Conferences and Events by Erica Filippini
May 24-25, 2023
In-person attendance: Bologna, via Zamboni 38, aula Tibiletti
Online via Zoom (ac... more May 24-25, 2023
In-person attendance: Bologna, via Zamboni 38, aula Tibiletti
Online via Zoom (access will be allowed only for accounts with real names)
Books by Erica Filippini
Materiali numismatici di età romana imperiale nel Museo Nazionale di Ravenna. Da Augusto a Domiziano, Bologna, 2019
La fisionomia attuale del patrimonio numismatico del Museo Nazionale di Ravenna, istituito nel 18... more La fisionomia attuale del patrimonio numismatico del Museo Nazionale di Ravenna, istituito nel 1885, restituisce una testimonianza non solo del difficile e tortuoso percorso di formazione dell'istituzione museale, ma anche e soprattutto delle complesse vicissitudini connesse con il trasferimento al nuovo museo postunitario degli oggetti di antichità ed arte di proprietà municipale, già conservati presso la Biblioteca Comunale Classense. Il nucleo principale del medagliere, composto dalla collezione di monete e medaglie riunita nel corso del Settecento dai monaci camaldolesi di Classe, fu arricchito in progresso di tempo dall'acquisizione di lasciti testamentari e donazioni da parte di privati, da acquisti operati sul mercato antiquario e dalla presa in consegna di reperti monetali rinvenuti nel territorio cittadino o in aree limitrofe. Muovendo dall'intento di promuovere la conoscenza e la fruizione del medagliere del Museo Nazionale di Ravenna, il presente volume, finalizzato alla pubblicazione delle monete romane altoimperiali, si inserisce nell'ambito di un nuovo progetto di edizione dei materiali numismatici della collezione ravennate, inaugurato recentemente con lo studio dei pezzi di età repubblicana. Introdotta da un saggio sulle fasi di creazione e sviluppo del Museo, con particolare riguardo ai passaggi relativi alla costituzione e alla trasformazione della raccolta numismatica, la pubblicazione del nucleo qui preso in considerazione, ammontante a più di 600 esemplari compresi tra l'inizio del principato augusteo e la fine dell'epoca flavia, è corredata da un'appendice finale contenente un gruppo di riproduzioni moderne ispirate ad emissioni monetali della prima età imperiale.
Il volume raccoglie i contributi presentati in occasione del convegno internazionale “Moneta e id... more Il volume raccoglie i contributi presentati in occasione del convegno internazionale “Moneta e identità territoriale: dalla polis antica alla civitas medievale”, svoltosi a Bologna nelle giornate del 12 e 13 settembre 2013. L’intento della pubblicazione è quello di offrire una visione articolata sulla tematica proposta, attraverso i contributi di specialisti di diversi settori disciplinari, che hanno offerto lo spunto per riflessioni e confronti scientifici. All’interno dell’ampia disamina proposta, la documentazione numismatica è stata analizzata in una visione diacronica e diatopica, secondo il metodo di lettura proposto dal progetto LIN (Lexicon Iconographicum Numismaticae), che individua negli elementi iconografici ed epigrafici della moneta l’espressione di un linguaggio comunicativo connesso ai diversi contesti culturali, politici e ideologici da cui essa scaturisce. L’attenzione è stata rivolta, infatti, al mondo greco e romano, ma anche alla realtà medievale e alle dinamiche di comunicazione che le sono proprie, individuando aspetti di continuità o di discontinuità rispetto alla tradizione precedente.
Papers by Erica Filippini
Tra Secchia e Panaro. Quarant'anni di ricerche per il futuro della Bassa Modenese. Atti delle Giornate di Studio («Quaderni della Bassa Modenese» 83-84), 2023
The paper focuses on the analysis of a sample group of 248 roman coins from the Republican to the... more The paper focuses on the analysis of a sample group of 248 roman coins from the Republican to the Imperial age, kept in the Archaeological Civic Museum of Finale Emilia. The numismatic materials under investigation correspond to finds from the territories of the current Municipalities of Finale Emilia and Mirandola, mostly recovered through field-surveys carried out by the cultural association R6J6 mainly during 1980s and 1990s. Coins consist almost entirely of copper alloy denominations, of modest or low economic value, datable overall from the beginning of the 2nd century BC to the 4th and the early 5th century AD. In general terms, the numismatic evidence examined appears to be completely in line with the data about coin circulation already recorded for the area of the Bassa Modenese and for the ager Mutinensis.
in Montegibbio di Sassuolo dalla preistoria alla tarda antichità. Nascita e resilienza di un sito archeologico ai condizionamenti geo-ambientali, a cura di F. Foroni, F. Guandalini, D. Rigato, Bologna 2022, pp. 247-274
Il contributo esamina i materiali numismatici rinvenuti nel corso delle campagne di scavo condott... more Il contributo esamina i materiali numismatici rinvenuti nel corso delle campagne di scavo condotte presso il sito di Montegibbio di Sassuolo tra il 2007 e il 2014. In termini generali, le indagini archeologiche hanno consentito il recupero di un nucleo relativamente consistente di reperti monetali, formato da 81 esemplari in lega di rame, ascrivibili pressoché interamente ad emissioni romane, databili complessivamente tra il II a.C. e il IV-V secolo d.C., con aggiunta di un’unica moneta di epoca post-classica, riconducibile genericamente al periodo medievale o all’età moderna.
in "Rivista Storica dell'Antichità" 52, 2022, pp. 151-185
The paper focuses on the analysis of epigraphic and numismatic evidence on Marcia Otacilia Severa... more The paper focuses on the analysis of epigraphic and numismatic evidence on Marcia Otacilia Severa, the wife of the emperor Philip the Arab. Particular attention will be paid on the titulature of the Augusta, with a comparison between epigraphic sources, which are all unofficial in nature, and the coin issues from the mint of Rome.
Verso il futuro. Esperienza, progetti e casi di studio tra tutela, fruizione e comunicazione del patrimonio numismatico pubblico. Atti del IV Incontro di studio “Medaglieri italiani”, Roma, 7-8 giugno 2022. In ricordo di Luca Fornara, a cura di S. Pennestrì, Roma 2022, pp. 491-503, 2022
La collezione numismatica è certamente da annoverare tra i nuclei che hanno costituito le origini... more La collezione numismatica è certamente da annoverare tra i nuclei che hanno costituito le origini del patrimonio tuttora custodito nel Museo Nazionale di Ravenna e che ancora oggi, nella varietà e nella peculiarità che li contraddistingue, rappresentano l’impronta più significativa dell'istituzione museale ravennate, individuando un panorama storico e culturale estremamente variegato, in cui materiali di natura eterogenea formano un mosaico di interesse assoluto sotto punti di vista molteplici, ma al contempo di difficile gestione nell’ottica della tutela e della valorizzazione. Il contributo sintetizza le tappe fondamentali del percorso di formazione e implementazione del medagliere del Museo Nazionale di Ravenna, delineando i contorni dei progetti di promozione della collezione numismatica realizzati più di recente e in previsione per l'immediato futuro.
Rivista Storica dell'Antichità 50, 2020, pp. 195-215
The paper aims to provide a revised list of the coins issued for the imperial women of the Trajan... more The paper aims to provide a revised list of the coins issued for the imperial women of the Trajanic period (Plotina, Marciana and Matidia the Elder), giving some remarks on the ideological meaning of their role as members of the domus Ulpia.
I. Baldini, A.L. Morelli (a cura di), Beni da conservare. Forme di tesaurizzazione in età romana e medievale, Bologna 2020, pp. 147-168, 2020
The paper focuses on the analysis of a relatively large amount of brass reckoning counters, dicov... more The paper focuses on the analysis of a relatively large amount of brass reckoning counters, dicovered in 2006 during archaeological excavations carried out in the area of the main square in Imola (Bologna, Italy). The group of reckoning counters, consisting of over 150 Nuremberg jetons (Rechenpfennige) dating from the early 16th century, was found inside a late medieval well or cistern, in association with other materials, including coins and lead tokens.
Museo Civico Archeologico di Castelfranco Emilia "A.C. Simonini". Guida, a cura di D. Neri, con la collaborazione di G. Mannino, Bologna, 2019, pp. 65-76
Rinvenimenti numismatici dal territorio di Castelfranco Emilia.
Una sosta lungo la via Emilia, tra selve e paludi. La mansio di Forum Gallorum a Castelfranco Emilia, a cura di S. Campagnari, F. Foroni, D. Neri, Forlimpopoli, 2019, pp. 195-202, 2019
Analisi dei materiali numismatici − venticinque esemplari inquadrabili complessivamente tra l'epo... more Analisi dei materiali numismatici − venticinque esemplari inquadrabili complessivamente tra l'epoca romana repubblicana e l'età contemporanea − restituiti dagli scavi della mansio rinvenuta a Castelfranco Emilia nel 2017.
Complesso Monumentale della Pilotta. Il Medagliere, II, L’inventario del tesoro. Dalle raccolte ducali alle Vetrine virtuali del Portale Numismatico dello Stato, a cura di S. Pennestrì, Roma, 2018 (Notiziario del Portale Numismatico dello Stato 11.2), s.p.
Catalogazione scientifica di 107 esemplari (emissioni romano-campane e ase grave) appartenenti al... more Catalogazione scientifica di 107 esemplari (emissioni romano-campane e ase grave) appartenenti al nucleo romano repubblicano del Medagliere del Museo Nazionale di Parma (Complesso Monumentale della Pilotta). Il contributo rientra nel volume 11.2 (2018) del Notiziario del Portale Numismatico dello Stato "Complesso Monumentale della Pilotta. Il Medagliere, II, L’inventario del tesoro. Dalle raccolte ducali alle Vetrine virtuali del Portale Numismatico dello Stato" .
Atti del II Workshop “Medaglieri Italiani”, Taormina – Siracusa, 27-29 ottobre 2016, a cura di S. Pennestrì, Roma, 2017 (Notiziario del Portale Numismatico dello Stato 10), pp. 95-105
La collezione numismatica del Museo Nazionale di Ravenna, la cui identità odierna è l’esito di co... more La collezione numismatica del Museo Nazionale di Ravenna, la cui identità odierna è l’esito di complesse stratificazioni storiche e culturali succedutesi nel tempo, appare come un caso emblematico delle problematicità che connotano le raccolte museali “storicizzate” e, al contempo, delle notevoli potenzialità che esse racchiudono sul piano dell’offerta culturale. Data questa premessa, nella prospettiva di un avanzamento nella conoscenza del patrimonio numismatico ravennate, è stato recentemente intrapreso un progetto di digitalizzazione del nucleo romano repubblicano ed imperiale, promosso dalla Cattedra di Numismatica dell'Università di Bologna e reso possibile grazie alla cooperazione tra le istituzioni presenti sul territorio.
Alle soglie della romanizzazione: storia e archeologia di Forum Gallorum, a cura di S. Campagnari, D. Neri, San Giovanni in Persiceto, 2017, pp. 87-96
Il contributo analizza i reperti monetali recuperati nel territorio di Castelfranco Emilia. I mat... more Il contributo analizza i reperti monetali recuperati nel territorio di Castelfranco Emilia. I materiali, costituiti da oltre duecento pezzi distribuiti tra monete di ambito preromano ed esemplari appartenenti alle monetazioni di età romana repubblicana ed imperiale, hanno restituito un quadro della documentazione numismatica piuttosto articolato e complesso. Le monete esaminate, pur risultando nella maggior parte dei casi caratterizzate da un pessimo stato di conservazione, delineano un arco cronologico compreso tra fine V/inizio IV secolo a.C. e V secolo d.C., limite oltre il quale le testimonianze di tipo numismatico, per il territorio castelfranchese, sembrerebbero di fatto interrompersi.
On the road. Via Emilia, 187 a.C.-2017, a cura di G. Cantoni, A. Capurso, Parma, 2017, pp. 219-220
Analisi e interpretazione di un gruzzolo di aurei cesariani rinvenuto nel territorio di Cavriago ... more Analisi e interpretazione di un gruzzolo di aurei cesariani rinvenuto nel territorio di Cavriago (Reggio Emilia). Il catalogo delle monete romane repubblicane dei Civici Musei di Reggio Emilia, compilato da Lisa Bellocchi nel 1979, registrava, tra gli esemplari che componevano il nucleo collezionistico al momento della redazione, sette aurei di età cesariana ascrivibili a due serie monetali battute a Roma nel 46 e nel 45 a.C., costituiti più precisamente da un pezzo pertinente alla coniazione di Gaio Giulio Cesare e Aulo Irzio (RRC 466/1) e da sei esemplari appartenenti, invece, all'emissione di Cesare e Lucio Munazio Planco (RRC 475/1a). Le monete, sebbene presentate come prive di informazioni e di riscontri certi circa la provenienza dei singoli esemplari, rappresentano un'evidenza particolarmente signifìcativa, non solo, in quanto uniche attestazioni del numerario aureo all'interno del nucleo collezionistico di epoca repubblicana dei Civici Musei reggiani, ma anche per le analogie con i materiali di un piccolo gruzzolo di aurei rinvenuto nel territorio di Cavriago all'inizio degli anni '30 del secolo scorso.
On the road. Via Emilia, 187 a.C.-2017, a cura di G. Cantoni, A. Capurso, Parma, 2017, pp. 11-13
Analisi e interpretazione di quattro monete celtiche provenienti dal territorio reggiano. I mater... more Analisi e interpretazione di quattro monete celtiche provenienti dal territorio reggiano. I materiali, recuperati fortuitamente attraverso ricognizioni di superficie, sono rappresentati da un esemplare raccolto nella zona di Quattro Castella, a cui si aggiungono altri tre pezzi, costituiti da una moneta rinvenut a a Taneto di Gattatico e da altre due ritrovate a Sant'Ilario d'Enza, provenienti dall'area dell'insediamento gallo-romano di Tannetum, la cui ubicazione precisa - localizzabile, a seconda delle ipotesi, nel territorio di Sant' Ilario o, in alternativa, presso l'odierna Taneto - appare tutt ra controversa. Le monete, caratterizzate complessivamente da uno stato di conservazione mediocre, appaiono riconducibili ad un'emissione celtica padana attribuita inizialmente da Pautasso (tipo 12) ad un ambito definito "leponzio", sulla base del riscontro, nell'esecuzione delle legende di rovescio, di segni grafici riferibili all'alfabeto nordetrusco cosiddetto "di Lugano". Tuttavia, considerando il quadro di distribuzione dei ritrovamenti, individuato da un'elevata concentrazione di testimonianze rinvenute in territorio lombardo, la serie qui documentata, collocabile cronologicamente tra la fìne del II e l'inizio del I secolo a.C., è stata ricondotta successivamente da E.A. Arslan (tipo XV) alla monetazione degli Insubri.
Mutina splendidissima. La città romana e la sua eredità, a cura di L. Malnati, S. Pellegrini, F. Piccinini, C. Stefani, Roma, 2017, pp. 371-372
Dalla zona del suburbio nord-occidentale della colonia romana di Mutina proviene un gruzzolo mone... more Dalla zona del suburbio nord-occidentale della colonia romana di Mutina proviene un gruzzolo monetale di epoca imperiale, composto da oltre trecento monete, rinvenuto durante gli scavi nell'area dell'ex parco Novi Sad. Le monete, riconducibili perlopiù ad emissioni di antoniniani battute poco dopo la metà del III secolo d.C., sono state ritrovate insieme ad un anello in argento, databile anch'esso alla metà del III secolo d.C. Allo stato attuale dell'analisi dei materiali, il gruzzolo appare composto più precisamente da 303 esemplari, costituiti da tre denari in argento (classificati originariamente come radiati), battuti da Elagabalo e da Severo Alessandro, e da 299 antoniniani, prodotti perlopiù in billone. Gli antoniniani risultano ascrivibili, nello specifico, ad emissioni coniate a nome di Filippo I (2 exx.), Valeriano (3 exx.), Gallieno (103 exx.), Salonina (13 exx.), Postumo (2 exx.), Claudio II (140/141 exx., con presenza di due monete di consacrazione per il divus Claudius), Quintillo (31/32 exx.) e Aureliano (2 exx.). Nel quadro generale delle monete assegnate al gruzzolo rientra, inoltre, un quinario d'argento, attribuibile ad un'emissione risalente alla primissima età augustea.
Mutina splendidissima. La città romana e la sua eredità, a cura di L. Malnati, S. Pellegrini, F. Piccinini, C. Stefani, Roma, 2017, pp. 401-402
Nel centro di Modena, in piazza XX Settembre, grazie ad alcune opere di ristrutturazione di edifi... more Nel centro di Modena, in piazza XX Settembre, grazie ad alcune opere di ristrutturazione di edifici situati all'estremità occidentale della piazza, si è potuto indagare, nel 1997 e, più recentemente, nel 2013-2014, un settore della necropoli tardoantica occidentale di Mutina. Gli scavi, condotti in un'area di circa 48 mq, hanno rilevato una lunga sequenza stratigrafica compresa tra l'epoca attuale e l'età imperiale. Le indagini archeologiche sono state effettuate in corrispondenza del passaggio di un antico condotto fognario, noto come Canale d'Abisso. Il settore della necropoli è costituito da 25 sepolture di diverse tipologie: nove inumazioni in fossa, otto sepolture in anfora, sette con cassa alla cappuccina ed una di difficile interpretazione. Dal punto di vista dell'analisi dei reperti, le sepolture individuate ed esaminate nel presente contributo risultano corredate perlopiù dalla deposizione di monete, databili complessivamente tra la seconda metà del III e il IV/V secolo d.C.
Mutina splendidissima. La città romana e la sua eredità, a cura di L. Malnati, S. Pellegrini, F. Piccinini, C. Stefani, Roma, 2017, pp. 97-101, 2017
Nell'ambito delle indagini archeologiche compiute, tra il 2006 e il 2014, nell'ambito delle opere... more Nell'ambito delle indagini archeologiche compiute, tra il 2006 e il 2014, nell'ambito delle opere di riqualificazione di piazza Roma a Modena, sono emersi i resti di una domus urbana collocata a ridosso del limite settentrionale delle mura di Mutina. Gli scavi, condotti fino a circa 5,20 m di profondità dal piano di calpestio attuale, hanno messo in luce un contesto urbano pluristratificato, databile in un arco temporale compreso tra l'epoca attuale e l'età romana repubblicana. Il presente contributo prende in considerazione le diverse fasi di vita della domus, esaminando e contestualizzando i reperti rinvenuti, tra cui rientrano una cinquantina di esemplari monetali, distribuiti cronologicamente tra l'età repubblicana e l'epoca tardoantica.
V. Neri, B. Girotti (eds.), La famiglia tardoantica. Società, diritto, religione, Milano (Quaderni di Erga-Logoi 5), 2016, pp. 225-238
This paper aims to provide a different identification of the figures represented on th... more This paper aims to provide a different identification of the figures represented on the Felix progenies Constantini Aug reverse of a gold multiple from the mint of Trier, struck in the name of Crispus in AD 324, usually interpreted as showing the empress Fausta flanked by the two elder sons of emperor Constantine, Crispus (son of Minervina, a concubine or the first wife of Constantine I) and Constantine II (born from Fausta, the emperor’s second wife). However, in order to assert and consolidate the dynastic succession of the line of descent from Fausta, the reverse type of this two-solidi piece seems to be referable, in a more convincing way, to the representation of the empress between her two sons Constantine II and Constantius II, the latter raised to the rank of Caesar at the end of November 324, when also the title of Augusta was probably conferred on Fausta.
Uploads
Conferences and Events by Erica Filippini
In-person attendance: Bologna, via Zamboni 38, aula Tibiletti
Online via Zoom (access will be allowed only for accounts with real names)
Books by Erica Filippini
Papers by Erica Filippini
In-person attendance: Bologna, via Zamboni 38, aula Tibiletti
Online via Zoom (access will be allowed only for accounts with real names)