggiorno CE di lungo periodo.
In questo contributo si pone l’attenzione su due progetti di insegnamento di italiano L2 implementati in Lombardia: Certifica il tuo Italiano. La lingua per conoscere e farsi conoscere (5 edizioni) e Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza (2 edizioni), al fine di:
1) analizzarne l’utenza, creando profili tipici ed individuandone quelli più funzionali ad una buona riuscita dell’intervento;
2) analizzare il trend di iscrizioni per comprendere se e quanto l’offerta progettuale è stata recepita dagli immigrati;
3) capire l’impatto che tali interventi hanno sui territori provinciali coinvolti e sull’integrazione e sull’inserimento sociale dei partecipanti;
4) ricostruire la rete degli attori coinvolti nei progetti per comprendere se la struttura della rete rilevata possa più o meno influire sulla riuscita degli stessi e sul raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Rifacendosi allo studio Welfare europeo o welfare locale? (Punziano 2012), le realizzazioni tangibili della policy di integrazione linguistica degli immigrati, ovvero i progetti considerati, e i network locali prodotti, verranno classificati secondo lo schema tipologico fondato sulla propensione a sistemi definibili come “welfare europeo” o “net-welfare locale”, tipologia già testata sul territorio milanese per progetti di inclusione e coesione sociale.
In questo contributo ci si vuole focalizzare non tanto sulla questione della disoccupazione in sé, quanto sull’aspetto dell’inclusione sociale ampliato al più generale esercizio dei diritti ed alle politiche del lavoro concernenti i giovani. È dal concetto di inclusione sociale che si parte, infatti, per comprendere i diversi modelli di policy e di welfare portati avanti nello specifico in due Regioni italiane intese quali autonomie locali e in un contesto locale internazionale che possa servire quale termine di comparazione. Ciò permette di capire quanto e come le politiche regionali italiane in materia di giovani ed inclusione siano normativamente integrate a livello europeo e come si differenzino rispetto a modelli implementati in ambiti nazionali differenti. L’obiettivo è quello di delimitare, attraverso una comparazione intranazionale e una internazionale, una possibile tipizzazione rispetto alle tendenze in merito a welfare ed ai modi di integrazione possibili seguiti dai contesti locali nell’implementazione della politica di inclusione sociale rivolta ai giovani. L’analisi è stata sviluppata, difatti, a partire dalla somministrazione di interviste a testimoni privilegiati (promotori, finanziatori, progettisti, operatori e tecnici impegnati nell’implementazione e nello sviluppo dei progetti considerati), cinque a progetto. Le interviste, strutturate come strumenti integrati, hanno previsto le seguenti dimensioni e scopi convergenti: contestualizzazione dei progetti (nascita, obiettivi prefissati, inquadramento normativo e finanziario); analisi di implementazione e di impatto basati sulla percezione di chi ha effettivamente lavorato nel progetto, valutando sviluppi, dinamiche ed effettivi obiettivi raggiunti; ricostruzione delle reti di attori operanti nei meccanismi decisionali innescati all’interno dei progetti valutando le possibili incongruenze di policy rilevate rispetto alla normativa di riferimento (analisi legislativa) ed il grado di autonomia recuperato (processi di istituzionalizzazione e ricadute sulle strutture di policy che consentano apertura degli spazi decisionali locali).
La prima parte di questo lavoro, pertanto, sarà dedicata ad una breve ricostruzione delle tappe del welfare state in Europa, dai diversi sistemi di welfare delle “quattro Europe sociali” all’europeizzazione delle politiche sociali basata sui principi di decentramento e sussidiarietà. La seconda sarà dedicato alla definizione dei contesti territoriali (Lombardia, Campania, Land di Berlino), tramite una breve descrizione dei sistemi di welfare presenti e delle policy adottate. All’interno di questi contesti saranno selezionati tre progetti di inclusione sociale e lavorativa rivolti ai giovani disoccupati ed inoccupati che ci permetteranno di analizzare concretamente, nella terza parte, le realizzazioni tangibili della policy considerata ed i network locali di azione mobilitati nella costituzione di tali realizzazioni. Sarà, difatti, sviluppata una comparazione intranazionale, tra Campania (Napoli) e Lombardia (Milano), ed una internazionale tra Milano e Berlino.